Marco_Bernasconi

SOLO UN "RISCHIO TEMPORANEO DI RISK OFF"

Long
TVC:FTMIB   Milano Italia Borsa Index
Mia opinione per oggi è un probabile assistere storno dei listini Europei. Il future MIB potrebbe andare a testare i supporti in area 23.650/700.
Secondo me è molto probabile che questi livelli fermino la discesa da de-risking prevista per la giornata odierna.

Ci attende una giornata di risk-off, una di quelle in cui gli algoritmi la faranno da padrone e le correlazioni tra le asset class saranno dettate da precise regole matematiche e analisi statistiche.
La causa di questo atteggiamento prudente degli operatori va ricercata nel c.d. Coronavirus, un virus particolarmente dannoso che ha gia’ provocato 4 morti in Cina. Cio’ che preoccupa e’ la velocita’ con cui tale virus si sta diffondendo e il pericolo di ulteriore contagio legato alle imminenti vacanze del Lunar Holiday. Tali festivita’ porteranno tre miliardi di persone a ritornare presso le proprie famiglie aumentando sensibilmente il rischio contagio. Nella citta’ di Wuhan ci sono gia’ 200 casi ma altri casi sono stati riscontrati nella provincia di Guandong, nella Corea del Sud, in Tailandia e in Giappone.
Cio’ che sta prezzando il mercato nella giornata odierna e’ semplicemente un aumento del rischio sistemico legato ad un fattore esogeno di cui non si conoscono ancora bene gli effetti. I movimenti delle varie asset class non sono altro che la conseguenza dell’immissione sul mercato di una serie di ordini accomunati dal “fattore risk off”.
Quando gli algoritmi e i modelli di gestione automatica dell’asset allocation identificano un elemento di aumento del rischio sistemico, segnalano l’esigenza di immettere sul mercato una serie di ordini diretti a ripristinare il livello di rischio originario di portafoglio.
Trattasi, in pratica, di basket “preconfezionati”.
Vediamo quali sono questi ordini:
In primo luogo, vengono vendute le azioni. Ad essere maggiormente “attaccati” sono gli indici Americani, quelli Cinesi e quelli Europei.
In secondo luogo, vengono effettuati una serie di trade sul mercato valutario. Questa notte abbiamo assistito ad acquisti sullo YEN e a vendite sullo YUAN Cinese. Il primo e’ visto come divisa rifugio, il secondo e’ espressione del rischio sistemico dell’area Cinese. Qualora il virus dovesse propagarsi in altre aree dell’Asia, potremmo assistere ad un indebolimento delle rispettive divise Asiatiche.

In terzo luogo, si e’ assistito all’acquisto di altri beni rifugio, il treasury, l’oro, il palladio sono stati oggetto di acquisto.
Quando questi ordini vengono immessi sul mercato e’ necessario seguire congiuntamente tutte le variabili in gioco. Aumenti di momentum delle asset class espressione del “risk off” trade potrebbero portare ad un proseguimento della fase di de-risking. Viceversa, qualora i movimenti di questa notte dovessero iniziare a perdere momentum, allora potrebbe essere il segnale che il mercato ha posto in essere un mero aggiustamento del rischio senza prezzare ulteriori gravi conseguenze.
C’e’ chi afferma che questo storno fosse atteso e salutare.
Gli studiosi di analisi tecnica fanno notare che l’RSI dello S&P500 e’ ormai sopra 80 e che storicamente il superamento di tale soglia e’ stato premonitore di uno storno piu’ o meno violento dei mercati.
Nel frattempo, i temi di fondo dei mercati finanziari continuano ad essere quelli della ripresa macro e della sostenibilita’ della crescita degli utili societari.
Assumono quindi rilevanza in tale contesto le revisioni al ribasso della stima di crescita mondiale da parte del FMI. Il FMI vede l’economia mondiale recuperare nel 2020 e registrare una crescita del 3.3% contro il +2.9% del 2019. Tuttavia, tale stima implica una revisione al ribasso rispetto alla stima precedente (+3.4%).
Nonostante le revisioni al ribasso, il FMI rimane piuttosto costruttivo sull’anno in corso. Gli analisti ritengono che si stia assistendo ad un progressivo recupero dei traffici internazionali e del settore manifatturiero. Fondamentale per un recupero duraturo e’ che continuino a mantenersi costruttivi i rapporti tra USA e Cina e che le politiche monetarie dei rispettivi paesi continuino a rimanere accomodanti. La presenza di politiche monetarie accomodanti avrebbe generato uno 0.5% di crescita in piu’ in entrambi i paesi nel corso del 2019.

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