Per molti lettori il nome è sconosciuto, ma in questi ultimi giorni sta attirando le attenzioni degli esperti. Stiamo parlando di Zilliqa (ZIL), un progetto che ha pubblicato il suo whitepaper nel secondo semestre del 2017 ed ha visto le prime quotazioni su alcuni exchange asiatici alla fine di gennaio, subendo in pieno la tempesta che si è abbattuta su tutto il settore nel corso del primo trimestre. Le sue quotazioni hanno raggiunto il minimo lo scorso 9 marzo ($0,034) registrando una perdita superiore al 75% dal primo giorno di scambi - 25 gennaio - a $0,1368.
Riuscendo a mantenere un basso profilo e senza suscitare troppa attenzione, il team in poco tempo è riuscito a raccogliere i cocci di un debutto disastroso. L’attenzione è iniziata a salire durante lo scorso fine settimana e il 6 maggio la capitalizzazione totale ha superato il miliardo di dollari.
Nel corso dell’ultimo mese Zilliqa ha visto moltiplicare per quattro volte il suo valore con una performance che sfiora il 390%. Con un rialzo che nelle ultime 24 ore sfiora il 20%, oggi la coin supera i 20 centesimi di dollaro portandosi oltre $1400 milioni di capitalizzazione, conquistando un posto di diritto tra le prime 25 della classe.
Il rialzo in corso festeggia l’entrata nei listini di due importanti exchange della Corea del Sud: Upbit e Bithumb. Zilliqa è un progetto basato a Singapore con l’obiettivo di risolvere il problema di scalabilità che pesa su molte criptovalute anche famose come bitcoin, utilizzando lo sharding, tecnologia che sarà introdotta anche su Ethereum, così come recentemente annunciato dal suo fondatore Vitalik Buterin.