SE CHIEDI LA PIOGGIA , IL FANGO DEVI METTERLO IN CONTO!

Today’S Trading del 10.09.2024

MACRO BACKGROUND
Se hai campi che sono un deserto, pregherai per avere la pioggia e se la tua preghiera dovesse essere esaudita non potrai sperare di avere anche la giusta dose di acqua… potrebbe piovere più del necessario e un po di fango dovrai averlo.
se chiedi la pioggia , il fango devi metterlo in conto!
Questa frase ripresa nel noto film THE Equalizer, seppur con le dovute differenze, calza perfettamente per l’attuale fase economica: abbiamo pregato per un rallentamento dell’Inflazione, sono arrivate le strette nelle politiche monetarie ed ora non possiamo troppo lamentarci se la disoccupazione sale o se la recessione minaccia le economie mondiali.
Ma i mercati non sono poi cosi comprensivi e manifestano subito le loro esigenze, gridando a gran voce la necessità di nuovi correttivi alle politiche monetarie, questa volta si parla di allentamenti, di tagli tassi per la BCE, come per la FED come per la Cina.
In Europa, la recessione tedesca grida il bisogno di ulteriori tagli tassi, specialmodo visto il taglio ai rinnovi dei piani si salvataggio App e Pepp. Un mare di liquidità in meno che rende difficile la ripartenza se non aiutata da allentamenti nella politica monetaria e dal sostegno di politiche locali mirate all’aumento della produttività dei singoli paesi.
In America rallenta il mercato del lavoro, mettendo in luce il calo di opportunità lavorative con i Jolts sotto gli 8 milioni e la disoccupazione che sale. Lo spauracchio della recessione si fa sentire e tagli del costo del denaro ora sono chiesti a gran voce.
Infine la Cina che non riesce a trovare la fiducia dei consumatori e degli investitori , sempre più convinti del mancato raggiungimento dei target di crescita del 5%. Delusione che fa scappare investitori e che non trova al momento interventi congrui da parte del governo cinese.

FOREX
Il mercato FX trova le majors ancora in pieni trading range, con una momentanea forza di dollari USA nata in seguito ai dati sui NFP e alla disoccupazione al 4.2%, ma ora il focus resta al FED con i timori di tagli tassi da 50Bp che aprirebbero timori di una recessione.
A pagare maggior pegno contro il dollaro USA in questa settimana sono le oceaniche, sulle quali grava la difficile condizione della CINA, pertanto audusd resta a ridosso dei supporti di 0.6640, mentre nzdusd continua la sua dinamica in un trend ribassista sotto le resistenze di 0.6175.
Non si ferma ora la ripartenza dello Yen giapponese che sostenuto dalle aspettative di una BOJ aggressiva, mette sotto scacco le altre majors concorrenti.
Ancora tanto il percorso da ricoperire per i cross yen, con eurjpy che ora attacca i minimi di 157.50, ma lontano dia primi veri supporti di 147.50-25
Riteniamo ancora aperta la possibilità di ulteriore forza dello yen giapponese contro le principali majors per un ritorno a valori medi più consoni allo smantellamento delle posizioni carry trades

EQUITY

Ancora rotazione settoriale per l’azionario USA, con un recupero notevole delle azione value in questo trimestre rispetto al comparto growth che pur rimanendo non lontano dai massimi di questo 2024 cede ora il passo. Gli investitori più prudenti cercano diversificazione su asset a miner capitalizzazione più stabili che possano proteggere i portafogli in questa fase di incertezza.
Da segnalare ancora gli indici cinesi che restano non lontano dai minimi di questo 2024 e decisamente indietro rispetto al resto del mondo che segna invece performance positive in alcuni casi a doppia cifra.

COMMODITY
Da segnalare ancora la pesantezza del Wti che non trova slanci per superare le resistenze di 69$ e resta al momento sui minimi di 67.50 in attesa o di un intervento deciso dell’Opec+ o di una rinnovata speranza di ripartenza della domanda globale di energia.

Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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