Marco_Bernasconi

MISURE MOLTO SOSTANZIALI DI SUPPORTO ALL'ECONOMIA

Long
TVC:FTMIB   Milano Italia Borsa Index
“Very substantial measures”

Sono parole magiche quelle pronunciate da Trump l'altra sera che si e’ dichiarato pronto ad introdurre misure dirette a fronteggiare l’impatto economico derivante dalla diffusione del coronavirus. Molto probabile che venga introdotto un taglio alle tasse.
Si aggiunge, quindi, un altro tassello importante alle misure poste in essere dalla autorita’ per fronteggiare questa emergenza che sta mettendo in ginocchio l’economia mondiale.
La ricetta per poter confidare in un recupero dei mercati finanziari prevede la contemporanea presenza di 3 elementi:
1) Misure accomodanti da parte delle Banche Centrali
2) Incentivi fiscali ed aiuti mirati
3) Un calo significativo della crescita dei casi infetti.

Nella situazione attuale sono state parzialmente soddisfatte le prime due condizioni. La terza e’ ancora lontana dall’obiettivo.

E cosi, se questa mattina i mercati stanno festeggiando le manovre di stimolo dell’amministrazione Trump, vendendo Oro, Treasuries, Bund e YEN e comprando i futures sullo S&P500 e i futures Europei, e’ ancora presto per cantare vittoria.
L’elemento incertezza legato a quanto e per quanto la diffusione del virus impattera’ il ciclo macro mondiale rimane e continuera’ a pesare sui listini di tutto il mondo.

C’e’ poi un altro elemento che si e’ aggiunto: la guerra di prezzo sul petrolio. Tale elemento di rischio non va sottovalutato. Esso puo’ portare ad una forte instabilita’ e ad un forte aumento dei rischi finanziari dei paesi produttori di petrolio quali il Brasile, la Norvegia, la Nigeria, il Venezuela, il Messico e la Russia.
Tali rischi finanziari possono tradursi in uno sbilancio della partite correnti di tali paesi, in un indebolimento delle loro divise e in un aumento del numero di fallimenti societari delle aziende del settore.
Al contrario, l’Arabia Saudita sta gia’ beneficiando delle misure adottate. La vendita di petrolio sotto costo sta aumentando sensibilmente gli ordinativi di petrolio. I dati di questi giorni evidenziano che tre societa’ di raffinazione hanno gia’ ordinato dal 30% al 50% in piu’ di petrolio sulla scadenza di aprile dall’Arabia Saudita, lasciando a bocca asciutta gli altri fornitori.

Questo e’ il lato negativo dell’attuale crollo del prezzo del petrolio. Esso ha aumentato ulteriormente la volatilita’ dei portafogli e le margin call degli intermediari.
Tuttavia, qualora il petrolio dovesse rimanere a questi livelli per molto tempo, gli effetti sarebbero benigni sulle economie dei paesi sviluppati. Il costo dell’energia per aziende e famiglie si ridurrebbe e gli effetti sarebbero simili a quelli di una manovra fiscale.

In sintesi, la combinata presenza di aiuti monetari e fiscali e di un petrolio in netto calo, dovrebbero, nel tempo dare un contributo importante a sostegno della crescita economica mondiale.
Nel breve, tuttavia, saranno ancora i dati sulla diffusione del coronavirus a farla da padrone.

Quindi? Che fare?
Riteniamo si possa iniziare ad acquistare il mercato azionario. Ma in modo prudente e con un processo di frazionamento per livelli e per tempo.


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