Contiene uno script IO
BTCUSD - Vicini al Bull Market
- Sentiment che si aspetta un ritraccio fino ai 32K per poi continuare = Price che non arriverà in zona 32K ma sale prima
- US500 retest sui max storici per poi continuare (Possibile Blow of Top) quindi continuazione Long.
Scenario Recessione che continua ad esser rimandato ma rimane sul tavolo, (potrebbe verificarsi post bull run)
- US10/US02 Curva dei rendimenti che ancora è in negativo ma sta recuperando, ( recessione si verifica quando la curva torna pesantemente in territorio positivo.
- Bull Run Crypto molto vicina, possibile accelerazione long nei prossimi mesi post halving
Non è un consiglio ma: Posizionamenti su BTC e sopratutto Altcoin ora o sennò ATPC (A Tomar Por Culo) ;)
COCOA (CACAO) - 5200 SHORTA condizionare il mercato hanno contribuito i cambiamenti climatici, che hanno sconvolto il settore, a causa dell’innalzamento delle temperature globali, in particolare nell’ultimo anno con il fenomeno meteorologico El Niño. In molti Paesi produttori di cacao si sono verificate variazioni nelle stagioni delle piogge, con periodi di siccità prolungata seguiti da piogge torrenziali.
L'industria del cacao è una delle principali fonti di reddito per molti paesi dell'Africa occidentale, in particolare per la Costa d'Avorio e il Ghana, che insieme rappresentano oltre il 60% della produzione mondiale di cacao.
L'andamento delle temperature globali in costante aumento ha reso l'ambiente più sfavorevole per la coltivazione del cacao, con un impatto diretto sulla produzione di questi Paesi esportatori a livello quantitativo e qualitativo (minore qualità, parassiti, malattie delle piante di cacao).
Dal report dell'ICCO emerge che le attività di lavorazione del cacao sono diminuite nelle principali regioni consumatrici di cacao (Europa, Sud-Est asiatico e Nord America) nel primo trimestre della stagione del cacao 2022/23, probabilmente a causa di costi operativi elevati in un contesto di forte inflazione globale e costi energetici persistentemente elevati. Alcuni dei maggiori produttori africani di cacao, come la Costa d'Avorio, prevedono di espandere ulteriormente le loro attività di lavorazione del cacao a livello domestico. Questi fattori potrebbero influenzare l'offerta e la domanda globale di cacao e, di conseguenza, i prezzi.
In sintesi, mentre il contesto economico globale suggerisce una potenziale pressione inflazionistica e una domanda di cacao potenzialmente ridotta nei mercati sviluppati, l'aumento della lavorazione del cacao nei paesi produttori potrebbe influenzare l'equilibrio tra offerta e domanda, con possibili ripercussioni sui prezzi del cacao nel 2024.
Per tutti questi motivi credo sia ora di shortare questa materia prima
EURUSD 1.07800 - LONG Siamo in un periodo generale dove l'Europa sta performando meglio degli USA, anche se i dati potrebbero dare un parere diverso. L'economia USA che spinge solo grazie a poche ziende che tirano su gli indici presto (come già detto nel canale e vista l'operazione chiusa short sul NDQ di 600 punti) vedranno uno storno importante tirando giu anche il dollaro.
Tassi invariati, notizia scontatissima ma che ha suscitato un pò di movimento.
Penso che l'euro possa fare un balzo di 50/100 pip in long.
Le mie posizioni non le controllo sul TV quindi una volta aperte le "abbandono" SL a 30 pip sempre e TP divisi in 3 opzioni.
NGAS - LONG 2.200Le aspettative che il prezzo possa nuovamente fare un ritracciamento viste le previsioni meteo e le difficoltà di approviggionamento sono remote.
Abbiamo raggiunto un buon punto di partenza per costruire un movimento rialzista almeno fino a fine aprile.
Rimango con un target prossimo ai 3.5$ con un SL a 1.880
RUSSELL2000 - US2000 SHORT 2000.00Nonostante l'impressionante ottimismo nei confronti delle small cap temo ci possa essere un risvolto non propriamente emozionante durante questo 2024.
Costruisco uin trade didattico con l'obiettivo di aggiornare il movimento di questo indice tenendo d'occhioo le aziende che ne fanno parte.
DAILY OUTLOOK del 23.01.2024 – 🔴 NETFLIX SOTTO LA LENTE- MARKET BACKGROUND
Nulla di fatto per la Boj, che lascia invariata la politica monetaria mantenendo ancora il costo del denaro al -0.10% e rubinetti aperti sul Qqe e lo YCC al momento senza prevederne riduzioni.
Secondo le proiezioni della BOJ il tasso di crescita del Giappone sarà compreso tra +0.5% e +1.0% mettendo in luce una profonda incertezza sule condizioni economiche future del paese. Le proiezioni sull’inflazione restano modeste con un +24% nel 2024 rispetto alla scorsa previsione del 2.8% dando in questo modo un chiaro segnale di scarsa fiducia nella ripartenza sia dell’economia che dei consumi che dell’inflazione , cosi da giustificare ancora per lungo tempo politiche accomodanti.
Il mondo asiatico soffre, ed oltre al Giappone anche la Cina resta indietro, con i listini azionari che crollano ai minimi degli ultimi 5 anni , destando preoccupazioni tali da giustificare il vaglio di un piano di salvataggio da 278 miliardi di dollari da prendere dalle aziende pubbliche offshore per sostenere i listini onshore.
Prosegue nel mentre la stagione delle trimestrali Usa ed oggi sarà il turno di Netflix oltre ad altre big come JNJ o 3M company. Il titolo netflix vede nubi di incertezza legate agli ultimi divieti degli account in condivisione e all’inserimento di spazi pubblicitari, pertanto il numero di abbonamenti potrebbe essere il dato cruciale per queste trimestrali. Ci si attende un modesto EPS di 2.22$ , ma le proiezioni su tutto il 2024 puntano in alto con aspettative per il prossimo q2 2024 di un 4.30$ a dimostrazione del grande ottimismo nel quale ci si proietta per i prossimi trimestri.
- FX
Il comparto fx rimane in un sostanziale trading range in attesa della BCE (25 Gennaio) e della FED (31Gennaio). Anche lo Yen che in seguito alle dichiarazioni di Ueda avrebbe dovuto vivere movimenti ribassisti di deprezzamento , ha trovato energie per spingere le altre majors a ribasso. Il cambio principe USDJPY non ha mai superato le resistenze a 148.50, ma ha tentato afondi ribassisti sotto 147.60 toccando i livelli torni di 147 figura per poi rientrare nel range di questi ultimi giorni.
- EQUITY
Il mondo azionario è sempre più diviso, da un lato i listini Usa che restano tonici e sembrano non guardare ad altro che a nuove spinte rialziste, dall’altro gli asiatici in preda alle vendite e bisognosi di supporti, nel mezzo l’Europa con il Dax che non trova reali trend di lungo periodo ma resta in una fase laterale ribassista, con i massimi decrescenti partiti ad inizio 2024. I tentativi di breakout dei massimi della scorsa settimana hanno portato le quotazioni alle porte dei 16760 pnt, ma rimane resistenza chiave 16790 pnt , area da rompere con chiusure h4 prima di parlare di nuovi veri trend rialzisti che potrebbero portare le quotazioni verso i massimi di periodo.
- COMMODITIES
Ancora una sostanziale debolezza per il gold che vede quotazioni ancora sotto i 2040$ in una tendenza ribassisita che potrebbe essere negata solo alla violazione delle resistenze di 2041pnt. la prospettiva di una FED aggressiva che rimandi al Q3 i primi tagli tassi potrebbe portare a rialzi importanti anche le quotazioni obbligazionarie, generando cosi un terreno fertile per le vendite di oro. A questo aggiungiamo l’orizzonte temporale di fine gennaio dove parte una importante stagionalità short che potrebbe esesre l’elemeno di congiunzione per vedere attacchi ai supporti di 2017$ prima e 2004$ poi.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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DAILY OUTLOOK del 22.01.2024 – 🔴 BANCHE CENTRALI IN ARRIVO- MARKET BACKGROUND
Parte una delle settimane più calde di questo Gennaio, con il focus degli operatori da un lato mirato alle trimestrali USA con alcune delle BIG , come ad esempio Tesla, e dall’altro lato attenzione massima alle banche centrali.
Partiremo già da questa notte con la BOJ , sulla quale erano riposte grandi aspettative lo scordo mese per un rialzo tassi ed un’uscita dai tassi negativi, ma le ultime dinamiche ed i pessimi dati sull’inflazione sembrano aver spento gli animi generando nuovi pesanti vendite di jen giapponese. Avremo poi la BOC , attesa ad un nulla di fatto per Gennaio , ma per la quale gli operatori si attendono maggiori dettagli sui primi tagli tassi in questo 2024. L’inflazione canadese è scesa a buon ritmo , portandosi alle porte dei target del 2% con uan inflazione Core al 2.6%, ma non di meno gli operatori credono in una BOC attendista che potrebbe portarsi un passo indietro alla FED.
Ancora appuntamento chiave con la BCE che giovedi 25 darà linee guida per le sue decisioni di politica monetria, ancora attesa un nulla di fatto per il costo del denaro e secondo quanto dichiarato dalla Lagarde non ci saranno tagli dei tassi fino all’estate. Le difficili condizioni economiche Tedesche unite ad una realtà economica frammentata pongono una struttura fragile nelle mani della BCE che dovrà provvedere ancora in questo 2024 ad un forte taglio del Balance SSheet.
- FX
Alla chiusura del mese di gennaio oramai prossima, troviamo un dollaro forte che sconta ora il calcio al barattolo da aprte della FED per il primo taglio tassi , pertanto il biglietto verde guadagna un +4.77% medio da inizio gennaio , agli antipodi lo yen che deluso da una BOJ ferma , perde il -2.72% medio.
Le divergenze tra il dollaro Usa e lo yen portano nuovamente usdjpy alle porte delle reisstenze di 149.00 figura. La struttura tecnica fortemente rialzista di qusto gennaio trova ora una fase laterale, tipica attesa prima che le banche centrali si pronucino, pertanto rimaniamo in attesa che le reisstenze di 149.00 figura o i supporti di 147.50 vengano violati per determinare tendenze chiare.
- EQUITY
Decisa divergenza sul mondo azionario, con il dax fermo che ristagna in una flag lateral ribassista senza dare segnali di piena direzionalità. Sebbene la struttura nel breve stia iniziando a generare dei massimi e dei minimi decrescenti , la price action resta ferma in una Flag con punti di rottura riazlisti a 16790 pnt e 16951 pnt poi. Mentre restano ancora saldi i supporti di 16420 pnt.
In pieno trend rialzista invece in Nasdaq con sequenza di massimi e minimi crescenti netta, oltre ai nuovi massimi storici che danno ben chiara l’idea di quanto ottimismo ci possa essere sui mercati in questo momento.
- COMMODITIES
Ancora incertezza per il mondo delle commodities, non di meno la nostra attenzione si sposta ora sul gold, che potrebbe torvare sul suo cammino il terreno ideale per delle forti cadute. Da un lato il mancato taglio tassi da aprte della FED porterebbe ad un rialzo dei rendimenti obbligazionari e ancora una notevole tonicità del dollaro USA , due condizioni ideali per delle vendite di gold, alle quali dobbiamo associare un target temporale da fine gennaio per una forte stagionalità ribassista. Rimaniamo vigili ovvimnte sui break out dei minmidi 2000$ per affondi fino 1990-1977$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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NAS100 - XUSTEC SHORT 17070Per quanto i mercati siano in fibrillazione e sperano nel taglio dei tassi entro aprile (il primo di una lunga serie). Non sono convinto di ciò, tanto meno che le difficoltà sviluppatesi all'interno del canale di Suez non possano avere ripercussioni sul comparto tecnologico.
Da questo punto mi attendo uno storno importante, arriverò a posizionare short fino ai 17.350 puntanto ai 16.500
NAS100 - NDQ - XUSTEC 17.000 SHORTA scopo didattico apro un operazione che ha diverse entrate ed uscite, per il momento siamo long fino a 17.000 circa dove "dovrebbe" esserci l'inversione per tornare in area 16.500.
Per quanto riguarda la situazione macro economica mi verrebbe da dire che andremo molto più giu ma sarà un anno molto importante per gli US.
Iniziamo questo percorso dei pattern armonici disegnano il più comune: il "testa spalle" e vediamo coem si sviluppa!
XAUUSD 2038 GOLD LONGSiamo arrivato ad un punto cruciale del movimento su oro, siamo esattamente tra supply e demand. Punto dove come si evidenza dal rettangolo in H4 ci potrebbe essere o un rimbalzo di 10/15$ o una prosecuzione del trend ribassista.
In questo anche il dollaro australiano sta soffrendo molto della debolezza dell'oro, essendo legati in quanto una delle attività commerciali del paese è proprio estrazione e lavorazione di questa materia prima.
Da questo punto apro un long che potrebbe vedere i 2050 seppur il trend di lungo periodo per me rimane short. Il mercato non va in una sola direzione!
EURUSD 1.08800 LONGOrmai la situazione geopolitica la conosciamo tutti, l'euro si è raffreddato sia per motivi di forza del dollaro derivata dalla guerriglia in medio oriente che dalle elezioni dove Trump sta riprendendo fiato, ma anche dai dati poco rassicuranti della Germania che registra un inflazione crescente (era prevedibile).
Siamo su una zona di demand abbastanza consolidata, se regge, possiamo tranquillamente rivedere i 1.1
NZDUSD 0.61500 LONGNonostante la grande forza del dollaro probabilmente derivata dalle tensioni in medio oriente e dalle elezioni con Trump che riprende fiato, penso che nel breve termine si possa vedere un cambio di rotta, anche fosse solo per una manciata di pip (30/50).
I miei trade spesso si muovono su ritracciamenti ed inversioni di storno. Prevedere il lungo termine con una situazione geopolitica cosi fragile e calda è molto difficile.
Il day trader e di norma il retail che non ha capitali sufficienti per sostenere un lungo periodo di loss, non può realisticamente ragionare nel lungo periodo con SL di 500 pips almeno.
Ma deve ragionare un SL di 30 al massimo con un TP di 30/50.
USDJPY 146.700 SHORTIl dollaro si mantiene stabile, mentre gli operatori valutano i dati sull'inflazione Usa e le tensioni in Medio Oriente, dopo che Stati Uniti e Gran Bretagna hanno lanciato attacchi aerei e navali contro obiettivi Houthi nello Yemen.
L'attenzione rimane puntata sul Medio Oriente, dove gli attacchi degli Usa e del Regno Unito contro gli obiettivi Houthi hanno segnato un ampliamento delle conseguenze della guerra tra Israele e Hamas a Gaza.
Rimango convinto che il dollaro non crescerà molto e valuto un ingresso short per un breve trade 30/50 pip.
Costruziuone didattica su pattern armonici
DAILY OUTLOOK del 16.01.2024 – 🔴 IL RISK OFF RIAPRE I MERCATIDAILY OUTLOOK del 16.01.2024 –
🔴 IL RISK OFF RIAPRE I MERCATI
MARKET BACKGROUND
Ripartono le contrattazioni all’insegna del risk off, tutti i listini mondiali si portano in territorio negativo schiacciati da una rinnovata forza di dollari USA. I timori di una FED non cosi accomodante e non piu cosi ben disposta verso i tagli tassi a termine q1 2024 aleggiano tra gli operatori che spingono sugli acquisti di biglietto verde.
Salgono le tensioni internazionali, da un lato il medio oriente con le navi che tentano attraversamenti del mar rosso e sfidano ad attacchi gli Houthi, dall’altro ripartono le incertezze politiche dopo la vittoria schiacciante di Trump su DeSantis che lo proietta come principale sfidante di Biden alle elezioni.
Non possiamo negare che una potenziale rielezione di Trump riaprirebbe le porte agli scenari di guerra commerciale e dazi con l’Est del mondo, quadro che non aiuterebbe certo l’economia USA e la lotta all’inflazione.
Le tante incertezze che aleggiano sui mercati fanno si che gli operatori vadano a caccia di porti più sicuri rimanendo posizionati in dollari USA e ancora a conferma delle scarse sicurezze sul futuro dell’economia USA , troviamo il debito sovrano USA che riparte a rialzo nei rendimenti mantenendo salda la posizione nell’intorno del 4% per il t-note, proprio a dimostrare la sfiducia nel rientro dell’inflazione ai target e nel prossimo taglio tassi FED e BCE
-FX
Il comparto valutario esprime al meglio il sentiment di risk off, con le valute oceaniche in piena caduta mentre riparte il dollaro con un +0.50% medio e lo yen con un +0.11% medio.
La rinnovata forza del dollaro USA schiaccia tutte le majors e le porta ai break out dei minimi della scorsa settimana aprendo le porte a potenziali allunghi ribassisti per tutto la settimana in corso.
Nzdusd rompe i supporti di 0.6180 , segue il dollaro australiano con la rottura di 0.66469 , non da meno il cable che rompe a ribasso i minimi di 1.27 e la trend line supportiva che sosteneva le quotazioni in un triangolo di compressione partito il 3 gennaio.
Volano a rialzo usdcad che testa ora i massimi di di 1.3490-1.35 figura, segue usdchf con un allungo oltre le resistenze di 0.8560, resta leggermente dietro usdjpy con un approdo ai massimi di periodo di 146.40
-EQUITY
Cede il comparto azionario, con il dax che si attesta ai 16525 pnt, non lontano dai supporti chiave di 16480 pnt , non da meno l’Italia che apre in gapdown e mira ai minimi di 30000 pnt.
Non brilla nemmeno il Nasdaq oltre oceano, che si attesta in pre market ai 16868 pnt e potrebbe allungare verso i 16753 pnt, mentre l’SP500 si porta al test di 4790 pnt, ultimo baluardo prima di parlare di affondi verso i 4770-60 pnt minimo della scorsa settimana.
-COMMODITIES
Stabili le commodities che avevano anticipato il movimento ribassita e che ora vivono un pieno trading range, dal gold , al wti al ngas, senza dare per ora importanti spunti di riflessione.
- DATI MACRO
Gia pubblicata la disoccupazione in UK, che resta stabile al 4.2%, si attende ora lo ZEW alle ore 11.00 e l’inflaizone in CANADA che potrebbe confermare un colpo di coda rialzista.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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DISCLAIMER: Gli investimenti con scambio a margine comportano notevoli rischi economici e chiunque li svolga lo fa sotto la propria ed esclusiva responsabilità, pertanto l’autore della presente sessione didattica non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente a decisioni di investimento prese dal lettore.
CHFJPY SHORT 170.450Trade puramente accademico sviluppato sui pattern armonici. Siamo ad un punto dove si evidenzia uan zona di supply interessante, lo yen sta vivendo momenti confusionali dovuti anche alle calamità avverse che si sono verificate negli ultimi giorni.
I trade intraday non hanno un supporto strategico pe ril lungo periodo ed hanno una validità di 30/50 di range operativo.
NIKKEI SHORT 35500Ai tempi ero un fan del Giappone. Appassionato di auto giapponesi, della loro cultura perfezionista e della loro storia, ora mi ritrovo a dover convivere ocn un conflitto di interesse.
Come mai un paese che è sempre stato un gioiellino per quanto riguarda efficienza ed organizzazione si ritrova a dover far fronte ad una delle crisi più importanti che ha mai vissuto?
Ostinazione . Essere convinti che la strada giusta sia quella che non percorre nessuno. Essere convinti che la propria politica vecchia di secoli possa avere la meglio contro l'evoluzione delle politiche sociali, statali, economiche e lavorative che invece cambiano con le generazioni.
Tutto questo sta portano il Giappone alla deriva in modo conoscente e prevedibile.
Posso riassumere le problematiche in 2 punti fondamentali: continuare a sostenere che i titoli di stato possano fare il lavoro "sporco" della banca centrale (che dovrebbe alzare i tassi di interesse) e mantenere una politca immigratoria lavorativa cosi restrittiva che il 95% delle richieste di ingresso per motivi lavorativi nel paese viene rifiutata per mancanza di credenziali.
Questo genera inevitabilmente 2 cose: inflazione e difficiltà produttiva, cose in cui il Giappone è sempre stato il fiore all'occhiello.
Attenzione alle coppie scambiate con lo Yen possono subire dei flashcrash improvvisi.