Borse nervosa, prosegue il sell-off su tech Usa, e “denaro” su quella cinese.
Variazione nulla nei prezzi alla produzione USA a febbraio.
Schiarita al Congreso Usa sul finanziamento dei deficit federali.
Cresce l’ottimismo su un taglio primaverile dei tassi FED.
Le borse hanno registrato un ulteriore calo ieri, 13 marzo, con continue incertezze legate alla guerra commerciale avviata da Donald Trump, soppesandone i possibili effetti sugli scambi internazionali e sul commercio globale.
A complicare il quadro ci sono le manovre dell'Unione Europea per finanziare un piano di riarmo e la possibile tregua in Ucraina, che sembrano lontane dalla soluzione. Inoltre, Trump ha minacciato nuovi dazi sui vini e alcoolici europei, aggiungendo un altro punto di tensione.
Le principali piazze europee avevano tentato un rimbalzo prima di concludere la giornata con perdite, segnando tre giorni consecutivi di cali. Francoforte ha perso -0,48%, Parigi -0,64%, mentre Londra, che al momento sembra meno colpita dalla politica commerciale di Trump, ha chiuso invariata.
Negli Stati Uniti, i dati sui prezzi alla produzione di febbraio sono rimasti invariati, sorprendendo gli analisti e alimentando un po' di ottimismo sulla ripresa economica. Questo ottimismo è stato supportato anche dal numero di richieste per i sussidi di disoccupazione, risultato inferiore alle previsioni.
Tuttavia, gli economisti sono preoccupati che l'escalation dei dazi possa portare a un aumento dei prezzi per i consumatori e a un impatto negativo più marcato sulla crescita economica, fattori non ancora completamente riflessi nei dati.
Wall Street ha registrato un ulteriore calo: Dow Jones -1,30%, S&P500 -1,39%, Nasdaq -1,96%. Tesla ha segnato un nuovo ribasso del -4,8%, mentre Apple ha perso -1,4%.
Wall Street sta per concludere la quarta settimana consecutiva di cali, un evento che non si verificava da agosto. La caduta dei titoli delle "Magnifiche Sette" (ormai spesso chiamati "Malefici Sette") ha giocato un ruolo importante in questo declino.
Come contromisura, alcuni analisti suggeriscono di guardare a settori come materie prime, farmaceutica e biotech, che potrebbero offrire migliori prospettive a breve termine, oltre a mercati come Europa e Cina.
Sul fronte europeo, Eurostat ha comunicato che la produzione industriale nell'Eurozona è cresciuta +0,8% a gennaio, rispetto a dicembre, dopo il calo di -0,4% registrato il mese prima. Su base annua, la produzione è rimasta stabile rispetto a gennaio 2024.
Oggi, 14 marzo, la settimana si conclude con persistenti preoccupazioni per le tensioni internazionali, mescolate a questioni politiche interne.
Le borse asiatiche hanno chiuso positive, grazie alla possibile intesa tra democratici e repubblicani al Congresso USA per evitare uno shutdown federale, e per il sostegno monetario all’economia arrivato dalla People’s Bank of China (Pboc).
Questo produce un effetto positivo anche sui mercati europei, che guadagnano in media +0,7% alle 12.00 CET.
L’oro ha raggiunto un nuovo record, superando per la prima volta i 3.000 Dollari/oncia, un rialzo spinto dalle preoccupazioni per gli effetti dei dazi e dalla ricerca di beni rifugio degli investitori.
Anche i dati sull'inflazione negli Usa rafforzano l'idea che la Fed potrebbe allentare la sua politica monetaria in futuro, contribuendo al favore per i metalli preziosi.
Le borse cinesi hanno toccato i massimi 2025, con Shanghai a +1,8% e Shenzhen +2%, grazie anche agli stimoli economici annunciati da Pechino. Hong Kong ha guadagnato +2,3%, con Alibaba e Tencent che segnano rialzi superiori al +4%.
La Borsa giapponese ha chiuso in positivo, col Nikkei a +0,7%, trainato dal settore tecnologico, mentre il Ministro degli Esteri giapponese ha protestato contro i dazi imposti dagli USA sulle importazioni di acciaio e alluminio.
Sul fronte dei bond, oggi, 14 marzo, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi decennali è stabile a 115 bps, col rendimento del Btp benchmark al 4,0%. Nonostante la debolezza di Wall Street e il rallentamento dell’inflazione negli USA, non c'è stato un aumento degli acquisti di Treasury americani. Il rendimento dei Treasury 10 anno è rimasto invariato a 4,29%, ben sotto al picco di gennaio di 4,80%.
Dopo la schiarita al Congresso sui finanziamenti federali, il sentiment sui mercati sembra migliorato. I future sui principali indici USA segnano in media +0,7%.
Il conflitto russia-ucraino rimane un tema caldo: Vladimir Putin ha dichiarato che una tregua sarebbe sensata solo se porta a una pace duratura. Trump registra una parziale apertura sulla questione, pur avvertendo che le dichiarazioni sono ancora incomplete.
Nel settore energetico, il prezzo del petrolio resta instabile e senza una direzione chiara. Le tensioni geopolitiche, unite alla politica commerciale di Trump, continuano a influenzare il mercato. Trump ha anche intensificato le sanzioni contro l'Iran, prendendo di mira il ministro del petrolio iraniano e diverse entità legate alla "flotta ombra" iraniana, per fermare le esportazioni di petrolio e le attività destabilizzanti ad esse legate.
L'indice Bcom di Bloomberg, che sintetizza le principali materie prime, si avvia a concludere la quinta settimana positiva delle ultime sei, sostenuto dalla ripresa prevista in Cina e dai piani d’investimento europei per infrastrutture e difesa.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Variazione nulla nei prezzi alla produzione USA a febbraio.
Schiarita al Congreso Usa sul finanziamento dei deficit federali.
Cresce l’ottimismo su un taglio primaverile dei tassi FED.
Le borse hanno registrato un ulteriore calo ieri, 13 marzo, con continue incertezze legate alla guerra commerciale avviata da Donald Trump, soppesandone i possibili effetti sugli scambi internazionali e sul commercio globale.
A complicare il quadro ci sono le manovre dell'Unione Europea per finanziare un piano di riarmo e la possibile tregua in Ucraina, che sembrano lontane dalla soluzione. Inoltre, Trump ha minacciato nuovi dazi sui vini e alcoolici europei, aggiungendo un altro punto di tensione.
Le principali piazze europee avevano tentato un rimbalzo prima di concludere la giornata con perdite, segnando tre giorni consecutivi di cali. Francoforte ha perso -0,48%, Parigi -0,64%, mentre Londra, che al momento sembra meno colpita dalla politica commerciale di Trump, ha chiuso invariata.
Negli Stati Uniti, i dati sui prezzi alla produzione di febbraio sono rimasti invariati, sorprendendo gli analisti e alimentando un po' di ottimismo sulla ripresa economica. Questo ottimismo è stato supportato anche dal numero di richieste per i sussidi di disoccupazione, risultato inferiore alle previsioni.
Tuttavia, gli economisti sono preoccupati che l'escalation dei dazi possa portare a un aumento dei prezzi per i consumatori e a un impatto negativo più marcato sulla crescita economica, fattori non ancora completamente riflessi nei dati.
Wall Street ha registrato un ulteriore calo: Dow Jones -1,30%, S&P500 -1,39%, Nasdaq -1,96%. Tesla ha segnato un nuovo ribasso del -4,8%, mentre Apple ha perso -1,4%.
Wall Street sta per concludere la quarta settimana consecutiva di cali, un evento che non si verificava da agosto. La caduta dei titoli delle "Magnifiche Sette" (ormai spesso chiamati "Malefici Sette") ha giocato un ruolo importante in questo declino.
Come contromisura, alcuni analisti suggeriscono di guardare a settori come materie prime, farmaceutica e biotech, che potrebbero offrire migliori prospettive a breve termine, oltre a mercati come Europa e Cina.
Sul fronte europeo, Eurostat ha comunicato che la produzione industriale nell'Eurozona è cresciuta +0,8% a gennaio, rispetto a dicembre, dopo il calo di -0,4% registrato il mese prima. Su base annua, la produzione è rimasta stabile rispetto a gennaio 2024.
Oggi, 14 marzo, la settimana si conclude con persistenti preoccupazioni per le tensioni internazionali, mescolate a questioni politiche interne.
Le borse asiatiche hanno chiuso positive, grazie alla possibile intesa tra democratici e repubblicani al Congresso USA per evitare uno shutdown federale, e per il sostegno monetario all’economia arrivato dalla People’s Bank of China (Pboc).
Questo produce un effetto positivo anche sui mercati europei, che guadagnano in media +0,7% alle 12.00 CET.
L’oro ha raggiunto un nuovo record, superando per la prima volta i 3.000 Dollari/oncia, un rialzo spinto dalle preoccupazioni per gli effetti dei dazi e dalla ricerca di beni rifugio degli investitori.
Anche i dati sull'inflazione negli Usa rafforzano l'idea che la Fed potrebbe allentare la sua politica monetaria in futuro, contribuendo al favore per i metalli preziosi.
Le borse cinesi hanno toccato i massimi 2025, con Shanghai a +1,8% e Shenzhen +2%, grazie anche agli stimoli economici annunciati da Pechino. Hong Kong ha guadagnato +2,3%, con Alibaba e Tencent che segnano rialzi superiori al +4%.
La Borsa giapponese ha chiuso in positivo, col Nikkei a +0,7%, trainato dal settore tecnologico, mentre il Ministro degli Esteri giapponese ha protestato contro i dazi imposti dagli USA sulle importazioni di acciaio e alluminio.
Sul fronte dei bond, oggi, 14 marzo, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi decennali è stabile a 115 bps, col rendimento del Btp benchmark al 4,0%. Nonostante la debolezza di Wall Street e il rallentamento dell’inflazione negli USA, non c'è stato un aumento degli acquisti di Treasury americani. Il rendimento dei Treasury 10 anno è rimasto invariato a 4,29%, ben sotto al picco di gennaio di 4,80%.
Dopo la schiarita al Congresso sui finanziamenti federali, il sentiment sui mercati sembra migliorato. I future sui principali indici USA segnano in media +0,7%.
Il conflitto russia-ucraino rimane un tema caldo: Vladimir Putin ha dichiarato che una tregua sarebbe sensata solo se porta a una pace duratura. Trump registra una parziale apertura sulla questione, pur avvertendo che le dichiarazioni sono ancora incomplete.
Nel settore energetico, il prezzo del petrolio resta instabile e senza una direzione chiara. Le tensioni geopolitiche, unite alla politica commerciale di Trump, continuano a influenzare il mercato. Trump ha anche intensificato le sanzioni contro l'Iran, prendendo di mira il ministro del petrolio iraniano e diverse entità legate alla "flotta ombra" iraniana, per fermare le esportazioni di petrolio e le attività destabilizzanti ad esse legate.
L'indice Bcom di Bloomberg, che sintetizza le principali materie prime, si avvia a concludere la quinta settimana positiva delle ultime sei, sostenuto dalla ripresa prevista in Cina e dai piani d’investimento europei per infrastrutture e difesa.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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