Il GOLD è da sempre ritenuto un “bene rifugio”, soprattutto quando altre asset classes come le azioni o le obbligazioni vivono periodi di forte declino: quanto sta avvenendo in queste ultime settimane con indici azionari di USA, Germania, Francia, Area Euro, Giappone tutti sui massimi storici in contemporanea al nuovo massimo storico dell’oro è davvero un’anomalia, a dimostrazione di quanto sia complicato effettuare previsioni in ambito economico-finanziario, a volte anche nel breve termine…
I clienti ActivTrades possono negoziare questa importante commodity tramite il relativo mercato spot, anche se il grafico qui a corredo rappresenta il corrispondente contratto futures.
Guardando il suddetto grafico giornaliero negli ultimi mesi si osserva come dopo una fase abbastanza laterale nei mesi centrali dell’anno scorso il prezzo del GOLD sia andato a formare un importante minimo relativo agli inizi di Ottobre intorno ad area 1.823 usd: da lì è partito un 1° swing rialzista che ha portato al nuovo massimo storico – seppur battuto solo in intraday – ad oltre 2.152 usd, quindi una fase di pausa temporanea del rialzo proseguita per i mesi di Dicembre, Gennaio, Febbraio e quindi l’esplosione del recentissimo e 2° swing rialzista con l’inizio del mese corrente che ha portato a battere il nuovo massimo storico sui 2.192 usd.
Se la fase di pausa temporanea tra i 2 suddetti swings rialzisti può essere classificata tecnicamente come una “flag/bandiera ribassista” - evidenziata dalle 2 piccole trendlines blu che costituiscono un piccolo canalino discendente - l’analisi grafica in teoria riuscirebbe a fornire un ipotetico target di prezzo a cui il trend in essere possa arrivare: proiettando l’ampiezza di prezzo sviluppata/percorsa col 1° swing rialzista a partire dal minimo relativo dove parte invece il 2° swing rialzista (vedasi 2° freccetta verde verso l’alto).
Tradotto numericamente: minimo relativo di inizio 1° swing rialzista = 1.823,5 usd massimo relativo di fine 1° swing rialzista = 2.152,3 usd Ampiezza di prezzo percorsa dal 1° swing rialzista = 1.823,5 – 2.152,3 = 328,8 usd minimo relativo di inizio 2° swing rialzista: 1.996,4 usd Sommando quindi i 328,8 usd a 1.996,4 usd si ottiene lo stratosferico target di 2.325,2 usd come possibile punto di arrivo del poderoso swing rialzista in essere: ciò significherebbe un ulteriore 6,50-7% di incremento rispetto al prezzo attuale.
E’ verosimilmente una suggestione di chi scrive, trattiamola come tale anche perché ci saranno sicuramente motivazioni sottostanti di carattere macroeconomico che non conosciamo: in un’ottica di medio termine e magari dopo altre correzioni altrettanto brusche andremo a monitorarne l’andamento.
Autore: Marco D’Ambrosio
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