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Brembo: opportunità dai prezzi verso i minimi dell'anno

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MIL:BRE   BREMBO
Fase negativa molto intensa per Brembo che si avvicina pericolosamente ai minimi annuali a ridosso di 8.15€, con il rischio di aggiornare i bottom sotto quota 7.80€, livello di prezzo che non si registrava dal febbraio 2016.

Eppure a fine luglio Mediobanca Security ha espresso un giudizio positivo, con un target price a 12€, nonostante l'abbassamento delle stime di vendita e dei ricavi.

Valutazione differente per Banca Akros che che sottolinea come la frenata dei consumi nel settore automobilistico anche a causa dell'estensione dei dazi Usa all'Europa si farà sentire con maggior peso tanto da indurla ad abbassare il target sotto gli 11€.

A. Bombassei, presidente e maggiore azionista del gruppo, ha ammesso che c'è una crisi del settore automotive molto forte, ma ha anche accusato l'Unione Europea di scarsa sensibilità nel bocciare il diesel e promuovere frettolosamente l'auto elettrica.

Inoltre ha espresso in più occasioni che il gruppo è disponibile ad effettuare nuove acquisizioni al fine di rafforzare la leadership sul mercato dei sistemi frenanti nel settore automotive, il che dimostra la solidità finanziaria e di vendite dell'azienda.

Dal punto di vista strettamente tecnico la perdita a fine agosto di quota € 9.70 ha determinato un prolungamento della struttura ribassista notevole che ha spinto ormai prezzi a ridosso degli 8€.

Il rischio è di aggiornare i minimi dell'anno non solo al di sotto dei 7.89, ma chiudere anche il gap rialzista a a 7.10€, valori registrati ad inizo 2016.

Per evitare tali nefaste prospettive occore che i prezzi reagiscano recuperando il più presto possibile quota 8.90€ prima e 9.40€ a seguire.

Strategie operative su Brembo

Per le posizioni long: per chi ha il titolo in portafoglio incrementare le posizioni nell'eventualità di ulteriori discese sotto quota 7.70€, confidando su una struttura aziendale robusta nonostante il fisiologico rallentamento della domanda di impianti frenanti per autoveicoli, core business del gruppo.

Per operazioni di breve termine attendere la stabilizzazione di livelli di supporto più in basso oppure il consolidamento dei livelli di supporto attuali prima di rischiare nuove posizioni rialziste ora rischiose.

Infatti per ingressi intorno ai livelli di supporto attuali tra 7.90 e €8,30, lo stop non può essere inferiore a 1€ e il target oltre 8.90, con un rapporto tra rischio/rendimento non esaltante.

Per le posizioni short: eventuali aperture di posizione in short selling vista la discesa del titolo già molto ampia non offrono un profilo di rischio adeguato meglio servirsi in questo senso di opzioni put.

Più precisamente acquistare opzioni Put, scadenza dicembre 2019, strike 9€ qualora dovesse verificarsi un rimbalzo delle quotazioni intorno €8,75, entro la fine di novembre.

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