Trump verso una visione più morbida delle negoziazioni sui dazi.
Cina e Usa troveranno un accordo: ci vorra’ tempo, ma sarà equilibrato.
Torna la calma sul mercato dei bond ed il Tesoro Lancia nuovo BTP Italia.
Prezzi di oil&gas ai minimi da 2 anni, bene per l’inflazione europea.
Borse col sorriso ieri, 23 aprile, con novità sui dazi, su Powell e le prime trimestrali. Tra segnali di disgelo sui dazi e un Trump sorprendentemente “cauto” con Jerome Powell, le Borse europee sono tutte salite: Francoforte guida la carica col Dax a +3,0%, trascinato da un comparto tech in gran forma, grazie soprattutto al +10% di SAP.
Bene anche Milano, +1,4%, sostenuta da STMicroelectronics che balza a +6%. Parigi brilla col Cac a +2,1%, seguita da Amsterdam, +1,4%, e Madrid, +1,2%.
L’ottimismo è partito dal possibile ammorbidimento delle tariffe Usa sulla Cina: inoltre il tycoon assicura che non vuole licenziare il numero1 della Fed, anche se lo vorrebbe "più attivo" sul tagliare i tassi.
Per l’economia dell’Eurozona qualche segnale incoraggiante. L’indice Pmi manifatturiero preliminare sale ad aprile a 48,7 punti (da 48,6), mentre quello dei servizi scivola un po’, da 51 a 49,7.
In ripresa anche Wall Street: Dow Jones +1,07%, Nasdaq +2,50%, ed S&P500 +1,67%. Tutto merito di un Trump versione “diplomatico”, che ammette che i suoi dazi del 145% sui prodotti cinesi sono “molto elevati” e potrebbero essere ridotti “in modo sostanziale”.
Sul tema, cosa aspettarsi? Secondo il Wall Street Journal, si pensa a tariffe ridotte al 50%-65%, che in alcuni casi potrebbero scendere fino al 35%. Per i prodotti “sensibili alla sicurezza nazionale”, però, si parla ancora di dazi del 100%.
Sul fronte macro, il settore servizi americano resta in espansione ma perde slancio: l’indice Pmi scende da 54,4 a 51,4 (contro attese di 52,8). La manifattura invece spiazza le attese negative, risalendo a 50,7 da 50,2.
L’instabilità regna sovrana e il driver dei mercati restano le parole di Trump: tuttavia le trimestrali in arrivo da Wall Street potrebbero riportare un po’ alla realtà fattuale: nelle prossime ore si attendono i numeri di blue chips come Pepsico, Merck, Caterpillar, Comcast, Intel, Sanofi.
Dalla Fed qualche allarme: il suo Beige Book rivela che l’outlook economico Usa è “peggiorato notevolmente” in diversi distretti. In generale l’attività è cambiata poco, l’occupazione è “lievemente aumentata” e l’inflazione è rimasta “modesta”. Ma a crescere è stata soprattuto l’incertezza.
Sul versante “US corporate” Tesla ha perso -3,0% dopo che il suo CEO Elon Musk ha annunciato che dedicherà meno tempo al “Doge” (l’organismo federale per i tagli di spesa). Boeing invece sale +8,45%, nonostante una perdita netta trimestrale di 31 milioni (comunque migliore dei -355 dell’anno scorso).
Forex e materie prime. Sul valutario, stamane, euro/dollaro stabile a 1,137, dollaro/yen invariato a 142,34, al pari di euro/yen a 161,8.
Poco mosso, ieri, il prezzo del gas naturale europeo: 34,3 €/MWh (-0,3%). In discesa il petrolio: WTI 62,14$/barile (-2,4%), complice un aumento delle scorte Usa inferiore alle attese. Anche l’oro ha cede -3%, attestandosi a 3.270 $/oncia: una pausa lungamente attesa, ma torna a salire, stamattina, a 3.327 $/oncia.
Sul mercato obbligazionario europeo, lo spread BTp-Bund cala a 113 punti base (da 117), con rendimenti italiani in leggero: quello del BTp decennale a 3,63%, dal 3,61%, negli States il Treasury 10 anni rende 4,35%, ed il biennale 3,83%: lo spread tra le due scadenze si restringe a 52 bps.
Calma “apparente” stamane, 24 aprile, sulle Borse dell’Asia-Pacifico, contrastate dopo il rally americano: Tokyo guadagna +0,5%, mentre l’Hang Seng perde -1,4% e il Kospi coreano -0,2%. L’MSCI Asia Pacific chiude in leggero calo dopo cinque giorni di fila positivi.
Washington purtrppo raffredda gli entusiasmi sui dazi: il segretario al Tesoro Scott Bessent smentisce che il dialogo con Pechino sia già partito. “Entrambe le parti stanno aspettando di parlare”, ha detto. Trump però resta ottimista su un “accordo equo”, e ribadisce che i rapporti con Xi Jinping sono “più che buoni”.
Petrolio e tensioni Opec+: stamattina prezzi fermi, col Kazakistan ha dichiarato che continuerà a produrre oltre i limiti imposti da Opec+, suscitando malumori nel cartello.
Le scorte di petrolio Usa intanto sono salite di 700 mila barili (dagli 800 mila della settimana prima), e quelle commerciali – escluse le riserve strategiche – di 200 mila. Rispetto a un anno fa, sono più alte del 2,6%, ma ancora inferiori, -5% rispetto alla media quinquennale.
Capitolo Russia-Ucraina: sul fronte geopolitico arriva una road-map shock dell’amministrazione Trump: secondo indiscrezioni, l’Ucraina dovrebbe cedere definitivamente la Crimea e accettare l’occupazione russa di cinque regioni.
Il piano sarebbe stato bloccato dal no secco di Zelensky, che Trump accusa di “atteggiamenti incendiari” e di “non avere carte da giocare”.
Il Tesoro italiano punta ancora sulle famiglie: dal 27 al 30 maggio 2025 torna il Btp Italia, durata 7 anni, indicizzato all’inflazione. Bonus finale dell’1% per chi lo tiene fino alla scadenza (4 giugno 2032). Lo Stato punta ancora sui risparmiatori privati domestici per finanziare la spesa pubblica, e pare che la strategia funzioni!
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Cina e Usa troveranno un accordo: ci vorra’ tempo, ma sarà equilibrato.
Torna la calma sul mercato dei bond ed il Tesoro Lancia nuovo BTP Italia.
Prezzi di oil&gas ai minimi da 2 anni, bene per l’inflazione europea.
Borse col sorriso ieri, 23 aprile, con novità sui dazi, su Powell e le prime trimestrali. Tra segnali di disgelo sui dazi e un Trump sorprendentemente “cauto” con Jerome Powell, le Borse europee sono tutte salite: Francoforte guida la carica col Dax a +3,0%, trascinato da un comparto tech in gran forma, grazie soprattutto al +10% di SAP.
Bene anche Milano, +1,4%, sostenuta da STMicroelectronics che balza a +6%. Parigi brilla col Cac a +2,1%, seguita da Amsterdam, +1,4%, e Madrid, +1,2%.
L’ottimismo è partito dal possibile ammorbidimento delle tariffe Usa sulla Cina: inoltre il tycoon assicura che non vuole licenziare il numero1 della Fed, anche se lo vorrebbe "più attivo" sul tagliare i tassi.
Per l’economia dell’Eurozona qualche segnale incoraggiante. L’indice Pmi manifatturiero preliminare sale ad aprile a 48,7 punti (da 48,6), mentre quello dei servizi scivola un po’, da 51 a 49,7.
In ripresa anche Wall Street: Dow Jones +1,07%, Nasdaq +2,50%, ed S&P500 +1,67%. Tutto merito di un Trump versione “diplomatico”, che ammette che i suoi dazi del 145% sui prodotti cinesi sono “molto elevati” e potrebbero essere ridotti “in modo sostanziale”.
Sul tema, cosa aspettarsi? Secondo il Wall Street Journal, si pensa a tariffe ridotte al 50%-65%, che in alcuni casi potrebbero scendere fino al 35%. Per i prodotti “sensibili alla sicurezza nazionale”, però, si parla ancora di dazi del 100%.
Sul fronte macro, il settore servizi americano resta in espansione ma perde slancio: l’indice Pmi scende da 54,4 a 51,4 (contro attese di 52,8). La manifattura invece spiazza le attese negative, risalendo a 50,7 da 50,2.
L’instabilità regna sovrana e il driver dei mercati restano le parole di Trump: tuttavia le trimestrali in arrivo da Wall Street potrebbero riportare un po’ alla realtà fattuale: nelle prossime ore si attendono i numeri di blue chips come Pepsico, Merck, Caterpillar, Comcast, Intel, Sanofi.
Dalla Fed qualche allarme: il suo Beige Book rivela che l’outlook economico Usa è “peggiorato notevolmente” in diversi distretti. In generale l’attività è cambiata poco, l’occupazione è “lievemente aumentata” e l’inflazione è rimasta “modesta”. Ma a crescere è stata soprattuto l’incertezza.
Sul versante “US corporate” Tesla ha perso -3,0% dopo che il suo CEO Elon Musk ha annunciato che dedicherà meno tempo al “Doge” (l’organismo federale per i tagli di spesa). Boeing invece sale +8,45%, nonostante una perdita netta trimestrale di 31 milioni (comunque migliore dei -355 dell’anno scorso).
Forex e materie prime. Sul valutario, stamane, euro/dollaro stabile a 1,137, dollaro/yen invariato a 142,34, al pari di euro/yen a 161,8.
Poco mosso, ieri, il prezzo del gas naturale europeo: 34,3 €/MWh (-0,3%). In discesa il petrolio: WTI 62,14$/barile (-2,4%), complice un aumento delle scorte Usa inferiore alle attese. Anche l’oro ha cede -3%, attestandosi a 3.270 $/oncia: una pausa lungamente attesa, ma torna a salire, stamattina, a 3.327 $/oncia.
Sul mercato obbligazionario europeo, lo spread BTp-Bund cala a 113 punti base (da 117), con rendimenti italiani in leggero: quello del BTp decennale a 3,63%, dal 3,61%, negli States il Treasury 10 anni rende 4,35%, ed il biennale 3,83%: lo spread tra le due scadenze si restringe a 52 bps.
Calma “apparente” stamane, 24 aprile, sulle Borse dell’Asia-Pacifico, contrastate dopo il rally americano: Tokyo guadagna +0,5%, mentre l’Hang Seng perde -1,4% e il Kospi coreano -0,2%. L’MSCI Asia Pacific chiude in leggero calo dopo cinque giorni di fila positivi.
Washington purtrppo raffredda gli entusiasmi sui dazi: il segretario al Tesoro Scott Bessent smentisce che il dialogo con Pechino sia già partito. “Entrambe le parti stanno aspettando di parlare”, ha detto. Trump però resta ottimista su un “accordo equo”, e ribadisce che i rapporti con Xi Jinping sono “più che buoni”.
Petrolio e tensioni Opec+: stamattina prezzi fermi, col Kazakistan ha dichiarato che continuerà a produrre oltre i limiti imposti da Opec+, suscitando malumori nel cartello.
Le scorte di petrolio Usa intanto sono salite di 700 mila barili (dagli 800 mila della settimana prima), e quelle commerciali – escluse le riserve strategiche – di 200 mila. Rispetto a un anno fa, sono più alte del 2,6%, ma ancora inferiori, -5% rispetto alla media quinquennale.
Capitolo Russia-Ucraina: sul fronte geopolitico arriva una road-map shock dell’amministrazione Trump: secondo indiscrezioni, l’Ucraina dovrebbe cedere definitivamente la Crimea e accettare l’occupazione russa di cinque regioni.
Il piano sarebbe stato bloccato dal no secco di Zelensky, che Trump accusa di “atteggiamenti incendiari” e di “non avere carte da giocare”.
Il Tesoro italiano punta ancora sulle famiglie: dal 27 al 30 maggio 2025 torna il Btp Italia, durata 7 anni, indicizzato all’inflazione. Bonus finale dell’1% per chi lo tiene fino alla scadenza (4 giugno 2032). Lo Stato punta ancora sui risparmiatori privati domestici per finanziare la spesa pubblica, e pare che la strategia funzioni!
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
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