Negli ultimi due anni, siamo stati testimoni della clamorosa performance di uno dei più interessanti indici presenti sul mercato, il Nasdaq, che dai minimi covid fa segnare un + 138%. Chi è riuscito ad intercettare parte di questo movimento, ha portato a casa risultati interessanti.
Tuttavia le ultime settimane sembrano volerci regalare una differente prospettiva e per la seconda volta in poco tempo dai minimi del Covid, assistiamo sul grafico del Nasdaq a barre daily, la fissazione di un minimo debole, ovvero inferiore rispetto ai precedenti punti di reazione. Non è tanto importante l’entità del ritracciamento rispetto al massimo storico (circa 8%, totalmente fisiologico e coerente), quanto il segnale di eventuale incapacità a fissare minimi più alti dei precedenti e il fallimento ad aggiornare i massimi.

Interessante sicuramente la candela del 10 gennaio, primo tentativo di rottura al ribasso della struttura in area 15500 punti, riassorbita con un importante spike. Il tentativo di rimbalzo, tuttavia sembra esser fallito con il ribasso del 13 gennaio.

Provando ad analizzare le posizioni nette dei principali attori di mercato (grafico sotto), in corrispondenza dell’ultimo minimo tracciato, possiamo notare un lieve incremento delle posizioni di Non Commercials e dei Retail Traders, seguito da un lieve decremento di posizioni short da parte dei Commercials.

Analizzando l’open interest (terzo grafico), notiamo rispetto ai precedenti massimi, una sostanziale riduzione dei contratti aperti a mercato, e in corrispondenza dell’ultimo minimo, un lieve incremento dell’OI.
L’open interest, se crescente durante una fase di trend (sia positivo che negativo), indica salute di quel trend. Possiamo notare come ogni fine trimestre, tendano ad esserci fluttuazioni anomale dell’Open Interest; è dovuto alle liquidazioni ed ai rollover dei vari contratti.

Per il momento l’analisi tecnica ci fa intravedere una fase di relativa incertezza dove le strategie di breakout in trend following potrebbero generare diversi falsi segnali. Importante pertanto pianificare con attenzione i trade, non scoraggiarsi nel veder oscillare il nostro capitale, cercare ove possibile di limitare i falsi segnali non derogando le regole della nostra strategia, selezionando le aziende preferendo quelle con fondamentali economici di qualità. Nel lungo periodo la metodicità, il rispetto ferreo di un set di regole ci premieranno.
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