TVC:FTMIB   Milano Italia Borsa Index
Il sell off di ieri, a nostro avviso e’ stato alimentato da due catalyst tecnici:
1) L’elevatissimo posizionamento sul mercato delle opzioni
2) L’elevatissimo posizionamento da parte degli investitori retail.
Nei commenti di preapertura delle scorse settimane avevamo evidenziato i rischi downside evidenziando l’assenza di copertura da parte degli investitori. Avevamo evidenziato piu’ volte come fosse particolarmente esuberante il mercato delle opzioni. Il numero di opzioni call acquistate per apertura di nuove posizioni superava di gran lunga il numero di opzioni call vendute per la chiusura di posizioni esistenti. Avevamo evidenziato come i volumi sul mercato delle opzioni fossero particolarmente elevati ad indicazione di un’elevata esuberanza degli investitori su questo mercato.
In sintesi, avevamo descritto un mercato in cui erano “tutti lunghi” senza copertura.
Altro aspetto e’ che, soprattutto in USA, la guerra commissionale tra i vari broker aveva portato i retail investors ad avvicinarsi ancora di piu’ alla borsa, a tentare la fortuna, puntando sui titoli “giusti”.
Chi ha vissuto la bolla del 2000 sa bene quanti danni possa fare la fame di guadagno dell’investitore retail che si trasforma in poche sedute da un’euforia totale ad un pessimismo cosmico quasi Leopardiano.
Ebbene, numeri alla mano, possiamo dire che il sell off di ieri e’ stato alimentato principalmente da chi era lungo call e dalle vendite degli investitori retail.
Non dimentichiamo, infatti, che venerdi sono scadute le opzioni su singole azioni e su indici. Chi aveva comprato call e si e’ trovato lungo di titoli post scadenza, e’ corso a monetizzare e, si sa, quando il guadagno si assottiglia, tutti corrono a vendere piu’ aggressivamente. Questo spiega in parte il sell off di ieri.
Al sell off alimentato dai “derivative people” si aggiunge quello alimentato dai retail investors.
Sono stati loro a far partire il sell off, allarmati dalla diffusione a livello mondiale del Coronavirus.
Non e’ un caso, infatti, che l’indice costruito da Goldman Sachs che racchiude i titoli maggiormente preferiti dagli investitori retail abbia subito un crollo del 6% nella seduta di ieri.
Quindi, in sintesi, per ora si e’ assistito ad un primo sell off, fisiologico.
E’ finita? NO.
Gli investitori istituzionali non hanno venduto in modo pesante ancora. Molti sono stati piuttosto fermi. Altri hanno addirittura acquistato ieri sera in chiusura e stanno acquistando questa mattina.
Le prossima gamba ribassista, che riteniamo sia probabile, sara’ guidata dagli investitori istituzionali. Sara’ meno violenta, ma piu’ lunga. Durera’ probabilmente qualche giorno con perdite degli indici nell’ordine dell’1.5%-2% giornaliero.
Cosa potrebbe rispingere al rialzo gli indici?
Nelle ultime ore si e’ assistito ad un news flow positivo sul lato prevenzione/cura del virus. Il governo Giapponese avrebbe raccomandato la somministrazione del farmaco Avigan della societa’ FujiFilm Holding per il trattamento del Coronavirus. Contemporaneamente la societa’ USA Moderna Inc avrebbe inviato un campione del suo vaccino al National Institute of Allergy and Infectious Disease. Queste sono notizie positive ma che compensano solo in parte la negativita’ legata allo stop/rallentamento dei processi produttivi in molte aree del globo, Italia inclusa.
Quindi? Che fare?
Riteniamo sia ancora un mercato in una de-risking fase. Suggeriamo quindi di approfittare del rimbalzo di questa mattina per aprire nuove posizioni short sui futures.

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