Market mover - DXY in rallentamento in attesa del CPI

L'indice del dollaro americano ferma la sua ascesa per il secondo giorno nonostante si mantenga sui massimi storici intorno al livello 109,57.

Sotto il profilo macroeconomico è stata data lettura del PPI (inflazione alla produzione) che ha deluso le aspettative sia nel dato annuale che quello mensile. Infatti YoY il dato è stato letto al rialzo al 3,3% rispetto alla lettura precedente del 3% ma al di sotto delle stime che lo davano al 3,5%. MoM il dato si è stampato a 0,2%, al ribasso rispetto allo 0,4% stimato. Il dato core non ha avuto variazioni a differenza dell'ultima lettura che aveva registrato una variazione in aumento dello 0,2%. I prezzi al rialzo sono stati guidati da un aumento della benzina del 9,7% (MoM), energia elettrica, carne, veicoli. I prezzi dei servizi sono rimasti invariati in quanto l'aumento del trasporto e magazzinaggio (2,2%) è stato bilanciato dalla riduzione dei prezzi dei servizi commerciali.
Oltre al dato sul PPI, un rapporto Bloomberg ha indicato che l'intenzione dell'amministrazione presidenziale sta valutando un approccio graduale all'implementazione dei dazi; questo ha portato maggiore sollievo ai mercati facendo perdere valore al dollaro. Attualmente i mercati si aspettano un taglio di un quarto di punto dei tassi nella seconda metà dell'anno, con l'indicatore della Fed (FedWatch Tool) che riporta il primo taglio nel range 400-425 bps nella riunione di luglio con una percentuale del 41,9%.

Lo scenario odierno ha quindi portato l'indice DXY a rallentare il suo rally impetuoso ma rimane comunque in forte trend rialzista, lontano, nel daily chart, dalla Tenkan Sen e al di sopra del supporto statico a livello 109.31, con una leggera divergenza tra l'oscillatore stocastico che rimane poco al di sotto del livello di ipercomprato. L'andamento potrebbe continuare al rialzo continuando a sfruttare, quantomeno nel breve, la Tenkan Sen come supporto su cui rimbalzare, sempre che i presupposti macroeconomici rimangano tali. Da verificare se il dato sul CPI di domani segua o meno la lettura del PPI odierno, al di sotto delle stime, oppure le stravolga al rialzo (tendenzialmente, sul lungo periodo, i dati del PPI si riflettono sul CPI).

istantanea

Ne approfittano i futures azionari con l'S&P500 che registra +0,34%, il Nasdaq +0,54% e il DowJones +0,28% (al momento della scrittura).

Si resta in attesa del dato sul CPI di domani.

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