ACTIVTRADES:USDJPY   Dollaro / Yen giapponese
Venerdì l'S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno chiuso in calo dello 0,1%, non lontano dai massimi storici, mentre il Dow ha chiuso leggermente positivo. Questa volta, a causare il leggero segno meno, sono state le big cap, con Nvidia che ha perso oltre il 3%, e in ribasso per la seconda seduta consecutiva. Tutto il settore tecnologico però ha ceduto terreno, tra cui Broadcom (-4,4%), Qualcomm (-1,4%), e Micron (-3,2%). Apple ha chiuso un rosso anch’essa, con un -0.4%. Al contrario, il settore dei beni di consumo voluttuari ha guidato i guadagni, sostenuto da un aumento dell’1,6% in Amazon.

In territorio positivo anche i servizi di comunicazione, con Alphabet in rialzo dell'1,4%. Sul fronte dei dati, i PMI pubblicati in apertura di sessione sono risultati migliori delle attese, così come sono scese le richieste di sussidi di disoccupazione. A livello settimanale, l'S&P 500 è salito dello 0,8%, il Nasdaq è salito dello 0,1% e il Dow è salito dell'1,8%, registrando la sua migliore settimana dal mese di maggio.

VALUTE

Sul fronte valutario, nonostante la forza generalizzata del biglietto verde, in ragione dei migliori dati macro, la moneta unica ha retto il colpo abbastanza bene, riuscendo a non perdere quota 1.0670 e chiudendo poi la settimana a livello di 1.0690. Analogamente il Cable ha tenuto per ora quota 1.2620 anche se ha faticato per via della tenuta dei supporti di EurGbp tra 0.8420 e 0.8435. Tecnicamente la tenuta di questi livelli, potrebbe portare i prezzi a 1.0750 e 1.2700 10 rispettivamente per EurUsd e GbpUsd.

Intanto il UsdJpy ha chiuso non lontano da 160, il famoso livello di intervento di fine aprile. La BoJ ha minacciato interventi verbalmente, ma niente di più, almeno per il momento. Abbiamo più volte segnalato il fatto che a spingere a favore di un intervento c’è l’eccessivo rialzo del dollaro, ma ci sono anche forze che spingono per il mantenimento di uno Jpy debole, e queste sono rappresentate dalle debolezza dello Yuan che contro biglietto verde, continua a perdere. E il Giappone non può permettersi una rivalutazione dello Jpy se anche lo Yuan non rialza la testa, pena una perdita di competitività in Asia. Oceaniche che hanno tenuto di più di euro e sterlina anche se siamo su supporti chiave a 0.6630 e 0.6110 rispettivamente.

PMI MIGLIORI NEGLI USA

L’indice S&P Global US Composite PMI è salito a 54,6 a giugno, il livello più alto da aprile 2022, rispetto al 54,5 di maggio. Il settore dei servizi ha mostrato il miglioramento più significativo con un PMI di 55,1, mentre anche il settore manifatturiero ha contribuito al rialzo con un PMI di 51,7, sebbene la crescita sembra sia in rallentamento.

La fiducia delle imprese per il prossimo anno, in particolare nei servizi, e la crescente domanda che porta ad una maggiore capacità operativa hanno spinto le aziende ad espandere la propria forza lavoro per la prima volta in tre mesi.

UK SALGONO LE VENDITE AL DETTAGLIO

Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono cresciute del 2,9% su base mensile a maggio 2024, riprendendosi da un calo dell’1,8% rivisto al rialzo in aprile e molto superiore alle previsioni di un aumento dell’1,5%. Si tratta dell’aumento maggiore in quattro mesi, con le vendite nei negozi non alimentari in aumento del 3,5%, il massimo da aprile 2021.

I settori che hanno sovraperformato son quello dell’abbigliamento e calzature, mobili e negozi di attrezzature sportive, giochi e giocattoli, in un contesto migliore generato dalle promozioni. Inoltre, le vendite presso i rivenditori online, sono aumentate del 5,9%, il maggiore aumento mensile e livello dell’indice da aprile 2022. Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,3%.

PMI TEDESCO IN CALO

Il PMI manifatturiero tedesco è sceso a 43,4 a giugno 2024 da 45,4 di maggio e ben al di sotto delle previsioni di 46,4, secondo le stime preliminari. La lettura ha indicato una contrazione maggiore nell’attività industriale, poiché la produzione è diminuita, dopo essersi stabilizzata a maggio. Anche i nuovi ordini sono diminuiti rapidamente e le vendite all’estero sono diminuite al ritmo più rapido da marzo.

Inoltre, l’occupazione si è ridotta per il dodicesimo mese consecutivo Nel frattempo, il sentiment nel settore manifatturiero è rimasto invariato rispetto al mese precedente, rimanendo quindi ai massimi da febbraio 2022.

SETTIMANA ENTRANTE

Negli Stati Uniti, i dati chiave saranno quelli sui prezzi PCE, i rapporti sul reddito e sulla spesa personale, oltre ovviamente, ai soliti interventi dei rappresentanti della Federal Reserve. Ma non dimentichiamo la terza rilevazione del pil del primo trimestre, gli ordini di beni durevoli, le vendite di case nuove e la fiducia dei consumatori del Conference Board. A livello globale, attesa per le decisioni sui tassi di interesse in Turchia, Svezia e Messico.

Poi c’è molto interesse per i tassi di inflazione per Canada, Australia e Area euro. Infine saranno cruciali anche il tasso di disoccupazione in Germania, l’indice Ifo e la fiducia dei consumatori GfK. In Giappone, vendite al dettaglio, tasso di disoccupazione e la produzione industriale potrebbero finalmente far muovere la BoJ.

Buon trading e buon fine settimana.

Saverio Berlinzani




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