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DAX nella terra di nessuno: si attende la BCE?

FX:GER30   DAX Indice azionario tedesco
Passata la buriana del G7, che potenzialmente avrebbe potuto innescare un pericoloso "risk off", gli indici di borsa sembrano voler attendere indicazione più precise dai numerosi eventi di questa settimana. Detto che le tensioni USA - resto del mondo (in particolare col Premier canadese Trudeau) non hanno impedito una sorprendente risposta positiva, evidentemente gli operatori hanno iniziato a speculare in vista del primo impattante appuntamento geopolitico: il summit di Seoul.

Martedì 12 giugno è fissato l'incontro probabilmente più atteso dell'anno: Trump e Kim si vedranno davanti a un tavolo per cercare di ripianare le tensioni e riallacciare i rapporti commerciali tra i due Paesi. Lo stesso Presidente americano si è detto estremamente fiducioso. Dicevamo della speculazione, sappiamo infatti che il mercato si muove sui rumors e anticipa le tendenze. Ma siamo così sicuri che i movimenti osservabili nelle ultime ore siano quelli definitivi? Recentemente ci siamo occupati del DAX, che in qualche modo è l'indice europeo che dopo il nostro FTSE Mib ha registrato performance non così eclatanti. La correlazione positiva con l'America, che in altri tempi avrebbe portato l'azionario tedesco a volare, stenta a riprendere quota. Probabilmente anche a causa della correlazione con l'Euro, che pare abbia tutta l'intenzione di risollevare la testa.

Ed allora ecco che l'appuntamento di giovedì, il meeting della BCE, si rivelerà cruciale. Non soltanto per il DAX, badate bene, probabilmente sarà cruciale anche per gli altri listini europei. Prima però ci sarà la FED, sulla cui politica non pesa alcun dubbio. Osservando il grafico del DAX possiamo notare come si sia ancora fermi, o quasi, ai livelli della scorsa settimana. Su un grafico a 4 ore le quotazioni risultano intrappolate all'interno del fascio di medie mobili, tuttavia è interessante evidenziare come la media a 633 periodi abbia sostenuto alla perfezione i prezzi rappresentando uno spartiacque ideale tra shortisti e longhisti. Più della 200 periodi.

Il consiglio è quello di attendere, per un'operatività di medio periodo, che si rompa il livello dinamico di resistenza rappresentato dalla media mobile esponenziale a 50 periodi. Fin tanto che non avverrà questa violazione non prenderemo in considerazione il nostro filtro operativo, ovvero il trend trigger factor che sembra puntare con decisione verso il rialzo.


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