il titolo mostra un chiaro trend ribassista di medio periodo.
Piuttosto classificato come appartenente al settore telecom in verità è border line con quello delle infrastrutture.
Il settore infrastructure risulta molto interessante in questo contesto di incertezza sugli sviluppi dell'inflazione che si mostra coriacea da schiacciare ulteriormente a questi bassi livelli rispetto a quelli ben più alti di un anno fa.
Il settore è tornato molto di moda più che altro negli ultimi anni soprattutto tra gli asset managers e tra chi a vario titolo si occupa di asset allocation.
Appartenente alla più ampia asset class degli "alternativi" i titoli delle infrastructure si caratterizzano per un business con caratteristiche di protezione dall'inflazione visto che spesso i contratti che stipulano coi loro clienti prevedono clausole di adeguamento automatico in caso di aumento dei prezzi.
Questo aspetto è molto apprezzato dai gestori perché genera una cosa che è ricercata maniacalmente da loro: la decorrelazione.
La decorrelazione è fondamentale per una equilibrata gestione dei fondi e più genericamente dei portafogli di investimento.
I benefici pratici si trasformano in generalizzati miglioramenti di tutti gli indicatori della qualità della performance e del rischio.
Nel caso di Inwit, quello che più sta pagando il titolo è la correlazione, ancora una volta, che mostra comunque a valle col settore telecom, settore molto competitivo che ultimamente sta soffrendo in modo generalizzato.
Sul piano tecnico, oltre al chiaro trend negativo cui si faceva riferimento, possiamo apprezzare quello che sembra essere un atterraggio sulla zona supportiva di interesse rappresentata dalla cifra tonda dei 10 euro.
A dispetto dei quasi 4 punti percentuali di escursione negativa in cui il titolo si è avventurato durante l'ultima settimana, quello che interessa non è tanto il posizionamento attuale quanto il suo comportamento.
Se dovessimo giudicarlo staticamente dovremmo concludere che il titolo ha sfondato anche questo supporto visto che mostra 3 chiusure settimanali consecutive sotto i 10 euro.
Invece bisogna leggere il non verbale, il linguaggio del corpo se volessimo fare un paragone con la comunicazione.
Cioè bisogna indagare piuttosto ciò che non dice, perché quello che dice è chiaro a tutti ed in quanto tale non ha utilità.
Tra il non detto notiamo certamente che, è vero che il titolo ha fatto una escursione sotto il supporto ma che non lo ha fatto convintamente.
Questo dettaglio lo possiamo capire dai volumi i quali non sono stati certamente all'altezza dello sfondamento di un supporto discreto come quello in questione.
Di più. Se approfondiamo la faccenda e scendiamo sul daily notiamo che addirittura si e trattato di un caso tipico di "armiamoci e partite" visto che più il titolo scendeva e più gli operatori abbandonavano.
Questo è certificato da volumi progressivamente in calo a mano a mano che le quotazioni segnavano nuovi minimi.
E cosa succede di solito dopo che un attacco mal concepito e condotto svogliatamente naufraga?
Solitamente il nemico percepisce la difficoltà dell'avversario e contrattacca.
Ora, ovviamente nessuno ha la palla di vetro e certamente non si hanno certezze che assisteremo al riscatto dei compratori ma certamente le possibilità aumentano visto che il supporto ancora non è volato.
Già, perché a dispetto delle chiusure sotto di esso cui facevo riferimento, che rappresentano la narrazione del ragioniere, nella sostanza questo per me non è violato.
È interessante notare come, rovesciando completamente lo scenario, le due chiusure settimanali sotto il supporto possono essere lette invece come espressione di forza.
Cioè sono 3 settimane che i venditori non riescono a fare muovere le quotazioni al ribasso da quel livello.
Incredibile come spostando un piccolo dettaglio potrebbe completamente cambiare lo scenario.
A rafforzare il supporto, con motivazioni analoghe, troviamo anche l'autorevole sma200.
Ecco una prova di come l'attività di lettura dei grafici sia una cosa che sembra facile ma poco lo è.
I fatti potrebbero certamente smentirmi nel prossimo futuro, ma io preferisco pensare che il titolo, col non verbale, ci sta dicendo che in questo momento non vuole andare più giù.
Di conseguenza mi assumo il rischio di puntare al rialzo con un morigerato obiettivo di rimbalzo cercando vendere poi il contatto con la trendline più vicina che ha mostrato finora di essere ben determinata a costringere il titolo nel suo sfiancante down trend.
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