Usa e Cina vicine all’accordo commerciale. Ok sulle terre rare!
Trump critica Europa e Canada: con loro negoziati sulle tariffe in alto mare.
Un paio di dati macro Usa deboli accendono speranza su taglio tassi.
Si chiude un semestre molto buono per le Borse, bonds e bitcoin.
Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo per velocizzare le spedizioni di terre rare verso il mercato americano, come confermato da un funzionario dell’amministrazione statunitense. L’annuncio segue le dichiarazioni del presidente Donald Trump, che aveva anticipato l’intesa senza fornire dettagli. Il segretario al Commercio, Howard Lutnick, ha poi chiarito che l’accordo è stato “firmato e sigillato due giorni fa”.
Le terre rare, risorse strategiche per l’industria tecnologica, erano recentemente state incluse da Pechino nella lista dei controlli all’export. L’intesa prevede che la Cina esamini e approvi le loro esportazioni, mentre gli Stati Uniti si sono impegnati a rimuovere alcune delle restrizioni commerciali esistenti.
Il clima positivo derivante da questo accordo si è riflesso sui mercati europei, che venerdì 27 giugno: Parigi +1,78%, Francoforte +1,62%, Londra +0,72% e Milano +0,99%.
Parallelamente, Trump ha ripreso i toni aggressivi contro Unione Europea e Canada, accusando Bruxelles di imporre “tasse ingiuste” alle imprese americane e definendo l’UE “creata per danneggiare gli Stati Uniti”.
Riguardo al Canada, ha criticato la nuova tassa sui servizi digitali, definendola un attacco diretto alle aziende tech americane. Ha annunciato l'interruzione immediata dei colloqui con Ottawa e anticipato che nei prossimi sette giorni saranno comunicati i nuovi dazi sulle importazioni dal Canada.
Trump ha poi affermato che altri Paesi dovranno prepararsi a pagare tariffe per continuare a commerciare con gli Stati Uniti, e citato nuovi accordi in fase avanzata con India, Regno Unito e altri quattro Paesi.
L’annuncio dell’accordo USA-Cina ha indebolito il dollaro, con l’euro salito a 1,1712 USD (+0,15%) e il cambio euro/yen a 169,58 (+0,4%): dollaro/yen è salito a 144,74 (+0,23%).
Wall Street ha segnato nuovi massimi storici: S&P500 e Nasdaq100 hanno guadagnato +0,6%, grazie all’ottimismo sui futuri tagli dei tassi da parte della Federal Reserve suggeriti da dati macroeconomici deludenti. A maggio, infatti, sia la spesa personale sia il reddito si sono contratti, mentre l’indice core PCE,usato dalla Fed per misurare l’inflazione, è salito inaspettatamente.
Il primo semestre 2025 si chiude con numerosi record: mentre S&P500, Nasdaq Composite e Nasdaq100 segnano i loro massimi assoluti, Russell2000 e Bloomberg Magnificent Seven, sono negativi YtoD, nonostante il record di NVIDIA. La performance di Wall Street è penalizzata per gli investitori europei dal dollaro debole, che ha registrato il peggior semestre dal 1991.
In Europa, anche se senza nuovi record, gli indici principali hanno registrato performance positive: il DAX tedesco, l’IBEX spagnolo e il FTSE MIB italiano segnano circa +20%. In Asia, il Kospi coreano ha raggiunto i livelli più alti da settembre 2021, con un +24% da inizio anno.
L’indice MSCI World è cresciuto +8% in dollari, (-4,4% in euro), mentre l’MSCI Emerging Markets è salito ai massimi da febbraio 2022 con +14,2% da inizio anno.
L’indice MSCI Asia-Pacific chiude il semestre con +12,5%, con un incremento del +5% solo a giugno, favorito dalle speranze su nuovi accordi commerciali e dalla tregua Israele-Iran mediata da Trump, che rassicurato i mercati sulle catene di fornitura oil&gas.
In Giappone, stamane, 30 giugno, Nikkei225 a +1,5%, massimo da un anno. A giugno, il Nikkei ha registrato +8%. Tuttavia, la produzione industriale di maggio ha deluso le aspettative, frenata dalla debole domanda esterna e dai dazi USA sulle auto.
In Cina, Shanghai Composite +0,3%, e Shanghai&Shenzhen CSI300 stabile: entrambi chiudono giugno con guadagni superiori a +2%. L’Hang Seng di Hong Kong ha perso -0,6%, ma segna +3,5% mensile. Il settore manifatturiero cinese, pur restando in difficoltà, ha mostrato una contrazione inferiore alle attese.
In Corea, KOSPI a +0,8%, chiudendo giugno con un impressionante +14%, anche se la produzione industriale a maggio cala per il secondo mese consecutivo.
Il greggio WTI ha chiuso la settimana con -12%, interrompendo tre settimane consecutive di rialzi legati alle tensioni in Medio Oriente. L’oro ha perso -2,8% la scorsa settimana, ma tenta un rimbalzo verso i 3.300 dollari/oncia, favorito dalle attese di taglio tassi da parte della Fed.
Il dollaro statunitense sta chiudendo il peggior semestre dal 1991 con -13%, toccando i minimi dal settembre 2021. Questo è dovuto in parte alla perdita della “eccezionalità” americana nei portafogli globali, dove la quota del dollaro era superiore al 70%.
Bitcoin torna a salire e sfiora 109.000 dollari, beneficiando dell’aumento della propensione al rischio.
I Treasury USA a lunga scadenza chiudonpo una settimana positiva, col rendimento del decennale in calo a 4,27%. In Eurozona, lo spread BTP-Bund è sceso a 88 bps, minimo da 15 anni, col BTP decennale che rende 3,47%.
Infine, il piano fiscale di Trump – che estende i tagli del 2017 e innalza il tetto del debito – è avanzato al Senato. Una stima indipendente prevede un impatto sul debito pubblico di 3,3 trilioni di dollari in dieci anni. Le critiche sono arrivate sia da Democratici sia da Repubblicani, oltre che da Elon Musk, che ha definito la misura “folle”. Trump, però, resta fiducioso: “la crescita economica compensarà tutto, dieci volte tanto”.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Trump critica Europa e Canada: con loro negoziati sulle tariffe in alto mare.
Un paio di dati macro Usa deboli accendono speranza su taglio tassi.
Si chiude un semestre molto buono per le Borse, bonds e bitcoin.
Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo per velocizzare le spedizioni di terre rare verso il mercato americano, come confermato da un funzionario dell’amministrazione statunitense. L’annuncio segue le dichiarazioni del presidente Donald Trump, che aveva anticipato l’intesa senza fornire dettagli. Il segretario al Commercio, Howard Lutnick, ha poi chiarito che l’accordo è stato “firmato e sigillato due giorni fa”.
Le terre rare, risorse strategiche per l’industria tecnologica, erano recentemente state incluse da Pechino nella lista dei controlli all’export. L’intesa prevede che la Cina esamini e approvi le loro esportazioni, mentre gli Stati Uniti si sono impegnati a rimuovere alcune delle restrizioni commerciali esistenti.
Il clima positivo derivante da questo accordo si è riflesso sui mercati europei, che venerdì 27 giugno: Parigi +1,78%, Francoforte +1,62%, Londra +0,72% e Milano +0,99%.
Parallelamente, Trump ha ripreso i toni aggressivi contro Unione Europea e Canada, accusando Bruxelles di imporre “tasse ingiuste” alle imprese americane e definendo l’UE “creata per danneggiare gli Stati Uniti”.
Riguardo al Canada, ha criticato la nuova tassa sui servizi digitali, definendola un attacco diretto alle aziende tech americane. Ha annunciato l'interruzione immediata dei colloqui con Ottawa e anticipato che nei prossimi sette giorni saranno comunicati i nuovi dazi sulle importazioni dal Canada.
Trump ha poi affermato che altri Paesi dovranno prepararsi a pagare tariffe per continuare a commerciare con gli Stati Uniti, e citato nuovi accordi in fase avanzata con India, Regno Unito e altri quattro Paesi.
L’annuncio dell’accordo USA-Cina ha indebolito il dollaro, con l’euro salito a 1,1712 USD (+0,15%) e il cambio euro/yen a 169,58 (+0,4%): dollaro/yen è salito a 144,74 (+0,23%).
Wall Street ha segnato nuovi massimi storici: S&P500 e Nasdaq100 hanno guadagnato +0,6%, grazie all’ottimismo sui futuri tagli dei tassi da parte della Federal Reserve suggeriti da dati macroeconomici deludenti. A maggio, infatti, sia la spesa personale sia il reddito si sono contratti, mentre l’indice core PCE,usato dalla Fed per misurare l’inflazione, è salito inaspettatamente.
Il primo semestre 2025 si chiude con numerosi record: mentre S&P500, Nasdaq Composite e Nasdaq100 segnano i loro massimi assoluti, Russell2000 e Bloomberg Magnificent Seven, sono negativi YtoD, nonostante il record di NVIDIA. La performance di Wall Street è penalizzata per gli investitori europei dal dollaro debole, che ha registrato il peggior semestre dal 1991.
In Europa, anche se senza nuovi record, gli indici principali hanno registrato performance positive: il DAX tedesco, l’IBEX spagnolo e il FTSE MIB italiano segnano circa +20%. In Asia, il Kospi coreano ha raggiunto i livelli più alti da settembre 2021, con un +24% da inizio anno.
L’indice MSCI World è cresciuto +8% in dollari, (-4,4% in euro), mentre l’MSCI Emerging Markets è salito ai massimi da febbraio 2022 con +14,2% da inizio anno.
L’indice MSCI Asia-Pacific chiude il semestre con +12,5%, con un incremento del +5% solo a giugno, favorito dalle speranze su nuovi accordi commerciali e dalla tregua Israele-Iran mediata da Trump, che rassicurato i mercati sulle catene di fornitura oil&gas.
In Giappone, stamane, 30 giugno, Nikkei225 a +1,5%, massimo da un anno. A giugno, il Nikkei ha registrato +8%. Tuttavia, la produzione industriale di maggio ha deluso le aspettative, frenata dalla debole domanda esterna e dai dazi USA sulle auto.
In Cina, Shanghai Composite +0,3%, e Shanghai&Shenzhen CSI300 stabile: entrambi chiudono giugno con guadagni superiori a +2%. L’Hang Seng di Hong Kong ha perso -0,6%, ma segna +3,5% mensile. Il settore manifatturiero cinese, pur restando in difficoltà, ha mostrato una contrazione inferiore alle attese.
In Corea, KOSPI a +0,8%, chiudendo giugno con un impressionante +14%, anche se la produzione industriale a maggio cala per il secondo mese consecutivo.
Il greggio WTI ha chiuso la settimana con -12%, interrompendo tre settimane consecutive di rialzi legati alle tensioni in Medio Oriente. L’oro ha perso -2,8% la scorsa settimana, ma tenta un rimbalzo verso i 3.300 dollari/oncia, favorito dalle attese di taglio tassi da parte della Fed.
Il dollaro statunitense sta chiudendo il peggior semestre dal 1991 con -13%, toccando i minimi dal settembre 2021. Questo è dovuto in parte alla perdita della “eccezionalità” americana nei portafogli globali, dove la quota del dollaro era superiore al 70%.
Bitcoin torna a salire e sfiora 109.000 dollari, beneficiando dell’aumento della propensione al rischio.
I Treasury USA a lunga scadenza chiudonpo una settimana positiva, col rendimento del decennale in calo a 4,27%. In Eurozona, lo spread BTP-Bund è sceso a 88 bps, minimo da 15 anni, col BTP decennale che rende 3,47%.
Infine, il piano fiscale di Trump – che estende i tagli del 2017 e innalza il tetto del debito – è avanzato al Senato. Una stima indipendente prevede un impatto sul debito pubblico di 3,3 trilioni di dollari in dieci anni. Le critiche sono arrivate sia da Democratici sia da Repubblicani, oltre che da Elon Musk, che ha definito la misura “folle”. Trump, però, resta fiducioso: “la crescita economica compensarà tutto, dieci volte tanto”.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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