Contiene uno script IO
CADJPY - SHORT 108.800Operazione prevista per il lungo periodo, quindi va calcolato uno swap negativo per diverso tempo, fare attenzione.
Vedo un economia stagnante in Canada e l'esportazione di petrolio con la Cina in difficoltà che tra l'altro lo compra in gran parte dalla Russia, il CAd potrebbe vivere un momento non propriamente long.
Lo Yen dal canto suo, sta mostrando una buona rispresa confermata dai dati positivi.
Da qui a parlare di ripresa del Giappone, anche no, ma che si possa intravedere un risultatuto verso i 106.500 posso auspicarlo.
Operazione che verrà chiusa e riaperta molte volte. Quindi aggiornerò costantemente il trade.
📊GOLD - un trend rialzista ampioAnche il gold oggi ha subito la forza del dollaro Usa e in generale l’intero comparto dei metalli non ha vissuto una giornata positiva, con il palladio a fare da fanalino di coda per il comparto.
I primi supporti tecnici per il gold si collocano a 1990-88$ area di confluenza con la mm100 periodi e poco oltre troviamo la trend line supportiva che sta guidando le quotazioni del gold già da diversi giorni oramai.
Seconda area supportiva , che lascerebbe invariato il trend rialzista di lungo periodo la possiamo collocare a 1979-75$, mentre gli ultimi baluardi sono a 1965$ livello oltre il quale il trend rialzista si può definitivamente dichiarare finito.
Il mood di lungo periodo di debolezza di doallro a nostro avviso non è terminato , ed in abbinamento ad un’inflazione in calo che porta a ribasso anche i rendimenti obbligazionari, non possiamo non credere in ripartenze rialziste del gold per riapprodare ai massimi di 2009.
Vedremo se la rinnovata forza del biglietto verde caratterizzerà l’intera settimana dettando ribassi generalizzato anche nel comparto metalli penalizzando cosi anche il gold o se il mood di vendite di dollari ripartirà gia nella settimana in corso
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
📊NZDUSD - il respiro del dollaro USADopo i tanti giorni di debolezza del biglietto verde si rendeva necessario un respiro tecnico che desse occasione alle majors di uscire delle aree di ipercomprato e pur non invalidando il trend di fondo , potesse offrire occasioni migliori per i venditori di dollaro Usa.
Le dinamiche del mese di novembre vedono un dollaro Usa e un dollaro canadese costretti a remare per recuperare terreno dai minimi del mese, mentre lo yen giapponese ritrova la sua debolezza strutturale e Sterlina ed Euro lasciano il podio degli asset migliori per trovare respiri tecnici.
Nell’intraday ancora il dollaro usa oggi esprime buona forza , un recupero doveroso che porta l’intero basket a performace positive medie del +0.52%
Gli asset a nostro parere più interessanti restano il dollaro neozelandese e il cable.
NZDUSD dopo una giornata di ribassi colpito duramente dallo spolvero del dollaro USA è approdato sulle prime aree supportive di 0.60 figura, giungendo su detti livelli in una condizione di buona espansione volumetrica indicata sia dalle bande di bollinger che dai volatility pivot. La violazione dei supporti a 0.60 potrebbe tuttavia generare allunghi ribassisti fino a 0.5975/40,lasciando come ultimo baluardo per una ripartenza long i supporti a 0.5950.
Vedremo se il trend contro dollaro ripartirà già da domani o se la settimana sarà di respiro profondo per le majors.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
EURUSD- il respiro tecnico del dollaro USADopo la lunga fase ribasissta del dollaro USA vissuta in questo mese di Novembre, si rendeva necessario un respiro tecnico che potesse consentire alle majors di uscire dalle zone di ipercomprato e concedere cosi nuove opportunità di ingresso ai venditori di dollari USA.
la giornata odierna si caratterizza per una rinnovata forza del biglietto verde che ha portato eurusd ad importanti di espansioni di volatilità ribassiste, fino ai test delle primissime aree supportive.
ricordando che i non commercial mantengono posizioni nette long sul futures EURO , e vista la robustezza del trend rialzista nei TF oltre l'H1, possiamo credere in occasioni valide per nuovi acquisti di moneta unica.
Restano da prediligere livelli tecnici più profondi che garantirebbero migliori R:R fermo restando i target dei precedenti massimi.
Riteniamo pertanto valide le aree supportive evidenziate per tentativi long, che ci riposizionino con un portafoglio corto di dollari USA.
Buon Trading
Salvatore Bilotta
EURCHF - SHORT 0.96820Una bellissima ripresa dell'euro motivato dagli ultimi dati per quanto non entusiasmanti ma sicuramente promettenti. Un leggero indebolimento del franco svizzero visto come bene rifugio e che convince qualche investitore ad abbandonare la barca per spostare capitali verso assett più rischiosi ma più remunerativi.
Continuerà questyo trend? Lo scopriremo nel 2024.
Per ora una piccola posizione di breve termine short.
USDJPY - PENDING SHORT 151.600t.me
Graficamente ancora nonsiamo pronti per uno short però intanto mi posiziono un pending.
Il Giappone si ritroverà a dover decidere presto cosa fare e credo che nel frattempo possa avere intenzione di abbassare un pò "l'asticella".
Nel frattempo il dollaro comincia il suo declino emi auguro che in questa fase si possa rivedere questo cambio a 148.
Questa coppia ha uno swap mortale in short! Mi raccomando valutate bene come aprirla!
AUDCAD SHORT - 0.89900Diversi fattori possonoinfluenzare questa coppia soprattutto l'andamente sconclusionatodi Alibaba che è nel caos più totale. Seppure essendo un azienda cinese ha molte influenze nel territorio dell'Asia compreso il mercato australiano.
Il CAD invece potrebbe trarne enormi vantaggi in termini commerciali un pò meno per quel che concerne le vendite di greggio.
Per il momento piazzo uno short e lo monitoro a vista
AUDCAD SHORT - 0.89900Diversi fattori possonoinfluenzare questa coppia soprattutto l'andamente sconclusionatodi Alibaba che è nel caos più totale. Seppure essendo un azienda cinese ha molte influenze nel territorio dell'Asia compreso il mercato australiano.
Il CAD invece potrebbe trarne enormi vantaggi in termini commerciali un pò meno per quel che concerne le vendite di greggio.
Per il momento piazzo uno short e lo monitoro a vista
US500 - VIX & RecessionContesto USA che non mostra ancora segni di rallentamento perette agli asset di rischio come SP e BTC di salire
FED che nell'ultimo speach dichiara di non vedere una recessione x i prossimi anni, curva dei rendimenti che però racconta un altra storia.
Ricordo che la FED non è mai riuscita ad evitare una recessione quando vi era la curva dei rendimenti invertita per tanti mesi.
Molto probabilmente la recessione verrà nel 2024 (non si sa ancora quando ma più probabile da metà 2024)
In un contesto dove gli asset di rischio non stanno ancora prezzando la recessione e il deterioramento del mercato del lavoro io tendo a preferire trade short
Propongo un trade abbastanza rischioso (per via del short-term momentum long) su chiusura order block Weekly
VIX: (volatility index)
CHFJPY - SHORT 168.000In termini di analisi grafica siamo in una zona di supply per uno stonro di almeno 50 pip.
Il mercato è molto volatile e le numerose notizie sono sempre meno interpretabili a causa di una macroeconomia in confusione. Personalmente senza dover sempre tirare in ballo fanta strategie segrete mi adopero per un trading scalping.
NON SONO UN GURU, NON SONO UN FORMATORE sono un trader investitore come tanti che gestisce fondi utilizzando strumenti di macroeconomia disponibili a tutti gli abitanti del pianeta terra GRATIS!
USOIL - XWTI - WTI - OIL - PETROLIO La continua debolezza del mercato cinese finito in deflazione, la guerra in Israele che coinvolte il mondo arabo ed il rallentamento della produttività generale dell'Europa, Germania in primis, non ultima la sofferenza del settore manufatturiero canadese, polmone americano spingono il petrolio a decellerare addirittura perdendo 20$ dal suo recente massimo.
La situazione è al quanto critica. Gli emirati arabi mantengono il taglio della produzione fino a fine anno seguita dai russi che hanno difficoltà nell'esportare il diesel di cui sono uno dei principali produttori mondiali, dovuto agli enormi consumi per le macchine da guerra.
Aggiungiamo che un prezzo troppo basso non aiuta gli arabi che più volte hanno dichiarato che faranno di tutto per non scendere sotto gli 80$ al barile in quanto la riqualificazione di alcune aree geograficamente impossibili da abitare ha richiesto un dispendio di risorse economiche elefantiache, diciamo pure catastrofiche.
In tutto questo casino ci si mette l'Iran (notevole esportatore di petrolio) che non si comprende bene cosa vuole fare essendo amico di Hamas e company.
In Europa il problema materie prime sembra secondario al trovare modi assurdi per buttare soldi appresso ai migranti... Italia in capo a tutti.
Fatte le dovute premesse... nel breve 85$, nel lungo periodo 65$
DXY - USDX - INDICE DEL DOLLARO Facciamo il punto della situazione in modo semplice senza considerare fattori conosciuti a 10 persone sul pianeta, GURU, PROFETI e FORMATORI della domenica che vedono complotti, manipolazioni, stregonerie e magie sui mercati.
Usando la semplice e banale percezione è chiaro che c'è qualcosa che non va in America.
Premetto, sono un amante del biglietto verde ma questo esula dal contesto in quanto nel trading per nostra fortuna si guadagna in long ed in short.
Superato il Covid il buon Dio ci ha dato 3 guerre che hanno dato il colpo di grazia a quei fragili equilibri che si sostenevano tra abitudine e fiducia. Non c'è cosa peggiore pensare che qualcosa non succederà mai... Murphy insegna.
Ed ecco che lo yen diventa spazzatura, la sterlina carta straccia le materie prime vanno in tilt e l'intera finanza ruota attorno a qualcuno che sta cercando inutilmente di sbrogliare i fili di una marionetta che fa il dito medio ad un gruppo di suore.
Ma torniamo ad oggi 10.11.2023, cosa diavolo succederà da qui a Natale?
Ricordo che, c'è un debito pubblico che attende di essere sanato, un'inflazione apparentemente sotto controllo, una serie di paesi (BRICS) che vogliono spodestare il dollaro come valuta per le transazioni mondiali, la rincorsa alla tecnologia IA, elezioni di candidati non meglio attesi, un possibile ritorno alle crociate in versione moderna da parte di esaltati fanatici dell'islam.
Ho dimenticato sicuramente tante altre cose ma queste mi sembrano già tante per supporre un declino del dollaro nel 2024.
I dati più spiccioli ci dicono che, nonostante l'economia sembri tenere, le persone stanno ricorrendo all'utilizzo della carta di credito per pagare i debiti, quindi pago un debito facendomi un'altro debito. Un sistema di avvitamento che vede un unico risultato: il default.
Nessuno pensa che l'America possa andare in default ma si stanno creano tutte le condizioni per arrivare al punto che la FED (che Dio la benedica) dovrà stampare una quantità di denaro tale da aumentare nuovamente l'inflazione.
Previsioni? dollaro sotto i 100 in 12 mesi.
DAILY OUTLOOK del 10.11.2023 – 🔴 AI MERCATI NON PIACCIONO LE IMARKET BACKGROUND
Finalmente storni sul mercato azionario, dopo la salita di inizio novembre che aveva portato i listini Usa al test dei massimi di periodo due forze hanno agito al fine di concretizzare quello che era un respiro tecnico necessario.
Da un lato Powell che ieri nelle sue dichiarazioni al FMI , ha ancora una volta messo in luce l’incertezza di aver raggiunto il tasso di interesse adatto al raggiungimento dei target inflazionistici del 2%, dubbi che sono sfociati nella possibilità di nuovi rialzi là dove l’economia a stelle e strisce si dovesse dimostrare più tonica del previsto ed opporre cosi resistenza al raggiungimento degli obbiettivi FED.
Saltano quindi le previsioni sui primi tagli tassi e i futures sui tassi di interesse spostano l’asticella alla seconda metà del 2024, generando quindi vendite sul comparto azionario ed una simpatica salita del biglietto verde.
Ma a collaborare alle dinamiche di ieri, anche l’asta del 30Y USA , che ieri sera ha mostrato una spiacevole debolezza, mancando di fatto gli obbiettivi di vendita e mettendo in luce la domanda degli investitori di rendimenti più alti al fine di coprire il rischio legato all’economia USA. Caduta quindi nei prezzi obbligazionari e salita nei rendimenti, generando dinamiche che spingono la caduta dei listini USA.
Qusta mattina infine già pubblicati i dati sul GDP UK , che sebbene resti migliore dell’aspettativa QoQ del -0.1% si attesta ugualmente su un pessimo 0.0%, evidenziando un’economia al momento non in grado di generare ricchezza e preda dell’inflazione e delle politiche aggressive della BOE. Difficile il quadro generale per il governatore Hunt che ha pochi spazi di manovra per le sue politiche fiscali e scarse possibilità di rilanciare l’economia UK, sarà un’interessante dinamica nei prossimi mesi da seguire.
-FX
Il mercato valutario quindi trova uno sprazzo di forza di dollari USA, che sebbene non riteniamo possa essere un movimento di lunga durata, resta al momento il mood i questo venerdi. La forza del dollaro Usa ha dominato la settimana che si conclude oggi, ma vede all’orizzonte la possibilità di lottare contro una fase recessiva che metterebbe a dura prova la forza del biglietto verde.
Se da un lato il dollaro torna in forza, lo yen giapponese torna in debolezza, con le quotazioni del futures che ritestano i minimi storici, in assenza di una BOJ che lascia un silenzio assordante sui mercati, le quotazioni di usdjpy tornano sopra 151 e ora il trigger sembra essere 152 figura , ed i mercati portano li la sfida con la BOJ che potrebbe essere costretta ad interventi diretti sul mercato fx… staremo a vedere.
Debolezza anche per le oceaniche, che segnano nuovamente una settimana di debleza, riavvicinandosi alle aree di supporto , asset che restano a nostro giudizio degni di attenzione, ma di certo prematuri per acquisti di breve termine.
Il dollaro australiano prosegue in uno schema in h1 a massimi e minimi decrescenti e sembra puntare dritto alle aree di 0.6325 primo supporto tecnico, mentre il dollaro neozelandese che ha già testato le resistenze di 0.5915 guarda ora con simpatia ad approdi verso 0.5875
.
EQUITY
Il comaprto azionario porta a compimento il test delle resistenze.
Il Nasdaq dopo aver tentato allunghi rialzisti oltre i 15440 pnt, ha trovato sulla sua strada le parole di Powell e le resistenze hanno retto al colpo , generando ribassi fino a 15260pnt circa, lasciando ora le quotazioni sotto la mmveloce a 21 periodi in una costruzione a mssimi e minimi decrenti, che potrebbe lanciare le quotazioni fino al test dei supporti a 15137 pnt.
Schema simile per l’SP500 che ritesta stamattina le aree di resistenza a 4375 pnt e sembra intenzionato ad affondare verso i supporti di 4340 pnt prima e 4300 poi.
Anche il DAX non trova spunti ulteriori per sprint rialzisti, e guiarda ora con simpatia al raggiungimento dei supporti a 15236 pnt, primo livello statico supportivo, oltre il quale possiamo trovare i 15135 pnt.
- COMMODITIES
Ancora pesante il WTI che non riesce a superare quota 76.80$ rimanendo in pieno trading range tra il floor a 75$ e le resistenze di 76.80$, solo il break out di detto livello potrebbe generare nuovi allunghi rialzisti degni di nota.
Resta invece in trend discendente il gold, che dopo aver generato ancora massimi decrescenti a 1972$ sembra poter ritestare i minimi di 1946$ seguendo di fatto il trend ribassista in atto, ben delineato dal fascio di medie mobili in h1.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
EURJPY - SHORT 161.710Siamo oramai a dei livelli imbarazzanti per lo YEN, auspico ad un intervento come fanno loro solitamente... messaggino su twitter e poi un improvviso flashcrash... direi di stare attenti con questa coppia anche perchè ha uno swap notevole!
30 pip in basso, dimezzo e lascio in BE