INDEX:FTSEMIB   FTSE MIB INDEX
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Grafico a candele 1D.
Il FTSE MIB è entrato in correzione della salita dal lug12 al 05.01.22.
Andando ad analizzare la correzione con la teoria delle onde di elliott, vediamo che dal 05.01.22 al 29.09.22 ha compiuto il movimento A (della durata di 264 giorni) della correzione ABC, rimbalzando attorno al 50% della estensione del suddetto movimento.
Dal 29.09.22 al 15.11.22 ha compiuto il movimento B della correzione, che ha sua volta ha ritracciato l'estensione del movimento A di oltre il 50%.
Il 15.11.22 con RSI in totale iper comprato a 82,28, a parere di chi scrive, è terminato il movimento B e l'indice FTSE MIB è entrato nel movimento C di fine correzione (C in 5 sotto movimenti).
Fine correzione ipotizzato a circa 16.734,34 punti, avendo ipotizzato indicativamente C con la stessa estensione di A, con un ipotesi di fine correzione al 08.08.23 nel caso C durasse con la stessa estensione temporale di A, oppure al 14.11.23 rapportandola con la mia personale proiezione di fine correzione degli indici Usa, attualmente da me ipotizzata al 14.06.2023 (a parere di chi scrive SP500 il 15.11.22 è entrato nel movimento 3 di C).
Queste sono tutte ipotesi indicative che intendono indicare principalmente una direzione e un lasso temporale di massima, con un target di massima, necessariamente andrà tutto attualizzato e riscontrato col passare del tempo e con quanto si verifica sul grafico.
Quello che appare ragionevolmente più certo è il completamento dei movimenti A e B.
Perchè ora oltre ai riscontri grafici a parere dello scrivente è cambiata la direzione?
La risposta è la politica monetaria della BCE.
Sappiamo che la BCE, come la FED, deve contrastare l'inflazione e per farlo deve abbassare la domanda e per farlo deve ridurre la quantità di moneta in circolazione (e di conseguenza diminuisce anche quella riversata nei mercati facendo scendere le quotazioni, autoalimentando la propensione al risk off), in sostanza deve creare condizioni sfavorevoli all'economia, potendo anche arrivare a creare una recessione, che peraltro ad esempio negli Usa i modelli di Bloomberg (e non solo) danno al 100% nel 2023. Un pratica le banche centrali devono creare povertà.
Orbene fino al ieri 17.11.22, la BCE ha praticato, rispetto alla FED, una politica monetaria inasprita di tipo soft, per i problemi energetici e per la guerra in Ucraina, arrivando ad alzare i tassi al 2% ad ott22, a differenza della FED che alla stessa data è arrivata al 4% (il doppio) come tassi FED ed ha iniziato il Quantitative Tightening nel mese di giugno 2022, pertanto si trova molto più avanti rispetto alla BCE nel contrasto all'inflazione.
E ora cosa è cambiato in Europa?
E' cambiato che ad ottobre 2022 l'inflazione in Europa è continuata a crescere, peraltro a livelli insostenibili, pari al 10,7% in eurozona, con picchi del 20% nei Paesi Baltici e del 16.9% in Olanda e del 11.8% in Italia, quando sappiamo che l'obbiettivo delle banche centrali è mantenere l'inflazione intorno al livello del 2%. Come sappiamo e vediamo l'inflazione è un mostro che riduce il potere d'acquisto, i salari e i risparmi dei cittadini, impoverendoli. E' preciso compito delle Banche Centrali mantenere sotto controllo l'inflazione (che peraltro hanno creato stessi loro) tendendola vicino allo standard che hanno deciso essere al 2%, questo sopra ad ogni altro compito e anche in divergenza dagli altri compiti, quali ad esempio creare le condizioni per la piena occupazione.
Il Presidente della BCE ha pertanto comunicato di recente che oltre a continuare il rialzo dei tassi, dal 2023 la BCE procederà a fare Quantitative Tightening ovvero ridurrà il bilancio dei suoi asset in portafoglio, ovvero ridurrà più intensamente e più velocemente la quantità di moneta in circolazione.
In pratica oltre ad annunciare la continuazione delle politiche monetarie inasprite e la crescita delle politiche monetarie inasprite ha comunicato anche un aumento di intensità delle stesse sia per l'inasprimento dei tassi sia soprattutto per l'introduzione del QT.
In pratica ha annunciato di passare da una politica monetaria di tipo soft ad una politica monetaria di tipo hard.
La crescita, ma soprattutto l'aumento dell'intensità della politica monetaria europea inasprita non potrà essere ignorata dai mercati.
Tutto il comparto azionario e il FTSE MIB si trovano attualmente in estremo iper comprato e questo può solo concorrere alla discesa delle quotazioni che hanno già iniziato da poco a flettere. E' più che probabile pertanto la direzione verso nuovi minimi con un raggiungimento di fine correzione attualmente stimato a parere di chi scrive ragionevolmente verso la fine del 2023 piuttosto che ad agosto 2023 per il FTSE MIB.
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