Analisi candlestick
Come cambierebbe il tuo trading se usassi meglio gli ordini?Nell’articolo educativo di questa settimana, andremo a parlare degli ordini che vengono usati nel trading e che sono di vitale importanza nella strategia di ogni trader.
Come sappiamo, quando si opera sui mercati finanziari, una delle regole d’oro è tenere sotto controllo il rischio. E per farlo in modo efficace, ci sono alcuni strumenti che ogni trader – principiante o esperto – dovrebbe conoscere: ordini limit, stop, stop limit, take profit e trailing stop . Sembrano termini complicati, ma una volta capiti, diventano alleati preziosi per investire in modo intelligente e soprattutto fare in modo di adattarli al meglio alla propria strategia.
Andiamo con ordine e partiamo dagli ordini limit, che servono a comprare o vendere un asset solo quando raggiunge un prezzo che decidi tu. Sono come dei comandamenti che dai al tuo account e non appena il prezzo arriva lì, scatta l’ordine. Ne esistono di due tipi:
Buy limit : vuoi comprare un asset, ma solo se il prezzo scende fino a un certo livello (o inferiore). Lo si imposta solo il prezzo si pensa che possa scendere in una zona in cui successivamente potrà avere una risalita.
Sell limit: vuoi vendere solo se il prezzo sale fino a un certo punto. Utile se pensi che, da lì in poi, il prezzo potrebbe scendere.
Gli ordini limit ti permettono di entrare o uscire dal mercato in modo preciso anche sulla base di quella che è stata l’analisi attraverso una propria strategia, evitando decisioni impulsive o basate sull’ansia del momento.
Diversi dagli ordini limit, gli ordini stop entrano in azione quando il prezzo supera una certa soglia, perché ti aspetti che da quel punto in poi il trend si rafforzi, per questo possiamo distinguere:
Buy stop: acquisti solo se il prezzo sale oltre una certa soglia. Vuoi cavalcare l’onda dell’aumento.
Sell stop: vendi se il prezzo scende sotto un determinato livello, ci si aspetta continui la sua discesa.
Questi ordini sono utilissimi quando si vuole seguire la forza del mercato, anziché anticiparla. Ti permettono di entrare dopo che un certo segnale si è già confermato.
Perchè gli ordini STOP LOSS e TAKE PROFIT sono importanti?
Quando si ha una posizione aperta, ci sono due strumenti che aiutano a gestirla senza dover stare sempre davanti al monitor:
Take Profit: chiude automaticamente la posizione quando il prezzo raggiunge un obiettivo favorevole. Si tratta dell’obiettivo di prezzo derivante da una propria analisi di mercato e a cui si vuole incassare i profitti prima che il trend si inverta.
Stop Loss: fa esattamente l’opposto, chiudendo la posizione se il prezzo va troppo nella direzione sbagliata. Serve a limitare le perdite ed evitare danni peggiori ed è un ottimo strumento per la gestione del rischio.
Entrambi funzionano in modo automatico e ti proteggono nei momenti in cui succede qualcosa di inaspettato sul mercato. Sono fondamentali nella gestione del rischio, soprattutto in periodi di alta volatilità.
Un’evoluzione dello stop loss è il trailing stop, che segue l’andamento favorevole del prezzo, mantenendo una distanza fissa. Se il prezzo sale, anche lo stop si alza, proteggendo i profitti in automatico. Ma se il prezzo inverte, lo stop resta fermo e chiude la posizione se necessario.
In pratica, è uno stop intelligente: ti lascia spazio per guadagnare, ma interviene subito se la situazione si gira contro di te. Puoi impostare questi ordini direttamente dalla tua piattaforma di trading. In genere basta cliccare sulla posizione aperta o sull’ordine in sospeso e scegliere se inserire un limit, uno stop, o entrambi. È anche possibile preimpostarli quando crei un ordine nuovo, in modo da avere già tutto sotto controllo fin dall’inizio.
Quali sono i rischi?
Ovviamente, questi strumenti non sono infallibili. Il rischio principale degli ordini stop limit è che potrebbero non essere eseguiti se il mercato si muove troppo velocemente, oppure se non ci sono abbastanza volumi per completare il tuo ordine (soprattutto se è grande). In quel caso, potresti rimanere “a metà”, con solo una parte dell’ordine eseguito e magari dover pagare più commissioni. Inoltre vi è il rischio che in caso di alta volitilità, il prezzo non rispetti lo stop loss impostato e potremmo rischiare di perdere piu denaro di quello previsto.
Però va detto che, con strumenti come i CFD, questi problemi tendono a presentarsi meno frequentemente, perché i broker spesso garantiscono maggiore liquidità e reattività.
Questo articolo è a puro scopo informativo e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Ogni trader deve eseguire le proprie analisi dato che il mercato dei CFD comporta come rischio la perdita di denaro.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarre vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti. Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Amplifon si avvicina alla resistenza ma attenzioneAmplifon registra un recupero del +30% dal minimo di aprile, toccato a 15,62€. In sette settimane ha chiuso sei volte in positivo. Tuttavia, su base annua, rimane in calo del -17%.
Sul grafico weekly di sinistra, è ben visibile il trend ribassista avviato circa un anno fa, quando aveva toccato la resistenza in area 35€, da cui è partito un deciso ritracciamento. Nel 2025 c’è stata un’accelerazione al ribasso a febbraio 2025 e in circa 30 giorni ha perso il 40%, fino al minimo di aprile.
Il rimbalzo sta spingendo Amplifon verso la resistenza principale in area 21,20€. Tuttavia, su grafico daily ieri si è formata una candela doji sul top di un uptrend, che rappresenta un primo segnale di incertezza e pattern di inversione. Oggi è in ritracciamento e ha un primo supporto a 19,60€. I livelli vettoriali successivi passano a 19,00€ con il principale a 18,35€.
Sanlorenzo: rimbalzo dal minimo di aprile ora sulla resistenzaDal grafico si può osservare la panoramica storica dell’andamento del prezzo di Sanlorenzo dalla quotazione nel 2020. Negli anni c’è stato un solido uptrend, intervallato da fasi di swing. Nel febbraio 2024 il prezzo ha toccato il suo massimo storico a 46,25€ò. Il successivo maggio questa zona è stata ritestata prima dell’inizio di una fase correttiba.
Nel 2025 c’è stata un’accelerazione ribassista con rottura del supporto a 28€ e minimo in aprile a 25,20€. Tuttavia ne è seguito un rapido rimbalzo e sul mensile si è formata una candela hammer, segnale tipico di inversione. Adesso il prezzo è a contatto con la prima resistenza in area 31,90€. I successivi livelli di resistenza sono a 33,70€ con la resistenza principale che passa a 36€.
Ethereum attenzione alla doji di inversione sul weeklyEthereum apre la settimana in fase di contrazione. Due settimane fa il prezzo aveva messo a segno un rally del 38%, come si può osservare dal grafico. Attualmente, il rialzo dal minimo di 1.385 dollari toccato a inizio aprile registra un +75%.
Questa fase di rialzo ha spinto il prezzo la settimana scorsa fino alla resistenza principale in area 2.700 dollari. Qui ETH si è fermato e ha iniziato a correggere. Sul grafico si è formata una candela doji lungo un trend rialzista, configurazione che rientra tra i pattern tipici di inversione. Infatti, oggi il prezzo è in fase di discesa. Trattandosi di un segnale sul timeframe weekly, sarebbe ideale attendere la conferma con la chiusura settimanale di domenica prossima.
Osservando il lato corto del grafico, il primo livello di supporto per Ethereum si trova in area 2.140 dollari, con un successivo supporto tecnico in area 2.000 dollari.
Acea: attenzione al possibile bearish engulfing Acea è in fase di ritracciamento e su base weekly scende del 3,40% portando il mese di maggio in negativo del 2,20%. Tuttavia, da inizio anno è ancora in positivo dell'8,35%.
Sul grafico weekly si può osservare una fase rialzista di lungo periodo di Acea, interrotta ad inizio aprile quando c'è stato uno spike ribassista fino a 15,50€ a inizio marzo. Il rimbalzo è stato rapido interrotto ad inizio aprile dalle bad news sulla guerra dei dazi che ha coinvolto tutte le borse mondiali.
Tuttavia il minimo di aprile è stato superiore e ACE ha rimbalzato fino al massimo annuale della settimana passata a 22,12€. Questa settimana sta ritracciando formando una candela rossa con un pattern bearish engulfing tipico di inversione. Essendo su un grafico weekly andrà confermato in chiusura di candela di domani. Il primo supporto passa a 19€ con il successivo a a 18,30€.