Guai in difesa per la Juventus, supporti in bilico

Dopo la partenza del campionato di calcio gli investitori non ravvedono la necessità di prolungare oltre la permanenza nei loro portafogli di un titolo come Juventus, volatile e sopravvalutato in termini di fair value.

Infatti come dimostra la discesa intrapresa a partire dallo scorso 23 agosto a 1.6090€, in corrispondenza del quale si notano non a caso volumi scambiati doppi rispetto alla media, il titolo ha messo a segno una perdita di oltre il 10%, parzialmente ridotta dal rimbalzo odierno peraltro già riassorbito.

Il minimo relativo segnato a 1.4180 fissa il limite ultimo entro il quale giudicare il trend di medio termine ancora rialzista.

Infatti un suo probabile cedimento, visto il livello raggiunto dall'indicatore di trend cci a -127 punti, innescherebbe pesanti prese di beneficio spingendo i prezzi verso i livelli di medio termine a 1.3890 e 1.3580€.

Meglio dunque rinviare eventuali piani d'acquisto ai prezzi correnti in quanto potrebbe essere necessario fronteggiare un ribasso rilevante delle quotazioni, prima che i corsi riprendano il cammino rialzista di fondo.

Dal punto di vista dei fondamentali di bilancio come premesso il titolo appare sopravvalutato, in quanto occorre fare i conti con una struttura dei costi di gestione ancora molto alta a fronte di una redditività senz'altro di prim'ordine, ma che é al di sotto del potenziale rispetto alle altre big d'Europa, Manchester United in testa.

Più precisamente con ricavi netti poco oltre 330 milioni di euro nel 2018, una costosa rosa calciatori in termini di monte salari erogato ed un indebitamento netto cresciuto nel 2018 a 385 milioni, il management dovrà applicare particolare attenzione nel gestire i futuri flussi di cassa, laddove la squadra dovesse fallire gli obiettivi prefissati.

Infatti nonostante il Exor N.V. controlli la squadra con il 63.8% i vertici della holding delle famiglia Agnelli hanno sempre rimarcato la necessità che la Juventus debba contare sulle proprie forze, ad esempio con cessioni di giocatori importi, escludendo iniezioni di liquidità a colmare fabbisogni finanziari nascenti dal fallimento dei target sportivi.

Strategie operative su Juventus

Per le posizioni long: in ottica d'investimento a medio termine meglio attendere prezzi più bassi ad esempio lungo 1.32/35 più consoni alle poste di bilancio.

Per prospettive operative di breve termine acquistare solo dopo la conferma del supporto ancora da testare a 1.3890€, rischiando uno stop loss a 1.3350 ed un target oltre 1.5230 €.

Per le posizioni short: le vendite allo scoperto con il tasso di volatilità tipico della prezzi di Juventus appaiono particolarmente rischioso in termini di probabilità di verifica dello stop loss.

Meglio acquistare opzioni Put, strike 1.45€, scadenza dicembre 2019, soltanto nell'eventualità di cedimenti sotto quota 1.40€ entro la fine di settembre, beneficiando di rendimenti potenziali amplificati dalla leva ed un rischio massimo ridotto al controvalore del premio pagato.
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