Peter_Braganti

WisdomTree Tactical Update - 29.06.2021

TVC:NDQ   US 100 Index
Borse europee in calo ieri, preoccupate dalla variante Delta.
Tiene l’azionario Usa, col Nasdaq al nuovo massimo storico.
Scendono i tassi di intersse sui Governativi, sintomo di risk-off.
Inflazione tedesca si stabiizza in Giugno, + 2,1% YoY armonizzato



Ieri, 28 giugno, avvio di settimana zoppicante per i mercati azionari europei, ma positivo per Wall Street. In Europa, il clima di preoccupazione innescato dalla “variante Delta” ha lasciato il segno: il FtseMib italiano ha perso -1,11%, il Cac40 francese -0,97%, l’Euro Stoxx50 -0,75%.
Al confronto, sono risultati piu’ composti e costruttivi i listini azionari americani, con l’S&P a +0,23%, ed il Nasdaq, col suo +0,98, che ha raggiunto il nuovo record storico, evidentemente favorito dallo “stay at home trade”.
La possibile nuova accelerazione del Covid, dovuta alle varianti, mette in discussione l’efficacia dei vaccini, messi a punto sulle prime “versioni” della pandemia.
La questione non rappresenta una novita’ assoluta, ma si sta diffondendo l’idea che una possibile nuova ondata di contagi possa ritardare le ri-aperture, rallentare il turismo nella parte piu’ ricca dell’anno, ridurre spostamenti e consumi energetici, anche se non creera’ eccessive pressioni sulle strutture ospedaliere.
Nei Paesi sviluppati la percentuale dei vaccinati e’ cresciuta rapidamente, e cio’, piu’ che immunizzare totalmente, aiuta a prevenire i ricoveri e le conseguenze letali sulle categorie piu’ fragili.
I Governi dell'Unione Europea e quelli di alcuni Paesi Asiatici, hanno reintrodotto limitazioni a chi proviene dal Regno Unito e dalla Scozia, dove la “variante Delta” sta determinando una forte crescita di contagi e di ricoveri tra i “non vaccinati”. Ovvio che, in una giornata come quella di ieri, le azioni legate ai viaggi siano state vendute.
Tra l’altro tra venerdi’ scorso e ieri (25-28 giugno), la lista dei Paesi che hanno introdotto limitazioni si e’ arricchita di Israele, Sud Africa e Giiappone, quest’ultimo a tre settimane dall’avvio dei Giochi olimpici.
I mercati azionari si trovano vicini ai massimi storici grazie alla prospettiva di un’accelerazione economica che le nuove varianti del virus mettono in discussione. Nel frattempo resta viva la discussione sulle prossime mosse delle Banche Centrali, al cui interno non mancano frizioni.
Ieri, 28 giugno, l’italiano Fabio Panetta, membro del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea, ha rimarcato l’importanza di proseguire le politiche monetarie in vigore, sfruttandone appieno modulabilita’ e flessibilità in funzione dell’evoluzione delle scenario macroeconomico e sanitario.
Il tedesco Jens Weidmann, invece, nei giorni scorsi aveva ribadito la convinzione che il rialzo dei prezzi nell'area Euro era dovuto a fattori temporanei e che gli acquisti col programma PEPP (Pandemic Emergency Purchase programm) dovrebbero essere rallentati, ed infine cessati, appena la situazione di emergenza potra’ dirsi superata.
Aggiungiamo che il vicepresidente della ECB, lo spagnolo de Guindos, si e’ detto convinto che la ECB discuterà in un "prossimo futuro" della riduzione delle misure straordinarie, ma che, per il momento, sarebbero premature.
Sul fronte macro americano, segnaliamo il Dallas Fed Manufacturing di Giugno, sceso oltre le attese a 31.1, ma col subindice “new orders” positivo, +6 punti a 26.7.
In tale contesto “perturbato” e incline a ridurre il rischio, i tassi di interesse sui titoli governativi, si sono transitoriamente ridotti, e quello sul Treasury 10 anni e’ sceso ieri, 28 giugno, di 5 bps a +1,47%. Il Bund decennale tedesco e’ tornato a -0,19% (-3bps), similmente al BTP 10 anni italiano, -3bps a +0,87%.
I mercati valutari non hanno drammatizzato la questione “variante Delta”, ed il cambio Euro/Dollaro ha confermato l’1,193 della vigilia.
Oggi, 29 giugno, era molto atteso il dato sull’inflazione tedesca (CPI, consumer price index) armonizzato di giugno, uscito a +2,1% anno su anno, in calo rispetto al +2,4% di maggio.
Domani, 30 giugno, osserveremo gli indici PMI (Purchasing managers Index) di Giugno in Cina e l’inflazione preliminare di Giugno in Italia ed Unione europea. In US avremo il rapporto ADP sul mercato del lavoro privato in Giugno e l’indice Pmi dell’area di Chicago.
Giovedì 1’ luglio, in USA, sara’ da seguire l’ISM (Institute for Supply management) manufacturing di giugno e venerdì chiuderemo in bellezza con il labour market report USA di giugno.
Guardando alle chiusure asiatiche di stamattina, 29 giugno, segnaliamo il calo del Nikkei 225 giapponese, -0,81%, dovuto al diffondersi della “variante Delta”.
Mattinata positiva per i mercati azionari europei (in media +0,6% alle 13.30 CET), e futures “piatti” sui principali indici di Wall Street.
E’ durato solo 1 giorno il calo dei prezzi del petrolio: oggi, 29 giugno, 14,30 CET, il Wti scambia a 73,3 Dollari/barile, +0,5%.

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