Mondo crypto Le criptovalute rappresentano oggi una vera e propria classe di asset in via di maturazione, caratterizzata da una notevole diversificazione e da un forte spirito innovativo. Con un mercato che raggiunge i $3,5 Trilioni superiore al debito pubblico italiano ($3 Trilioni) e prossimo alle masse gestite dal più grande gestore patrimoniale mondiale, BlackRock ($4 Trilioni), le criptovalute si affermano come un settore di tutto rispetto. Per confronto, il mercato azionario globale vale circa $48 Trilioni.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Notoriamente tra le criptovalute, Bitcoin (BTC) è quella con la maggiore capitalizzazione ($1,8 Trilioni) e la storia più consolidata, al secondo posto invece troviamo Ethereum (ETH), per ragioni che andremo ad approfondire.
L’interesse degli istituzionali Le criptovalute si distinguono per una spiccata volatilità, sebbene oggi sia meno pronunciata rispetto agli esordi del fenomeno, soprattutto se limitiamo l’analisi agli strumenti con maggiore capitalizzazione. Questo fattore rende l'uso di questi asset complesso nella costruzione di portafogli e per soluzioni d'investimento mirate alla creazione di valore su obiettivi specifici.In questo contesto, Ethereum, si distingue per le solide fondamenta della sua blockchain, dimostrata nel tempo rispetto ad altre criptovalute (incluso Bitcoin), per le sue caratteristiche tecniche e per gli elevati livelli di TVL (Total Value Locked), che testimoniano la fiducia della comunità. Ed è proprio stabilità e fiducia che cercano gli investitori istituzionali, e che li spinge ad avvicinarsi sempre più a questi strumenti. Un miglioramento del quadro normativo potrebbe rappresentare un punto di svolta, consentendo al mercato delle criptovalute di compiere un ulteriore passo verso la maturità. Recentemente, grandi istituzioni finanziarie come Bernstein e Goldman Sachs hanno mostrato interesse verso Ethereum, hanno manifestato l’intenzione di utilizzare la Blockchain ETH in modo più deciso, in prospettiva di un contesto regolamentare adeguato.
Fiducia e innovazione Ethereum si distingue dalle altre criptovalute per alcune caratteristiche uniche che lo rendono particolarmente versatile e innovativo. La sua piattaforma supporta con efficacia gli Smart Contract, strumenti fondamentali per la realizzazione di soluzioni decentralizzate e innovative, soprattutto nel campo della finanza decentralizzata (DeFi). Un recente passo evolutivo è stato il passaggio al sistema proof of stake, che è significativamente più efficiente dal punto di vista energetico rispetto al proof of work, ancora adottato da Bitcoin. Questa transizione non solo riduce l’impatto ambientale, ma rende Ethereum più sostenibile nel lungo periodo. Un ulteriore elemento di innovazione è il burning delle commissioni, un meccanismo che contribuisce a stabilizzare il valore di Ethereum riducendo l’offerta. Questo avviene “bruciando” una parte delle commissioni pagate per le transazioni, riducendo così il rischio di un eccesso di offerta che potrebbe influire sulle quotazioni. Di recente, Ethereum ha anche eliminato la soglia minima di 32 unità necessarie per partecipare allo staking. Questo cambiamento, accompagnato dall’introduzione di sistemi di pooling, consente agli utenti di unire le proprie risorse per raggiungere la massa critica necessaria, rendendo lo staking più accessibile e inclusivo. Questo approccio permette di ridurre l’impegno di capitale, lasciando parte della criptovaluta disponibile per altre applicazioni. Lo staking su Ethereum offre rendimenti che, pur essendo inferiori rispetto ad altre criptovalute, si distinguono per una maggiore stabilità, supportata dall’alto livello di TVL. Questo indicatore, attualmente superiore a 131 miliardi di dollari, con oltre il 60% rappresentato da Ethereum, è un segnale di fiducia e robustezza finanziaria. Circa il 28% dell’offerta totale di Ethereum è impegnata nello staking, mentre un ulteriore 10% è utilizzato in attività di prestito e deposito sulla rete. L’analisi del TVL è fondamentale per comprendere la fiducia riposta nella piattaforma e la sua stabilità nel tempo. Per gli investitori, specialmente quelli istituzionali, è importante considerare non solo le performance assolute, ma anche la qualità di queste performance in termini di minore volatilà. Una performance stabile è preferibile in un contesto di mercato maturo, rendendo Ethereum una scelta strategica per un approccio d’investimento orientato al medio-lungo termine.
Alt season Negli ultimi tempi, si è osservato un significativo aumento delle quotazioni delle criptovalute, trainato da Bitcoin, che ha registrato un incremento attorno al 50% dall'elezione di Donald Trump ad oggi. potrebbe questo rialzo preludere a un’altseason, ovvero un periodo in cui le altcoin (criptovalute diverse da Bitcoin) registrano performance superiori grazie a un effetto trascinamento?. Come spesso accade nei mercati finanziari, questo fenomeno è fortemente influenzato da componenti psicologiche. Un esempio è l’effetto FOMO (Fear of Missing Out), cioè la paura di essere esclusi da un movimento positivo di mercato, che porta molti investitori a entrare nel mercato per non perdere potenziali guadagni. Un indice utile per monitorare questo fenomeno è l’Altcoin Season Index, che segnala l’inizio dell’altseason quando il 75% delle prime 50 criptovalute supera Bitcoin in performance negli ultimi 90 giorni. Analizzando Ethereum rispetto a Bitcoin, si nota che dai minimi del 2022 Bitcoin si è apprezzato del 495%, mentre Ethereum “solo” del 290%.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
ETF e flussi finanziari Un altro elemento di sostegno per Ethereum è rappresentato dai flussi in ingresso nei vari ETF, guidati da BlackRock e Fidelity, grazie alla loro liquidità, fee contenute e reputazione. Anche l’apertura di Trump verso le criptovalute, con un portafoglio personale che include circa $3,5 Mln in Ethereum, ha avuto un impatto positivo.
Analisi tecnica Proviamo ad inquadrare ora la criptovaluta da un punto di vista tecnico sui grafici e vediamo come gli operatori stanno sintetizzando tutte queste informazioni. I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
La visuale migliore probabilmente l’abbiamo sul time frame weekly dove possiamo apprezzare come Ethereum non abbia finora partecipato sostanzialmente al banchetto consumato da Bitcoin. Infatti, i massimi assoluti sono ancora relativamente lontani. Attualmente l'area di resistenza più apprezzabile è intorno ai 4.000 dollari dove hanno fallito già due tentativi nel corso dell'anno. Il finale di settimana potrebbe lasciare sul grafico una pin bar che potrebbe rivelarsi il trigger per il breakout: a condizione che, per essere consistente, aumentino anche i volumi. Più in generale i prezzi si muovono dal 2022 all'interno di un triangolo simmetrico con i volumi che accompagnano maggiormente i movimenti in salita che non quelli in discesa. Un eventuale fallimento alla soglia dei 4000 dollari potrebbe riportare i prezzi al test della media semplice a 200 periodi o al limite la trendline ascendente del triangolo suddetto. In questo caso, è ipotizzabile una spinta al rialzo al completarsi di un Testa e Spalle rialzista cui manca proprio la spalla destra che eventualmente potrebbe formarsi col movimento correttivo prospettato in caso di ulteriore fallimento del breakout dei 4000 dollari. Coincidenza la nek line sarebbe esattamente il livello 4000.
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