HFT il trading di domani? No il trading di oggi e ti spiego....

HFT il trading di domani? No il trading di oggi e ti spiego perchè.

Come nasce il potenziale di profitto dall'HFT?

Sfruttando condizioni di mercato che non possono essere rilevate dall'occhio umano, gli algoritmi HFT puntano a trovare un potenziale di profitto in tempi ultra-brevi. Un esempio è l'arbitraggio tra futures ed ETF sullo stesso indice sottostante. Mettendo a confronto i grafici tra i due asset si nota che quanto più si approfondisce lo zoom dei grafici, tanto maggiori sono le differenze di prezzo tra due titoli che a prima vista sembrano perfettamente correlati. Si noti che l'asse per entrambi gli strumenti è diverso. I differenziali di prezzo sono significativi, anche se appaiono agli stessi livelli orizzontali. Quindi, ciò che a occhio nudo sembra perfettamente in sincronia si rivela avere un serio potenziale di profitto se visto dalla prospettiva di algoritmi fulminei.

Trading automatizzato

Nei mercati statunitensi, la SEC ha autorizzato gli scambi elettronici automatizzati nel 1998. Circa un anno dopo è iniziato l'HFT, il cui tempo di esecuzione degli scambi era all'epoca di pochi secondi. Nel 2010, questo tempo si era ridotto a millisecondi , e oggi, un centesimo di microsecondo è sufficiente per la maggior parte delle decisioni e delle esecuzioni degli scambi HFT. Data la crescente potenza di calcolo, in un futuro relativamente prossimo sarà possibile lavorare a frequenze di nanosecondi e picosecondi tramite l'HFT. Bloomberg riporta che nel 2010 l'HFT "rappresentava più del 60% di tutto il volume azionario degli Stati Uniti", ma questo si è rivelato un punto di massima espansione. Nel 2013, la percentuale era scesa a circa il 50%. Bloomberg ha inoltre rilevato che nel 2009 "i trader ad alta frequenza muovevano circa 3,25 miliardi di azioni al giorno. Nel 2012 erano 1,6 miliardi al giorno" e "i profitti medi sono scesi da circa un decimo di centesimo per azione a un ventesimo di centesimo".

Partecipanti all'HFT
Il trading HFT deve idealmente avere la più bassa latenza di dati possibile (ritardi temporali) e il massimo livello di automazione possibile. Per questo i partecipanti preferiscono operare in mercati con alti livelli di automazione e capacità di integrazione nelle loro piattaforme di trading. Queste includono NASDAQ, NYSE, Direct Edge e BATS. L'HFT è dominato da società di trading proprietarie e si estende a diversi titoli, tra cui azioni, derivati, fondi indicizzati, ETF, valute e strumenti a reddito fisso. Un rapporto della Deutsche Bank (ETR:DBKGn) del 2011 ha rilevato che tra gli attuali partecipanti all'HFT, le società di negoziazione per conto proprio rappresentavano il 48%, i desk di negoziazione per conto proprio dei broker-dealer multiservizi il 46% e gli hedge fund circa il 6%.

Esigenze di infrastruttura per l'HFT
Per il trading ad alta frequenza, i partecipanti devono disporre delle seguenti infrastrutture: Computer ad alta velocità, che necessitano di aggiornamenti hardware regolari e costosi; Co-locazione. Vale a dire, una struttura tipicamente costosa che collochi i computer di trading il più vicino possibile ai server della borsa, per ridurre ulteriormente i ritardi; feed di dati in tempo reale, necessari per evitare ritardi anche di un solo microsecondo che possono avere un impatto sui profitti; e algoritmi informatici, che sono il cuore di HFT.

Vantaggi dell'HFT
L'HFT è vantaggioso per i trader, ma aiuta il mercato nel suo complesso? Alcuni vantaggi generali del mercato citati dai sostenitori dell'HFT sono: Gli spread tra domanda e offerta si sono ridotti in modo significativo grazie al trading HFT, rendendo i mercati più efficienti. Le prove empiriche dimostrano che dopo che le autorità canadesi, nell'aprile 2012, hanno imposto commissioni che scoraggiavano l'HFT, gli studi hanno suggerito che "lo spread denaro-lettera è aumentato del 9%", probabilmente a causa del calo degli scambi HFT. L'HFT crea un'elevata liquidità e quindi attenua gli effetti della frammentazione del mercato. L'HFT contribuisce alla scoperta dei prezzi e al processo di formazione dei prezzi, poiché si basa su un gran numero di ordini.

Passiamo adesso al concetto di capitale, cosa voglio ottenere dal mio capitale finanziario?

Io lo voglio proteggere e voglio farlo rendere il più possibile.

Queste due affermazioni sono in antitesi, perché più cerco la protezione e cioè la sicurezza e più mi allontano dal rendimento.

Più vado verso la ricerca del rendimento e più mi allontano dalla protezione del capitale.

Apparentemente, quindi, i due compiti che mi prefiggo non sono conciliabili. La maniera per renderli se non completamente conciliabili il più possibile compatibili secondo me è quella di dividere il capitale.

La mia strategia quindi, riferita all’equilibrio fra prudenza e rischio io la chiamo: 80+10+10.

L’80% del mio capitale viene investito con l'obiettivo di mettere il capitale stesso al riparo da grandi oscillazioni e che mi permetta una piccola rivalutazione cercando di battere l'inflazione.

Il 10% lo investo sul mercato azionario, con un obiettivo di medio lungo (12, 18, 24 mesi). Scelgo titoli sulla base dei fondamentali, con una particolare attenzione verso quei titoli che abbiano la capacità di produrre utili e che diano possibilmente dei dividendi trimestrali a chi possiede le loro azioni. Scelgo sempre i titoli guardando il rapporto tra il prezzo e il rendimento in maniera tale che ci sia un rapporto conveniente quando acquisto. Non faccio trading su questi titoli ma al contrario li tengo in portafoglio per molti mesi. Con il mio portafoglio “One Shot per l'Investitore di Valore” tengo in media 20 azioni americane in portafoglio, mediamente le nuove entrate sono due al mese e quindi la gestione del portafoglio è molto leggera e non impegnativa.

L'altro 10% del mio capitale lo investo su altri strumenti con obiettivo di breve (operazioni che si concludono giornalmente o al massimo in poche settimane). A seconda dei momenti dell'anno queste operazioni possono essere nel mercato azionario o in quello delle commodities, mentre per quanto riguarda i Futures e per quanto riguarda l'investimento in HFT Trading in Alta Frequenza non c'è un momento specifico dell'anno in quanto la loro natura permette di utilizzarli 365 giorni su 365.

Voglio precisare per quanto riguarda il mercato azionario, che per sua definizione può dare profitti strutturalmente solo se l'indice nel suo complesso sta avendo una performance positiva. Non è possibile, ripeto non è possibile aspettarsi guadagni strutturali dal mercato azionario se si trova in una fase di ribasso del mercato stesso. Vorrei fare un esempio per far capire bene questo concetto, immaginate il mercato azionario come se fosse un pezzo di terra coltivato da un contadino. Pensare di rimanere sul mercato azionario investendo 365 giorni l'anno, per fare un'analogia sarebbe come aspettarsi che un fondo agricolo ci desse il raccolto ogni giorno… e non è così. Così come il contadino sa che per avere il raccolto del grano in giugno deve seminare in novembre e fa le azioni giuste per poterlo raccogliere.

Così un trader deve sapere quando è il momento di raccogliere e quando è il momento di seminare.

Per fare questo è fondamentale avere esperienza, se questa esperienza non si possiede io dico che essere abbonati al mio blog MarcoBernasconitrading.com permette di sapere sempre ogni giorno in quale momento dell'anno il trader/contadino si trova perché non confonda novembre con giugno.

In questo panorama di diversificazione appunto chiamato 80+10+10, torno al concetto dell'HFT Trading in Alta Frequenza.

Questo tipo di trading rivoluzionario gestito da un software è organizzato in maniera assolutamente rischiosa, ma grazie alla tecnologia allo stesso tempo altamente remunerativa. Vedo una piccola parte del mio capitale correttamente investita in questo sofisticato strumento alla ricerca di un alto rendimento.

Mi piace l'idea che ci sia un software che faccia trading al posto mio. Innanzitutto perché il trading che fa un software è precluso all'essere umano. La velocità di esecuzione su cui si basa il Trading in Alta Frequenza non può essere fatta da un essere umano. Quindi questo comunque sarebbe un trading che io non potrei fare da solo diversamente. Aggiungo che il trading fatto con un software manleva me stesso dalla responsabilità dell'operatività, e chi conosce anche poco il trading sa quanti danni fa il trader a se stesso non riuscendo ad applicare con sistematicità la strategia che ha pianificato.

Concludendo proprio per le ragioni per le quali ho iniziato che sono ragioni di prudenza e protezione ma anche di raggiungimento di performance ritengo che una parte del mio capitale sia correttamente investita nell'HFT Trading in Alta Frequenza. E ritengo che se anche voi sposate questo concetto, anche una piccola parte del vostro capitale dovrebbe essere investita nel Trading in Alta Frequenza che sto sperimentando.

Per questa ragione è un'opportunità concessa veramente a pochi e all'inizio quella che io sto testimoniando quotidianamente. Sistemi di trading in alta frequenza dedicati all'investitore privato in questo momento sono pochissimi nel mondo e questo è l'unico disponibile in Italia.



Grazie alla mia attività di blogger/influencer ho avuto la possibilità di venire in contatto con numerose aziende che mi chiedevano di recensire i loro prodotti. Sinceramente non avevo mai trovato niente che mi piacesse al punto tale di accettare la proposta di diventare testimonial del loro servizio. Prima di accettare ho deciso di testare personalmente il servizio di HFT trading in alta frequenza ideato da questo geniale ingegnere informatico e dal suo team di soci.

Ho testato per 9 mesi in privato questo servizio apprezzandone la grande validità. Sinceramente non mi ero mai imbattuto in un servizio di trading automatico così efficiente. Dal 3 dicembre ho accettato di diventare loro testimonial, hanno insistito veramente tanto e hanno lodato la mia serietà e competenza io ho promesso di raccontare in un diario tutto quello che accadrà al mio conto di trading, nel bene e nel male con una serie di video come quello pubblicato in questa pagina che vi invito a vedere.

Il Trading in Alta Frequenza che sto testando avviene direttamente sul conto trading del cliente.

Sul conto trading del cliente aperto su una banca esterna alla società proprietaria del software viene installato "l’uso di una licenza di software per 1 anno". Il software gestito dalla società stessa tramite un computer centrale opera per conto del cliente e tutti i profitti generati sono a quel punto del cliente stesso. Il capitale necessario è minimo ed accessibile a praticamente tutti. Volete sapere che tipo di rendimento può dare questa operatività? Il rendimento medio finora avuto nel mio conto trading con questo metodo è stato di €25/30 al giorno su un capitale di €5.000, mi aspetto un rendimento annuo di €5.000/5.500 oppure del 100/110%. Il rendimento mensile sarebbe di circa €450, avendo investito solo €5.000. Il mio obbiettivo è quello di crearmi una rendita mensile paragonabile ad uno stipendio di €1350/1400 avendo investiti solo €15.000. Continuerò anche domani a raccontare di più sul trading HFT in alta frequenza, un trading altamente innovativo che solo adesso sta diventando accessibile agli investors retail (piccoli investitori).

Fino ad oggi sta andano così:
Su un capitale di solo €5.000 realizzati: €777,26 in 30 sessioni - solo il 16 gennaio 2023 €29,86
Proiezione saldo dopo 1 anno di operatività €10.669,91.
Proiezione percentuale dopo 1 anno di operatività +105,65%
I dati forniti sono basati sui risultati reali ottenuti sul mio conto trading aperto su MultiBank il 3 dicembre 2022.

Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio Trading in alta Frequenza contattami.

Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.

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