Prezzi alla produzione Usa troppo alti: “tapering” in vista.
Prezzo del petrolio ancora in ascesa: Opec+ resiste ad aumento quote.
La campagna trimestrali Usa vede utili boom per le grandi banche.
BCE monitora attentamente inflazione e promette ancora stimoli selettivi.
I buoni dati macroeconomici di ieri 14 ottobre, e le ottime trimestrali delle grandi banche americane hanno dato un inaspettato sostegno alle Borse, che hanno momentaneamente accantonato le paure per l’inflazione e, ancor peggio, per la stagflazione e quelle di una prossima svolta restrittiva della Federal Reserve (Banca Centrale Usa).
Chiusure brillanti, dunque, per tutti gli indici azionari europei: Dax tedesco +1,4%, Cac40 francese +1,3%, Ftse100 inglese +0,9%, FtseMib italiano +1,2%. Stessa musica a Wall Street: Dow Jones +1,6%, S&P500 +1,7% e Nasdaq +1,7%.
L’inflazione nei prezzi al consumo in Usa a settembre, +5,4% anno su anno, resta troppo alta, ma almeno non mostra una tendenza ad accelerare: un segnale incoraggiante su questo fronte è giunto dai prezzi alla produzione Usa, cresciuti del +0,5% mese su mese a settembre, in frenata dal +0,7% di agosto e sotto il +0,6% previsto.
Il dato annuale segna un allarmante +8,6%, comunque sotto il +8,7% del “consensus”, picco massimo dal 2010. Tuttavia, escludendo le componenti più volatili, cibo ed energia, è salita +6,8% anno su anno, pertanto piu’ bassa del “temuto” +7,1%.
Gli stessi dati, misurati in Cina, sono proporzionalmente piu’ preoccupanti: i prezzi alla produzione a settembre registrano un balzo annuale del +10,7%, record degli ultimi 25 anni, attribuibile soprattutto al boom dei prezzi di petrolio e carbone.
La FED, come si evince dalle minute dell’ultimo comitato di politica monetaria (FOMC) potrebbe avviare il processo di riduzione degli acquisti di bond (“tapering”) tra novembre e dicembre, per arrivare ad azzerarli entro il 1’ semestre 2022.
A propiziare questo scenario, anche i segnali positivi che provengono dal mercato del lavoro Usa. Ieri, 14 ottobre, il dato settimanale sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione e’ sceso sotto quota 300 mila per la prima volta dall'inizio della pandemia.
Sul versante europeo, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, in un intervento al Fondo Monetario Internazionale, riconosce che la ripresa economica globale ed europea proseguono spedite, ma "resta disomogenea" a causa della persistente minaccia del Covid-19 e dei “colli di bottiglia” in diverse componenti produttive, che creano incertezze sulle prospettive di crescita globali nel breve termine.
La campagna delle “trimestrali” Usa prosegue con numeri delle maggiori banche largamente positivi: Morgan Stanley, nel terzo trimestre ha battuto le attese, con un utile netto salito +36% a 3,71 mld Dollari, o $1,98/azione, ben sopra £1,69 stimati. Citigroup ha realizzato un utile netto in aumento del +48%, battendo le stime degli analisti, spinto dal brillante andamento delle aree di investment banking e “mercati”.
Il comparto valutario resta piuttosto refrattario al movimentato “quadro macro”, con l'Euro che scambia attorno a 1,16 Dollari. Bitcoin e’ ancora acquistato, vicino a 60 mila Dollari. Tende ad una marginale espansione lo spread di rendimento tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi, a 104 punti base, col rendimento del 10 anni italiano a +0,86% (ore 13.15 CET): quello sul decennale USA (Treasury Notes), e’ attorno a +1,54%.
Il prezzo del petrolio continua a salire: il WTI (West Teaxas Intermediate) e’ a 82 Dollari/barile. Ieri, 14 settembre, la IEA (International Energy Agency) ha affermato che i continui strappi al rialzo del gas naturale potrebbero indurre ad un effetto di sostituzione in favore del petrolio. Peccato che l'Arabia Saudita si sia opposta, in seno all’Opec+ (Org. dei 13 maggiori esportatori + partners), alla richieste di un aumento dell'offerta.
I mercati azionari asiatici, stamattina, 15 ottobre, hanno chiuso positivi: il Nikkei giapponese, +1,81%, gode del ritrovato interesse per il comparto tecnologico e di buone attese per la prossima pubblicazionde delle trimestrali e per le elezioni parlamentari di fine mese.
L’indice CSI300 di Shangai&Shenzhen, +0,40%, è salito senza entusiasmo, con gli investitori che restano guardinghi e timorosi di uno scenario di stagflazione, alla vigilia della pubblicazione della prima stima del Pil del 3° trimestre, in uscita lunedì 18 prossimo.
Le borse europee chiudono la mattinata con rialzi medi del +0,5%: indicazioni simili dai future per le aperture di Wall Street.
Il calendario macro di oggi prevede, negli Usa, il dato sulla fiducia dei consumatori (fonte Università del Michigan) e quello sulle vendite al dettaglio.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Prezzo del petrolio ancora in ascesa: Opec+ resiste ad aumento quote.
La campagna trimestrali Usa vede utili boom per le grandi banche.
BCE monitora attentamente inflazione e promette ancora stimoli selettivi.
I buoni dati macroeconomici di ieri 14 ottobre, e le ottime trimestrali delle grandi banche americane hanno dato un inaspettato sostegno alle Borse, che hanno momentaneamente accantonato le paure per l’inflazione e, ancor peggio, per la stagflazione e quelle di una prossima svolta restrittiva della Federal Reserve (Banca Centrale Usa).
Chiusure brillanti, dunque, per tutti gli indici azionari europei: Dax tedesco +1,4%, Cac40 francese +1,3%, Ftse100 inglese +0,9%, FtseMib italiano +1,2%. Stessa musica a Wall Street: Dow Jones +1,6%, S&P500 +1,7% e Nasdaq +1,7%.
L’inflazione nei prezzi al consumo in Usa a settembre, +5,4% anno su anno, resta troppo alta, ma almeno non mostra una tendenza ad accelerare: un segnale incoraggiante su questo fronte è giunto dai prezzi alla produzione Usa, cresciuti del +0,5% mese su mese a settembre, in frenata dal +0,7% di agosto e sotto il +0,6% previsto.
Il dato annuale segna un allarmante +8,6%, comunque sotto il +8,7% del “consensus”, picco massimo dal 2010. Tuttavia, escludendo le componenti più volatili, cibo ed energia, è salita +6,8% anno su anno, pertanto piu’ bassa del “temuto” +7,1%.
Gli stessi dati, misurati in Cina, sono proporzionalmente piu’ preoccupanti: i prezzi alla produzione a settembre registrano un balzo annuale del +10,7%, record degli ultimi 25 anni, attribuibile soprattutto al boom dei prezzi di petrolio e carbone.
La FED, come si evince dalle minute dell’ultimo comitato di politica monetaria (FOMC) potrebbe avviare il processo di riduzione degli acquisti di bond (“tapering”) tra novembre e dicembre, per arrivare ad azzerarli entro il 1’ semestre 2022.
A propiziare questo scenario, anche i segnali positivi che provengono dal mercato del lavoro Usa. Ieri, 14 ottobre, il dato settimanale sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione e’ sceso sotto quota 300 mila per la prima volta dall'inizio della pandemia.
Sul versante europeo, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, in un intervento al Fondo Monetario Internazionale, riconosce che la ripresa economica globale ed europea proseguono spedite, ma "resta disomogenea" a causa della persistente minaccia del Covid-19 e dei “colli di bottiglia” in diverse componenti produttive, che creano incertezze sulle prospettive di crescita globali nel breve termine.
La campagna delle “trimestrali” Usa prosegue con numeri delle maggiori banche largamente positivi: Morgan Stanley, nel terzo trimestre ha battuto le attese, con un utile netto salito +36% a 3,71 mld Dollari, o $1,98/azione, ben sopra £1,69 stimati. Citigroup ha realizzato un utile netto in aumento del +48%, battendo le stime degli analisti, spinto dal brillante andamento delle aree di investment banking e “mercati”.
Il comparto valutario resta piuttosto refrattario al movimentato “quadro macro”, con l'Euro che scambia attorno a 1,16 Dollari. Bitcoin e’ ancora acquistato, vicino a 60 mila Dollari. Tende ad una marginale espansione lo spread di rendimento tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi, a 104 punti base, col rendimento del 10 anni italiano a +0,86% (ore 13.15 CET): quello sul decennale USA (Treasury Notes), e’ attorno a +1,54%.
Il prezzo del petrolio continua a salire: il WTI (West Teaxas Intermediate) e’ a 82 Dollari/barile. Ieri, 14 settembre, la IEA (International Energy Agency) ha affermato che i continui strappi al rialzo del gas naturale potrebbero indurre ad un effetto di sostituzione in favore del petrolio. Peccato che l'Arabia Saudita si sia opposta, in seno all’Opec+ (Org. dei 13 maggiori esportatori + partners), alla richieste di un aumento dell'offerta.
I mercati azionari asiatici, stamattina, 15 ottobre, hanno chiuso positivi: il Nikkei giapponese, +1,81%, gode del ritrovato interesse per il comparto tecnologico e di buone attese per la prossima pubblicazionde delle trimestrali e per le elezioni parlamentari di fine mese.
L’indice CSI300 di Shangai&Shenzhen, +0,40%, è salito senza entusiasmo, con gli investitori che restano guardinghi e timorosi di uno scenario di stagflazione, alla vigilia della pubblicazione della prima stima del Pil del 3° trimestre, in uscita lunedì 18 prossimo.
Le borse europee chiudono la mattinata con rialzi medi del +0,5%: indicazioni simili dai future per le aperture di Wall Street.
Il calendario macro di oggi prevede, negli Usa, il dato sulla fiducia dei consumatori (fonte Università del Michigan) e quello sulle vendite al dettaglio.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.