Una delle tipologie di grafico maggiormente utilizzate è senz'altro quella del metodo a barre.
Il bar chart, questo il suo nome, viene costruito in modo da indicare la quotazione di apertura, quella di chiusura e l’escursione tra il massimo e il minimo registrati nella seduta (infragiornaliera o mensile che sia). Ad esempio, nel caso di un grafico giornaliero, ogni singola barra rappresenterà l’apertura, il massimo, il minimo e la chiusura della giornata borsistica trascorsa.
Questa rappresentazione permette, con un solo colpo d’occhio, di sintetizzare in modo semplice un’intera seduta.
La sua costruzione risulta piuttosto facile: si traccia una linea verticale che congiunge il minimo e il massimo e, successivamente, si aggiungono due piccole “tacche” orizzontali in corrispondenza delle quotazioni di apertura e di chiusura, rispettivamente sul lato sinistro e sul lato destro della barra verticale.
Nel corso degli anni, lo studio sistematico della serie dei prezzi così rappresentati ha consentito di identificare configurazioni tipiche le cui implicazioni previsive, osservate empiricamente, consentono ai trader più attivi di acquistare o vendere in funzione del presentarsi di particolari pattern (cioè figure grafiche con caratteristiche che si ripetono nel tempo).
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