Marco_Bernasconi

Ma gli operatori sono davvero cosi ottimisti?

Marco_Bernasconi Aggiornato   
TVC:FTMIB   Milano Italia Borsa Index
La domanda che dobbiamo porci questa mattina e’ “per quanto tempo gli ottimisti possano tenere ancora duro, continuare ad ignorare la situazione macro e dare per scontato che presto, tutto tornera’ come prima, come un reset di un gioco elettronico dopo la scritta “game over”?

Dati macro o Dati dei Contagi: il dubbio amletico del secondo trimestre

I prossimi due mesi saranno cruciali. Essi saranno caratterizzati da una diatriba che genera un dubbio amletico: seguire i dati macro e micro (in continuo peggioramento) o guardare avanti confidando in un continuo miglioramento dei dati sui contagi?

Se guardo un grafico, che mette a confronto l’andamento degli indici azionari mondiale i con i “global economic surprise”, cioe’ con l’andamento dei dati macro a livello mondiale, un aspetto emerge chiaramente. Mentre gli indici rimbalzavano, recuperando buona parte del terreno perduto, i dati macro sprofondavano sui livelli visti nel 2009.
Tale divergenza e’ quella che crea il dubbio amletico di cui sopra. Mentre gli indici di borsa sono gia’ proiettati al 2021, supportati da dati sui contagi in miglioramento, i dati macro contingenti fungono da freno a questo rally che, allo stato attuale, non e’ supportato affatto da alcun dato empirico.

La domanda che dobbiamo porci questa mattina e’ “per quanto tempo gli ottimisti possano tenere ancora duro, continuare ad ignorare la situazione macro e dare per scontato che presto, tutto tornera’ come prima, come un reset di un gioco elettronico dopo la scritta “game over”?.

Non e’ cosi semplice. L’economia non si “resetta” con un pulsante. E questo lo sappiamo tutti.
Ma gli operatori sono davvero cosi ottimisti?
Interessante come i sondaggi condotti tra gli operatori mostrino un atteggiamento piu’ scettico di quanto gli indici di borsa sembrino segnalare. Un sondaggio condotto da Charles Schwab negli stati uniti pone in evidenza come il 60% degli intervistati si attenda un aumento della vola dai livelli attuali in questo secondo trimestre. Il CIX attualmente si attesta a 41 e la media del primo trimestre ha viaggiato in area 44. In molti si attendono un ritorno ben sopra la media, con picchi a 60-70. Questo ad indicare che “the worst is not over”. In aggiunta, I risultati del sondaggio evidenziano che 3 intervistati su 5 ritengono che il mercato (USA) prosegua il trend al ribasso per la restante parte dell’anno. solo 1/5 degli intervistati e’ bullish sul 2020.

E se i traders intervistati da Charles Schwab sembrano eccessivamente pessimisti, non si puo’ dire diversamente per i fund manager.
L’allocazione dei loro portafogli non e’ mai stata cosi difensiva negli ultimi 16 anni. La contrapposizione tra le posizioni nette in titoli ciclici e le posizioni nette in titoli difensivi, mostrata nel grafico qua sotto, mostra in modo evidente la marcata scelta in favore di un portafoglio difensivo, atto a fronteggiare un periodo di crisi e rallentamento macro.

Un atteggiamento prudente da parte degli operatori si nota anche osservando i flussi sugli ETF: gli ETF dei settori pharma sono stati letteralmente presi d’assalto recentemente. Ad aprile sono confluiti oltre 5 miliardi di USD nel settore. Flussi importanti anche sul settore delle utilities. Acquisti mirati anche sui titoli dei gold miners che dai minimi del 23 marzo sono saliti del 60% contro un + 40% del settore healtch care equipment e il + 30% del settore real estate (anch’esso oggetto di acquisti importanti).

Infine, gli acquisti si sono diretti sui titoli delle societa’ con bilanci forti, caratterizzati da bassa leva ed elevati flussi di cassa. (Cash is the king, ricordate?).

Tale pattern si era riscontrato anche nel sell off del 2008-2009. L’inversione di tendenza di tale trend ha segnato l’inizio del bull market.
In sintesi, nonostante gli indici di borsa abbiano segnato un forte rimbalzo, molti dei rialzi sono stati guidati da titoli e settori meno esposti al ciclo o in grado di co-esistere meglio degli altri con fasi di forte rallentamento macro. Il mercato e’ meno bullish di quanto gli indici stiano ad indicare.
Ad aumentare il pessimismo degli operatori nella seduta di ieri la notizia, pubblicata accidentalmente, dell’inefficacia del farmaco di Gilead, il Remdesivir, nel trattare i pazienti affetti da Covid. I test condotti in Cina evidenziano una scarsa correlazione tra i pazienti guariti velocemente e quelli sottoposti alla terapia con il Remdesivir. Inoltre, il 13.9% dei pazienti trattati con il farmaco di Gilead sono morti contro il 12.8% dei pazienti morti senza assumere il farmaco.
Viene quindi a cadere uno dei catalyst a supporto dell’atteggiamento ottimista dei trader, catalyst che aveva fatto sperare in una veloce uscita dal tunnel. Per ora sembra non sia cosi.
L’uscita sara’ lenta. Non ci rimane, quindi, che continuare a monitorare l’andamento dei contagi e le iniziative dei governi verso una graduale riapertura delle attivita’, con la speranza di aver visto veramente il picco dei contagi e non quello degli indici di borsa.
Auguriamo a voi tutti un buon week end.

Commento:
L’analisi di preapertura ed i commenti che invio durante la giornata non costituiscono indicazioni di operatività . Si tratta di rumors provenienti dai miei contatti nelle trading room italiane e internazionali. E’ il pensiero degli operatori professionali, che a volte può essere completamente diverso dall’operatività indicata che è frutto dell’analisi tecnica del mio metodo per quello specifico giorno. I commenti vanno invece intesi e interpretati come “sentiment” dell’operatore professionista in una ottica temporale più ampia.

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