Marco_Bernasconi

I DETTAGLI DELL’ACCORDO DELL’ACCORDO USA E CINA in ANTEPRIMA

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Alla vigilia della firma dell’accordo tra USA e CINA emergono alcuni dettagli interessanti dell’accordo, alcuni dei quali potrebbero raffreddare gli animi dei “bulls senza scrupoli” che hanno continuato ad alimentare questo rally entusiasmati dalla contemporanea presenza di tassi bassi, inflazione sotto controllo, banche centrali accomodanti e una “sicura ripresa economica alle porte”.
Ferme restando tutte le condizioni di cui sopra, questa mattina dobbiamo chiederci se la ripresa economica, base fondamentale dell’entusiasmo dei bull people sia cosi’ scontata o possa essere messa in dubbio dai dettagli dell’accordo che i due leader si accingono a firmare oggi.

Vediamo i dettagli dell’accordo.

L’amministrazione Trump si e’ impegnata solamente a ridurre del 50% le tariffe del 15% applicate su 120 miliardi di beni importati dalla Cina. Le tariffe del 25% sui rimanenti 240 miliardi di beni rimarranno in piedi (almeno) fino alle elezioni di meta’ mandato di novembre.
La Cina, dal canto suo, si e’ impegnata ad aumentare gli acquisti di prodotti agricoli dall’America (in primis maiale e semi di soia), a non manipolare la propria moneta e a rispettare alcuni vincoli sulla proprieta’ intellettuale.
Le tariffe attualmente applicate dalla Cina sui beni importati dall’America saranno mantenute fatta eccezione di alcuni beni oggetto dei piani di acquisto di cui sopra.
In sintesi, gran parte delle tariffe rimangono “in place”.
Ma non finisce qua. Stando ad indiscrezioni “di palazzo” l’amministrazione Trump starebbe valutando ulteriori restrizioni a cui sottoporre i fornitori di Huawei. Attualmente e’ previsto che se una societa’ riesce a dimostrare che il 75% del prodotto fornito a Huawei viene fabbricato al di fuori degli Stati Uniti, puo’ ottenere la licenza per la fornitura del semilavorato alla compagnia Cinese. L’amministrazione Trump starebbe valutando di aumentare la soglia dal 75% al 90% rendendo quindi sempre piu’ difficile per le societa’ tech fornitrici di Huawei ottenere la “licenza ad operare”. A tali condizioni molte di esse non otterrebbero la licenza e finirebbero per perdere un cliente molto importante.

IN UN MERCATO “NORMALE” LA NOTIZIA DI CUI SOPRA BASTEREBBE PER FAR STORNARE SIGNIFICATIVAMENTE L’INDICE SPX IN USA. NELLA SEDUTA DI IERI NON SI E’ ASSISTITO AD ALCUNO STORNO. QUESTA MATTINA I FUTURES SUGLI INDICI USA SONO SOLO IN MARGINALE FLESSIONE, UNA FLESSIONE FISIOLOGICA PRIMA DI UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE.
DI FATTO, ALCUN RISCHIO VIENE PREZZATO. IL MERCATO CONTINUA AD ESSERE “COMPLACENT”.

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