GEFRAN: occhio al supporto LONG & SHORT
Fabio Pioli
Sta affrontando forti livelli statici ma questa volta di supporto e su grafico mensile (8,70 euro) anche Gefran e, se dovesse romperle, il titolo sarebbe da abbandonare ad uno short con stop-loss a 11,96
Fig 1. GEFRAN– Grafico mensile.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
Analisitecnica
ALFONSINO: nessuna sorpresaLONG & SHORT
Fabio Pioli
Sinora non ha dato nessun tipo di sorpresa il titolo Alfonsino : un monotono ribasso e perdita di valore dalla data della sua quotazione iniziale.
Per cambiare questa monotonia e cambiare anche trend, da negativo a positivo, occorre che la resistenza statica di 0,87 su grafico settimanale venga rotta. In tal caso si può andare long con stop-loss a 0.666 ( Figura 1 )
Fig 1. ALFONSINO – Grafico settimanale.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
TENARIS: supporto forteLONG & SHORT
Fabio Pioli
E’ difficile non accorgersi del forte supporto che c’è sul grafico giornaliero di Tenaris .
Una rottura al ribasso di 13,69 proporrebbe quindi uno short con stop-loss a 14,85 ( Figura 1 ).
Fig 1. TENARIS– Grafico giornaliero.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
IVECO: vicino a un long?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Potrebbe essere vicino il tempo per Iveco per tirare su la testa.
Il titolo infatti non ha fatto che scendere dalla data della sua prima quotazione ma adesso che la soglia di trend si approssima si può concretamente ritenere che se la dovesse superare si troverebbe in un primo e inusitato trend rialzista ( Figura 1 )
Fig 1. IVECO – Grafico settimanale.
Long dunque al superamento settimanale di 5,56 con stop-loss a 4,58.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
ANALISI INTERMARKET SETTORE DELLA MODA: QUANDO ACQUISTARE?Buongiorno a tutti.
L’articolo che voglio proporvi presenterà il settore azionario dell’abbigliamento, del lusso e della moda.
Le aziende che andrò a menzionare saranno le americane:
• Ralph Lauren
• Foot Locker
• Nike
• Capri Holdings
Dopo una breve presentazione delle diverse società mi servirò dell’analisi intermarket per andare a creare degli indici di forza con un unico obiettivo:
“In che particolari contesti le stesse aziende vanno a performare bene?”
Lo scoprirete all’interno dell’articolo.
Buona lettura.
RALPH LAUREN CORPORATION
Ralph Lauren Corporation è un’azienda statunitense operante nel settore dell’abbigliamento, del marketing e della distribuzione dei prodotti in quattro categorie: abbigliamento, casa, accessori e profumi.
L’azienda presenta diversi marchi:
• Polo Ralph Lauren
• Ralph Lauren Collection
• Lauren Ralph Lauren
• Double RL
• Denim & Supply
• Ralph Lauren Childrenswear
• Chaps e Club Monaco
Il segreto dei capi prodotti dall’azienda? La vasta gamma di tagli e stili disponibili, tutti pensati per soddisfare le diverse esigenze e i diversi gusti.
La società è stata fondata dallo stilista americano Ralph Lauren nel 1967. Esso risulta il 158° uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 6.6 miliardi di dollari.
Presenta una capitalizzazione di mercato di 6.39 miliardi e ha circa 13500 dipendenti. La sede principale si trova a New York.
Sito ufficiale dell’azienda: www.ralphlauren.de
FOOT LOCKER
È un’azienda specializzata di capi e calzature sportive. Con sede principale a New York, vanta 2800 negozi al dettaglio in 28 paesi tra i quali America, Europa, Asia, Australia e Nuova Zelanda. I diversi marchi compresi sono:
• Foot Locker
• Kids Foot Locker
• Champs Sports
• Eastbay
• Atmos
• WSS
• Sidestep
È stata fondata nel 1974 ed ha una capitalizzazione di mercato di 3.6 miliardi. Si propone di ispirare e rafforzare la cultura giovanile in tutto il mondo, alimentando una passione condivisa.
Sito ufficiale dell’azienda: www.footlocker-inc.com
NIKE
Con sede a Beaverton, è una multinazionale statunitense che produce calzature, abbigliamento e accessori sportivi. L’azienda nasce nel 1964 da Phil Knight e Bill Bowerman e, ad oggi, è il più grande fornitore di attrezzature sportive al mondo.
È sponsor tecnico di diverse squadre di calcio, tra le quali:
• Barcellona
• Atletico Madrid
• Liverpool
• Chelsea
• Tottenham
• Inter
• PSG
È molto conosciuta per la linea di calzature sportive Air Jordan nata nel 1984, ispirata al campione di pallacanestro Michael Jordan.
Vanta più di 70mila dipendenti in tutto il mondo e ha una capitalizzazione di mercato di 171 miliardi.
Sito ufficiale dell’azienda: www.nike.com
CAPRI HOLDINGS LIMITED
Capri Holdings Limited è una holding fondata da Michael Kors nel 1981 con sede nelle Isole Vergini britanniche che opera nel settore della moda e del lusso, vendendo in tutto il mondo vestiti, scarpe, orologi, borse e diversi accessori di lusso.
Nel 2017 la holding acquisisce il marchio Jimmy Choo (azienda britannica di alta moda fondata nel 1996 dallo stilista cino-malese Jimmy Choo e dall’imprenditrice Tamara Mellon) per 900 milioni di sterline e successivamente, nel 2018, Versace¬ (orgoglio italiano, fondata nel 1978 dallo stilista Gianni Versace e condotta dopo la sua morte dalla famiglia, nella quale spicca la figura di Donatella Versace).
La holding presenta una capitalizzazione di mercato di 6.6 miliardi e vanta all’attivo 9700 dipendenti.
Sito ufficiali delle aziende della holding:
• Michael Kors: www.michaelkors.it
• Versace: www.versace.com
• Jimmy Choo: row.jimmychoo.com
COME CREARE DEGLI INDICI DI FORZA CON LO SCOPO DI INTERCETTARE I MOMENTI NEI QUALI LE DIVERSE AZIENDE REGISTRANO, STATISTICAMENTE, DELLE BUONE PERFORMANCE
I miei lettori hanno appurato nel corso dei mesi quanto io faccia particolare affidamento su quelli che definisco “indici di rischio”. Essi non sono altro che degli indici di forza relativa tra svariati asset che hanno la funzione di indicare quando una particolare società, materia prima, obbligazione o currency tende ad avere delle buone o delle cattive prestazioni.
Il motivo per il quale vado a costruirli?
• Per avere una visione chiara dell’appetito al rischio degli investitori (quanto gli investitori sono disposti a rischiare sul mercato?)
• Per avere dei dati oggettivi e non soggettivi
• Perché qualsiasi articolo io scriva è sempre giustificato da una grande curiosità che, nel tempo, si è trasformata nella mia più grande passione
In questo articolo ne creerò uno per ogni azienda presentata con lo scopo di indicare tutti quei momenti nei quali ognuna di esse dovrebbe, in linea logica, performare bene.
RALPH LAUREN: INDICE DI FORZA XRT/GC1!
L’indice di forza che utilizzerò per Ralph Lauren sarà quello tra l’ETF SPDR S&P Retail e l’oro.
• L’ETF SPDR S&P Retail, mostrato nella figura successiva, fornisce visibilità al segmento della vendita al dettaglio:
L’ETF ingloba al suo interno aziende che operano nel campo della vendita al dettaglio di abbigliamento, di automobili, di computer ed elettronica, grandi magazzini, vendita al dettaglio di generi alimentari e farmaci, ipermercati, supermercati e svariati negozi specializzati. Ralph Lauren è integrata all’interno di questo settore nonostante non faccia parte del paniere dell’indice.
• L’oro non ha bisogno di presentazioni:
Perché la mia scelta sulla creazione dell’indice di rischio è ricaduta su questi due asset?
L’ETF sul settore retail è da considerare “risk on” e tende ad apprezzarsi quando gli investitori hanno una maggiore propensione al rischio; l’oro, dal canto suo, è il bene “risk off” per eccellenza, andando a reagire bene quando la propensione al rischio da parte degli attori del mercato è bassa o totalmente assente.
Per dimostrarvi il tutto graficamente andrò a correlare l’ETF ed il gold con l’indice di volatilità VIX:
A picchi del VIX corrispondono, metaforicamente parlando, picchi di paura/incertezza degli investitori; in quelli stessi momenti, quali sono i riflessi sull’ETF? Ribassi e/o ritracciamenti!
Diversa la situazione se si considera l’oro:
Nonostante la correlazione tra il metallo prezioso e l’indice di paura si mantenga in territorio misto, è innegabile il fatto che lo stesso metallo registri buone prestazioni quando le preoccupazioni sul mondo finanziario prendono piede.
In conclusione, che informazioni ingloba al suo interno l’indice di rischio XRT/GC1!?
• Quando si apprezza, gli investitori sono disposti a rischiare ed acquistano (attraverso svariati strumenti finanziari) aziende del campo retail
• Quando si deprezza, gli investitori non sono propensi al rischio e tendono ad acquistare i cosiddetti “beni rifugio” ai quali appartiene l’oro
Questi ultimi due punti sono dimostrati dalla correlazione inversa tra l’indice di rischio e il VIX:
La logica vuole che Ralph Lauren registri statisticamente delle buone performance in corrispondenza dei rialzi dell’indice di rischio ad essa associato. Questo è vero?
Direi di sì. A livello settimanale è possibile constatare che ai rialzi tendenziali dell’indice l’azienda americana registra delle buone performance; è vero anche il contrario: quando l’oro tende a sovraperformare il settore retail in maniera tendenziale, Ralph Lauren presenta delle prestazioni negative.
Negli 11 indicatori di rischio che prendo spesso in considerazione all’interno delle mie analisi è presente quello sul rapporto tra le aziende cicliche (XLY) e quelle difensive (XLP). Quando le cicliche sovraperformano le difensive il clima è da considerarsi risk-on, viceversa risk off; ciò è dimostrato nel grafico settimanale che segue:
Quando il VIX (e quindi la “paura” degli investitori) tende a salire XLP sovraperforma XLY, dando vita al cosiddetto “risk off” dei mercati (zone evidenziate nel grafico da rettangoli di color azzurro); viceversa, quando il VIX percorre delle traiettorie ribassiste o comunque si mantiene a valori inferiori dei 20 punti (che è lo spartiacque tra l’agitazione e la tranquillità degli attori del mercato) XLY sovraperforma XLP, dando spazio al “risk on”.
La correlazione inversa tra l’indice di forza e l’indice di volatilità certifica ciò di cui ho appena discusso.
Questo trova conferma nelle performance positive e negative di RL?
Si! La grafica chiarisce ogni dubbio.
FOOT LOCKER: INDICE DI FORZA FL/SPHB
L’indice di forza che utilizzerò per Foot Locker è quello tra la stessa azienda e l’ETF sulle azioni ad alta volatilità (FL/SPHB).
Di “SPHB” ne ho discusso svariate volte all’interno dei miei canali: esso non è altro che l’Invesco S&P500 High Beta ETF.
Allocazione settoriale del paniere:
• 40.4% Information Technology
• 26.6% Consumer Discretionary
• 9.2% Financials
• 6.6% Communication services
• 6.4% Healthcare
• 2.2% Materials
• 1.1% Energy
• 0.9% Consumer staples
Le prime 10 partecipazioni sono costituite da:
• 1.41% ON Semiconductor Corp
• 1.38% Enphase Energy Inc
• 1.24% Nvidia Corp
• 1.23% Advanced Micro Devices Inc
• 1.18% Paycom Software Inc
• 1.18% Epam Systems Inc
• 1.17% Fortinet Inc
• 1.14% Monolithic Power Systems Inc
• 1.13% Paypal Holdings
• 1.11% Kla Corp
Per maggiori informazioni riguardanti l’ETF consultare il link www.invesco.com
Perché utilizzare questo indice di forza?
Tre grafiche fa mostravo come in risk on il settore dei beni ciclici sovraperformava quello dei beni difensivi. In quello stesso sentiment di mercato, le aziende ad alto beta sovraperformano il benchmark di riferimento S&P500; sarò più chiaro utilizzando due grafiche:
• La correlazione diretta tra l’indice di rischio XLY/XLP ed SPHB/S&P500 indica che quando gli investitori preferiscono acquistare aziende cicliche rispetto ad altre difensive, le aziende ad alto beta tendono a sovraperformare l’S&P500
• La correlazione inversa tra il VIX ed SPHB/S&P500 indica che quando la volontà degli investitori di rischiare sale, il VIX registra dei ribassi e, contemporaneamente, le aziende ad alto beta sovraperformano l’S&P500
Perché le aziende ad alto beta vanno tipicamente a sovraperformare il benchmark di riferimento in risk on? Perché il loro beta, superiore ad 1, si riferisce alla volatilità che le stesse società presentano rispetto al benchmark stesso. Per dire:
• Immaginiamo che l’S&P500 si muova per trenta giorni di fila realizzando un +1% ogni seduta; dopo trenta sedute, avrà registrato un +30%. Prendiamo in considerazione tre aziende con un beta di 1.2; esse si muoveranno 1.2 volte l’S&P500 ad ogni seduta, motivo per il quale dopo un mese di contrattazioni avranno registrato ognuna un rialzo di 36 punti percentuali.
Avendo dunque compreso queste due importanti informazioni, quale può essere il mio ragionamento? Andare a creare un ulteriore indice di forza, stavolta tra Foot Locker e le aziende ad alto beta (FL/SPHB), andando a compararlo con l’indice di rischio XLY/XLP.
Mi interessa visualizzare a livello grafico tutti gli archi temporali di risk on (quando XLY guadagna rispetto a XLP) nei quali Foot Locker sovraperforma le aziende ad alto beta. Perché ciò?
Se è vero che SPHB registra buoni rialzi in risk on come abbiamo visto prima, è altrettanto vero che se negli stessi climi di mercato Foot Locker sovraperforma SPHB allora è altamente probabile che lo stesso retailer, in quelli stessi archi temporali, performerà alla grande.
Infatti:
Ogni qualvolta Foot Locker sovraperforma le aziende ad alto beta in risk on, registra delle ottime performance.
CAPRI HOLDINGS LIMITED, NIKE E SPREAD OBBLIGAZIONARI
Per intercettare quei momenti nei quali le ultime aziende americane della lista dovrebbero registrare delle buone performance, mi servirò di due spread obbligazionari societari particolari:
• Per quanto riguarda Nike, lo spread obbligazionario tra rendimenti di obbligazioni emesse da società con rating A e rendimenti di obbligazioni emesse da società con rating AAA (BAMLC0A3CAEY-FRED:BAMLC0A1CAAAEY)
• Per quanto riguarda Capri Holdings Limited, lo spread obbligazionario tra rendimenti di obbligazioni emesse da società con rating BBB e rendimenti di obbligazioni emesse da società con rating AAA (FRED:BAMLC0A4CBBBEY-FRED:BAMLC0A1CAAAEY)
Sarò ora più chiaro.
Uno spread obbligazionario non è altro che una differenza tra rendimenti di due obbligazioni diverse, che esse siano corporate o governative. A titolo di esempio, uno spread obbligazionario è il famoso spread BTP-BUND, discusso qualche tempo fa al link:
•
Qualche mese fa scrivevo un’analisi riguardante le obbligazioni societarie (o corporate), dove discutevo dei diversi ratings assegnati alle aziende da parte delle agenzie di ratings (Fitch, Moody’s e Standard and Poors):
•
Vi consiglio di darci un’occhiata in maniera tale da avere una visione più chiara.
Per fare un breve riepilogo, i ratings non sono altro che dei giudizi assegnati alle società. Essi variano in base alla solidità e alla solvibilità che esse presentano:
Per chi non lo sapesse, la solvibilità aziendale rappresenta la capacità di un’azienda di onorare le obbligazioni assunte con i creditori; in parole povere, esprime la capacità di una società di riuscire a ripagare i propri debiti, restituendo i capitali avuti in prestito (dai creditori, appunto).
I giudizi varieranno dunque in base al grado di solvibilità. L’agenzia Fitch, ad esempio, li assegna in questo modo:
• Tutte le società con stabilità finanziarie robuste che presentano probabilità di default praticamente nulle hanno rating AAA. Il rischio al quale un investitore si espone qualora acquistasse obbligazioni della stessa qualità è vicino allo zero.
• Società con fortissime capacità di restituire il debito presenteranno ratings AA+, AA e AA-
• Società con forti capacità di onorare le obbligazioni assunte presenteranno ratings A+, A e A-
• I ratings BBB+, BBB e BBB- sono assegnati ad aziende che presentano un rischio medio-basso
• Società con rischi medio-alti di non riuscire a ripagare i debiti ai creditori presenteranno ratings BB+, BB E BB-
• I ratings B+, B e B- sono assegnati ad aziende vulnerabili; il rischio che presentano le obbligazioni emesse è alto
• Il rating CCC denota la possibilità di default, motivo per il quale il rischio è elevato
• Il rating D indica un’azienda “insolvente”, ossia non capace di ripagare i propri debiti
Che giudizi presentano Capri Holdings Limited e Nike secondo l’agenzia Fitch?
• CPRI: BBB-
• NKE: A+
Ho specificato varie volte come il rischio di un’obbligazione sia associato al suo rendimento:
• Quanto più è alto il rischio al quale ci si espone acquistando un bond, tanto più il rendimento riconosciuto sarà alto.
Osservando i ratings delle due aziende, dobbiamo dunque aspettarci rendimenti più alti per le obbligazioni “BBB” rispetto a quelle “A”. Ciò è vero?
Direi di sì. Quelle BBB rendono il 5.34%, le altre 4.69%.
Secondo lo stesso ragionamento, i rendimenti delle obbligazioni corporate di qualità AAA saranno ancora più bassi. Infatti:
Il loro rendimento è di 4.16 punti percentuali.
È proprio basandomi sulla qualità del credito emesso dalle due aziende che andrò a crearmi due spread, chiamati “spread obbligazionari”.
Come minuendo degli spread utilizzerò i rendimenti delle obbligazioni BBB (CPRI) e A (NKE) mentre come sottraendo i rendimenti delle obbligazioni aventi rating AAA. Il motivo è semplice:
• Quanto più i rendimenti delle obbligazioni BBB ed A cresceranno rispetto a quelle AAA, tanto più il rischio associato a Nike e Capri Holdings Limited sarà alto.
Immaginate lo spread obbligazionario come un metro di paragone:
• Quanto più i rendimenti delle due aziende si distaccheranno in positivo rispetto a quelle “AAA”, tanto più esse saranno considerate rischiose, ragion per cui la probabilità che in quelli stessi momenti le stesse registrino buone performance saranno scarse. Per quale motivo? Le società aventi ratings AAA (come Microsoft) vengono prese come punto di riferimento dal momento in cui sono le più forti dal punto di vista creditizio. Per cui, metaforicamente parlando, il concetto sarebbe:
“Quanto Capri Holdings Limited e Nike stanno diventando rischiose rispetto al punto di riferimento Microsoft?”
È necessario applicare lo stesso identico concetto che avevo spiegato all’interno dell’analisi riguardante lo spread BTP-BUND:
“Quanto più il rendimento del decennale italiano si discosta in positivo rispetto a quello tedesco, tanto più l’Italia è percepita rischiosa rispetto alla Germania. Perché? Perché la nazione tedesca, a livello europeo, è la più forte e credibile, tanto da essere utilizzata come metro di riferimento”
Per concludere, per l’uguaglianza RISCHIO = RENDIMENTO del mondo obbligazionario, quanto più il rendimento di Capri Holdings e Nike crescerà rispetto a quello di Microsoft, tanto più il rischio percepito per le aziende di abbigliamento e lusso sarà alto.
Infatti:
Da inizi 2022 possiamo notare una correlazione inversa tra lo spread “A-AAA” e Nike: quanto più lo spread si allarga, percorrendo una traiettoria rialzista, tanto più Nike verrà percepita rischiosa dagli investitori, tanto più essa registrerà delle cattive prestazioni. Quali potrebbero essere i momenti positivi per Nike in cui sfruttare lo spread?
Quando lo stesso registra delle contrazioni, come mostrato nei rettangoli di color rosso. In quelle condizioni, l’azienda di calzature e articoli sportivi registra delle buone prestazioni.
Stessa identica cosa per Capri Holdings Limited:
• Si imposta lo spread obbligazionario “BBB-AAA” e lo si correla all’azienda:
• Quando lo spread si dilata, la holding di lusso tende ad avere delle prestazioni negative
• Quando lo spread si contrae, la holding di lusso tende ad avere delle prestazioni positive
Utilizzare degli spread obbligazionari per intercettare quei momenti nei quali le aziende performano positivamente o negativamente è un modo a parer mio fantastico di utilizzare l’analisi intermarket; tuttavia, è doveroso fare delle precisazioni:
• La qualità del credito emesso da un’azienda può variare nel tempo per cui è necessario monitorare di settimana in settimana se quello stesso rating è rimasto invariato. Se esso non lo fosse, si dovrebbe dunque rimodificare lo spread obbligazionario.
Esempio: per Nike vi ho mostrato lo spread “A-AAA”. Se alla stessa società il mese prossimo venisse assegnato un rating CCC, si dovrebbe considerare lo spread “CCC-AAA”
• Il coefficiente di correlazione tra un particolare spread e l’azienda ad esso associata si deve necessariamente mantenere in territorio negativo
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Il mio utilizzo dell’analisi intermarket non deriva soltanto dalla curiosità di scoprire come gli asset finanziari siano legati l’uno rispetto all’altro, ma anche dalla necessità di creare dei particolari indici che aiutino il mio stile di investimento a scegliere le aziende migliori nel momento migliore all’interno dei più svariati contesti economico-finanziari.
Questo era l’obiettivo dell’articolo: fornirvi una chiave di lettura diversa sull’intermarket analysis, motivo per il quale spero apprezziate.
Se dovessi acquistare le aziende menzionate nell’articolo farò sicuramente riferimento agli indicatori a voi mostrati.
Questa è solo la prima analisi riguardante il settore della moda e dell’abbigliamento. Le prossime aziende che analizzerò saranno le europee:
• LVMH (Moet Hennessy Louis Vuitton SE), proprietaria di oltre 80 marchi di aziende di alta moda tra le quali Louis Vuitton, Christian Dior, Bulgari, DKNY, Fendi, Cèlice, Givenchy, Kenzo, di orologi come Tag Heuer, di gioielli come Tiffany & Co., di vini e liquori come Moet & Chandon, Veuve Clicquot, Hennessy, di editoria come Le Parisien e di distribuzione come Sephora e, tra le altre cose, di alberghi di lusso.
• KERING, che possiede diversi marchi come Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Boucheron, Brioni e Pomellato
• Adidas
Buon weekend, Matteo Farci.
EXPRIVIA: alla largaLONG & SHORT
Fabio Pioli
Il grafico sembrerebbe dire: “Alla larga da Exprivia ”.
A giudicare infatti da un disegno mensile, starebbe per rompere i suoi supporti di lungo periodo, con una potenzialità ribassista, in tal caso, molto forte.
Nell’ eventualità dunque, è ipotizzabile uno short di lungo periodo ( Figura 1 )
Fig 1. EXPRIVIA – Grafico mensile.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
INTERPUMP: a che livelli acquistare?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Nelle stesse condizioni o in condizioni comunque molto simili al future sul Ftse Mib, ossia massimi decrescenti e minimi decrescenti, si trova Interpump .
Qui è facile intravvedere un livello, superato il quale (eventualmente), il titolo diverrebbe rialzista: si tratta della soglia di 38 euro. Sopra tale prezzo il titolo può essere comprato per un long, con stop-loss che, adesso come adesso, andrebbe a 33,30 ( Figura 1 )
Fig 1. INTERPUMP – Grafico settimanale.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
📈 USD-YEN, COME TRADARLO?!La seconda coppia più importante del Forex ci mostra una delle più lineari tendenze del mercato con un Trend long partito nel marzo di quest'anno dopo la prolungata lateralità dall' ottobre 2021. Il rafforzamento del USD e la debolezza dello Yen, soprattutto da inizio agosto, ha favorito la rottura della media mobile prima e dell'area di resistenza 139 successivamente, con un forte allungo che punta direttamente i massimi 25ennali in zona 145. Per rivedere un prezzo su questi livelli dobbiamo infatti tornare indietro all'estate del 1998 e prima ancora al 1989. Posto che, in un'ottica di tendenza, l'ideale sarebbe vedere una correzione tecnica verso il supporto 140 e valutare poi una strategia Long a fronte di un chiaro segnale di Price Action rialzista, in virtù dell'importanza della resistenza sopra menzionata non sarebbe nemmeno male attendere esattamente l'arrivo del prezzo sul massimo "storico" e quindi un segnale di trading short per valutare un rapido e breve controtrend! Vediamo la Price Action dei prossimi giorni e prenderemo le dovute decisioni di conseguenza.
Maurizio
LEONARDO: si può shortare?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Il grafico di Leonardo parla chiaro: si trova in trend positivo solo sopra 7,40 euro. Sotto quel livello il trend inverte e si può provare uno short solo con stop-loss rigido a 10,90 ( Figura 1 )
Fig 1. LEONARDO – Grafico mensile.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
DIASORIN: riprende il trend positivo?LONG & SHORT
Fabio Pioli
E’ assolutamente interessante il grafico di Diasorin .
Se il titolo fosse in grado di superare i 135,83 riprenderebbe un trend positivo che manca dal settembre 2021. Esattamente un anno.
Negherebbe invece tutto la discesa sotto 127,19, che rappresenta anche lo stop-loss ( Figura 1 ).
Fig 1. DIASORIN – Grafico settimanale.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
EUR-USD: la discesa non è ancora finitaCiao Traders,
Oggi vediamo al volo la coppia EUR-USD di cui tanto si parla per ovvi motivi.
Vediamo come le due sequenze - la grigia macro e la interna arancione - vadano ad avere un target sovrapposto all'interno della nostra area di acquisto primaria, nella quale notiamo anche un livello di supporto indicativo.
Tutto ciò fà presagire ad una discesa che ancora non si arresterà ma anzi continuerà, e potremmo trovarci prossimamente con un tasso di cambio tra lo 0.90 e lo 0.80.
Niente di buono per noi europei, a meno che non siate degli esportatori :)
💰 DAX, DI NUOVO SHORT?Nelle ultime sedute abbiamo assistito ad una nuova pressione in vendita nel mercato azionario che in alcuni casi si palesa come correzione di un uptrend in corso ma in altri casi, come ad esempio nell'indice tedesco, sembra esserci un vero e proprio cambio di trend di breve termine. Il Dax infatti, dopo un mese e mezzo di rialzo, ha iniziato la scorsa settimana uno storno tecnico che non si è limitato alla "semplice" correzione bensì ha continuato con la violazione della EMA21 prima e della zona di supporto 11.350 nella seduta di ieri. Trovandoci di fronte ad uno scenario non chiarissimo, come scritto precedentemente, è altamente opportuno attendere un chiaro segnale di Price Action che ci indichi la corretta strategia da utilizzare e nello specifico un set up short sul livello appena violato, per valutare una vendita con target in area 12.400, oppure un segnale long ( solo dopo un ritorno sopra gli 11.400 ) al fine di riprendere nuovamente l' uptrend con target sulla resistenza 14.500.
Price Action = adattare la propria strategia alle indicazioni fornite dai pattern di prezzo, quindi...attendiamo le prossime ore/giorni e ci regoleremo di conseguenza!
Buon trading
Maurizio
IMMSI: occhio ai supportiLONG & SHORT
Fabio Pioli
Un’ operazione di breve periodo potrebbe riguardare IMMSI in quanto i suoi supporti sono vicini. Quindi una rottura di 0,38 potrebbe portare ad uno short con stop-loss a 0,408. Attenzione perché i quantitativi andrebbero proporzionati alla distanza dello stop ( Figura 1 )
Fig 1. IMMSI – Grafico giornaliero.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
TELECOM: dove un long?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Interessante è il caso di Telecom Italia . Il titolo è in un trend ovviamente ribassista ma tutto quel che scende prima o poi risale. Il problema è stabilire questo “prima” e questo “poi”.
Ebbene non è in fin dei conti tanto difficile: il superamento della resistenza di 0,26 significherebbe che il trend rialzista sarebbe finalmente iniziato e si potrebbe fare un long sul titolo con stop-loss a 0,2010 ( Figura 1 ).
Fig 1. TELECOM ITALIA – Grafico settimanale.
La presente è una comunicazione di marketing e non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
*Fabio Pioli, trader e analista finanziario
ASPETTATIVE DI INFLAZIONE IN EUROPA? UTILIZZA QUESTI ETFBuongiorno a tutti.
Lo scopo di questa analisi è quello di andare a misurare le aspettative di inflazione dell’area Euro attraverso l’utilizzo di due etf incentrati sul mondo obbligazionario.
Spesso mi è stato chiesta un genere di analisi di questo tipo, motivo per il quale spero non deluda le aspettative.
Buona lettura.
IL BALZO DI POPOLARITA’ DELLA PAROLA “INFLAZIONE” NEL 2021 E 2022
Il 2021 e il 2022 sono stati due anni in cui la parola “inflazione” ha, per così dire, spopolato. Questo è facilmente dimostrabile utilizzando Google Trends, che è uno strumento che permette di conoscere la frequenza di ricerca di una determinata parola o frase all’interno dello stesso motore di ricerca.
Il grafico sottostante mostra come la parola “inflazione”, nella nostra nazione, abbia fatto un balzo di popolarità:
I DUE ETF DI ISHARES PER MISURARE LE ASPETTATIVE DI INFLAZIONE: “IBCI” E “SEGA”
Per poter visualizzare quali siano le aspettative del mercato nei confronti di questo dato macroeconomico occorre ragionare per via logica.
Innumerevoli volte ho sottolineato come l’inflazione sia il nemico acerrimo di determinate asset classes, come ad esempio quella obbligazionaria. Il motivo?
• Un valore medio/alto delle aspettative sul consumer price index erode i guadagni reali che derivano dall’acquisto di un’obbligazione. Si acquista questo titolo di debito finanziando in maniera immediata un particolare emittente (che sia un governo o una società) e si guadagna dallo stesso ricevendo degli interessi. Quando questi ultimi risultano più bassi rispetto alle aspettative dei livelli di inflazione, il guadagno “reale” che ne deriva è negativo.
Avendo capito quest’ultimo punto, è lecito aspettarsi che quando le aspettative di inflazione salgono gli investitori acquisteranno gli asset cosiddetti “Inflation Linked”, ossia quei titoli indicizzati all’inflazione (creati per proteggere gli investitori dal dato “killer” macroeconomico); quando le stesse calano, è vero il contrario: gli investitori andranno a concentrarsi su asset “senza protezioni”.
Vi mostro ora due etf che replicano il movimento di obbligazioni governative dell’Area Euro non indicizzate e indicizzate all’inflazione:
• ETF “SEGA”
Questo etf di Ishares, come mostra la grafica, replica il movimento di un indice composto da obbligazioni governative investment grade dell’Eurozona (bond del governo francese, italiano, tedesco, spagnolo ecc..) a diversa scadenza (da un anno ai 20 anni e oltre).
Potete trovare le informazioni sullo stesso etf al link:
www.ishares.com
• ETF IBCI
“IBCI” replica le performance di un indice composto da obbligazioni governative dell’Eurozona indicizzate all’inflazione. Osservando la grafica è possibile notare come i governi emittenti siano rappresentati da Francia, Italia, Germania e Spagna e le scadenze oscillino tra 1-2 anni e 20+ anni.
Potete trovare maggiori informazioni sull’etf al link www.ishares.com
I due etf sono praticamente identici, fatta eccezion che il primo non è “riassestato” al consumer price index, mentre il secondo lo è.
INDICE DI FORZA IBCI/SEGA
Per poter misurare le aspettative di inflazione che prezzano gli investitori è necessario creare un indice di forza tra IBCI (al numeratore) e SEGA (al denominatore):
Un apprezzamento dell’indice indica un maggior afflusso di capitali sull’etf protetto dall’inflazione, mentre un deprezzamento un maggior afflusso sull’etf non protetto dal dato macroeconomico.
Cosa ne conviene?
• Se gli investitori hanno una visione “pessimista” riguardo il CPI (alta inflazione), acquisteranno più obbligazioni inflation linked
• Se gli investitori hanno una visione “ottimista” (bassa inflazione), acquisteranno più obbligazioni non protette dal CPI
Si può quindi affermare che:
• Più le aspettative di inflazione salgono, più l’indice di forza si apprezzerà
• Più le aspettative di inflazione si attenuano, più l’indice di forza si deprezzerà
ALCUNI ESEMPI PRATICI
• Conflitto Russia-Ucraina
Nella prima mattina del 24 febbraio 2022 la Russia ha dato il via all’invasione dell’Ucraina. Il problema geopolitico ha avuto come conseguenze l’apprezzamento di diverse materie prime, tra le quali il gas europeo (il TTF, quotato in Olanda, linea di prezzo in blu): questo ha avuto una conseguenza diretta sulle aspettative di inflazione che, come si può evincere dalla grafica, ha subito un’impennata al rialzo (rettangolo di color rosso)
• Deflazione Europea 2015-2016
Tra gennaio 2015 e luglio 2016 i livelli di inflazione europei erano piuttosto bassi, talvolta testimoniando una deflazione, contesto in cui l’indice dei prezzi al consumo si dimostra negativo (come si evince nella grafica a istogrammi reperita da investing.com).
È così che gli operatori hanno concentrato i loro acquisti su bond governativi non protetti dall'inflazione; il risultato? L'indice di forza ha registrato una tendenza ribassista, a testimoniare una diminuzione sulle aspettative verso il consumer price index.
Grazie per l’attenzione, Matteo Farci
💰 BITCOIN, ECCO COSA CONVIENE FARE!Lo scenario del Bitcoin ci mostra una spaccatura molto evidente fra due orizzonti temporali distinti che sono il breve periodo da una parte ed il medio/lungo termine dall'altra. Il primo ci mostra, nel grafico giornaliero, una tendenza rialzista non fortissima ma molto chiara, iniziata dopo il doppio minimo del mese scorso in area di supporto 19.000, che ha favorito un rialzo con rottura della media mobile e ritorno sulla zona di resistenza 24.500. Il medio termine invece, evidente sia nel time frame settimanale che in quello mensile, mostra ancora una tendenza nettamente ribassista che però, nell'immediato, potrebbe anche disegnare una continuazione della correzione in essere, e tale situazione potrebbe favorire un possibile trade long (a favore della tendenza di breve) su rottura dell'area di resistenza dove si trova attualmente il prezzo e con un target di profitto sul successivo livello chiave 28.700. Quest'ultima zona rappresenterebbe poi un'area importantissima, soprattutto da un punto di vista "settimanale" con l'arrivo dall'alto della EMA21, per cercare nuovi segnali di Price Action short per riprenderci magari un movimento di più ampio respiro con target in zona 20.000.
Maurizio
ANALISI INTERMARKET: COSA SPINGE DA GIUGNO L'S&P500 AL RIALZO?Salve a tutti.
Attraverso questa analisi intermarket del venerdì provo a far chiarezza sul catalizzatore che, a parer mio, spinge dal 17 giugno l’S&P500 al rialzo. Gli argomenti dell’analisi saranno:
• Analisi tecnica S&P500
• Come il mercato sconta in Q2 2023 una recessione e un taglio dei tassi di interesse
• Tutte le diverse correlazioni intermarket che confermano la mia visione
Questa è solo la prima di due analisi "intermarket" che completeranno una piccolissima “raccolta”. La seconda sarà pubblicata la prossima settimana.
Buona lettura.
ANALISI TECNICA S&P500
L’indice, dopo aver segnato i massimi storici il 4 gennaio 2022 a 4818$, perde in poco più di 4 mesi il 24.31% del suo valore. Dopo aver raggiunto la struttura a 3650$, il prezzo è ripartito al rialzo il 17 giugno riuscendo a guadagnare le settimane dopo il 14% circa (recuperando quindi quasi la metà delle perdite dei mesi prima).
Applichiamo ora al grafico giornaliero tre medie mobili:
• Una di color blu a 30 periodi (che identifica la tendenza del prezzo dell’ultimo mese)
• Una di color verde a 60 periodi (che identifica la tendenza del prezzo degli ultimi due mesi)
• Una di color rosso a 90 periodi (che identifica la tendenza del prezzo degli ultimi tre mesi)
È possibile notare come esse testimonino la forza del prezzo, per due motivi:
• La media mobile mensile è in procinto di superare al rialzo quella a due mesi: questo significa che abbiamo avuto una tendenza di breve termine (media a 30 periodi) più “rialzista” rispetto a quella di più lungo termine (media a 60 periodi). Il golden cross che si sta verificando, evidenziato dal cerchio di color rosso, indica tale situazione
• Il prezzo nelle ultime settimane è riuscito a rompere al rialzo tutte le tendenze a uno, due e tre mesi
Utilizziamo ora il ritracciamento di Fibonacci:
Applicandolo dal massimo a 4637$ al minimo a 3650$ (considerando dunque l’ultimo impulso ribassista) ne vien fuori che l’area di possibile ritracciamento del prezzo (evidenziata dal rettangolo giallo, tra il livello 0.382 e il 0.618) si trova nell’area compresa tra i 4260$ e i 4020$. Il prezzo si trova ora al suo interno: la stessa agirà da resistenza e il prezzo continuerà il ribasso? Lo vedremo.
Altre aree di attenzione sono:
La struttura tra i 4150$ e i 4200$ e, a prezzi più alti, quella tra i 4500$ e i 4600$. Esse potrebbero funzionare da resistenze e dunque ostacolare il prezzo per un suo futuro possibile rialzo.
Ulteriori figure di analisi tecnica:
1. Un triangolo ascendente (figura rialzista)
Il prezzo riuscirà a rompere la figura fornendo un segnale rialzista?
2. Trendline dinamica ribassista, ottenuta congiungendo tra loro i due massimi “decrescenti” segnalati dai due cerchi di color azzurro
Dopo aver trattato gli aspetti tecnici dell’indice, tratterò ora la parte fondamentale/intermarket. Qual è il catalizzatore che sta spingendo l’indice al rialzo?
IL MERCATO SCONTA UN TAGLIO DEI TASSI DI INTERESSE NEL 2023 A CAUSA DI UNA RECESSIONE
Il catalizzatore che sta spingendo il mercato azionario al rialzo è probabilmente questo:
• Il mercato sta scontando un taglio dei tassi di interesse nel 2023 a causa di una recessione nella stessa data
Come posso affermare ciò? Attraverso i futures sui Fed Funds.
Essi sono degli strumenti utili per visualizzare le aspettative del mercato sul corso futuro della politica monetaria della Federal Reserve, con ticker ZQ; attraverso un semplice calcolo che tra poco mostrerò, non solo ci permettono di visualizzare quanto il mercato prezzi, ad una determinata scadenza, il tasso di interesse applicato dalla banca centrale, bensì anche la possibilità di poter assumere posizioni speculative.
Immaginiamo di voler sapere il valore dei tassi di interesse che il mercato sconta per la riunione del FOMC del 14 dicembre. Selezioniamo all’interno di tradingview il contratto ZQ a scadenza dicembre 2022, con ticker “ZQZ2022”:
Sottraendo a 100 (che rappresenta il tasso di interesse al 0%) il prezzo del contratto (96.685) otteniamo come risultato 3.3 (da leggere come “tasso di interesse al 3.3%”), che rappresenta il valore che prezza il mercato per la riunione di dicembre.
Vediamo ora a marzo 2023; selezioniamo il ticker “ZQH2023”:
Sottraendo a 100 (che rappresenta il tasso di interesse al 0%) il prezzo del contratto (96.585) otteniamo come risultato 3.415 (da leggere come “tasso di interesse al 3.4%”), che rappresenta il valore che prezza il mercato per marzo 2023.
È intuibile capire che quanto più il prezzo di un contratto ad una determinata scadenza è “basso” (ossia tanto più il prezzo si allontana dalla soglia del “100”), tanto più il mercato prezza un tasso di interesse via via più alto. Possiamo quindi affermare che:
• Il mercato sconta un rialzo dei tassi di interesse fin tanto che i prezzi dei contratti si mostrano via via decrescenti man mano che ci si sposta a scadenze lunghe.
Tutto cambia con il contratto di maggio 2023 (ticker ZQK2023):
E’ questa la scadenza in cui il mercato prezza un taglio dei tassi di interesse. Infatti, gli stessi scontati a maggio (3.325%) sono inferiori rispetto a quelli scontati a marzo (3.415%)! Questo taglio degli interest rates è ben visibile attraverso lo spread tra la scadenza maggio ’23-marzo ’23:
Ammesso che i tassi vengono alzati per andare a combattere un eccessivo surriscaldamento dell’economia (che trascina con sé l’aumento dell’inflazione) e che vengono abbassati per andare invece a “stimolarla”, che logica ci sta dietro al taglio degli stessi da maggio 2023? Probabilmente una recessione; infatti, che tipo di mossa attua la banca centrale in quel tipo di scenario economico? Come dimostrato dalla grafica, taglia i tassi di interesse:
Attraverso questi ragionamenti possiamo dunque ipotizzare che:
• Il mercato sconta un taglio dei tassi di interesse in Q2 2023 dovuti ad una probabile recessione in prossimità di quella data
Utilizzo i termini “Q2 2023” e “in prossimità” in quanto i valori delle diverse scadenze dei future sui Fed Fund sono estremamente volatili. È per questo necessario osservarli a cadenza abbastanza frequente.
All’inizio del paragrafo ho scritto come a parer mio il catalizzatore che sta spingendo il mercato azionario al rialzo è probabilmente quello che gli investitori scontano un taglio dei tassi di interesse nel 2023, come ho dimostrato. Ora voglio mostrarvi dei grafici che confermano la mia ipotesi:
• CORRELAZIONE TRA S&P500 E FUTURE FED FUND A SCADENZA MAGGIO 2023
All’interno del rettangolo di color rosso è possibile osservare come il rimbalzo dell'S&P500 sia coinciso con il rimbalzo del future fed fund a scadenza maggio che, ad ora, è quello che identifica la data del "taglio dei tassi" che il mercato sconta. Questo è un caso? Sembra proprio che il mercato azionario sia salito quando gli attori del mercato hanno iniziato a scontare una FED meno aggressiva, no?
• CORRELAZIONE TRA SPREAD TRA FED FUNDS A SCADENZA MAGGIO 2023-MARZO 2023 ED S&P500
Quando lo spread si spingeva via via verso valori positivi (quando il mercato iniziava a prezzare il taglio dei tassi) l'S&P500 si è mosso al rialzo! Possiamo dunque affermare che lo spread abbia impattato sulle preoccupazioni degli investitori?
• CORRELAZIONE TRA SPREAD TRA FED FUNDS A SCADENZA MAGGIO 2023-MARZO 2023 E VIX
Sembrerebbe di sì! La discesa del VIX dai 34 punti è iniziata quando lo spread ha intrapreso il suo impulso rialzista. Com’è da interpretare ciò? Le preoccupazioni degli investitori sono iniziate a calare quando gli stessi hanno iniziato a prezzare una recessione con conseguenti tagli degli interest rates e quindi una FED meno aggressiva!
Altre conferme alla mia ipotesi arrivano dalla correlazione tra lo spread e il petrolio.
• CORRELAZIONE TRA SPREAD TRA FED FUNDS A SCADENZA MAGGIO 2023-MARZO 2023 E PETROLIO
Quando il mercato ha iniziato a scontare un taglio dei tassi e una recessione il petrolio ha iniziato la sua recente discesa. Perché'? In un contesto economico di quel tipo la sua domanda cala e, dal momento in cui il suo valore si basa sulla legge della domanda e dell'offerta, il suo prezzo ha infranto al ribasso la soglia dei 100$ (trovandosi ora intorno ai valori di 90$). Questa, dunque, è un’ulteriore conferma.
Spero l’analisi sia stata interessante, alla prossima analisi e buon trading!
Matteo Farci
💰 ORO, FIDARSI DEL RIALZO?Dopo un mese di ribasso pressoché costante, il metallo giallo ha inizio una fase di recupero/correzione che ha riportato la quotazione sopra il livello $1.750 con la violazione rialzista della resistenza (ora supporto) $1.770. Il grafico daily ci mostra, tra l'altro, una rottura long della media mobile con un prezzo che, grazie anche al periodo di debolezza del Dollaro, potrebbe confermare il cambio di trend di breve e riportarsi in area $1.800. In merito all'apertura di una posizione in acquisto (cosa comunque possibile a fronte di un chiaro segnale long sul supporto appena menzionato) sarei piuttosto prudente perchè, nonostante il momento "buy", lo scenario appare ancora decisamente short nel time frame settimanale, con la quotazione che rimane abbondantemente e stabilmente al di sotto della EMA21 da oltre 3 mesi. Un arrivo in area $1.800 sarebbe molto interessante per capire se potranno esserci break out rialzisti, e quindi valutare acquisti con maggior "serenità", oppure constatare la presenza di un segnale di Price Action short che sarebbe molto valido, sia tecnicamente che economicamente, per rientrare in vendita con target di profitto in zona $1.700/1.690.
Buon trading a tutti!
Maurizio
Possibile continuazione short!Il cambio in questione mostra una possibile continuazione al ribasso, io sono posizionato short dal livello di 138.51 con uno stop loss posizionato nel livello di 142.42 e un target a 134. Come primo target si potrebbe pensare al livello di 136 oppure i minimi precedenti (livello di 137 ), poi come target finale quello menzionato in precedenza. La mia view short è confermata anche dagli indicatori sottostanti.
Buona giornata e buon trading! :)
💰 Eur-Chf: super zona BUY!!!E' innegabile che l'Eur-Chf, così come altre coppie con l'euro, si trovi all'interno di un evidente tendenza ribassista, tanto nel grafico giornaliero come in quello settimanale; è altrettanto vero che non ho una gran predilezione per le operazioni contro trend ma...davanti a certe situazioni grafiche bisogna essere pronti a sfruttare determinati possibili movimenti. Il prezzo infatti si sta avvicinando ad una zona di supporto, area 0,9650 , super importante perchè rappresenta il minimo storico dell'Eur-Chf almeno dagli ultimi 30 anni. Se osserviamo il grafico settimanale ed ampliamo "lo sguardo" vedremmo che la quotazione ha testato il livello appena menzionato solo nel 2014 senza poi farvi ritorno. Nulla esclude che la tendenza possa favorire alla fine una rottura di questo supporto ed una accelerazione short (in tal caso cambierei strategia operativa ovviamente!) ma, al momento, la possibilità di entrare in acquisto su un livello così importante e con un target ambizioso come l'area 1,0020 (rimbalzo tecnico dei quasi 2 mesi short consecutivi del settimanale) è troppo allettante. Attenderò quindi il possibile arrivo del prezzo in zona 0,9650/0,97 per poi verificare la presenza di un chiaro segnale long di Price Action che confermi il timing di entrata!!
Maurizio
IDEA LONG AUDCHFDalla mia personale analisi è nato che, considerando che il trend aveva avuto un impulso verso il basso nell'ultimo giorno e poi un altro impulso verso l'alto rompendo la dominance precedente possiamo considerare l'inizio di un up trand se non rompe la dominance attuale e cioè dal punto pivot dove è partito l'ultimo impulso. Usando il ritracciamento di Fibonacci possiamo notare come siamo vicini alla zona di "Golden" nella zona premium. La mia idea e monitorizzare la chiusura di questa candela che se resta così potrebbe essere che si formi una bella morning star. Potrebbe anche ritestare più sotto... attendiamo la candela di conferma, una bella marubozu rialzista e viaaaaa....