Petrolio, un Ross Hook e testa e spalle invitano ad un longBuongiorno,
osservando il WTI di può notare un chiaro RH sul time frame weekly che finora rispetta tutti i crismi del pattern.
Essendo pattern di inversione, si è formato dopo un periodo di calo e il numero di barre che formano i 3 punti sono quelli canonici.
Ai livelli attuali lo spazio per tentare anche solo la Traders tryck entry (cioè puntare come target il punto 2) è limitato. Tuttavia potrebbe essere interessante anticipare l'ingresso già adesso con obiettivo 78$, minimo relativo di agosto 2021, ema50 weekly e 0,382 di Fibonacci del calo prodotto dai massimi relativi di settembre scorso.
Stop a 70,58
L'idea di anticipare l'ingresso è supportata dal fatto che il wti osservato sul Daily ha già disegnato e confermato (rottura della neckline line) anche un testa e spalle con volumi coerenti con il disciplinare del pattern.
Idee operative USOUSD
Trend di breve in risalitaIl petrolio ha rotto il canale discendente e ora prosegue con il trend rialzista iniziato a metà dicembre verso i 79$
Continua ad esserci elevata sensibilità dall'incrocio delle medie mobili su grafico 4H che spesso produce una rapida oscillazione di prezzo
Il trend di lungo termine rimane ribassista
Petrolio: Prezzo in zona di possibile ritracciamentoDopo aver individuato in modo molto preciso il punto esatto del rialzo odierno (vedere idea di oggi), il prezzo raggiunge un'area interessante per un ritracciamento.
Ideale sarebbe osservare una ulteriore spinta, per portare il prezzo nella zona alta della zona.
Allora un sell sarebbe una opportunità davvero molto interessante
WTI: SEMPRE PIÙ COMPRESSIIl percorso ipotizzato nella scorsa analisi, che trovate qui sotto in link, si è realizzato seppur con qualche ritardo.
A livello strutturale le zone di domanda e offerta della compressione individuata su H1 sono state precisamente rispettate.
Adesso voglio mettere in risalto il momento cruciale in cui ci troviamo, non solo nel contesto geopolitico scottante ma anche a livello tecnico: Per farla breve prevedo un aumento di direzionalità in questa o al massimo la prossima settimana considerando il modo in cui ci stiamo sempre più avvicinando alla fine della struttura in evidenza.
A livello settimanale siamo vicini a una demand zone solidissima e che fa da spartiacque, quindi mi risulta difficile pensare di non raggiungere i 63 $ al barile prima di una ripartenza\inversione.
Sul breve termine quindi sono short, una conferma con breakout della parte inferiore della compressione sarebbe perfetta.
Sul lungo termine sono in attesa di valutare la reazione dei prezzi a tali importanti livelli nelle vicinanze.
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
Crude oil in congestione e senza una chiara direzionalitàCome si può notare dal grafico l'US oil si trova ormai da quasi un mese in una fase laterale che va via via restringendosi, ad ora per capire le sue prossime intenzioni per il medio termine devo aspettare una rottura a rialzo o a ribasso sostenuta dai volumi. Anche se visto il trend in atto prima della congestione mi sentirei più a mio agio ad entrare short con la rottura della parte bassa del triangolo.
USOIL | Come influenzeranno le tensioni geopolitiche il prezzo?Il prezzo del West Texas Intermediate (WTI) si attesta intorno a $72,70 al barile durante la sessione asiatica di giovedì, evidenziando un trend al rialzo supportato dall'ottimismo generato dall'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC). Il rapporto mensile dell'OPEC anticipa una robusta crescita della domanda di petrolio per il 2024 e il 2025, prevedendo una crescita di 2,25 milioni di barili al giorno (bpd) nel 2024 e di 1,85 milioni di bpd nel 2025. Dal punto di vista geopolitico, le interruzioni nell'approvvigionamento nel Mar Rosso stanno impedendo un declino più significativo dei prezzi del petrolio greggio, con attacchi da parte delle forze Houthi nell'area. Gli Stati Uniti hanno risposto con attacchi contro gli Houthi, e la tensione è salita quando i ribelli Houthi hanno preso di mira una nave statunitense. Nel contesto interno, l'American Petroleum Institute (API) ha segnalato un inatteso aumento delle scorte settimanali di petrolio greggio, mentre il mercato attente al prossimo rapporto dell'Energy Information Administration (EIA), previsto con una diminuzione di 0,313 milioni di barili rispetto alla precedente lettura di 1,338 milioni di barili.
Possibile cambio di trendIl petrolio da mesi si muove all'interno di due canali ribassisti di medio e lungo termine
Nelle ultime settimane è iniziato un movimento inverso, al rialzo, che ha più volte preso supporto dall'incrocio della 4H SMA100
Prevedo che in questi giorni seguirà una ulteriore conferma di questo nuovo trend con la rottura del canale discendente di medio termine (freccia azzurra)
Un ulteriore fallimento di rottura del margine superiore invece porterà probabilmente ad una definitiva interruzione di questo trend di breve riprendendo il movimento discendente di medio termine (freccia rossa)
USOIL è pronto per nuovi massimi $75.35 - $79.80Il prezzo del petrolio WTI ha superato i $73 mentre gli investitori sono cauti di fronte all'escalation delle tensioni in Medio Oriente. Le preoccupazioni riguardanti possibili nuovi attacchi da parte dei ribelli Houthi, sostenuti dall'Iran, su spedizioni commerciali nel Mar Rosso, comprese le navi statunitensi, stanno contribuendo a una percezione di strettezza nell'offerta di petrolio. Tuttavia, dati economici più morbidi dalla Cina nel terzo trimestre potrebbero limitare l'impulso rialzista dei prezzi del petrolio. Nel frattempo, l'Indice del Dollaro USA ha superato quota 103 a seguito di una diminuzione delle scommesse a favore di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a marzo. Il WTI sta formando un modello di triangolo simmetrico su una scala di quattro ore, indicando una contrazione della volatilità. La principale resistenza si trova intorno a $73,60, rappresentata dalla Media Mobile Esponenziale a 200 periodi. L'Indice di Forza Relativa (RSI) oscilla tra 40,00 e 60,00, suggerendo che gli investitori stanno attendendo un possibile segnale. Una rottura al rialzo sopra i $75,28 potrebbe innescare una ripresa verso i massimi di dicembre, mentre un ribasso al di sotto di $71,00 potrebbe portare il prezzo verso il supporto psicologico a $70,00 e il minimo di dicembre a $69,00.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.01.2024 Summit WEF di Davos: prevale la cautela nei banchieri centrali.
Germania: fiducia operatori economici (ZEW) in lieve ripresa.
Petrolio stabile, nonostante la crisi del Mar Rosso, gas ancora depresso.
Borse asiatiche incerte: anche il Nikkei interrompe la corsa.
La giornata borsistica di ieri, 15 gennaio, e’ stata segnata dalla chiusura di Wall Street per il Martin Luther King Day e dall’avvio dei lavori del World Economic di Davos (Svizzera). Le Borse europee, povere di scambi, hanno aperto senza direzione, e poi chiuso frazionalmente negative: Milano e Parigi -0,3%, Londra e Francoforte -0,4%.
A Davos parlano i banchieri centrali, frenando l’ottimismo sulla prospettiva della politica monetaria: il Presidente di quella tedesca, Bundesbank, e membro del board di quella Europea (ECB), Joachim Nagel, dice che è troppo presto per un "taglio dei tassi": il Presidente di quella austriaca, Holzmann, sostiene addirittura che l’ECB potrebbe non effettuare alcun taglio nel 2024.
Delude anche la Banca centrale Cinese (PBoC) mantenendo invariati i tassi applicati ad un’immissione di liquidita’ da 995 miliardi di Yuan (circa 126 miliardi di Euro) al sistema bancario, con un prestito a 1 anno regolato al tasso del 2,5%: la mossa spegne le speranze dei mercati di un taglio, alimentate dal fatto che le banche commerciali, il mese scorso, avevano tagliato quelli sui depositi.
Le vendite sul gas naturale europeo sulla trading platform TTF di Amsterdam hanno spinto il prezzo sotto i 30 Euro/megawattora, come nell’agosto 2023, ed ai minimi da oltre 2 anni. Le scorte in Europa sono piene al 79,7%, le temperature sono attese risalire verso fine settimana, ed il metano arriva copioso da Stati Uniti e nord Africa.
Anche il prezzo del petrolio non riparte come il mercato si attendeva in conseguenza del rischio che gli attacchi aerei di Stati Uniti e Regno Uniti alle basi dei ribelli Houthi possano determinare un allargmanto del conflitto e ridurre i flussi di greggio via mar Rosso e canale di Suez: il Wti (greggio di riferimento Usa) ieri ha perso -1,5% a71,6 Dollari/barile.
Politica Usa: al 1’ appuntamento elettorale per le Presidenziali di Novembre ieri, in Iowa, Donald Trump, come atteso, ha raccolto la preferenza della larga maggioranza dei delegati conservatori (Repubblicani): 20, +3 “elargiti” dal 4’ candidato che ha preferito ritirarsi. Ron De Santis se n’e’ aggiudicati solo 8, e Nikki Haley 7. La nomination Repubblicana richiede almeno 277 voti, vedremo...
Il Forum di Davos prosegue fino a venerdi’: stamane, 16 gennaio, il Governatore della Banca centrale Francese Villeroy de Galhau ha usato toni accomodanti sulla prospettiva dei tassi.
“La manovra di stretta ha avuto successo, oltre quanto prevedessimo 1 anno fa, ma e' troppo presto per cantare vittoria', la prossima mossa sara' 1 taglio, probabilmente quest'anno". Domani parlera’ il Presidente dell’ECB Lagarde.
Stamane, 16 gennaio, prosegue la fase di debolezza delle Borse europee, che a fine mattinata perdono in media -0,5%.
L’atteso indice Zew sul “sentiment” economico tedesco resta basso, ma a gennaio risale a 15,2 da 12,8 di dicembre, mentre sul versante dell’inflazione tedesca, il 2023 si chiude con +5,9% di media annua, dal +6,9% del 2022, e con +3,7% “anno su anno” a dicembre.
Sul versante obbligazionario notiamo il leggero allargamento dello spread di rendimento tra BTP italiani e Bund tedeschi a 158 punti, dai 155 di ieri, risultato della risalita del rendimento del BTP decennale benchmark a 3,80%, da 3,77% di ieri.
Leggera risalita dei rendimenti anche per i Governativi Usa: iI Treasury 10 anni “paga” 4,0%, +6bps rispetto alla chiusura di ieri, e quello a 2 anni il 4,20%, con un gap “negativo” stabile attorno a 20 bps (“curva” ancora invertita).
I prezzi delle materie prime energetiche sono praticamente fermi: quello del gas naturale europeo ad Amsterdam attorno a 30,0 Euro/megawattora (+0,4%), quello del WTI +0,2% a 72,55 Dollari/barile (ore 11.00 CET).
Sul tema del prezzo del petrolio si e’ espresso ieri anche Paolo Gentiloni, Commissario europeo all'Economia: Gentiloni suggerisce di evitare eccessi di ottimismo sulla prospettiva dell’inflazione in Europa e di conseguenza sui tassi, visti i possibili impatti, finora assenti su forniture e prezzi, della situazione di grave tensione nel Mar Rosso, sulla rotta tipica “via canale di Suez” delle petroliere.
Questa mattina, 16 gennaio, le Borse asiatiche hanno chiuso per lo piu’ in ribasso, scontando le incertezze macro-economiche economiche europeee globali: Tokyo -0,79% ha interrotto la serie positiva di 6 sedute con cui ha ripetutamente segnato nuovi massimi dal 1989.
Tra gli altri mercati, Seoul ha perso -1,12%, Hong Kong -0.18%, mentre Shanghai ha guadagnato +0,60%, nell’attesa dei dati sul GDP (Prodotto interno lordo) cinese del 4’ trimestre e intero anno 2023, che sarranno pubblicati domani.
All’indomani della chiusura per il Martin Luther King Day, i futures su Wall Street anticipano riaperture deboli, mediamente in calo di -0,7%: oggi, tra gli altri, pubblicheranno i conti trimestrali Goldman Sachs e Morgan Stanley.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.01.2024Borse in stallo, ma non cedevoli. Attendono dati per ripartire.
Germania in recessione 2023, ma 2024 tendenzialmente meglio in Europa.
Guerra ai pirati Houthi, bombardate basi dei ribelli, petrolio stabile.
Giappone in “luna di miele” coi mercati: Nikkei sempre piu’ su’.
Il taglio del costo del denaro e' qualcosa di cui la Banca Centrale Europea (ECB) non discuterà a breve: lo ha detto chiaramente il Capo economista Philip Lane, corroborando l’idea del Presidente Lagarde, che aveva precedentemente affermato, “i tassi hanno toccato il picco e l’Europa non fronteggia una grave recessione”: insomma, di tagli si parlera’ quando l'inflazione sara' tornata all'obiettivo del 2%.
I bombardamenti di Usa e UK alle basi dei ribelli yemeniti filoiraniani Houthi potrebbe innescare pesanti reazioni, spingendo al rialzo il prezzo del petrolio: permane il rischio di “disruption” delle rotte commerciali Asia-Mediterraneo via Mar Rosso e Canale di Suez.
A sostenere i listini azionari europei, venerdi 12 e’ giunto l’auspicato calo dicembrino dei prezzi alla produzione (PPI) negli Usa, invariato a -0,1% annuale, contro previsioni di +0,1%: un dato incoraggiante per l’inflazione, che supporta la speranza del prossimo taglio dei tassi della Federal Reserve (Banca Centrale): il Cme FedWatch, indica la probabilita' di 1’ taglio a marzo al 77,7%!!
Parigi ha guadagnato +1,05%, Francoforte +0,97%, Londra +0,64%, Madrid +0,88% Milano +0,73%: il bilancio della settimana e’ dunque “raddrizzato”, con Milano a +0,1%, Francoforte e Madrid +0,7% Parigi +0,6%, Amsterdam +0,4%, Londra -0,8%.
Chiusura senza direzione per Wall Street: Dow Jones -0,31%, S&P500 +0,08%, Nasdaq +0,02%, nel giorno dell’avvio della “reporting season”, con le relazioni sul 4’ trimestre 2023 delle maggiori banche.
JpMorgan Chase ha chiuso il 4’ trimestre con utili netti in calo, scontando oneri di salvataggio delle banche regionali, ma migliore se depurato dalle voci straordinarie. I ricavi “reported” sono saliti +12% trimestre su trimestre a 38,6 miliardi di Dollari. L'utile netto 2023 è salito +32% a 49,55 miliardi, record di sempre.
Nel 4’ trimestre Citigroup ha registrato perdite per US$ 1,8 miliardi, a causa di pesanti oneri di ristrutturazione: Citi ha annunciato che incentivera’ la fuoriuscita di 20 mila dipendenti. Il “full 2023” chiude comunque con utile di 9,2 miliardi, -38%.
Blackrock, sia nel 4’ trimestre che nell'intero 2023, ha brillato per crescita delle masse gestite, di nuovo sopra 10.000 miliardi, e per utili netti, +7% annuale. Ha inoltre annunciato l’acquisto del Fondo di private equity Global Infrastructure Partners per 12,5 miliardi.
Macro Europea: la produzione industriale di novembre nell’Euro-zona e’ scesa -0,3% mensile, dopo -0,7% di ottobre. Su base annua è calata -6,8%.
Oggi, 15 gennaio, riunione dell’Eurogruppo, meeting informale dei Ministri delle Finanze dell’Unione monetaria ed, in parallelo, inizio del Forum di Davos, che annualmente riunisce big dell’economia globale, banchieri centrali e capi di governo.
Nell’attesa di novita’, le Borse europee sono fiacche, in media -0,2% (Ore 12.00 CET): stamane e’ stata pubblicata la 1’ stima del GDP tedesco 2023, che conferma la contrazione dell’economia piu’ importante d’Europa: -0,3%, (o -0,1% “adjusted”). Wall Street e’ chiusa, celebrando il Martin Luther King Day.
L’Italia non e’ in recessione, ma poco ci manca. L'indagine Bankitalia (4’ trimestre) su aspettative e crescita rivela che le imprese godono di una moderata ripresa della domanda interna e di condizioni finanziarie leggermente migliorate, testimoniate dalla miglior propensione alla spesa per investimenti: in piu’, forte calo delle aspettative di inflazione.
Istat (Istituto nazionale italiano di statistica) comunica che le esportazioni sono calate -2,4% mensile a novembre, e che si contraggono leggermente le importazioni, -0,6%. Consola che nei primi 11 mesi 2023 il saldo commerciale sia positivo per 28,9 miliardi, ribaltando i -34,7 miliardi dello stesso periodo 2022, in pieno boom dei prezzi di petrolio e gas, di cui l’Italia e’ massiccio importatore.
In Cina la Banca centrale ha mantenuto invariato a 2,50% il tasso sui prestiti a 12 mesi alle banche commerciali, smentendo le aspettative di taglio. Arrestato l'ex Presidente del Gruppo bancario statale Everbright, Tang Shuangning, accusato di corruzione e concussione.
Le Borse dell’Asia-Pacifico hanno chiuso miste: Tokyo, al 6’ rialzo consecutivo, aggiorna i massimi dal 1989: Nikkei +0,91%. Gli investitori, soprattutto quelli stranieri che avevano per anni disertato l’azionario giapponese, credono nei benefici di lungo termine della politica monetaria ultra-espansiva che, indebolendo lo Yen, aiuta competitivita’ e profitti delle imprese esportatrici.
A Hong Kong Hang Seng è sceso -0,17%: Shanghai Composite +0,15%, Shenzhen -0,33%: Seoul +0,04%. L’indice Msci Asia-Pacific è comunque alla 3’ seduta di rialzo.
Sul mercato obbligazionario il clima e’ sereno: nella mattinata s’e’ leggermente contratto lo spread di rendimento tra Btp italiani e Bund tedeschi: 156 bps, - 2 dalla chiusura precedente, mentre risale leggermente il rendimento del Btp decennale benchmark: 3,76%, da 3,72% della vigilia (ore 10.30 CET). Negli Usa il Treasury 10 anni rende 3,94% col differenziale 2-10 anni ancora negativo di -20,7 bps.
Venti guerra e nuovi rischi di pirateria marittima nel Mar Rosso rendono volatile il prezzo del petrolio, che tuttavia non strappa: stamane WTI (West Texas Intermediate) +0,2% a 72,4 Dollari/barile.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WTI: PUNTO DELLA SITUAZIONESul WTI prosegue la compressione individuata nelle scorse analisi che nell'ultima settimana ha offerto a livello intraday numerose opportunità operative.
Rimanendo sempre ribassisti nel lungo termine con target la zona 62\63 $ al barile dobbiamo obbligatoriamente tenere conto degli avvenimenti geopolitici in atto e le relative conseguenze.
Dunque non escludo rialzi improvvisi, nel frattempo ho disegnato un possibile forecast su H1 che segue i prossimi eventuali sviluppi della compressione attuale.
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
USOIL rialzo: Tendenze di mercato e Prospettive futureL'analisi del mercato del petrolio USA (West Texas Intermediate, WTI) rivela una situazione affascinante. Al momento, il prezzo del WTI sta recuperando dalle recenti perdite, scambiando intorno ai $72.33 al barile. Questo incremento dei prezzi è spinto dalle preoccupazioni su possibili interruzioni dell'offerta a causa degli ultimi sviluppi, nei quali gli Houthi dello Yemen hanno messo in discussione la risoluzione dell'ONU sulla navigazione nel Mar Rosso. Parallelamente, il rapporto USD/CAD è diminuito, avvicinandosi a 1.3360 e non riuscendo a superare la resistenza chiave di 1.3400. Il dollaro canadese sta affrontando difficoltà mentre la richiesta di beni rifugio cala, grazie a un aumento dell'appetito al rischio tra i partecipanti al mercato.
Nel settore petrolifero, i prezzi stanno mostrando una ripresa moderata mentre le tensioni nel Medio Oriente si intensificano. Gli attacchi ai petrolieri commerciali nel Mar Rosso stanno causando ritardi nelle spedizioni e una carenza di fornitura. Da sottolineare è il fatto che il Canada è il principale esportatore di petrolio verso gli USA e l'aumento dei prezzi del petrolio sostiene il dollaro canadese. La mia previsione, supportata anche dal rally del pair USD/CAD, è un'entrata long sul minimo di dicembre. Seguendo la tendenza stagionale degli ultimi cinque anni, il pair dovrebbe iniziare a salire da gennaio fino a marzo. Continuerò a fornire aggiornamenti su questa posizione. Un saluto da Nicola.
House of Trading: la strategia di Nicola Para sul petrolio WTITra le carte messe in campo da Nicola Para nella prima puntata del 2024 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sul petrolio WTI. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 72 dollari, stop loss a 70 dollari e obiettivo a 74 dollari al barile. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Mini Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT11FY9 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 2,09x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Para è verde, una strategia long sul NASDAQ 100, operazione che si aggiunge alle due carte di Nicola Duranti: una strategia short sul Natural Gas e una long sul Bund.
Petrolio: analisi delle possibili strategieLe quotazioni del petrolio WTI hanno recuperato terreno, tornando in prossimità della linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati il 20 ottobre e il 26 dicembre 2023. Nuovi segnali di debolezza in area 73 dollari potrebbero permettere la valutazione di strategie short, in linea con la tendenza in atto da fine settembre 2023. In questo caso l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere posto sul supporto a 68 dollari. Lato rialzista, l’eventuale superamento della trendline menzionata prima potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come obiettivo la resistenza a 76 dollari.
USOIL| Il livello $74 sarà decisivo!Analizzando il mercato del petrolio, osserviamo che il prezzo del WTI (West Texas Intermediate) si attesta intorno ai $72.55 al barile, mentre il Brent è valutato a $77.71 al barile. Diversi fattori chiave influenzano l'attuale scenario del mercato petrolifero.
Riduzione dei Prezzi da Parte dell'Arabia Saudita: La scelta dell'Arabia Saudita di tagliare i prezzi delle sue esportazioni di petrolio verso l'Asia ha favorito un rimbalzo dei prezzi dal minimo di $70 registrato lunedì. Questa azione potrebbe aumentare la competitività del petrolio saudita nel mercato asiatico, influenzando così il mercato globale.
Inflazione in Calo e Domanda di Petrolio: La diminuzione dei prezzi del petrolio è vista positivamente dagli analisti e dai gestori di fondi, poiché potrebbe portare a una ulteriore riduzione dell'inflazione.
Dinamiche del Mercato Azionario e Indice DXY: Il mantenimento dell'Indice del Dollaro USA (DXY) intorno ai 102.00, nonostante alcune pressioni di vendita, e il rafforzamento delle borse USA e giapponesi, indicano un clima di fiducia degli investitori, il che potrebbe avere un impatto positivo sul mercato del petrolio.
Tensioni Geopolitiche: Nonostante le tensioni geopolitiche, come le recenti elezioni a Taiwan e le tensioni in Medio Oriente, i mercati sembrano ignorare tali rischi, il che potrebbe mantenere stabile il mercato del petrolio nel breve termine.
Conformità Russa ai Tagli OPEC+: La Russia sta aderendo ai tagli alla produzione concordati nell'ultima riunione OPEC+, contribuendo a equilibrare l'offerta sul mercato.
Speculazioni e Realpolitik: Le voci riguardanti le compagnie di navigazione che avrebbero pagato tasse ai ribelli Houthi per un passaggio sicuro nel Mar Rosso, sebbene smentite, mostrano la sensibilità del mercato a tali notizie. La visita del Segretario di Stato USA Blinken in Israele potrebbe avere ripercussioni sulla sicurezza dei passaggi navali e, di conseguenza, sul mercato del petrolio.
Aspettative CPI USA: Con la prossima pubblicazione dell'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) negli USA, si potrebbe prevedere un ulteriore calo dei prezzi del petrolio, che potrebbe stimolare la domanda.
Analisi Tecnica: Il livello di $74 è cruciale per il WTI, in quel punto potremmo assistere a una rottura rialzista verso i $80 o a un rimbalzo verso i $71. Buon trading a tutti.
USOIL espansione al ribasso testa area 70 Il petrolio stava formando una figura di inversione ma la notizia dei tagli di prezzo da parte dell'Arabia Saudita lo riporta verso supporti chiave in area 70, al di sotto dei quali si aprirebbe la strada verso i minimi del 2023. La rottura al ribasso della base che stava formando sarebbe tecnicamente molto grave.
OIL WTI 74.00 SHORTIl prezzo e' ora al livello piu' basso degli ultimi 27 mesi.
Il principale esportatore di petrolio, l'Arabia Saudita, domenica ha tagliato il prezzo di febbraio del suo greggio di punta Arab Light per i clienti asiatici, portandolo al livello piu' basso degli ultimi 27 mesi. Lo riportano le agenzie internazionali citando una nota della compagnia Saudi Aramco. Nel dettaglio Saudi Aramco ha ridotto il prezzo ufficiale di vendita per il carico di febbraio dell'Arab Light in Asia di due dollari al barile rispetto a gennaio, portandolo a 1,50 dollari al barile rispetto alle quotazioni di Oman/Dubai.
Il taglio del prezzo e' in linea con le aspettative del mercato, in quanto i raffinatori hanno richiesto prezzi competitivi dall'Arabia Saudita rispetto al greggio fornito da altri produttori del Medio Oriente e ai carichi di arbitraggio provenienti dal bacino Atlantico. Il mercato asiatico del petrolio si e' ammorbidito nel corso dell'ultimo mese, riflettendo le aspettative di una minore rigidita' dell'offerta nel breve termine e di una domanda piu' debole.
Questo perche' e' prevista la chiusura di alcune raffinerie asiatiche per manutenzione nella stagione primaverile.
dell'emisfero settentrionale.
Rivedremo i 63$ al barile staremo a vedere, seguiamo il grafico a livello didattico con apertura di uno short con SL a 77$ e TP 63$