Il crollo di Tesla ha raggiunto il supporto?

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Il prezzo del titolo Tesla ha subito un'inversione di tendenza da inizio anno, perdendo quasi il 40% dai massimi di dicembre. Con le vendite in calo, la concorrenza che si fa sempre più agguerrita e il pubblico contrariato da Elon Musk, la domanda che ci si pone è se il titolo abbia finalmente trovato un sostegno o se invece possa subire un ulteriore ribasso.

I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.

Perché Tesla sta facendo fatica?

Nel 2025 Tesla non è riuscita a performare adeguatamente rispetto al mercato, e le ragioni non sembrano essere difficili da individuare. Le vendite in Europa sono crollate, con un calo delle immatricolazioni in Germania di quasi il 60% a gennaio, e persino la California - che è uno dei mercati principali di Tesla - ha registrato un calo dell'8% nel Q4. Nemmeno la debolezza in Cina è stata d'aiuto, dato che la rivale locale BYD continua a dominare, facendo leva su costi più bassi e prezzi aggressivi per spodestare Tesla dai principali mercati in crescita.

Al contempo, la figura pubblica di Musk, che sta diventando sempre più polarizzante, ha avuto ripercussioni sul marchio. Il suo sostegno al partito tedesco di estrema destra AfD ha scatenato una reazione in tutta Europa, con il disinvestimento dei fondi pensionistici nonchè proteste sempre più frequenti davanti alle fabbriche Tesla. Persino negli Stati Uniti, le sue gesta politiche pongono Tesla agli antipodi di un'amministrazione repubblicana che sta riducendo i sussidi per i veicoli elettrici, mettendo direttamente a repentaglio un'importante sorgente di domanda.

Dal punto di vista finanziario, il quadro non è certo migliore. Le ultime cifre mostrano un calo del 23% dell'utile operativo rispetto all'anno precedente, con margini di profitto messi a dura prova. Gli analisti hanno ridotto gli obiettivi di prezzo e si teme che lo status di “premium” di Tesla stia svanendo. Tuttavia, nonostante tutta questa negatività, il titolo ha raggiunto un livello tecnico interessante.

Un test tecnico fondamentale

Dopo aver toccato i massimi storici a dicembre, il prezzo delle azioni di Tesla ha iniziato una ripida discesa, con massimi e minimi più bassi che confermavano un forte slancio ribassista. Il titolo è però sceso fino a un'importante zona di supporto, che in precedenza fungeva da resistenza durante il 2024, prima di essere infranta durante il rally post-elettorale di novembre.

Quest'area è inoltre sostenuta da diversi indicatori tecnici chiave:

  • La media mobile semplificata a 200 giorni, un livello attentamente osservato dagli investitori di lungo periodo.

  • Il VWAP si è ancorato ai minimi del 2024, che i trader istituzionali spesso utilizzano per valutare il fair value.

  • L'RSI, che è sceso in territorio di ipervenduto (sotto 30) per la prima volta dall'aprile 2024.


Per ora Tesla si trova a un bivio. Se il livello di supporto dovesse reggere, si potrebbe assistere a un rally di sollievo grazie all'intervento dei compratori. Se invece si rompe, la prossima discesa potrebbe risultare ancor più marcata. Con il momentum ribassista ancora in controllo, le prossime sedute risulteranno cruciali per determinare se Tesla potrà stabilizzarsi, o se il sell-off potrà proseguire ulteriormente.

Tesla (TSLA) Grafico a candela giornaliero
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