Uno degli strumenti più utili per valutare l’ampiezza di mercato e per comprendere se un trend ha dei presupposti di solidità, è l’indicatore Advance/Decline line. Esso calcola il "market breadth", prendendo in considerazione la relazione tra titoli che si muovono al rialzo, titoli che si muovo al ribasso e titoli sostanzialmente senza variazione.

In un mercato in salute, vogliamo vedere l’indicatore AD Line in convergenza con il trend di fondo: in questo caso la salita dell’indice sarà accompagnata da una crescita delle quotazioni di un numero elevato di titoli componenti il listino.
La divergenza tra indicatore A/D e trend dell’indice, viene interpretata come campanello d’allarme: l’indice tende a salire, ma solo per effetto della crescita di pochi titoli o di un numero di titoli via via decrescente; il trend potrebbe arrestarsi e prendere una pausa.

Analizzando l’S&P500 possiamo verificare come dal 10 giugno circa, l’Advance Decline line e l’andamento del future, fossero discordanti; a fronte di nuovi massimi raggiunti dall’indice, l’A/D line si è mossa in senso orizzontale. La crescita dell’indice pertanto non è stata accompagnata più da un numero crescente di titoli, situazione tipica prima di un consolidamento o di un ritracciamento.

Possiamo notare come a fronte della ripresa degli ultimi giorni del principale listino americano, l’AD line abbia ripreso a crescere ed un segnale importante potrebbe essere vedere l’S&P 500 recuperare i suoi massimi con ampiezza di mercato crescente.



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