GBPUSD, bivio su grafico 4 ore: possibile fase ribassista

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L'analisi odierna potrebbe rappresentare - il condizionale è d'obbligo - un'interessante punto di svolta per il recente rally del Cable. Sterlina, lo sappiamo, estremamente sensibile ai dati macro economici e alle vicissitudini legate alla Brexit, mentre al momento sembra non risentire più di tanto delle tensione tra UK e Russia.

Il grafico di riferimento è un time frame a 4 ore, ma va subito precisato che la tendenza giornaliera è decisamente rialzista. Tuttavia, lo si evince facilmente osservando l'andamento delle quotazioni e la disposizione delle medie esponenziali, potrebbe aprirsi un'opportunità ribassista di medio periodo. Vanno però fatte alcune considerazioni riguardanti, chiaramente, anche il Dollaro. La volatilità riapparsa improvvisamente sui mercati sta penalizzando il Dollaro, che sui vari tentativi di rimbalzo è sempre stato respinto al ribasso. L'attuale correzione del cambio in oggetto è imputabile, essenzialmente, al dato macro economico odierno inerente l'ultima lettura del PIL USA del 4° trimestre 2017. Una lettura che ha visto il Prodotto Interno Lordo a stelle e strisce portarsi a ridosso del 3%, un valore ritenuto indispensabile anche dalla FED per poter contrastare il Deficit (potrebbe allargarsi a seguito della riforma fiscale targata Trump).

Questo il quadro fondamentale della coppia. In ultimo, non meno importante, dobbiamo ricordare che la giornata di giovedì vedrà anche la pubblicazione del PIL UK, sempre relativamente al 4° trimestre 2017. Ora, per poter eventualmente valutare un posizionamento short crediamo sia opportuno attendere proprio la giornata di domani (pur consci della scarsa liquidità che subentrerà tra il venerdì Santo e il lunedì dell'Angelo). L'impostazione dell'eventuale short potrebbe comunque subentrare nelle prossime 24 ore, anche perché oltre al tentativo di violazione al ribasso della media esponenziale a 50 periodi abbiamo l'indicatore Trend Trigger Factor che ha abbandonato l'area +100 e si sta dirigendo verso lo zero. Statisticamente, quando ciò avviene, è plausibile un test proprio del livello dello zero e l'eventuale rottura aprirebbe le porte per ulteriori ribassi (si punterebbe verso il -100 dell'indicatore).

In conclusione, opportunità da monitorare ma ancora da non lanciare in macchina. Ci torneremo domani, quando dopo il dato sul PIL UK e dopo i dati su spesa e guadagni personali USA (altri 2 dati fondamentali per l'inflazione a stelle e strisce) potremo farci un'idea più precisa del trend in corso.
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