Marco_Bernasconi

PARAFRASANDO VERDONE... COME LA FAMO STA RIPRESA?

Short
Marco_Bernasconi Aggiornato   
TVC:FTMIB   Milano Italia Borsa Index
FAMOLA STRANA:
a “V”, a “U” a “L” a “W” e a “tick shape”.

La fantasia degli economisti sta avendo la sua massima espressione in questi giorni. Gli scenari che essi paventano difronte a noi sono molteplici, ognuno rappresentato e sintetizzato visivamente con una lettera.
Guardiamole assieme perche’ esse offrono degli spunti interessanti.

La ripresa a “V” e’ lo scenario che andava per la maggiore fino a qualche settimana fa ma che, via via che il tempo passa tende a perdere la probabilita’ di verificarsi. Esso si basa sull’ipotesi di un totale ritorno alla normalita’ prima dell’estate. Tale scenario prevede che il virus scompaia entro la fine di maggio sia in Europa che in USA e che le attivita’ manifatturiere e quelle dei servizi riprendano a girare gia’ prima dell’estate. Lo sforzo economico di governi e banche centrali sarebbe quindi piu’ che sufficiente per scongiurare i rischi finanziari ed evitare un aumento significativo dei licenziamenti. L’economia mondiale tornerebbe a viaggiare ai tassi di inizio anno gia’ alla fine del 2020.
Tale scenario trova conforto nel grafico del PMI della Cina che evidenzia, appunto, una forma a V e mostra come in Cina siano tornati (quasi) alla normalita’ in pochi mesi.



Coerente con tale scenario e’ un rimbalzo vistoso degli indici di borsa che tornerebbero velocemente in prossimita’ dei livelli di inizio anno. Gli operatori si proietterebbero gia’ a fine 2020 e sconterebbero uno scenario di ritorno alla normalita’, trascurando il periodo “buio” del primo semestre.

C’e’ poi lo scenario a “U”. Esso si basa sull’ipotesi che il virus continui a perversare indisturbato fino a maggio per poi scomparire a giugno-luglio. Il social distancing tarderebbe ad essere rimosso e anche l’atteggiamento dei consumatori diventerebbe piu’ prudente. Molte famiglie avrebbero aumentato il loro livello di indebitamento e prima di tornare alla normalita’ dovrebbero ripagare i debiti accumulati a scapito degli acquisti futuri. Altri nel frattempo avrebbero perso lavoro e non riuscirebbero a trovarlo subito. L’attivita’ manifatturiera riprenderebbe a girare gradatamente mentre il settore dei servizi si troverebbe ancora in forti difficolta’. L’attivita’ di commercio internazionale rimarrebbe rallentata per lungo tempo a scapito dell’andamento del business dei partner commerciali. Si assisterebbe, in sintesi, ad una graduale ripresa dell’economia che richiederebbe molto piu’ tempo per ritornare ai tassi di crescita pre-Covid19.

In tale scenario, i mercati azionari avrebbero un andamento molto volatile. I prezzi sarebbero la continua espressione dell’incertezza sul timing del ritorno alla normalita’. Momenti di euforia associati a rally dei prezzi sarebbero seguiti da momenti di sell off legati ad un peggioramento sulle statistiche dei contagi.

C’e’ poi lo scenario a “L”. Essi si basa sull’ipotesi che “Mr Covid19” decida di rimanere con noi anche in estate, costringendoci a rinunciare a qualsiasi contatto anche durante i mesi estivi. In questo scenario si assisterebbe ad un rallentamento piu’ marcato della crescita. Esso porterebbe le famiglie ad aumentare il livello di indebitamento a livelli insostenibili. Al contempo le aziende si troverebbero in forte difficolta’. Aumenterebbero i casi di default aziendali e molte famiglie risulterebbero insolventi sui debiti accumulati. Gli aiuti degli stati non riuscirebbero a compensare il rallentamento economico in atto e non riuscirebbero ad evitare i default. Interi settori come quello del turismo, dei trasporti, della ristorazione e dell’entertainment sarebbero caratterizzati da fallimenti e gravi crisi finanziarie.
In tale scenario, i mercati azionari non riuscirebbero a rimbalzare e rimarrebbero ancorati a livelli che scontano un prolungato periodo di recessione.

C’e’ poi lo scenario a “W”, che stando a quanto affermano i virologi e non gli economisti, e’ quello piu’ realistico. (rifletterei su questo scenario).
Esso prevede un ritorno periodico del virus con relative alternanze tra periodi di lockdown e periodi di riapertura delle attivita’ produttive e dei contatti sociali. Si assisterebbe quindi a periodi di ripresa dell’attivita’ economica seguiti da periodi di recessione. In tale scenario a sopravvivere saranno coloro che hanno un posto di lavoro stabile in un settore meno affetto dai lockdown. Intere categorie di lavoratori sarebbero spazzate via, basti pensare alle baby sitter, agli asili e alle scuole private, ai personal trainers, ai maestri e istruttori di attivita’ sportive, ai camerieri stagionali e a tutti i lavori legati al turismo e alla ristorazione fino a comprendere i servizi legati alla cura della persona (parrucchieri, estetiste, fisioterapisti etc). Il numero di disoccupati salirebbe in modo sensibile e ci vorrebbe del tempo per ritornare ai vecchi ritmi di crescita dato che difficilmente i posti di lavoro persi riuscirebbero ad essere rimpiazzati facilmente. Assisteremmo ad economie sempre piu’ chiuse. La parola globalizzazione perderebbe un po’ di significato. Le persone viaggerebbero sempre di meno e si tornerebbe a valorizzare i prodotti e le culture locali. Sarebbe un’ottima occasione per rivalutare il turismo locale in Italia e i prodotti Italiani.

Infine, lo scenario “tick shape”.
Tale scenario e’ una via di mezzo tra lo scenario a U e quello a V. Esso prevede un recupero lento dell’attivita’ economica ma un progressivo ritorno ai precedenti livelli di crescita. Esso presuppone che il virus venga eliminato del tutto e che non riappaia piu’. La lentezza del recupero e’ legata alla minore propensione delle persone ad andare in posti frequentati da altre persone come Cinema, ristoranti, parchi dei divertimenti, cosi come ad una minore propensione a viaggiare in aereo e in nave.

Si tornera’ per un periodo a svolgere una vita piu’ simile a quella di 50 anni fa rispetto a quella di 10 anni fa, nella speranza che nel frattempo le case farmaceutiche trovino un vaccino.

Cosa attenderci per la giornata odierna?

Non ci faremo entusiasmare da questo rimbalzo dei futures in USA. adotteremmo la stessa strategia di ieri: vendere sui rimbalzi puntando ad una chiusura in negativo.
Oggi sara’ importante la pubblicazione dei dati sui Jobless Claims: essi daranno la percezione della gravita’ in cui verte il mercato del lavoro statunitense.
Commento:
L’analisi di preapertura ed i commenti che invio durante la giornata non costituiscono indicazioni di operatività . Si tratta di rumors provenienti dai miei contatti nelle trading room italiane e internazionali. E’ il pensiero degli operatori professionali, che a volte può essere completamente diverso dall’operatività indicata che è frutto dell’analisi tecnica del mio metodo per quello specifico giorno. I commenti vanno invece intesi e interpretati come “sentiment” dell’operatore professionista in una ottica temporale più ampia.

Declinazione di responsabilità

Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.