Indice SPX 500. Si conferma l'importanza di area 3930-3960Il supporto Volumetrico (POC del Volume Profile di breve) di area 3930 continua ad attrarre i prezzi ogni volta viene respinto il tentativo dell’indice S&P 500 di superare la resistenza dei 4100 punti. Di breve rimane il target ribassista di 3880 segnalato anche dal vWap (linea nera) ancorato al minimo del 13 ottobre scorso, dal quale è partito il contro-trend rialzista, messo alla prova in questi giorni a seguito del mancato superamento della trend line ribassista tracciata dai massimi del 4 gennaio 2022. Di lungo periodo il ritracciamento potrebbe allungare fino a rivedere area 3750/3800 andando così a coprire il gap up lasciato aperto dall’indice in apertura il 10 novembre scorso. Solo un recupero del livello 3930 darebbe la spinta per un ritorno al POC di lungo di area 3960 (linea azzurra del Volume Profile di lungo) e ancora più su alla cifra psicologica dei 4000 punti. Occhio domani, venerdì 16 dicembre, alle scadenze tecniche delle c.d. “3 streghe”.
Edoardo Liuni
Idee operative USSP500CFD
Raccogliere monetine davanti a un rullo compressoreRicordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge.
Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un'altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
Ieri il mercato americano ha festeggiato che il tasso di inflazione nei prezzi al consumo sia salito solo del 7,1%... 😊
In realtà quello che ha fatto il mercato azionario è stato quello di salire tantissimo e poi progressivamente sgonfiarsi, solo i beni reali hanno mantenuto il loro rialzo.
Questo non è stato un bel segno, ho paura che tra pochi minuti la “non notizia” della Fed con un rialzo di soli 50 punti base verrà venduta dal mercato.
Non so se conoscete la frase “raccogliere monetine davanti a un rullo compressore” ,
questa espressione ...il resto dell'analisi è riservata agli abbonati.
Riflessione:
Ricevo a volte delle domande sul fatto che la mia analisi abbia una visione rialzista di medio periodo e chi mi segue sui canali futures nota invece che alcune volte sono posizionato short.
Il dubbio che assale l'investitore a quel punto è: “ma perché se hai questa opinione sei short sul mercato?”
La risposta è semplice, l'analisi ha una visione del mercato di alcuni mesi o comunque di molte settimane, mentre quelle che faccio sui canali dei futures sono operazione che hanno il respiro di 24 ore.
Non c'è nessuna contraddizione nell'essere rialzista nel medio e ribassista nel brevissimo.
Qualunque mercato rialzista non sale sempre e qualunque mercato ribassista non scende sempre.
Il tentativo che faccio con il mio metodo ed operatività sui futures è quello di tentare di riuscire a prendere ogni singolo pezzetto di grafico, interpretando giorno per giorno se potrebbe essere con chiusura positiva o negativa e con l'aiuto del mio algoritmo.
Spero di avere chiarito questo punto oggetto di molte frequenti domande da parte dei trader.
Volete ricevere questa analisi completa e in anticipo e conoscere ciò che si nasconde dietro i puntini?
Volete utilizzare questa analisi operativa per comprare: il mercato azionario americano, l'oro e l'argento, il petrolio, il rame e le criptovalute? Contattatemi.
Divergenza tra S&P500 e Advance Decline LineVi riporto qui il grafico dell'S&P500 in cui possiamo notare il downtrend confermato dal rimbalzo sulla trendline di qualche giorno fa. Inoltre oggi abbiamo avuto l'ulteriore conferma dall'Advance Decline Line, infatti come potete notare c'è una divergenza tra il mercato azionario e questo indicatore.
Vi ricordo che l'Advance Decline Line rappresenta il numero di azioni che stanno salendo contro il numero di azioni che stanno scendendo, in questo caso calcolato sotto forma di cumulata.
Cosa significa ciò? Che gli Smart Money stanno uscendo dal mercato e di conseguenza possibile Short.
Abbiamo tifato bene, la slitta di Babbo Natale è decollataRicordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge.
Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
Lunedì l'S&P 500, l’indice più rappresentativo del mercato americano ha recuperato la battuta d'arresto di venerdì 9 con facilità e con volumi in aumento, grazie anche al carry over dei mercati asiatici ed europei. Se poi consideriamo che anche le criptovalute hanno iniziato a tirare per la loro parte, e che l'azione dei prezzi delle obbligazioni, dell’US dollar e delle materie prime ha fornito ampi indizi ecco spiegato il perché del mio approccio rialzista nell’analisi di ieri, rialzo che inaugura il rally di Babbo Natale. Guardandolo prima della pubblicazione del CPI in rallentamento era evidente. Sia l'IPC principale che quello core hanno collaborato, e i mercati sono partiti alla carica convinti di un FOMC della Fed di domani senza notizie… sto deliberatamente esagerando. Guardate i fuochi d'artificio nei beni reali e su tutto il resto non ha senso che io scriva oltre chi mi legge sa che sono stato rialzista su tutto questo… adesso mi godo il tintinnio del conto trading e lascio che sia lui a parlare per me.
Dalla mia analisi di lunedì:
In estate pensavo ad un punto medio dell'inflazione sul quale saremmo rimasti ancorati per un po di tempo sul livello del 5-6%: non siamo ancora scesi a quel punto. Credo che a quel punto la Fed potrebbe applicare una regola non scritta di posizionare i Fed funds dello 0,5% al di sopra dell'inflazione in modo da renderlo restrittivo, ma con il rischio di strangolare l'economia. Affrontare l'inflazione come sta facendo con strumenti dal lato della domanda non sta funzionando con la rapidità desiderata dalla Fed. I fattori che determinano l'inflazione sono dal lato dell'offerta.
La Fed ha i suoi bei problemi da risolvere:
• prezzi elevati delle materie prime,
• minerari e prodotti agroalimentari in rallentamento nella salita.
• energia che invece continuerà a salire.
La Fed non è ancora diventata restrittiva (lo sarà più avanti se i tassi saranno alzati ancora più vicino all’inflazione), i mercati, anche se prendono qualche schiaffo continuano a scommettere che non diventerà tale.
Le speranze di avere raggiunto il picco dell’inflazione sono ancora al centro della tesi rialzista dei compra-tori. Ho letto lo scenario ipotizzato da JPM di una recessione abbastanza dura all'orizzonte. Una recessione che non sarebbe facile da risolvere con iniezioni di liquidità. Una recessione che farebbe crollare gli utili, il mercato del lavoro e l'inflazione più del previsto. Mmmmh... Gli indici dei direttori degli acquisti a livello in cui si trovano in passato non hanno mai segnalato una recessione. L'inversione della curva dei rendimenti è la più alta dall'inizio degli anni Ottanta.
Un atterraggio duro (hard landing), se così si può chiamare, con la Fed che rimarrà imperterrita e non taglierà i tassi dopo il giugno 2023? Una Fed che, ma mantenesse il tasso sui Fed funds al 5,5% o più alto se le pressioni sulla crescita dei salari dovessero persistere? In un simile contesto, il rally di Babbo Natale ha un compito arduo da svolgere. Ha bisogno che il rallentamento dell'IPC batta le aspettative e che la Fed faccia solo 50 pb come previsto. Ascolterò la conferenza stampa senza perdermi nemmeno una parola pronto a salire se ci fosse il viatico atteso.
E’ proprio quello che è successo ieri, tutto in linea con le mie speranze di rallentamento dell'inflazione, è abbastanza per i compra-tori percorrere fino a fine anno.
Questa analisi che leggi su Tradingview adesso è pubblicata il pomeriggio del giorno prima con inclusi i livelli operativi su:
Mercato azionario americano;
Oro e argento;
Petrolio;
Rame;
Bitcoin
per i miei abbonati.
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Volete Babbo Natale? Oggi fate il tifo per l'IPCRicordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge.
Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
Negli Stati Uniti venerdì 9 l'indice S&P 500 ha ceduto ma non troppo decisamente sotto la soglia di 3.965. Livello che avrebbe potuto anche mantenere, visto che il dato PPI ha decelerato si ma non abbastanza velocemente da soddisfare le aspettative del mercato. L'aumento dei rendimenti obbligazionari che vedo, può avere solo un significato, e cioè che i mercati stanno scommettendo su un'azione della Fed più aggressiva.
Ma non è detto che questa azione debba avvenire necessariamente a dicembre o a gennaio. Il tasso dei Fed funds è solo al 5%, in linea su quanto era stato da me e da altri previsto finora. Cominciate a mettere in conto, anche se è uno scenario prematuro, che la Fed potrebbe essere costretta a ridurre i tassi nel secondo semestre del 2023. Quindi non c'è nemmeno da parte loro la voglia/necessità di correre troppo al rialzo, e rimango della mia opinione di una Fed che alzerà i tassi di 50 punti base questa settimana è solo di 25 punti base in gennaio.
In estate pensavo ad un punto medio dell'inflazione sul quale saremmo rimasti ancorati per un po' di tempo sul livello del 5-6%: non siamo ancora scesi a quel punto.
Credo che a quel punto la Fed potrebbe applicare una regola non scritta di posizionare i Fed funds dello 0,5% al di sopra dell'inflazione in modo da renderlo restrittivo, ma con il rischio di strangolare l'economia. Affrontare l'inflazione come sta facendo con strumenti dal lato della domanda non sta funzionando con la rapidità desiderata dalla Fed. I fattori che determinano l'inflazione sono dal lato dell'offerta.
La Fed ha i suoi bei problemi da risolvere:
• prezzi elevati delle materie prime,
• minerari e prodotti agroalimentari in rallentamento nella salita.
• energia che invece continuerà a salire.
La Fed non è ancora diventata restrittiva (lo sarà più avanti se i tassi saranno alzati ancora più vicino all’inflazione), i mercati, anche se prendono qualche schiaffo continuano a scommettere che non diventerà tale.
Le speranze di avere raggiunto il picco dell’inflazione sono ancora al centro della tesi rialzista dei compra-tori. Ho letto lo scenario ipotizzato da JPM di una recessione abbastanza dura all'orizzonte. Una recessione che non sarebbe facile da risolvere con iniezioni di liquidità. Una recessione che farebbe crollare gli utili, il mercato del lavoro e l'inflazione più del previsto.
Mmmmh...
Gli indici dei direttori degli acquisti a livello in cui si trovano in passato non hanno mai segnalato una recessione. L'inversione della curva dei rendimenti è la più alta dall'inizio degli anni Ottanta.
Un atterraggio duro (hard landing), se così si può chiamare, con la Fed che rimarrà imperterrita e non taglierà i tassi dopo il giugno 2023? Una Fed che, ma mantenesse il tasso sui Fed funds al 5,5% o più alto se le pressioni sulla crescita dei salari dovessero persistere? In un simile contesto, il rally di Babbo Natale ha un compito arduo da svolgere. Ha bisogno che il rallentamento dell'IPC batta le aspettative e che la Fed faccia solo 50 pb come previsto. Ascolterò la conferenza stampa senza perdermi nemmeno una parola pronto a salire se ci fosse il viatico atteso.
Questa analisi che leggi su Tradingview adesso è pubblicata il pomeriggio del giorno prima con inclusi i livelli operativi su: Mercato azionario americano; Oro e argento; Petrolio; Rame; Bitcoin per i miei abbonati.
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Come sta andando la mia strategia nel 2022? Oggi acquisto un...Come sta andando la mia strategia nel 2022? Oggi acquisto un nuovo titolo
Ricordati rimani concentrato sul lungo periodo e non lasciare che le oscillazioni quotidiane del mercato ti costringano a prendere decisioni affrettate.
La cosa peggiore che potresti fare in questa fase è uscire del tutto dal mercato.
Dopo due anni di operatività personale su un mio portafoglio creato per l'investitore di valore, ho deciso di renderlo pubblico all'interno del mio blog.
Ho lavorato a lungo a questo progetto perché ho percepito in tutte le conversazioni che questa era veramente una necessità primaria espressa dagli investitori. Permettere ai miei followers interessati di potermi seguire nelle operazioni e raggiungere obiettivi di medio/lungo termine ma con un impegno veramente limitato da parte del trader.
Oggi aggiungo un titolo al portafoglio. Questa appena conclusasi è stata una settimana di ribassi sul mercato azionario, ma non la definirei una settimana di panico o paura. Anzi, al contrario ho notato che i giorni con performance più negative corrispondevano a quelli con volumi piu bassi. I trader si sono già messi in modalità vacanza? Mi sembra presto per questo e credo che quando inizieranno i fuochi d'artificio aumenteranno anche i volumi.
La mia strategia nel 2022 si è basata su 3 pilastri:
1. Banche,
2. Agricoltura,
3. Energia.
1. Le banche Un anno fa l'inflazione era già in aumento ed era inevitabile che la Fed alzasse i tassi nel 2022. Chi si comporta bene in un contesto di tassi in aumento? Le banche. Non si è visto un grande impatto dell'aumento dei tassi sugli utili delle banche nel 2022, ma questo si vedrà nel 2023. I titoli bancari non sono andati da nessuna parte e, in alcuni casi, sono addirittura scesi.
2. Agricoltura Ho in portafoglio sia produttori di fertilizzanti che aziende alimentari: I prezzi dei fertilizzanti sono saliti a nuovi massimi durante la guerra in Ucraina, ma allo stesso tempo questo ha creato una distruzione della domanda. Molti agricoltori sia negli Stati Uniti che in Europa non hanno potuto più permetterseli, e così hanno rinunciato ad usarli durante la stagione della semina autunnale. I prezzi del potassio sono passati a 1.200 dollari per tonnellata dai 515 dollari per tonnellata recentemente. La distruzione della domanda nasce dal fatto che i prezzi non erano sostenibili per gli acquirenti, né erano positivi per l'economia globale, e significa anche che non ci saranno più investimenti nella produzione.
3. Energia L'energia chiuderà l'anno come il settore più performante dell'S&P 500 per il secondo anno consecutivo. L'anno scorso ho acquistato nella convinzione che il mercato vendi-orso per gli energetici durato 14 anni fosse finalmente finito. I prezzi del greggio erano già saliti, fino a 80 dollari, anche senza la guerra in Ucraina, ma la guerra in Ucraina ha fatto schizzare i prezzi molto più in alto. In primavera ho scritto nelle mie analisi che non auspicavo un greggio maggiore di 100 dollari in questa fase del ciclo a causa delle dinamiche di distruzione della domanda e dell'impatto dei prezzi elevati sull'economia globale. I prezzi elevati dell'energia possono causare instabilità, sia a livello sociale che economico. A distanza di un anno, continuo a credere nell'energia e penso che sia in un nuovo mercato toro. La media storica di questi mercati ha una durata di 8 - 10 anni.
Adesso siamo in una fase ribassista di un mercato rialzista. Di fasi di questo tipo ne abbiamo già attraversate altre dall'inizio di questo mercato toro alla fine del 2020. Può comportare una discesa fino al 20%-30% dei titoli da questi livelli e sarei compratore su questa debolezza. Mi piacciono tutti i miei titoli. Se dovessero scendere scegliete quello che preferite tra: ...
Oggi aggiungo un nuovo titolo, è arrivato il momento di aumentare il numero dei titoli. Nel punto più alto che ho raggiunto sul numero di titoli il massimo è stato di 30, al momento sono solo 16 quindi ho spazio per un acquisto.
Rispondo qui ad alcune domande che ho ricevuto che potrebbero essere di interesse comune
1. Se un titolo è presente nel portafoglio, significa che mi piace ancora. Valuterò se vendere i titoli se si stanno avvicinando al livello di guardia inferiore o superiore.
2. Scriverò sempre chiaramente nei miei commenti quello che voglio fare con i titoli dentro il portafoglio.
3. I livelli di guardia inferiore e superiore non sono definitivi. I livelli possono cambiare e cambieranno spesso nel corso dell'anno, soprattutto durante la reporting season.
4. La tabella riepilogativa del portafoglio con i livelli di supporto e obiettivi di target è stata pensata per dare agli abbonati un'idea del potenziale di rialzo di un titolo.
5. Il mio tempo di detenzione di un titolo è indefinito, ma come si può vedere dalle date dei titoli del portafoglio, variano nel momento che non li ritengo più interessanti valutando margini di rialzo e rendimenti di cedola.
6. I migliori consigli per gli investitori di valore. La pazienza è fondamentale per gli investitori come noi. Siamo investitori contrarian. È stato un anno difficile sia per i fertilizzanti che per le banche. Ma ho mantenuto l'esposizione a entrambi i settori. Non è stato facile.
Questa analisi che leggi su tradingview adesso è pubblicata il pomeriggio del giorno prima con inclusi i settori industriali sui quali intendo investire e le motivazioni che stanno dietro la mia scelta dei titoli per i miei abbonati.
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MERCATI FINANZIARI ALTALENANTI NELLA 49ESIMA SETTIMANA DELL'ANNOLa frase che i mercati finanziari hanno esclamato dopo l’uscita del dato sull’inflazione alla produzione è stata la seguente:
“È vero che l’inflazione ha visto un incremento e ciò continua ad essere un problema; tuttavia, non crediamo che ciò potrebbe ostacolare la nostra speranza di assistere ad una Federal Reserve meno aggressiva”
Perché?
Buongiorno a tutti. L’obiettivo dell’articolo è quello di commentare, attraverso l’analisi intermarket, lo stato d’animo degli investitori dopo l’uscita dell’importante dato di venerdì 9 dicembre.
Buona lettura.
È VERO CHE L’INFLAZIONE HA VISTO UN INCREMENTO…
Venerdì, ore 14:30 italiane: il US Bureau of Labor Statistics comunica i dati sull’indice dei prezzi alla produzione che misurano l’aumento dei prezzi lato venditori e grossisti (dunque, l’inflazione alla produzione):
• A livello annuale aumento del +7.4% (maggiore delle aspettative di +7.2% e inferiore al precedente di +8.1%)
• A livello mensile, aumento del +0.3% (contro le aspettative di +0.2%)
Dati core (escluse le componenti volatili energia e beni alimentari):
• A livello annuale aumento del +6.2% (maggiore delle aspettative di +5.9% e inferiore al precedente di +6.8%)
• A livello mensile, aumento del +0.4% (contro le aspettative di +0.2%)
…E CIO’ CONTINUA AD ESSERE UN PROBLEMA
L’asset class che meglio ha evidenziato come l’inflazione continua ad essere un problema è senz’altro il mercato obbligazionario, per un motivo valido:
• È quello maggiormente impattato dal rialzo (o dal ribasso) dei prezzi
Quando si ha l’idea di investire in asset che possono essere liquide o illiquide (nelle borse valori o, ad esempio, in immobili) si valutano sempre i rischi ad essi associati; non è un caso che quando si parla di “investimenti” in obbligazioni venga spesso citato il rischio “inflazione”, capace di erodere non solo il valore del nostro portafoglio, bensì gli interessi sotto forma di cedole dei bond stessi; questo è il motivo per il quale la stessa asset class è notevolmente impattata. Delle diverse scadenze delle obbligazioni (nella fattispecie, dei titoli di stato del tesoro americano), quali sono le più influenzate dalla dinamica “inflazione”?
Le scadenze lunghe, come mostra la correlazione tra aspettative di inflazione a 10 anni (ticker “T10YIE”) e il rendimento del decennale americano:
Osserviamo le prestazioni dei rendimenti del decennale, ventennale e trentennale di venerdì 9:
• Il rendimento del decennale ha sfiorato i 3 punti percentuali
• Quello del ventennale ha superato abbondantemente i 3 punti percentuali
• Il rendimento a 30 anni si è mosso al rialzo del 3.85%
Dal momento in cui il rendimento di un’obbligazione si muove in maniera inversa al suo prezzo, ciò si traduce in una svendita di obbligazioni a quelle scadenze, proprio perché:
…” e ciò continua ad essere un problema”
“…TUTTAVIA, NON CREDIAMO CHE CIÒ POTREBBE OSTACOLARE LA NOSTRA SPERANZA DI ASSISTERE AD FEDERAL RESERVE MENO AGGRESSIVA”
Dopo l’uscita del dato, è come se il mercato avesse continuato a scartare la possibilità di assistere ad una FED più aggressiva; gli asset che meglio riassumono questa mia ipotesi sono:
• Le scadenze brevi della curva dei rendimenti, in particolare il rendimento del titolo di stato a 2 anni
• Il federal fund futures scadenza febbraio 2023
Ho svariate volte sottolineato come il rendimento del titolo di stato a 2 anni sia notevolmente impattato dalle aspettative di politica monetaria:
Che comportamento hanno presentato i due asset?
Il loro movimento (al rialzo) è stato di bassa entità; questo certifica la mia visione di come gli investitori persistano nel difendere questa loro “speranza”; se così non fosse stato, avremo sicuramente assistito a delle candele rialziste più intense, molto comuni in tutto il 2022.
Inoltre, la parola del titolo del paragrafo “potrebbe” indica un’ipotesi, mentre quella “speranza” incertezza; quale grafico più di qualunque altro sposa quest’ultimo termine? Sicuramente il VIX, l’indice di volatilità dell’S&P500:
Esso, come mostra in maniera accurata la grafica (timeframe 30 minuti), non ha mai preso una vera e propria direzione; bensì, è oscillato per tutta la durata di contrattazione di venerdì, tra certezze e incertezze.
Questa fase altalenate si è poi riversato sul mercato azionario e sul dollaro americano:
L’S&P500 ha reagito male all’uscita del dato, per poi recuperare parte delle perdite; successivamente, chiude la seduta al ribasso (-0.74%).
Il dollaro americano si è comportato in maniera opposta, per un semplice motivo: come mostra la grafica successiva, esso sta agendo per tutto il 2022 da bene rifugio:
Motivo per cui:
• A delle incertezze corrispondono un azionario al ribasso e un dollaro al rialzo
• A delle certezze corrispondono un azionario al rialzo e un dollaro al ribasso
Concludendo l’analisi, tenete a mente le varie correlazioni:
• Se gli investitori prezzano una Fed aggressiva, ciò si ripercuote su un rialzo del future Federal Fund e sul rendimento a 2 anni; per questo motivo, le “paure e le incertezze” aumentano, con relativa debolezza del mercato azionario e incremento del VIX e del dollaro americano (quest’ultimo influenzato non solo dal ruolo di “safe haven”, ma anche dalla correlazione diretta con il rendimento a due anni, come mostra l’immagine successiva:
CONCLUSIONI
Come mostra la grafica, il mercato azionario (S&P500) chiude la candela settimanale in negativo, al -3.37%. Il fear and greed index evidenzia un sentiment ora neutrale (a 54 punti), inferiore rispetto ai 67 (avidità) della settimana precedente.
La diminuzione dell’euforia degli investitori si concretizza in una performance settimanale negativa da parte di tutti i settori:
• Utilities: -0.82%
• Healthcare: -1.55%
• Real Estate: -2.34%
• Basic Materials: -2.41%
• Industrials: -3.25%
• Technology: -3.38%
• Financials: -3.56%
• Consumer cyclicals: -4.01%
• Communication Services: -5.45%
• Energy: -7.35%
Ciononostante, alcuni sottosettori riescono ad avere prestazioni positive:
• Carta e prodotti di carta: +3.66%
• Metalli e attività minerarie: +1.21%
• Immobiliare diversificato: +0.35%
• Piani sanitari: +0.19%
• Utenze-elettrico regolamentato: +0.08%
• Compagnie aeree: +0.04%
• Distribuzione industriale: +0.01%
Condivido un’altra grafica riguardante la mappa delle azioni dell’S&P500 della settimana 49 dell’anno:
Ciò che il dato sull’indice dei prezzi alla produzione ha causato è stata, come hanno mostrato le grafiche condivise, incertezza e confusione: basta pensare che il suo incremento inatteso ha destato preoccupazioni lato inflazione (come hanno mostrato le scadenze obbligazionarie lunghe), ma non lato “scelte di politica monetaria” (come hanno mostrato la scadenza del rendimento del bond a 2 anni e il future federal fund); quest’ultima tematica verrà probabilmente chiarita la prossima settimana:
• Il 13 dicembre, con l’uscita del dato sull’inflazione al consumo
• Il 14 dicembre, con la decisione sul tasso di interesse e per la guidance che Powell fornirà per il prossimo anno
Buona settimana, Matteo Farci
US500 in area di responsiveIl nostro indice di riferimento del mercato globale, ha avuto una risposta alla mossa rialzista, in prossimitá della VTL del Ciclo Annuale inverso.
Detta VTL é diventata estremamente importante, poiché collega 4 massimi di 4 Cicli Intermedi inversi, che la rendono il punto di riferimento, qualora venga violata a rialzo, per una eventuale ripartenza dei mercati; inoltre il top di periodo relativo a 4.100 $, é stato fatto sotto una importante area di liquiditá che per via della meccanica volumetrica, il prezzo doveva provare a raggiungere, il tutto, di concerto alla nostra quadratura ciclica che é risultata corretta.
Dopo la reazione all'assorbimento sul top, il prezzo é attualmente su un'altra area molto importante, dove solitamente si ricerca un long speculativo al tentativo di retest dei massimi o poco su, per incastrare qualche mal capitato al rialzo, ma anche per stoppare coloro che, negli ultimi giorni, hanno venduto i minimi.
Prima dei top abbiamo un'altra importante forte resistenza, area di assorbimento passata, tra 4.000 e 4.040 $.
Purtroppo ci aspetta una settimana impegnativa con la pubblicazione dei dati ICP Martedí, le decisioni della FED a riguardo di politiche monetarie Mercoledí e per concludere, Giovedí tocca alla BCE, dunque mi aspetto molta volatilitá...
Naturalmente sará indicativa l'apertura di sessione poiché un forte gap down annullerebbe il tentativo di rimbalzo. Un'apertura positiva avvalora il nostro scenario di brevissimo di speculazione al rialzo.
La violazione a ribasso di 3.895 $ annulla ogni idea di speculazione a rialzo ovviamente, decretando il top appena fatto come massimo del Ciclo Annuale inverso e con conseguente continuazione a ribasso per almeno 3 mesi con target sotto il bottom se ridistribuisce in area 3.650 $.
🔥🔥🔥 Se ti piacciono le mie analisi o apprezzi quello che faccio, lascia un Like!! 💪 💪
$SPX - aggiornamento step by stepSet 26
Stiamo andando spediti verso la conclusione del ciclo economico percorrendo l'ultimo tratto di onda C.
Il rimbalzo sui minimi era prevedibile e gioca a favore del conteggio delle onde di Elliott .
In questo momento ci troviamo in onda C, subonda 3, e all'interno della 3 stiamo testando il termine di onda 1 con il rimbalzo sui minimi che genererà presumibilmente inizio di onda 2 ( di 3 di C).
Qualora non reggessero i minimi di giugno, l'onda 1 di 3 di C proseguirebbe la sua corsa.
Abbiamo indentificato una serie di target dati dai seguenti studi:
Pattern Broadering di continuazione discendente : Target 3238
Target ONDA C ipotesi onda 4 con ritraccio 38,2% : Target 3243
Ritraccio di Fibonacci a 0,618 : Target 3194
Supporto Statico fine onda 2 Impulsiva : Target 3209
Target ONDA C ipotesi onda 4 con ritraccio 26,3% : Target 3139-3158
Possiamo dire che l'area supportiva di atterraggio avrà un range che andrà da 3248 a 3139 individuato già da quota 4300 (fine onda B correttiva)
L'indicatore WaveUP Indicator rimane ancora in posizione SELL nel TFDay
Su TF1H abbimo un primo segnale BUY, ma è troppo debole per poterlo considerare valido al momento. Si attende l'apertura
WaveUP©
Set 26
Commento:
Su TF2H vediamo seguire onda 2.
Secondo i principi dell'AT, il pattern Broadering ha una possibilità del 40% di eseguire il Pullback che coinciderebbe con Onda 2 in corso ... attendiamo gli sviluppi
Set 28
Commento:
Su TFDAY si vede un primo rimbalzo in corso con l'indicatore WaveUP che sta segnalando il cambio di direzione. Solo a fine seduta possiamo avere la certezza che i compratori siano superiori ai venditori e confermare il segnale.
Rimaniamo in attesa e confermiamo per il momento il grafico.
Set 28
Commento:
Rivediamo i conteggi.
- Siamo in fase correttiva A-B-C
- A e B terminate, siamo in onda C
- Onda C è composta da 5 sub-onde 1-2-3-4-5
- Onde 1 e 2 sono completate ed ora siamo in Sub-onda 3
- Di onda 3 ora siamo in sub-sub-Onda 4.
Seguiamo il trade
WaveUP©
Set 29
Commento:
Ecco il principio di SELL che WaveUP Indicator inizia ad intercettare già dal TF1H . Ricordiamo che solo a fine candela potremo avere la certezza del segnale, questo per avere la certezza del dato storico e non avere problemi di Repainting, cioè di dati non conformi con la reatà.
Proseguiamo il Trade onda 5 di 3 di C ... Direzione vecchi minimi.
WaveUP©
Set 30
Commento:
Proseguiamo il trade short seguendo le onde di Elliott guardando TF2H
Al momento siamo nella fase finale dell'onda 3 di 5 di C.
L'onda 3 in corso è divisa in 5 sub-onde e ci troviamo nella 3 dopo aver completato la 1 e la 2 seguendo le corrette proporzioni.
Su TF1H vediamo i segnali di inversione indicati da WaveUP Indicator che confermano il trend. Come si può vedere il segnale SELL è chiaro e fino a prova contraria ci avviamo al target previsto dal grafico.
WaveUP©
Set 30
Commento:
Questi sono i target teorici di approdo onda iii ; possono variare di molto ma tendenzialmente superano di certo target1 e la possibilità che raggiungano target2 è superiore al 80%.
Seguiamo il trade
WaveUP©
Ott 3
Commento:
Oggi riunione straordinaria della FED sulla decisione di come gestire al meglio l'aumento dei tassi.
Uniamo i dati che WaveUP Indicator ci fornisce e vediamo che non ci sono motivi per invertire la rotta.
Il prezzo sul Weekly si è appoggiato sulla SMA200 coincidente anche alla EMA233 ma il sentiment rimane Bearish.
Anche il segnale Weekly di SELL rimane tale. Sui TF minori non vediamo segno di inversione, almeno fino ad i target che abbiamo stabilito sopra.
Ott 3
Commento:
movimento imprevisto con formazione di un wedge discendente (propedeutico alla formazione di onda 4 di c).
Nel TF30 minuti vediamo come si conforma il tutto. E' probabile che si anticipi il raggiungimento di onda iii . Seguiamo il trade.
WaveUP Indicator anche in questa occasione ha anticipato la candela ascendente
Ott 3
Commento:
Inaspettatamente onda 5 di 3 è stata più corta del previsto.
Il pattern falling wedge ha accorciato la lunghezza del trade di onda 5, iniziando di fatto onda 4.
Ora Onda 4 di C , si compone di onda A - B - C . Fino al termine di onda A non sarà possibile stabilire il target di onda 4.
Nel frattempo scattato lo SL e siamo flat. Rientriamo SOLO a termine di onda 4 per cavalcare onda 5 fino alla fine.
Ott 5
Commento: Vediamo in dettaglio i movimenti delle onde in corso
Siamo in ONDA C correttiva di uno zig-zag A-B-C- partito dai massimi di gennaio 2022.
Onda C, che composta da 5 onde, si trova ora in Onda 4 di 5 e la sta terminando facendo un a-b-c classico.
La cosa interessante sta nella fine di onda 3 di 5 di C che è stata anomala. L'onda finale (la 5) è stata molto corta non rispettando i parametri classici.
Quello che però il mercato rispetta sempre il macro schema e quello che toglie prima, appena dopo ridà con gli interessi. Questo è il motivo per cui onda 4 si sta estendendo molto velocemente con proporzioni importanti e non regolate ... si sta riprendendo quanto perso per strada per intenderci.
Abbiamo però un canale confermato che ci permetterà con calcolo probabilistico a favore di intercettare la fine di onda 4 che coincide con lo 0,382 di Fibonacci dai massimi
Un atterraggio in zona 3831 darebbe il via ad inizio onda 5 e chiudere la C
seguiamo sempre il trade con WaveUP Indicator pronto a segnalarci la fine di onda 4 con il segnale SELL.
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Ott 5
Commento: Movimenti imprevedibili, ma tutto ha una sua logica
Onda 4 in a-b-c abbiamo visto è stata anomala, e la sua anomalia l'ha proprio fatta su tutto lo zig-zag.
onda a molto estesa, b modesta, c ... quasi inesistente ed ivece che puntare alla linea del canale, si è fermata.
E' iniziata onda 5? Presto per dirlo , ma una cosa è certa, onda 4 ha ritracciato 0,382% di onda 3, perfettamente in linea con gli studi di Elliott.
Attendiamo la corretta conformazione di questa onda e potremo dire se onda 4 è terminata oppure no.
Come più volte ribadito onda 4 è opportuno osservarla in questi casi limite ed attendere di avere un movimento chiaro.
WaveUP nel Time Frame 30 minuti ha dato segnale SELL. Seguiamo il Trade
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Ott 5
Commento: E' doveroso un nuovo aggiornamento su questa ultima onda 4
I conteggi si fanno più chari. Onda 4 non è ancora finita e si ritorna al calcolo probabilistico precedente.
3831 -3904 è la forchetta di prezzo di atterraggio di onda 4.
Confermiamo che rimaniamo flat in attesa di termine onda 4 prima di entrare SHORT su inda 5.
WaveUP Indicator segue i movimenti da manuale. Fa da bussola per la migliore interpretazione delle onde di Elliott . Continuiamo a seguire il trade fuori dal mercato in attesa di conteggio finale e del segnale SELL di inizio Onda 5.
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Ott 6
Commento: Vediamo onda 4 solamente con l'indicatore WaveUP Indicator e con le divergenze
Utilizzando l'Ergodico e la linea dei prezzi vediamo una divergenza importante sul TF1H.
WaveUP Indicator da segnale SELL ed i prezzi sono andati a testare il supporto del canale ascendente ... è evidente che siamo alla fine di onda 4; dobbiamo solo vedere se i tori vorranno dare uno strappo finale fino a 3800 ed oltre per poi iniziare finalmente onda 5 e portarci a nuovi minimi.
A livello giornaliero :
- sentiment trend follow in uptrend
- Bull&Bear Area con compratori e venditori arrivati ad un punto di pareggio. Quando l'area ARANCIO apparirà e perdiamo la SENTIMENT TREND FOLLOW significa che il trend sta cambiando a vantaggio degli Orsi e tutto è pronto per l'inizio di onda 5.
Nell'ultima seduta assistiamo ad una pressione del volume dei venditori pari al 91% ... se domani si mantiene, il supporto non reggerà.
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Ott 7
Commento: Possiamo dire che onda 5 di C è iniziata. Onda 4 ha archiviato la sua corsa con il pattern di inversione ... come prevedibile il supporto non ha retto, complice l'alta volatilità dei mercati vista la moltitudine di datti giornalieri.
Seguiamo il trade aprendo lo short
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Ott 7
Trade attivo:
Manteniamo la posizione SHORT ed il target di onda 5 che coinciderebbe con la finale di onda C.
Giocoforza dobbiamo attendere la fine di onda 1 di 5 di C per calcolare passo passo onda 2 e quindi 3 di 5 di C.
Nei time frame più bassi, TF30 Minuti, ipotizziamo le 5 onde che compongono quest'ultima onda 5.
Con l'indicatore WaveUP seguiamo il percorso passo passo.
Rimaniamo short fino alla fine onda 1, per poi riposizionarci se lo riteniamo opportuno.
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Indice S&P 500. Cruciale la tenuta di area 3960l'Indice S&P 500 attualmente condizionato dai livelli volumetrici della doppia distribuzione dei Volume Profile inseriti nel grafico a H1. Il primo VP evidenzia la distribuzione dei volumi su tutto il periodo evidenziato nel grafico, mentre il secondo è il nuovo VP ancorato alla candela che ha registrato il maggior volume nella giornata di ieri 8 dicembre (questo per avere una maggior aderenza con l’attività degli smart money).
In effetti da quello che emerge dall’analisi volumetrica, le vendite sull'indice, scattate a seguito del dato delle 14.30 sui prezzi alla produzione USA di novembre (peggiore delle attesa), hanno spinto le quotazioni fino a colpire il POV (Point of Volume, linea rossa) di area 3960 e, soprattutto, hanno rotto al ribasso la trend line rialzista che partiva dai minimi del 13 ottobre 2022.
Ora dopo aver creato una nuova base in area 3930 (ed un nuovo POV evidenziato dal VP più recente) l'indice ha nuovamente recuperato area 3960 (segno che per gli smart money è cruciale la tenuta di questo livello con il tentativo in atto di salire fino alla soglia dei 4000 punti dove andrebbero anche a ritestare la trend line rialzista sopra citata.
Al contrario, in caso di discesa sotto i 3920, si potrebbe scendere fino a rivedere l'area 3800.
La lotta fra compra-tori e vendi-orsi nel mercato USA è molto...La lotta fra compra-tori e vendi-orsi nel mercato USA è molto forte.
Ricordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge.
Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
Il mercato americano e il suo indice principale l'S&P 500 hanno continuato a scendere ieri notte e questa mattina. Il tentativo di riconquista di 4.010 è fallito e i 3.980 non hanno retto. La linea Maginot rappresentata dalla media mobile a 200 giorni, con l'indice in calo di oltre 100 punti, rappresenta più di una battuta d'arresto a breve termine. Continuo a pensare che il mese di dicembre chiuderà con bilancio positivo, ma la parte iniziale di questo mese sta decisamente soffrendo troppo.
Il mercato mi sembra che voglia ricercare un minimo relativo prima di affrontare il rialzo nelle ultime 2-3 settimane di dicembre e l'inizio di gennaio. Le probabilità che Babbo Natale ci porti il suo regalo sono ancora buone. Ma per il momento preoccupiamoci di questa settimana. Devo cercare di essere bravo mentre il mercato si muove tra le medie mobili a 200 e 100 giorni a cogliere i giusti trend giornalieri.
I due giorni di calo di ieri e lunedì possono fornire una piccola opportunità, e ora si tratta di vedere se il rimbalzo della notte si esaurirà di nuovo durante la sessione. Vedo molta volatilità in atto il che significa che la lotta fra compra-tori e vendi-orsi è molto forte. Sia il dollaro che i titoli obbligazionari hanno cambiato bruscamente direzione intraday e questo favorirebbe una risalita dal ribasso precedente… vorrei essere certo di questo prima di gettarmi nella mischia.
Il catalizzatore chiave da cercare in termini di carburante per il rialzo è l'IPP di venerdì 9, che probabilmente mostrerà un rallentamento dell'inflazione, e poi l'IPC di martedì 13, che probabilmente si attesterà al 7,5 o al 7,6% su base annua, il che alimenterebbe ancora una volta (in entrambi i casi) la prospettiva "la Fed ora andrebbe davvero piano con l'inasprimento, o per meglio dire abbiamo raggiunto il pivot" che i mercati sono fin troppo disposti a seguire. Volenterosi in questa fase (e mi fa comodo) ma fuorviati, perché la Fed non sta affatto diventando meno restrittiva, si veda l'aumento dei tassi e la riduzione del bilancio combinati, effetti che devono ancora manifestarsi.
Non c'è indicatore migliore per il ribasso all’inizio del 2023 della distruzione della domanda in arrivo del prezzo del petrolio: un segnale di cautela.
Ribadisco che reazione vista ieri e ciò che ancora deve accadere prima che i mercati trovino un catalizzatore fondamentale su cui infiammarsi (potrebbe essere il PPI di venerdi), dimostra la paura che ha il mercato verso l'ignoto. 1. S&P 500 prospettiva ribassista con vendi-orsi padroni del mercato.
2. Il PPI è probabile che sia inferiore alle aspettative.
La paura del rischio sistemico si insinua Ricordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge.
Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un'altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
Il mercato americano e con lui l'S&P 500 e soprattutto i beni reali non hanno accolto bene il mutamento verso il risk-off che si è manifestato più sui finanziari (banche) che sul dollaro.
L'indice S&P 500 ha perso gradualmente e sempre più terreno ieri durante la sessione regolare. Il rimbalzo nella notte è stato debole, non riuscendo a portarsi definitivamente a 4.010.
I compra-tori hanno perso la forza rispetto alla mattinata europea e una volta ceduto 3.980 c’è stato spazio di discesa fino a 3.910.
Ma attenzione allo stesso tempo, c'è ancora carburante rialzista a medio termine per tutte le ragioni menzionate ieri e nei giorni precedenti.
Vi ricordo alcuni punti:
Io continuo a rimanere fermo sulla mia previsione:
• 50 basis point in dicembre,
• 25 basis point in gennaio,
• 25 basis point in marzo.
• 5,50% il tasso di arrivo sui Fed funds e poi da quel punto mantenerlo a lungo nel tentativo di non far precipitare l'economia in recessione, ma solo di farla crescere ben al di sotto del suo potenziale.
Quale tipo di recessione ci aspetterà secondo me?
Crollo dell'economia e recessione molto profonda e duratura?
No, al momento non è questo il mio scenario principale.
il mio scenario prevede:
• il PIL ridursi forse fino al 2%,
• un tasso di disoccupazione superiore al 3%,
• una recessione che non si avvicinerebbe nemmeno alla crisi del 2007-2009.
Prevedo che i problemi arriveranno prima della metà del 2023, e li vedremo riflessi negli utili delle società e nelle previsioni dei management.
Non sono in ansia per il rally del Q4 che si esaurirà all'inizio di gennaio. Quali sono allora i livelli chiave per oggi? 4.040 come supporto, subito dopo 4.010, che però è meglio che tengano. 4.065 rimane il primo obiettivo al rialzo, con un secondo obbiettivo a 4.130. Non è facile quest’anno il rally per Babbo Natale: 1. la Fed sta stringendo su un'economia in rallentamento (si vedano i PMI e poi le abitazioni, il settore manifatturiero), 2. l'inflazione ha raggiunto un picco credibile (lo abbiamo già celebrato con l'IPC di novembre) e il deterioramento dell’economia deve ancora colpire il mercato del lavoro, 3. un'osservazione attenta delle retribuzioni orarie, delle ore lavorate e dei settori di provenienza di questi aumenti di posti di lavoro (ospitalità, tempo libero e divertimento e vendite al dettaglio) non sono un buon segnale. Vedremo gli effetti sulla fiducia dei consumatori e sulle vendite al dettaglio, man mano che le famiglie bruceranno i risparmi extra (cosa già avvenuta tra l'altro per i settori più vulnerabili). A questo si aggiunge che inoltre, la Fed non solo sta stringendo, ma sta prosciugando la liquidità, 60 miliardi di dollari al mese in Treasuries e 30 miliardi di dollari in titoli garantiti da mutui. Sono preoccupato di vedere chi acquisterà il nuovo debito americano. È tempo di grandi scelte settoriali. Continuo a essere rialzista sull'argento e sull'oro, compresi i minerari, l'energia che va dal petrolio alle rinnovabili al nucleare, l'agricoltura (compresi i fertilizzanti), il settore della difesa con l'aerospaziale. Questi settori trarranno vantaggio dall'aumento della volatilità e dall'inflazione che ci accompagnerà nel 2023 e oltre.
Quello che abbiamo visto ieri è la paura del rischio sistemico che si insinua, come un presagio. Il rischio sistemico non è ancora arrivato, punterei in caso sul Franco svizzero che sarebbe probabilmente una valuta ben performante nel corso del prossimo anno, insieme allo Yen giapponese. La reazione di ieri e ciò che deve ancora accadere prima che i mercati abbiano un catalizzatore fondamentale su cui puntare (il PPI di venerdì), dimostra la paura dell'ignoto.
A mercati aperti:
Prospettiva giornaliera ribassista su tutta la linea: i beni reali puntano in basso, dollaro di nuovo neutrale, forte pressione su tutti i mercati azionari. L’S&P 500 rimane per oggi ancora ribassista i 3.905/3.910 si stanno avvicinando sempre di più in un percorso che sembra un piano inclinato senza freno.
Riflessione:
Ribadisco che reazione vista ieri e cio che ancora deve accadere prima che i mercati trovino un catalizzatore fondamentale su cui Infiammarsi (potrebbe essere il PPI di venerdi), dimostra la paura che ha il mercato verso l'ignoto. 1. S&P 500 prospettiva ribassista con vendi-orsi padroni del mercato.
2. Il PPI è probabile che sia inferiore alle aspettative.
Questa analisi che leggi su Tradingview adesso è pubblicata il pomeriggio del giorno prima con inclusi i livelli operativi su:
Mercato azionario americano;
Oro e argento;
Petrolio;
Rame;
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