-EQUITY Il comparto azionario resta in pieno rally, sia in America che in Europa gli indici sembrano on temere l’ipercomprato e guardano oramai ai massimi dell’anno. La sovraperformane degli indici Usa resta indubbiamente meritevole di prese di profitto che tuttavia necessita di una motivazione in assenza della quale gli acquisti continuano copiosi senza freni. Il rally da natale potrebbe essere ormai già nei prezzi e se non si dovessero verificare adeguati storni tecnici sarà difficile comprare azionario sui massimi dell’anno in chiusura di trimestre.
-COMMODITIES Il comparto commodities trova lo spolvero del WTI che recupera dai minimi e riattacca gli 80$ ma solo una violazione di detta area potrebbe decretare una nuova stagione di rialzi per il prezzo del petrolio, che resta al momento pilotato maggiormente dalla debolezza del dollaro più che dalla prospettiva di una domanda crescente nel 2024, il che pone dubbi sulla durata e stabilità dell’attuale movimento rialzista. A far meglio è il gold, che non scende come in una classica fase di risk on, ma sale insieme con il salire delle borse, questo grazie alla debolezza del dollaro Usa e alla debolezza dei rendimenti obbligazionari che ora scontano scenri a più bassa inflazione e con tassi di interesse in calo, generando terreno più che fertile per il metallo prezioso.
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