Ancora una seduta interlocutoria sul mercato azionario, con Wall Street che ha chiuso comunque positiva rispetto al giorno precedente. Uno studio di una nota banca di investimento, intanto, raccomanda prudenza, in ragione del fatto che, secondo 205 gestori americani tra i più noti, il 90% avrebbe dichiarato che la borsa USA sia decisamente sopravvalutata.
L’incertezza resta predominante, e il mercato è in bilico tra nuovi potenziali dazi da parte del governo degli Stati Uniti e le dichiarazioni della Fed ricavate dalla pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione del FOMC. Dal documento si comprende come la Fed sia decisa a mantenere i tassi invariati per qualche tempo, in mezzo a un'inflazione ostinata e ai dubbi legati alla politica economica degli Stati Uniti.
Nel frattempo, il presidente Trump ha segnalato nuovi dazi del 25% su automobili, semiconduttori e prodotti farmaceutici già ad aprile, ma il mercato sembra non credere più a minacce non seguite dai fatti.
VALUTE, IL DOLLARO INSISTE
Sale il dollaro, alimentato dalle incertezze economiche e geopolitiche. Sebbene non sia presente una vera e propria avversione al rischio, si respira un’aria di ribassi per le altre valute, che tecnicamente, però, sono ancora in una fase di accumulazione, ma solo fino a che tengono i supporti chiave.
Le aree da osservare sono 1.0400 e 1.0350 per la moneta unica, mentre per la sterlina sono poste a 1.2540 e 1.2380. USD/JPY scende costantemente e rimane scollegato dagli altri dollari, per via della possibilità che la BoJ possa alzare ancora i tassi di interesse. Target possibili a 148.60 e 147.20, aree di swing statiche in confluenza con livelli dinamici.
USD/CAD è tornato sopra 1.4200 ma lontano dalla resistenza chiave di 1.4270, precedente supporto ora divenuto resistenza chiave di medio termine. Le valute oceaniche per ora tengono i guadagni e restano sostenute sopra i supporti cruciali di 0.6325 e 0.5675.
FOMC
La maggior parte dei funzionari della Fed ha riconosciuto, durante l’ultima riunione del FOMC, che l'elevato livello di incertezza giustifica un approccio più cauto sui tassi. La maggior parte dei banchieri ha sottolineato la necessità di ulteriori prove di un'inflazione in calo per decidere a favore di un allentamento futuro. I rischi dell’andamento dei prezzi sono ancora posizionati al rialzo, specie se dovessero essere introdotti cambiamenti nelle politiche commerciali (i dazi), interruzioni geopolitiche delle catene di approvvigionamento e una spesa delle famiglie più forte del previsto.
La Fed ha mantenuto il tasso sui fondi federali stabile nell'intervallo 4,25%-4,5% a gennaio, interrompendo il suo ciclo di tagli dei tassi dopo tre riduzioni consecutive nel 2024.
UK, INFLAZIONE IN RIALZO
Il tasso di inflazione nel Regno Unito ha subito un'accelerazione, salendo al 3% anno su anno a gennaio 2025, il livello più alto da marzo 2024, e superiore rispetto al 2,5% del mese precedente e anche al di sopra delle previsioni del 2,8%.
I maggiori contributi sono arrivati dal settore dei trasporti, per lo più legati agli aumenti delle tariffe aeree e dei carburanti, parzialmente compensati da un effetto al ribasso del settore automotive. I prezzi sono cresciuti a un ritmo più rapido anche nei settori della cultura e istruzione a causa dell'inclusione dell'imposta sul valore aggiunto del 20% sulle tasse delle scuole private.
L'inflazione dei servizi è salita al 5% dal 4,4% del mese precedente, ma è rimasta sotto le previsioni della BoE del 5,2%. L'inflazione core è salita al 3,7% su base annua dal 3,2%, in linea con le previsioni. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,1%, meno delle previsioni di un calo dello 0,3%. La sterlina tiene ma per ora non sfonda al rialzo.
PESO MESSICANO IN CALO
Il peso messicano si è indebolito oltre i 20,4 per USD, avvicinandosi al minimo degli ultimi tre anni di 20,85 testato ripetutamente dall'inizio del 2025, a causa delle rinnovate minacce tariffarie del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il Presidente ha ribadito l’intenzione di alzare le tariffe sulle importazioni di prodotti automobilistici, semiconduttori e farmaceutici il prossimo 2 aprile, aumentando le preoccupazioni sulle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Messico.
Il peso ha anche dovuto affrontare il recente taglio dei tassi di 50 punti base da parte della banca centrale (tassi al 9,50%) e le prospettive di un ulteriore allentamento, che potrebbe ridurre il delta tasso con i Fed Funds. Solo un eventuale accordo sulla guerra Russia-Ucraina potrebbe allentare la pressione di breve termine sulla valuta messicana.
Buona serata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.
Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.