DAX, regge la media a 633 periodi

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Nel precedente approfondimento abbiamo descritto una situazione potenzialmente "preoccupante" per la tenuta rialzista del DAX. Se rammentate s'era discusso di alcuni livelli importanti, in particolare s'era posto l'accento sulla violazione della media a 200 periodo ma della tenuta di un'altra media da molti sottovalutata ma che rappresenta uno spartiacque ancor più stringente tra rialzista e ribassisti: la media a 633 periodi appunto.

Il grafico di riferimento è impostato su un time frame a 4 ore, il che potrebbe consentire di calibrare un'operatività di medio-lungo raggio. La tenuta della media in oggetto è evidente e a livello tecnico potrebbe rappresentare un segnale molto interessante. A livello fondamentale va detto che le quotazioni dell'indice hanno trovato supporto dalla rinnovata propensione al rischio, subentrata improvvisamente venerdì quale conseguenza di dati sul mercato del lavoro USA nettamente migliori delle aspettative. Il tasso di disoccupazione è sceso ulteriormente, il numero di buste paga non agricole è tornato prepotentemente ben al di sopra delle 200 mila unità e i salari crescono.

In tal contesto l'azionario americano ha spinto al rialzo e sembrerebbero esserci i presupposti per ulteriori allunghi. Ovvio che la correlazione tra i vari listini abbia avuto ripercussioni positive in Europa e conseguentemente sul DAX. Ora, restiamo in attesa di capire se le quotazioni riusciranno a bucare i livelli attuali perché qualora dovessero riuscirci potrebbe essere un segnale molto importante per la ripresa dei 13 mila punti. Al prossimo aggiornamento!

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