Spy – Indicatore ciclico e tenuta Ema100AMEX:SPY
Malgrado il recente periodo di relativa volatilità dei mercati, l’S&P500 prova l’attacco ai massimi storici. Provando ad analizzare il grafico dello Spy eliminando il rumore di fondo ed utilizzando un indicatore Ciclico ed uno dinamico (media mobile esponenziale a 100 periodi), possiamo cercare di valutare i movimenti degli ultimi periodi, per provare a trarne indicazioni “di comportamento”.
In primo luogo continuiamo ad apprezzare il ruolo di supporto dinamico fornito dalla media mobile esponenziale a 100 periodi (linea gialla), dove negli ultimi mesi il prezzo ha dimostrato una tendenza di reazione positiva, offrendo in tali termini importanti indicazioni.
Altro elemento di fondamentale importanza per valutare il trend in corso, è dato dalla successione dei minimi di reazione, sempre crescenti o pari ai precedenti, ma mai decrescenti; ciò aiuta a considerare come non esaurito il movimento di fondo in corso.
Tuttavia, fino a quando l’indice resterà “intrappolato” nella banda di oscillazione inaugurata a novembre 2021, le strategie trend following basate su breakout, potrebbero soffrire falsi segnali, mentre potrebbe essere interessante basarsi su strategie di swing con orizzonte temporale di pochi giorni.
L’indicatore ciclico (secondo grafico), particolarmente adatto negli ultimi periodi ad individuare i top di mercato ed i livelli di ipotetico ipervenduto, segnala ancora spazio di crescita per lo SPY.
Stessa valutazione per l’RSI (terzo grafico), ben lontano dalle zone di ipercomprato, malgrado la vicinanza dei massimi storici.
Indicazione di comportamento: non aver paura dei movimenti del mercato, che devono essere accettati; essi non possono essere sempre favorevoli. Tuttavia è importante non liquidare tutte le posizioni in maniera discrezionale al primo storno, altrimenti risulterebbero totalmente inutili le ore spese ad analizzare il mercato ed elaborare i nostri piani di trading.
Cicli
Cicli di breve aggiornati su btcusdHo aggiornato questi cicli con gli ultimi minimi derivanti dal movimento che ha portato all'ath, la fase che sta per arrivare denota la chiusura di tre cicli da periodi distinti, anche se siamo sul breve periodo, il prezzo sembra rispettare queste scadenze, non in maniera precisa, ma si potrebbe anche ricavare un'ottima indicazione su quando tornare a comprare se dovessero tenere i supporti.
L'INVERSIONE DEI MERCATI AZIONARI GIUNGERA' NEL 2022?Buongiorno ragazzi, oggi vi voglio parlare di ciò che potrebbe accadere prossimamente sui mercati finanziari, analizzando i vari cicli economici e il loro susseguirsi e, successivamente, la curva dei rendimenti dei titoli di stato USA e di come quest’ultima stia ultimamente cambiando la sua pendenza.
Il mondo obbligazionario è sempre stato considerando un mercato “anticipatore”, in quanto esso è sempre il primo asset tra i più conosciuti (obbligazioni, materie prime e azioni) ad anticipare i cambiamenti nei cicli economici.
I CICLI ECONOMICI
Come molti di voi sapranno, i cicli economici sono 4, e si susseguono uno dopo l’altro. Ogni ciclo può durare anche diversi anni e ciò che li caratterizza sono la crescita (o la decrescita) economica, i livelli di inflazione, di disoccupazione e le scelte di politica monetaria delle banche centrali.
Partiamo con l’esaminare il primo ciclo, ossia quello di ripresa economica (che rappresenterebbe il periodo metà 2020- metà 2021 circa) che nasce dopo un periodo di recessione economica (indotta, nel nostro caso, dalla pandemia). In un periodo del genere i livelli di inflazione sono bassi, le scelte di politica monetaria sono accomodanti: si fa spesso uso dei quantitative easing, così come è accaduto nel 2020, e il livello dei tassi di interesse sta quasi allo zero, il tutto per favorire una richiesta al credito (e ai prestiti) con lo scopo di far “girare moneta”, il tutto per favorire la crescita economica. I livelli di disoccupazione pian piano si abbassano. Per quanto riguarda i dati macroeconomici, dovremo aspettarci quindi dati sul PIL in crescita mese su mese, accompagnati dalla crescita delle vendite al dettaglio, del PMI, del PPI, dell’inflazione e delle buste paga, mentre i livelli di disoccupazione dovrebbero man mano diminuire. I dati sulla fiducia dei consumatori inizia ad alzarsi.
In questo contesto economico, le materie prime incrementano il loro valore (aumentando la domanda dei consumatori verso beni e prodotti, le industrie andranno a produrre di più e, dal momento che il prezzo delle materie prime si basa sulla legge della domanda e dell’offerta, più aumenta la domanda, più il loro prezzo salirà) così come il mercato azionario. Il mondo obbligazionario, invece, inizia a muoversi in territorio negativo in quanto gli investitori, in un clima di risk on, preferiscono comprare azioni che obbligazioni visti i ritorni all’investimento più alti.
Arriviamo quindi al secondo ciclo, ossia al ciclo della massima espansione, in cui l’economia si è ormai ripresa, la disoccupazione si è riassorbita ma i livelli di inflazione sono molto alti, a causa dei prezzi del petrolio e, in generale, delle materie prime e di tanti altri fattori che ora non discuterò per non uscire troppo fuori tema.
In questo particolare ciclo le banche centrali non sono più accomodanti, dichiarando di togliere all’economia i sostegni precedentemente dati (procedendo cin i famosi tapering) e di alzare successivamente i tassi di interesse, per cercare di far abbassare l’inflazione arrivata ormai oltre il target del +2%. I livelli del PIL sono alti, così come i livelli del producer price index, delle buste paga, delle vendite al dettaglio, dei PMI e della fiducia dei consumatori. Per quanto riguarda le performance delle varie asset classes, le obbligazioni rimangono in territorio negativo, mentre girano in negativo anche le azioni (perché, come dico sempre, la finanza anticipa sempre e gli investitori, spaventati dalla banca centrale e dal relativo aumento dei tassi di interesse prossimi, liquidano le proprie posizioni long). Le materie prime continuano tuttavia a performare bene perché di per sé sono asset che performano alla grande in periodi di moderata/alta inflazione.
Il terzo ciclo (quello del rallentamento economico) ha inizio a parer mio con la scelta delle banche centrali di alzare i tassi di interesse. Con questi oltre lo 0%-0,25%, le imprese non saranno tanto più spinte (come lo erano nel ciclo 1 e 2) a richiedere prestiti per espandersi e così come per le imprese, vale per i privati (in generale, ci sarà una stretta sul credito). Ciò significa che, vista l’inferiore quantità di moneta circolante, l’inflazione tende ad abbassarsi e con lei anche il valore in borsa delle materie prime (le commodities tendono inoltre a perdere il loro valore in quanto le industire iniziano a produrre di meno in quanto la domanda dei consumatori inizia ad essere più debole e quindi minor domanda, prezzo delle materie prime giù). Con le materie prime in trend negativo, andremo a trovare valori del PPI via via decrescenti, assieme alla fiducia dei consumatori e alle relative vendite al dettaglio. Il livello di disoccupazione giunge ad un bottom e inizia a muoversi in un trend lateral-rialzista. Il PIL inizia a registrare mese su mese valori via via decrescenti. Questo è l’unico ciclo economico in cui troviamo tutti e tre le asset classes che ho nominato in trend ribassista.
Arriviamo infine al ciclo 4, ossia alla contrazione economica (che talvolta può sfoggiare anche in una recessione) in cui il PIL non cresce più bensì inizia a diminuire mese su mese, e lo stesso vale per l’inflazione e il PPI. La fiducia dei consumatori e le vendite al dettaglio iniziano a registrare dei numeri ben più negativi dei cicli 1 e 2, e lo stesso vale per i PMI. I livelli di disoccupazione si alzano in quanto le aziende iniziano a registrare utili notevolmente inferiori rispetto al ciclo 2 e 3 e di conseguenza iniziano a tagliare anche i posti di lavoro (le buste paga aumentano tendenzialmente nei cicli 1 e 2 in quanto, ad una ripresa ed un’espansione economica massima le aziende tandono ad espandersi, e ciò accade di pari passo con nuove assunzioni). I tassi di interesse sono relativamente medio/alti.
Quando si tocca il punto più basso della contrazione o della recessione economica, si ha l’intervento delle banche centrali che applicano nuovamente politiche monetarie: dapprima gli abbassano di nuovo intorno allo 0% e successivamente agiscono immettendo denaro sotto diverse forme nel sistema economico, così che si possa tornare alla fase economica 1, ossia quella della ripresa. I segnali che anticipano una nuova ripresa economica sono dapprima le obbligazioni, che girano in territorio positivo, seguite successivamente da azioni ed infine dalle materie prime, non dimenticando tutti i dati macroeconomici già menzionati, che iniziano tutti a registrare dei valori via via sempre migliori.
LA SITUAZIONE AI NOSTRI GIORNI
Nel biennio 2020-2021 abbiamo a parer mio assistito al susseguirsi di 3 cicli economici in maniera molto rapida: fase di recessione, di ripresa e di espansione economica. Tutti gridano al crash dei mercati azionari: a parer mio, forse, ci arriveremo nel prossimo anno. La teoria secondo il quale affermo che con buone probabilità arriveremo ad una fase di rallentamento economico non giunge solo studiando i vari cicli economici e il loro susseguirsi, ma analizzando anche la curva dei rendimenti dei titoli di stato americani.
COS’E’ LA CURVA DEI RENDIMENTI?
La curva dei rendimenti è la rappresentazione grafica della relazione fra le varie scadenze dei titoli di Stato americani e il relativo rendimento. Nei grafici che tra poco condividerò con voi avremo sull’asse delle ordinate i rendimenti che il titolo assume in corrispondenza di ciascuna scadenza, e sull’asse delle ascisse le relative scadenze.
La curva dei rendimenti può essere essenzialmente di 3 tipi:
- Crescente (o “steepening”)
- Piatta (o “flattening”)
- Invertita
Abbiamo una curva dei rendimenti “normale” o “crescente” quando ci sono aspettative di crescita economica. Esiste un rapporto inverso tra le obbligazioni e i relativi rendimenti: se gli investitori vendono obbligazioni (in questo caso titoli di stato) , il rendimento delle stesse obbligazioni va a crescere; quindi, se la curva dei rendimenti “normale” è crescente, significa che gli investitori vendono obbligazioni di tutte le scadenze per andare a spostare i loro capitali in strumenti a più alto rischio, ossia le azioni (facendo quindi alzare i rendimenti, in maniera appunto crescente), considerando anche il tipico clima di risk on dei mercati tipici di quella fase economica; questa è la curva dei rendimenti che abbiamo avuto nel 2020-2021, tipica appunto di una ripresa/espansione economica che noi stessi stiamo vivendo (che dopo vi mostrerò). Inoltre voglio ricordare che in periodi di ripresa/espansione economica, l’inflazione si fa sempre via via più alta fino a raggiungere un punto in cui agisce la banca centrale che, alzando i tassi di interesse, cerca di calmierarla. Proprio per questo motivo la curva è crescente: che senso ha tenere un’obbligazione che ha, ad esempio, un rendimento dell’1,7% se poi ci ritroviamo con un inflazione del 2%/3%? Avrebbe poco senso, in quanto l’inflazione andrebbe ad erodere i futuri rendimenti agli stacchi delle cedole e, quindi, cosa fanno gli investitori? Vendono le obbligazioni, facendo aumentare i rendimenti e dando alla curva la tipica forma “steepening”.
Per quanto riguarda una curva piatta, essa si va a formare in periodi economici di transizione: gli investitori iniziano a comprare titoli di stato a lunga scadenza (10,20 e 30 anni) facendo abbassare i relativi rendimenti (e infatti nell’immagine vediamo come, nelle lunghe scadenze, la curva si appiattisce). Questo succede poiché i tassi di interesse, per combattere l’inflazione, sono stati aumentati e di conseguenza gli investitori iniziano a scontare ciò, andando a comprare obbligazioni a lunga scadenza, facendo così appiattire la parte finale della curva stessa (a questo punto gli investitori iniziano ad avere meno “paura” dell’erosione del loro denaro futuro a causa dell’inflazione).
Una curva invertita è tipica di una recessione. Vi chiedete il perché? Ragioniamo assieme: se i rendimenti delle scadenze brevi (a 1,2,3,5 e 7 anni) sono più alti delle scadenze lunghe, significa sostanzialmente che gli investitori stanno vendendo obbligazioni a bassa scadenza (facendo quindi aumentare i relativi rendimenti) e comprando la stesse a lunga scadenza (facendo quindi abbasare i relativi rendimenti). Che senso avrebbe ciò? Si vendono obbligazioni a breve termine quando, nel breve termine stesso, non si ha una buona visione dell’economia (chi è che compra i titoli di stato di un Paese che potrebbe nei prossimi tempi trovarsi in recessione economica?) mentre si vanno a comprare le obbligazioni a lunga scadenza in quanto si va scontare il fatto che poi in futuro (in un futuro a 10,20 e 30 anni), dopo l’intervento delle banche centrali, l’economia sarà migliorata.
Ho studiato i vari cicli economici e il mondo obbligazionario e, per pura curiosità, sono andato a costruire la curva dei rendimenti USA relativa al periodo di Q1,Q2,Q3 E Q4 utilizzando i rendimenti a 1,2,3,5,7,10,20 e 30 anni relativi a quei trimestri:
PRIMO TRIMESTRE 2021 (Q1)
Possiamo notare come la curva sia crescente. Più ci si avvicina alle scadenze più lunghe, maggiore è la pendenza della curva
SECONDO TRIMESTRE 2021 (Q2)
Anche nel secondo trimestre del 2021 la curva si presentava “steepening”, molto simile a quella di Q1.
TERZO TRIMESTRE 2021 (Q3)
Nessun particolare considerazione diversa per la curva di Q3
QUARTO TRIMESTRE 2021 (Q4)
Vediamo come, in Q4, la curva si sia appiattita. In particolare, il rendimento del titolo di stato a 20 anni presenta un rendimento addirittura maggiore rispetto a quello a 30 anni. Questa curva è stata da me creata il 3 dicembre, quindi pochi giorni fa. E’ un caso che la curva abbia iniziato ad appiattirsi alla fine del terzo trimestre / inizio quarto trimestre, quando si iniziava a vociferare l’aumento dei tassi di interesse (e, ultimamente, un accelerazione del tapering che andrebbe a significare un aumento dei tassi non più in Q2 2022 ma probabilmente in Q1 2022)?
Vi riporto la grafica della curva dei rendimenti il 20 ottobre (quindi inizio Q4):
Come vediamo, è intorno a quel periodo che la curva ha iniziato ad appiattirsi. Questo è stato causato a parer mio dal fatto che gli investitori hanno iniziato a scontare il rialzo dei tassi di interesse.
E’ POSSIBILE CHE STIA ARRIVANDO IL “CROLLO DEI MERCATI?”
La riflessione che faccio tra me e voi è questa: abbiamo detto che l’appiattimento della curva dei rendimenti anticipa una transizione di cicli economici; abbiamo detto anche che il rialzo dei tassi di interesse di una nazione va ad abbassare l’inflazione scoraggiando però le imprese e le industrie che andranno quindi a richiedere meno prestiti e finanziamenti: come ho detto prima, si tende ad assumere manodopera in maniera più consistente durante le riprese e le espansioni economiche (in quanto la richiesta per i beni, e di conseguenza la loro produzione, aumenta), ma, raggiunto un picco dell’espansione, come avevo detto in precedenza, i livelli di disoccupazione si iniziano a muoversi in un trend lateral-rialzista. Con una disoccupazione in leggero aumento, il dato sulla fiducia dei consumatori verso l’economia inizierebbe a registrare dei decrementi (è normale che un consumatore inizi ad avere meno fiducia sul sistema economico dal momento che la disoccupazione, a piccoli passi, inizia a salire), e di conseguenza è probabile che i risparmi delle famiglie inizierebbero ad aumentare. La conseguenza diretta è sulle vendite al dettaglio, che inizierebbero a diminuire e di conseguenza, con loro, le revenue delle aziende che non andrebbero più a fatturare come nella fase di ripresa/espansione economica, in cui i consumatori erano più propensi a spendere vista la grande fiducia sull’economia. A revenue inferiori delle aziende potrebbe essere legata la poi futura vendita delle azioni stesse da parte degli investitori, con i prezzi delle azioni che potrebbero vedere l’inizio di un trend lateral-ribassista. Dopotutto quando parlavo di cicli economici ho detto che la fase di rallentamento economica era anticipata dapprima dalle obbligazioni, seguite poi dalle azioni. Le obbligazioni effettivamente non si trovano in un trend rialzista: se infatti vi condivido il grafico dei titoli di stato a 10 anni, vediamo che essi sono in un trend discendente:
Lo stesso non si può dire per le azioni, in quanto se condividessi il grafico dell’S&P500 vedremo l’indice stesso praticamente ai massimi storici. Ciò può significare il fatto che, per gridare “i mercati crolleranno” (anche se io preferisco più un “i mercati scenderanno”), bisognerà aspettare che anche le azioni effettivamente inizino a stornare, confermando quindi il nuovo ciclo economico di rallentamento. Però attenzione. Vi condivido un grafico interessante:
Questo è il grafico dell’S&P500. Nell’area in giallo vi ho segnato il range di prezzo, notando che esso, in Q2 2020, è incrementato del 20,6%. I dati sul PIL USA relativi a Q2 2020 (dati reperiti su investing.com) erano:
30.09.2020 (2° trim.) -31,4%
27.08.2020 (2° trim.) -31,7%
30.07.2020 (2° trim.) -32,9%
Nonostante la ripresa economica non fosse ancora partita (visto che era appena scoppiata la pandemia) il mercato aveva già iniziato a scontare tutto. La domanda è: anche stavolta il mercato sconterà prima un nuovo possibile ciclo economico?
Vi voglio riportare un ultimo dato interessante, relativo alla FED: in una riunione di fine settembre, quando aveva quasi annunciato il “tapering”, la stessa prevedeva che l'economia americana sarebbe cresciuta del 5,9% quest'anno, per poi rallentare al 3,8% nel 2022 e al 2,5% nel 2023. Leggendo i dati della FED, balza subito all’occhio il fatto che potrebbe effettivamente esserci un rallentamento, no?
Quindi, ritornando alla domanda iniziale, il crollo dei mercati è vicino? Nessuno può saperlo, vi ho però portato alcuni dati interessanti, intrecciando cicli economici, obbligazioni e azioni. Per quanto riguarda il mio processo, continuerò giorno dopo giorno a leggere i dati macroeconomici e osserverò la curva dei rendimenti e tutti gli etf settoriali di cui parlo sempre…perché? Perché il mercato sconta quasi sempre tutto in precedenza.
MATTEO FARCI
Bitcoin , test nuovo indicatoreBuonasera a tutti, TheCyclicalTrading non si ferma mai e infatti ho finito da poco di scrivere il codice del nuovo indicatore che prenderà il posto del CSL nei nuovi grafici che spero di presentare dal 2022.
Sto effettuando i test su Bitcoin ma sarà applicabile a tutti gli assets e a tutti i timeframes, ma andiamo a dare un’occhiata da vicino a questo nuovo prodotto.
Ecco il grafico a 15 minuti BTCUSD, per adesso l’indicatore è suddiviso in due parti distinte, una per il Buy e l’altra per il Sell, ma è abbastanza semplice e intuitivo.
Il CSL calcola il prezzo su una base percentuale da 0 a 100, peccando un po’ troppo nelle iper estensioni del trend come ad esempio quelle del Natural Gas avvenute quest’anno, questo nuovo indicatore calcola il prezzo allo stesso modo, ma non più su base percentuale, bensì su un calcolo incrociato tra massimi e massimi relativi ed assoluti in un determinato lasso di tempo.
Nel caso del BTCUSD vediamo come il prezzo nella parte sinistra del grafico abbia creato un contatto tra il minimo e il massimo nel “Moncini Cyclical Sell ” invitandoci a riflettere che il prezzo potrebbe essere nel suo punto massimo, pronto ad un’inversione del trend o ad un pullback di rilievo.
Stessa cosa, ma a parti invertite nel settore destro del grafico, dove il “Moncini Cyclical Buy” segna un contatto tra minimi e massimi, portandoci a riflettere su una possibile posizione Long.
Ecco un altro esempio su timeframe H4
Qui vediamo come i Long sono da tenere in maggiore considerazione perché il ciclo semestrale stava per ripartire (A), e gli short che invece ho sottolineato sono solo pullback da non tenere a lungo, ma è abbastanza palese come i punti che il nuovo indicatore ci segnala siano minimi e massimi di inversione.
Per il momento è tutto, vi auguro un fantastico fine settimana 😉
EurJpy arrivo a 141.000?Salve a tutti,
possibile continuazione rialzista di EurJpy in vista!
Il possibile target è avvalorato dal ciclo tecnico che dovrebbe terminare nell'ultima gamba 5 proprio sul prezzo dei 141.186 confluente con il completamento di un pattern armonico, un gartley pattern, di lungo periodo sul 78%.
Inoltre il test sulla 200 periodi e l'incrocio delle medie veloci sulle lente ci fanno rafforzare l'idea rialzista.
La rottura del nodo volumetrico sui 130 Yen fa aumentare le probabilità favorevoli.
Christian Ciuffa
Sterlina super shortSalve a tutti,
ancora forti segnali ribassisti per la sterlina che continua la sua fase ciclica in fase distributiva che potrebbe protrarsi fino a quota 1,32800$.
I cicli temporali sembrano dare una visione più precisa mostrando l'inizio del ciclo a 70 giorni in continuazione che sta resistendo ai rialzi delle ultime sedute, in linea con la divergenza RSI in visione ribassista ed la rottura di forti zone volumetriche importanti, tra i quali 1,35800$.
Dal punto di vista tecnico ciclico notiamo la fase di ritracciamento dell'ultimo impulso rialzista, con una correzione che vede il 61% come zona di minimo importante avvalorato da una forte confluenza col supporto a 1.32800$.
Christian Ciuffa
Tezos perfetta su base ciclica.Anche Tezos ha risposto perfettamente al suo andamento ciclico.
Nella analisi pubblicata il 24 Agosto indicavo il punto B come finestra di arrivo per una correzione entro i primi di Ottobre. Dal 4 Ottobre ha corretto del -23%.
Allo stato attuale l'area di supporto principale la troviamo 5,35/5,45 mentre la resistenza è data dai massimi di inizio mese area che può essere toccata per le prossime 3 settimane.
FtseMib avanti tutta?Salve a tutti,
il movimento sull'indice FtseMib indica un'ottima propensione sul lungo periodo a continuare ciò che abbiamo avuto fino ad ora: un trend rialzista.
La figura geometrica che ci sovviene rappresenta un triangolo in rottura cui presagio non lascia molto all'immaginazione, in quanto lacontinuazione attesa potrebbe testare i 28000 punti, livello importante in confluenze con il 200% di Fibonacci dell'impulso primario rialzista.
Inoltre con la condizione ciclica temporale a 45 giorni sostiene l'ipotesi che il ciclo tecnico elliottiano ci indica con particolare focalizzazione tendenziale verso il 227% di Fibonacci sui 30000 punti.
All'appiattimento delle medie va contrapposta una particolare divergenza dell'RSI che potrebbe portarci sicurezza sul lungo periodo, ma darà filo da torcere sul medio breve periodo tale da accarezzare l'idea di una zona di accumulo veloce sui 26650 che rappresentano i massimi della flag presente dai primi di agosto.
Christian Ciuffa
BITCOIN, ANALISI CICLICA E VOLUMETRICA DEL 4 OTTOBRE (STATICA)Versione statica dell'analisi video del 4 ottobre 2021.
BTC sta seguendo perfettamente la previsione ciclica.
Nell'analisi, ho evidenziato cicli da 64D, 33D e 15D.
Il minimo previsto per la data del 6 ottobre, ha generato la spinta più importante che ha portato la cripto vicino alla resistenza ad altro volume di 57916.
Il prossimo picco ciclico è previsto in data 14/15 ottobre e i livelli chiave saranno 57916 e 63463.
Al momento sono 3 i cicli in fase rialzista per tanto la spinta risulta molto forte.
Il picco del 14/15 ottobre vedrà 2 cicli in fase ribassista con conseguente possibile storno fino a 48713.
Date importanti per le possibili inversioni:
14/15 ottobre 33D e 13D ribassisti.
27/30 Ottobre, picco del ciclo 64D e fase ribassista 13D.
Ricordo che la media mobile ciclica è fondamentale nell'identificare operatività rialzista o ribassista.
EurUsd in continuazione short fino a 1.13500$?Salve a tutti,
in questa fase il movimento di EurUsd presenta una possibile continuazione ribassista, dopo una rottura volumetrica importante su un livello statico di lungo periodo.
La rottura dei 1.16950$ segnano altrettanta conferma di un trend in consolidamento che vede il possibile prossimo livello target su 1.13500$, livello in conflenza con il 61% del ritracciamento di fibonacci dell'ultimo trend rialzista di lungo periodo.
Da notare il movimento delle medie mobili che ci mostrano ancora più chiara l'attesa di gamba 3 del ciclo tecnico di Elliott e la spinta volumetrica shortista delle ultime due settimane.
Inoltre la presenza ciclica temporale indica che siamo in fase della chiusura ciclica mediana dei 60 giorni.
Attenzione alla rottura dei 1.15$ definitiva, livello del 50% di Fibonacci dell'impulso di lungo periodo, poichè potrebbe essere importante per entrare sulla volatilità.
Christian Ciuffa
Eurostoxx: Ciclo mensile ripartitoUtilizzo l'indice Europeo perchè è così possibile riassumere la mia visione della situazione di mercato.
Partendo dai volumi: l'entità degli scambi a mio avviso è un problema secondario perchè non potendo sapere chi è che compera o che vende tanto vale tirare la monetina, infatti se a comprare sono le mani forti il mercato crescerà, se loro vendono scenderà. Con il profilo volume invece è possibile sapere a quale livello il mercato (chiunque sia stato a guidarlo) ha reagito ad un forte movimento di prezzo.
Sulla recente discesa vediamo quindi che il mercato è intervenuto a sostegno del prezzo proprio sul termine e di lì infatti è ripartito molto bene (anche perché lì si è chiuso un ciclo trimestrale = ne parte un altro = si sale). Sulla successiva risalita (fino al solo max ultimo) la spinta grazie ai volumi del poc precedente si è spostato a metà strada circa dove i compratori hanno sostenuto la crescita, infatti, il poc lo notiamo risalito velocemente anche lui. Sulla terza misurazione che comprende la risalita + la correzione odierna, il poc è ancora salito attestandosi nell'area alta dei prezzi, ancora compratori dunque a sostenere la piccola correzione.
A me pare che questi volumi abbiano una sola interpretazione, il mercato salirà ancora e questa è una fase di accumulazione.
Le onde: potrebbe essere una risalita in 5 onde, in questo caso oggi si è formata la 4 che per altro potrebbe anche scendere ancora poiché mi attendo la chiusura del ciclo metà settimanale (4 giorni circa) con un nuovo minimo sotto il segmento nero. A seguire l'onda 5 che come target potrebbe avere l'area del doppio massimo, poco sopra o sotto, questo si vedrà quando e se ci arriva.
I cicli: sulla chiusura del trimestrale il 20 settembre, è partito un nuovo mensile, la spinta per ora è consona al ciclo e come detto sopra mi aspetto un leggero ribasso per la chiusura del ciclo 4 giorni e successiva ripartenza per la chiusura del bisettimanale inverso prima, e mensile successivamente.
Questa è la mia visione e non rappresenta un sollecito ad operare.
MIB - Possibile discesa per chiusura del ciclo mensile T+2 Buongiorno,
Visto che il Ti inverso è arrivato a 10 candele, abbiamo 1 chance di salire lunedì contro 11 di scendere.
Per l'indice inoltre siamo oltre la durata minima del ciclo mensile (T+2) e manca una chisura che porterà discesa verso la media mobile in rosso.
See ya!
Marco
BITCOIN, ANALISI CICLICA E VOLUMETRICA DEL 28 AGOSTO 2021 In questa analisi aggiorno la previsione ciclica e volumetrica di BTC.
La precedente analisi del 4 Luglio, è stata molto precisa nel prevedere le date di massimo e minimo e le aree di prezzo sono state rispettate e sentite dalla criptovaluta.
Al momento, BTC si trova in fase ribassista -2 e con il prossimo massimo ciclico del 10/13 settembre, la fase ribassista avrà un valore -3 e quindi sarà molto forte.
Al momento, dopo aver rotto e ritestato la media mobile ciclica 62D, la tendenza resta rialzista debole.
Ricordo che una fase ribassista verrà confermata dalla rottura dell'area supportiva 47830/44549 che si trova molto vicino alla media mobile ciclica.
Ciclicamente, un'entrata long/acquisto non sarà favorevole fino ala data 18/23 settembre ossia confluenza dei minimi dei cicli 20,40 e 80D.
4 Settimane in verde sul weekA ridosso di una zona importantissima che sta facendo da resistenza, il prezzo stampa 4 candele verdi consecutive sul settimanale, c'è poco da dire è evidente che la tendenza al rialzo è ancora forte, prossime settimane serviranno a capire se sarà solo un ciclo di breve oppure è davvero tornato il bull...
Quanto è importante il livello 0.72$ su AudUsdSalve a tutti,
fotografiamo il livello 0.72$ per essere un ottimo supporto, un forte livello volumetrico, un punto conclusivo di un pattern armonico di lunghissimo periodo e un minimo ciclico.
E' tutto lì, sulle sue spalle!
Notiamo i volumi che si annidano intorno ai 0.72$; notiamo anche un RSI che sta volgendo su iper venduto tutto sommato evidente; le media che confermano il trend in atto; il Bat Patterncon completamento tra 0.71$ e 0.72$.
Il ciclo minore a 25 giorni terminerebbe a breve confermando in fase quello a 100 che potrebbe darci poi un segnale rialzista.
Per non parlare del fine ciclo impulsivo tecnico dove la 5 onda dovrebbero terminare su questa ottima area di supporto.
Dopo il rimbalzo ci possiamo attendere molto probabilmente un ritorno su l'unica resistenza veramente importante come i 0.73800$.
Christian Ciuffa
EurUsd ancora short? Perchè non 1.15$Salva a tutti,
Il cross del momento? Probabile!
EurUsd continua a suscitare e dimostrare un sentiment ribassista, con un testa e spalle di lungo periodo ed un rimbalzo che testa un 50% di Fibonacci dell'ultimo impulso di breve periodo confermato da un livello 1.18$ forte e determinante dal punto di vista volumetrico.
La fermezza della media a 21 periodo che incastra il prezzo preparandolo allo short atteso da molti di noi già da qualche tempo, in concomitanza ad un rafforzamento del dollaro e da una politica statunitense alquanto precisa e determinante per la crescita U.S.A. come confermato dal TVC:DXY
Dollar Index in pieno rialzo.
Attesa quindi della fine della correzione di lunghissimo periodo su 1.15500$ in confluenza con il 50% di Fibonacci di lunghissimo periodo, avvalorata anche da una condizione in fase di continuazione ciclica a 30 giorni.
Christian Ciuffa
FtseMib in crescita fino a 28500 puntiSalve a tutti,
come mostrato nel video l'indice italiano INDEX:FTSEMIB potrebbe salire ancora fino a testare la resistenza su 28500 in confluenza con il 227% di Fibonacci del primo trend rialzista del lungo periodo e che rappresenta un fine ciclo tecnico.
Inoltre il triangolo ascendente di lunghissimo periodo sembra indicare un rafforzamento del titolo, indebolito già da massimi precedenti risalenti ad inizio 2020.
Dal punto di vista ciclico temporale siamo alla presenza di un nascituro ciclo a 80 giorni che rafforza l'ipotesi rialzista insieme alla rottura di un forte nodo volumetrico sui 24500 punti che è anche un forte livello statico.
Le medie stringono il movimento verso l'alto con la sovrapposizione della media veloce sulle lente: ulteriore segnale importante di crescita dell'indice.
Da non sottovalutare l'aspetto analitico fondamentale che indica una forte pressione di settori come lusso e tech che confermano la positività sui titoli del paniere italiano che spingeranno il movimento nel medio-lungo periodo
Christian Ciuffa
Testa e Spalle su EuroDollaro: prezzo a 1,15?Salve a tutti,
possibile continuazione short fino al prossimo supporto tecnico su 1.15 nel medio lungo periodo in quanto, oltre la formazione di un testa e spalle in imminente rottura, abbiamo la conferma di un rafforzamento del dollaro ( DXY ) che potrebbe tornare a quota 95 punti;
inoltre la formazione ciclica a 90 giorni ed una confluenza tecnica sul 50% di Fibonacci dell'ultimo trend rialzista di lungo periodo con 1.15$, avvelorano l'ipotesi della vendita sul cross.
Da non prescindere il fine ciclo tecnico di Elliott con la continuazione su un futuro punto C tendenzialmente intorno al 50% del movimento ciclico-tecnico di lungo periodo.
Christian Ciuffa
Aggiornamento del macd su btc/usdSolo per mostrare che la linea del macd settato su periodo intermedio, sembra avvicinarsi alla signal line, siamo sempre sotto la linea dello zero ergo non possiamo sapere che direzione prenderà il prezzo sempre su periodo intermedio, ma questo avvicinamento fa ben sperare che la correzione sia in dirittura d'arrivo, non so quanto tempo ancora passerà prima di veder ripartire btc al rialzo, l'indecisione dell'ultimo periodo è palese, inoltre stanno anche calando i volumi, perciò al momento nessun segnale valido in vista.
Dopo l'indecisione al rialzo, i ribassisti ci provano...Molto evidente il tentativo di rialzo fallito per due sessione settimanali consecutive, non è escluso un altro tentativo, quindi adesso è il turno dei ribassisti che provano l'attacco sui minimi, anche se i volumi indicano poca intensità al momento. La correzione sta prendendo una piega classica, cioè quella dei test ai supporti che rimangono sempre gli stessi come ho scritto in altri studi qui correlati.
Aumenta l'indecisione sul settimanale di btc/usdC'è poco da spiegare qui... spinning top che fa ath e poi riscende, continuo a seguire lo scenario che da mesi sto scrivendo in queste analisi...
Aggiungo che il rapporto tra venditori e compratori cambia molto a ridosso dell'area intorno a 58000 dollari, non serve precisione basta capire che sono zone.
Ora di nuovo short sul breve?Salve a tutti,
dal pattern armonico, Bat pattern, che monitoravo da qualche giorno, che vi ho evidenziato nel grafico possiamo estrapolare una visione shortista di breve-medio periodo con target tra 1745$ e 1730$.
Infatti oltre alla zona di reversal raggiunta dal movimento, in confluenza con una resistenza molto forte di lungo periodo, abbiamo a favore una fase ciclica, raggiungimenti di un minimo ciclico a 15 giorni, che può indicarci l'inizio di un ciclo ribassista che potrebbe spingersi fino al target detto in precedenza, confluente con un nodo volumetrico e zona di supporto molto forte, i 1740$.
Inoltre l'Rsi in zona di ipercomprato ed in leggera divergenza sull'andamento del prezzo, il ristringimento delle medie e il pattern grafico in atto sulle ultime candele ci danno la possibilità di concretizzare l'ipotesi.
Christian Ciuffa