THE BIG SHORT O SALVEREMO IL MONDO?
Recentemente ho pubblicato 2 idee con prospettive diametralmente opposte.
"THE BIG SHORT"
e
"SIAMO ANCORA IN TEMPO A SALVARE IL MONDO..."
SCHIZOFRENIA?
NO REALTA'...
Dipende da quello che la politica mondiale deciderà nel brevissimo.
In questa situazione caotica, caratterizzata da continui cambi di fronte degli indici che portano a dichiarare un giorno la fine del bull market, poco dopo l’inizio di un bear market e poi di nuovo (ieri) l’inizio di un bull market, due cose sembrano essere condivise tra gli operatori:
1) Che il rally potrebbe continuare
2) Che stiamo per affrontare una delle peggiori crisi economiche degli ultimi 100 anni.
“what”?? Verrebbe da esclamare.
Eppure e’ cosi.
Tutti siamo consci che ci attendono periodi molto duri, “che saremo chiamati a fare sacrifici” come ha ricordato la Regina in UK domenica sera. Nessuno, tuttavia, ha la minima intenzione di perdersi l’occasione d’acquisto della vita, quella che se hai il coraggio di comprare e non guardare piu’ gli schermi, ti puoi svegliare dopo due anni con il capitale raddoppiato.
Questo ossimoro economico-finanziario spiega le oscillazioni di questi giorni, oscillazioni che esprimono questo contrasto tra ragione ed emozioni. Mentre la prima ci porta ad essere prudenti e a preservare il proprio capitale, la seconda ci spinge ad agire, a comprare, perche’ fa molto piu’ male perdersi un rally che stare fermi in un mercato orso e attendere un rimbalzo.. questo insegna la finanza comportamentale.
Ma allora? Che dobbiamo fare?
Operativamente l’unico modo per sopravvivere a questa situazione e’ quella di assumere una view di lungo strutturalmente long e coprirsi sistematicamente con strategie di put-spread. Si rinuncia ad un po’ di upside (dato che la strategia di put spread ha un costo) ma e’ un modo per rimanere lunghi riuscendo, al contempo a non soffrire quando si presentera’ il prossimo sell off.
"THE BIG SHORT"
"SIAMO ANCORA IN TEMPO A SALVARE IL MONDO..."
NO REALTA'...
Dipende da quello che la politica mondiale deciderà nel brevissimo.
In questa situazione caotica, caratterizzata da continui cambi di fronte degli indici che portano a dichiarare un giorno la fine del bull market, poco dopo l’inizio di un bear market e poi di nuovo (ieri) l’inizio di un bull market, due cose sembrano essere condivise tra gli operatori:
1) Che il rally potrebbe continuare
2) Che stiamo per affrontare una delle peggiori crisi economiche degli ultimi 100 anni.
“what”?? Verrebbe da esclamare.
Eppure e’ cosi.
Tutti siamo consci che ci attendono periodi molto duri, “che saremo chiamati a fare sacrifici” come ha ricordato la Regina in UK domenica sera. Nessuno, tuttavia, ha la minima intenzione di perdersi l’occasione d’acquisto della vita, quella che se hai il coraggio di comprare e non guardare piu’ gli schermi, ti puoi svegliare dopo due anni con il capitale raddoppiato.
Questo ossimoro economico-finanziario spiega le oscillazioni di questi giorni, oscillazioni che esprimono questo contrasto tra ragione ed emozioni. Mentre la prima ci porta ad essere prudenti e a preservare il proprio capitale, la seconda ci spinge ad agire, a comprare, perche’ fa molto piu’ male perdersi un rally che stare fermi in un mercato orso e attendere un rimbalzo.. questo insegna la finanza comportamentale.
Ma allora? Che dobbiamo fare?
Operativamente l’unico modo per sopravvivere a questa situazione e’ quella di assumere una view di lungo strutturalmente long e coprirsi sistematicamente con strategie di put-spread. Si rinuncia ad un po’ di upside (dato che la strategia di put spread ha un costo) ma e’ un modo per rimanere lunghi riuscendo, al contempo a non soffrire quando si presentera’ il prossimo sell off.
Commento:
L’analisi di preapertura ed i commenti che invio durante la giornata non costituiscono indicazioni di operatività . Si tratta di rumors provenienti dai miei contatti nelle trading room italiane e internazionali. E’ il pensiero degli operatori professionali, che a volte può essere completamente diverso dall’operatività indicata che è frutto dell’analisi tecnica del mio metodo per quello specifico giorno. I commenti vanno invece intesi e interpretati come “sentiment” dell’operatore professionista in una ottica temporale più ampia.
