Vi dico come, quando e perché scoppierà la bolla dei tecnologici

Aggiornato
Comincio con lo spiegare che la motivazione per cui le bolle sono scoppiate nel passato è sempre stata dovuta non alla voglia di vendere dei venditori ma alla necessità di farlo.

Quando scatta la necessità?

Non di certo se si possiedono delle azioni.
Ma invece si se si possiedono delle opzioni.

Cosa cambia tra le due cose è che con le opzioni si inserisce una nuova variabile di rischio ampliamente sottovalutata dall'investitore il tempo.

E quando il tempo stringe e l'opzione sta per scadere il trader preso dall'ansia non ragiona più e fa l'unica cosa che può fare vendere per salvare almeno un piccolo residuo del suo capitale.

Questo si è visto nel corso della seduta di Wall Street di ieri con un Nasadaq che ha fatto su e giù con swing di quasi 1% varie volte.

Sapete perchè?

Perchè i dealer dei mercati delle opzioni, che ora dominano i flussi e decidono la direzionalita’ dei mercati azionari americani, seguono dei modelli matematici se tali modelli dicono che loro devono vendere il 60% della posizione short call, essi sono obbligati a vendere.

Quando questo accade a loro si accodano altre vendite per esempio quelle degli analisti grafici che scattano sulla rottura di una media mobile e anche quelli che invece speculano con opzioni opposte Put.

Se gli attori che cominciano ad agire sul mercato vendendolo arrivano ad essere:

• il venditore di put,
• i dealer delle opzioni
• e gli analisti tecnici.


Per il piccolo investitore che vuole mediare sono arrivati i guai seri.

E se ha preso i soldi in prestito per comprare le opzioni l'ansia di vendere sarà a quel punto esponenziale.

Ieri è stato il quarto brutto giorno in cinque sessioni, con gli i principali indici che continuano a perdere.

La leva finanziaria eccessiva sul mercato è iniziata davvero sul serio a luglio.

Importanti analisti affermano che ciò che è accaduto nelle azioni statunitensi non stava accadendo in nessun'altra parte del mondo.

I segnali di una bolla, ci sono tutti.

Ma non è detto che la bolla esploda subito.


L'accumulo di leva finanziaria che c'è stato finora potrebbe non essere ancora sufficiente per far scoppiare la bolla.

A questo punto se le vendite non continuano i tori potrebbero ricomincire a comprare sui ribassi e a correre ancora più rischi.

Ma questo non farebbe che rinviare ciò che è ineluttabile.
Prima o poi scoppierà.



Occhio adesso alla rottura di una media importante come la media a 50gg del Nasdaq.

Se accadesse molti altri si aggiungerebbero alle vendite.
Nota
Vi aggiungo una nota ulteriore su cui ragionare nel week end. Il CBOE Volatility Index, noto anche come VIX, è il migliore indicatore di volatilità attesa del mercato nei prossimi 30 giorni. Quando il mercato azionario sale, normalmente l'indice scende, e viceversa.
Se comparate il grafico del S&P con quello del VIX vedrete che dal 3 Settembre entrambi scendono. Questo è particolarmente insolito.
La motivazione è molto tecnica, comunque la volatilità realizzata sull'indice è rimasta inaspettatamente bassa, tutto questo è molto brutto per il mercato...
L'ultima volta che l'S&P 500 e il VIX sono andati nella stessa direzione in questo modo è stato quando la bolla delle dot-com è scoppiata nel marzo 2000, e il Nasdaq è sceso di circa l'80% dal suo picco per raggiungere un minimo di sei anni nell'ottobre 2002.
Nota
Grazie per tutti i commenti.
Comunque non mi vedete come un nemico io non sono contro il mercato, io sono sempre a favore del mercato.
Il problema adesso che il mercato è SHORT, ma non perché lo dico io... è scritto sul grafico basta saperlo guardare e non lo è da oggi è più di una settimana.
Detto questo un altro pezzo dell'analisi si sta avverando la media mobile a 50gg sul Nasdaq si trova a 11.150 In questo momento ore 19 il Nasdaq vale 10.985.
Aspettiamo la chiusura e se ne riparla poi lunedì...
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