Dilemma Fed: controllo dell'inflazione ed economia, come proteggere entrambi?

A Wall Street si dice:

“Se vuoi avere una prestazione migliore della folla, devi fare le cose in modo diverso dalla folla. "

John Templeton

La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.

Il tema dominante della settimana passata è stato che ogni dubbio è stato spazzato via rispetto al fatto che il mercato dovrà fare i conti in futuro con una politica monetaria più rigida.
Gli operatori del mercato si sono dibattuti su questa decisione federale per un po', ma ora non ci sono più dubbi.
Abbiamo visto banchieri centrali solitamente dovish-colomba dire cose hawkish-falco (ad esempio il governatore della Fed Lael Brainard martedì), e i verbali della riunione di marzo (usciti mercoledì) hanno mostrato un comitato pronto ad essere più aggressivo nell'aumento dei tassi e a preparare lo scioglimento del bilancio nelle riunioni future.
Tutto questo arriva due settimane dopo il primo aumento dei tassi della Fed in oltre tre anni.
La Fed ci sta suggerendo che l'aumento di un quarto di punto a metà marzo è stato solo una prima mossa per far acclimatare gli investitori ad un ambiente diverso, focalizzato sulla lotta all'inflazione in aumento.
È vero che tutti sapevamo che questo momento sarebbe arrivato e non ne siamo rimasti sorpresi, ma questo non lo rende più facile da accettare per gli investitori.

Alla fine il mercato azionario si è dovuto piegare e venerdì i prezzi delle azioni anno chiuso in maniera mista dopo essere state martellate per diversi giorni di commenti hawkish-falco della Fed.

Questi commenti alla lunga hanno innervosito gli operatori ed hanno messo fine alle strisce settimanali vincenti degli indici S&P e Nasdaq.
Adesso il mercato spera che l'inizio della reporting season, che partirà con gli utili delle grandi banche dia respiro agli investitori.

La settimana che si è conclusa l'8 aprile ha visto il Dow che è riuscito a guadagnare il +0,40%, poiché il denaro si è spostato verso aree più difensive e stabili.
L’S&P è sceso del -0,27%.
Il NASDAQ è sceso del -1,34%, penalizzato più degli altri indici visto che i nomi dei titoli tecnologici per loro natura più rischiosi, cadono in disgrazia con la Fed che fa sul serio sul controllo dell'inflazione.

Secondo la mia opinione il FOMC (Federal Open Market Committee) che è il comitato monetario della Federal Reserve che si occupa di decisioni di politica monetaria a breve e lungo termine, prenderà questa sequenza di rialzo dei tassi un passo alla volta.
I membri del consiglio e tutti i loro economisti osserveranno la reazione, sia nelle variabili macro, sia nel mercato del lavoro, sia nei mercati finanziari.

Poi, andranno avanti con cautela, un passo alla volta.
Per non interrompere troppo il percorso dell'economia statunitense e conseguentemente dell'economia mondiale.
Non c'è nessuna garanzia però di riuscita di saper raggiungere un atterraggio morbido per l'economia.
Ma questo certamente sarà il loro tentativo e obiettivo, fino alla fine.

Questa settimana, ad esempio, non ci sono riusciti:

Il NASDAQ è sceso del- 4%il settore tecnologico è stato preso di mira dalle dichiarazioni Fed.
L'S&P è sceso del -1,3%.

Entrambi questi indici hanno interrotto serie positive di ben tre settimane.
Il Dow ha perso solo il -0,3%.
I problemi del mercato USA sono in ordine adesso:
• l'elaborazione di questo nuovo atteggiamento più rigido della politica economica.
• il conflitto in corso nell'Europa orientale.

Quale potrebbe essere il “game changer” di questo stallo?
L’arrivo della stagione degli utili, che spesso è stato un buon momento per le azioni.
L'inizio non ufficiale sarà JPMorgan il 13.
JPM dà il via ai grandi nomi di banche.
Poi il 14 inizieremo con Wells Fargo, Morgan Stanley, Goldman Sachs, Citigroup e U.S. Bancorp.

In questa parte della mia analisi sarò libero di guardare oltre, di vedere cose che altri non vedono.

Rubrica” L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.

Come l’oracolo ellenico non commetterò mai errori anche quando sembrerò farlo starò solo anche se inconsapevolmente adombrando la verità.

I mercati sono passati dalla debolezza iniziale alla forza, ma non sono riusciti a superare i massimi del giorno precedente.
Non c'è abbastanza forza per spingere gli indici più in alto di così.
Il livello di 4500 nell'S&P non ha retto e siamo scesi in chiusura.
L'S&P ha negoziato intorno alla parità per la maggior parte della giornata.
Il Nasdaq è stato negativo del -1,4%.
Chi più chi meno questi due indici contenitori di titoli tecnologici hanno subito la debolezza di questo settore.
Vi avevo già parlato in un'analisi precedente delle medie mobili sulle quali è incagliato in questo momento il mercato.
Questo mercato laterale ha praticamente definito la settimana.
Ne usciremo questa settimana?
In caso sovesse avvenire buona parte della responsabilità sarà da attribuire al dato del CPI in uscita martedì.
Vi ricordo cosa è il CPI, il Consumer price index, dall'inglese indice dei prezzi al consumo, è un indice che viene calcolato per mezzo di una media ponderata dei prezzi relativi ad un paniere di beni e servizi in un determinato periodo di tempo.


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