Buongiorno ai lettori di trading View,
il Dax future con scadenza settembre 2018 si appresta a chiudere la settimana peggiore degli ultimi due mesi, caratterizzata fin qui da ribassi pari al -2,4%.
Il mercato sconta una debolezza ormai in atto da inizio agosto, con l’ultimo impulso ribassista partito da retest dell’area compresa tra 12.500 e 12.600 punti; su tali livelli il rifiuto dei prezzi ha fornito occasioni per un incremento delle vendite, rispettando in pieno lo scenario delineato nell’analisi del 24 agosto scorso.
Nella sessione odierna i prezzi si sono spinti fino al di sotto di quota 12.000 punti, a seguito del breakout in apertura del supporto in area 12.150; tuttavia la dinamica osservata in chiusura lascia aperta la possibilità di assistere ad un reazione nel corso delle prossime sessioni, tenuto conto che i mercati sono pur sempre sensibile ai numeri tondi, rappresentati in questo caso da quota 12.000 punti.
Tuttavia le aspettative di medio periodo rimangono ribassiste, con il quadro tecnico che suggerisce un’estensione dell’onda correttiva fino ad area 11.500-11.300 punti, passando per un test dei minimi annuali ad 11.700 punti.
Soltanto un ritorno al di sopra del pivot point a 12.600 punti, sostenuto in chiusura, invertirebbe la tendenza attuale.
il Dax future con scadenza settembre 2018 si appresta a chiudere la settimana peggiore degli ultimi due mesi, caratterizzata fin qui da ribassi pari al -2,4%.
Il mercato sconta una debolezza ormai in atto da inizio agosto, con l’ultimo impulso ribassista partito da retest dell’area compresa tra 12.500 e 12.600 punti; su tali livelli il rifiuto dei prezzi ha fornito occasioni per un incremento delle vendite, rispettando in pieno lo scenario delineato nell’analisi del 24 agosto scorso.
Nella sessione odierna i prezzi si sono spinti fino al di sotto di quota 12.000 punti, a seguito del breakout in apertura del supporto in area 12.150; tuttavia la dinamica osservata in chiusura lascia aperta la possibilità di assistere ad un reazione nel corso delle prossime sessioni, tenuto conto che i mercati sono pur sempre sensibile ai numeri tondi, rappresentati in questo caso da quota 12.000 punti.
Tuttavia le aspettative di medio periodo rimangono ribassiste, con il quadro tecnico che suggerisce un’estensione dell’onda correttiva fino ad area 11.500-11.300 punti, passando per un test dei minimi annuali ad 11.700 punti.
Soltanto un ritorno al di sopra del pivot point a 12.600 punti, sostenuto in chiusura, invertirebbe la tendenza attuale.