Partenza 2022 positiva per le Borse, nonostante Covid, inflazione alta e tassi.
Oggi, dal meeting Opec+, stime della domanda e quote aggiornate.
Settimana ricca di dati sull’inflazione Europea: forse segnali di stabilizzazione.
Incredibile! Apple sopra i $ 3 triliardi di capitalizzazione.
Le Borse europee sono partite col piede giusto nella prima seduta del 2022. Col listino italiano in testa, +0,5% e vicino ai massimi di novembre, ed un progresso del +0,4% dell’Eurostoxx50, si conferma il trend positivo gia’ visto nel 2021, che ha portato l’indice Stoxx600 Europe a sfiorare il +20%, ma anche il Cac40 francese toccare il +29% ed il FtseMib italiano il +23%.
Inaspettatamente il comparto europeo piu’ brillante di ieri, 3 gennaio, e’ stato quello automobilistico, dopo che il pioniere dell’auto elettrica Tesla ha annunciato di aver venduto oltre 936 mila unita’, quasi il doppio rispetto al mezzo milione scarso del 2020.
L’azione Tesla ha chiuso la seduta a Wall Street con un sontuoso +14%, e cio’ ha contribuito a mettere in una buona prospettiva anche gli altri titoli del settore.
Restiamo tuttavia convinti che il 2022 porti con se’ diverse incertezze: l’inflazione e’ troppo alta e non accenna a diminuire, le Banche Centrali sono indotte a ripristinare una politica monetaria piu’ convenzionale e meno espansiva, ed anche i Governi dovranno rivedere in termini meno emergenziali le loro politiche fiscali.
Anche Wall Street ha iniziato il nuovo anno in rialzo, col Dow Jones, +0,68%, e lo S&P 500, +0,64%, a segnare nuovi record. Il balzo maggiore e’ stato tuttavia per il Nasdaq, + 1,20%.
L’azione Apple, col +0,97% di ieri, 3 gennaio, ha permesso al gigante di Cupertino di diventare la prima Societa’ quotata al Mondo a superare la soglia dei 3.000 miliardi di Dollari di capitalizzazione: solo ad Agosto 2020 festeggiavamo i 2.000 miliardi...WoW!
Oggi, 4 gennaio, e’ una giornata importante per il prezzo del petrolio ed, in parallelo, per l’inflazione, visto che almeno meta’ dei rialzi dei prezzi alla produzione (PPI) sono imputabili all’impennata del greggio nel 2021.
Dalla riunione odierna dell’Opec+ (cartello dei principali esportatori piu’ partners), la prima dopo la nomina a nuovo segretario del kuwaitiano Haitham al-Ghais, si attendono sia le nuove previsioni sulla domanda che le nuove quote di produzione mensile, per le quali e’ previsto al momento un incremento di 400 mila barili al mese.
Nell’attesa delle novita’, il WTI (Greggio di riferimento texano) scambia a 76.6 Dollari/barile (ore 12.30 CET).
Quella di ieri, 3 gennaio e’ stata una giornata povera di dati macro, se si eccettua l’atteso aggiornamento sulle vendite al dettaglio in Germania a novembre, cresciute del +0,6% mensile, ma scese del -2,9% rispetto a novembre 2020. Le nuove stime per la variazione 2021 indicano ora un modesto +0,9%.
Sul fronte obbligazionario, finalmente, qualche novita’. Il rendimento del Treasury dcennale Usa e’ salito ieri di 10 punti base in una sola giornata a +1,62% e stamattina, 4 gennaio, allunga ulteriormente a +1,64%, incorporando attese di rialzi numerosi e ravvicinati dei tassi ufficiali da parte della FED (Banca Centrale Usa).
La stessa tendenza, con movimenti piu’ misurati, si rileva in Europa, dove il differenziale di rendimento tra il BTP decennale benchmark italiano ed il Bund tedesco resta stabila attorno a 134 punti base, ma il rendimento del BTP e’ risalito a 1,20% (ore 12.45 CET).
Poche novita’, invece, sul mercato valutario: l’Euro e’ stabile a 1,129 Dollari, mentre perdura la debolezza dello Yen giapponese, col cross Dollaro/Yen sopra 116,1, livello massimo da gennaio 2017.
Timido tentativo di rimbalzo, con abbondante volatilita’, per le principali cryptovalute. Bitcoin sale del +1,4% a 46.600 Dollari, ma resta lontanissimo dal picco di inizio novembre a quota 67.700.
A partire da oggi, la prima settimana 2022 si arricchisce di appuntamenti macro, ed in particolare sull’inflazione di dicembre: oggi, 4 gennaio e’ uscita quella francese, +2,8% YoY, invariata e in inea con le stime, domani quella italiana e giovedì 6 quella tedesca. Venerdì 7 gennaio sara’ resa nota quella media dell’Euro Zona, prevista in lieve rallentamento al +4,7% dal +4,9% di novembre.
Inizio 2022 spumeggiante anche per la Borsa di Tokyo, dove l’indice Nikkei, sostenuto dalla debolezza dallo Yen e dall’ottimismo di Wall Street, ha chiuso in rialzo del +1,77% mentre l'indice più ampio Topix ha guadagnato il + 1,9%. Gia’ nel 2021 la valuta giapponese aveva perso il 10% di valore contro il Dollaro, una vera manna dal cielo per l’economia esportatrice giapponese.
A fine mattinata, anche i listini europei si muovono energicamente al rialzo, con progressi medi del +1% (ore 13.00 CET). I futures su Wall Street anicipano aperture stabili, rispetto alle chiusure da record storico di ieri sera.
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