Tocca ad Azimut nel tardo pomeriggio assumere la prima posizione dei titoli negativi del Ftse Mib, con un ribasso di oltre 5 punti percentuali.
Le dimissioni dell'amministratore delegato, Albarelli, accelerano una dinamica discendente già potente e avviata a testare i supporti prima a 10.50 e successivamente sotto quota 9.85 euro.
Banca Akros aveva confermato il target a 14 euro qualche mese fà, con la raccolta a novembre ancora robusta.
Inoltre i primi nove mesi dell'anno sono stati caratterizzati dal un calo degli utili netti a 118 milioni, contro i 172 dell'anno precedente.
Numeri che non giustificano un discesa dei prezzi così pesante che da maggio 2018 ammonta a oltre il 40 %, a lordo del maxi dividendo pagato.
Le quotazioni solo recentemente hanno abbozzato una reazione al sell off di settore rimbalzando non oltre 11.40 euro, livello da sfruttare per nuove posizioni ribassiste.
Attualmente la prospettiva per i prezzi è quella di continuare la discesa sotto quota 10 euro, come evidenziato anche dall'indicatore di trend cci.
Infatti i valori negativi assunti accoppiati all'inclinazione discendente della linea, non fanno ben sperare su un recupero a breve, a meno che il Ftse Mib non inverta la rotta tornando oltre 19.400 punti.
Strategie operative
Per le posizioni long: attendere la stabilizzazione dei minimi di periodo ancora in formazione, prima di rischiare nuovi acquisti.
Per le posizioni short: vista la volatilità in aumento sul titolo è possibile catturare nuovi impulsi in entrambe le direzioni, acquistando la stessa quantità di opzioni Call e Put, strike 10.50, scadenza febbraio 2019.
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