Mercato orso... 👋🏻 👋🏻Bene, oggi i mercati europei hanno violato lo swing di riferimento che conferma e separa il mercato orso dal toro.
Nei grafici ho segnalato la mia centratura del DAX e come si nota facilmente è la stessa per i diversi mercati con qualche differenza:
Zio Sam è molto più debole dell'Europa, e perchè mai dovrebbe essere diversamente? I tassi di sconto oltre oceano sono il doppio di quelli del vecchio continente, 4.50 vs 2.25. Tuttavia, l'indice tecnologico a mio avviso ha concluso oltre che il ciclo biennale anche onda 4 e se il tracciamento è corretto, inevitabilmente seguirà, con la dovuta pazienza, onda 5. Probabile quindi che d'ora in avanti vedremo un recupero del mercato americano più sostenuto di quello nostrano.
È tutto dunque rose e fiori? No, per niente, perchè sui massimi siamo ormai vicini alla chiusura del ciclo annuale inverso arrivato a 53 settimane quindi per me non è ancora il momento di oliare il portafoglio, è bene attendere la partenza (quindi discesa importante) del nuovo ciclo annuale inverso. Discesa che terminerà con la chiusura del primo ciclo trimestrale lato indice partito sui minimi di Ottobre.
Quello sarà il momento di scatenare l'inferno!
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare e investire.
D-DAX
DAX - che forzaSuper Dax mostra una forza inaspettata.
Le quotazioni non sono riuscite a bucare i supporti dinamici e siamo ritornati a salire con molta spinta aprendo la strada verso le resistenze successive.
Probabile la prosecuzione del rialzo anche per le prossime sedute con obiettivo target di questo movimento rialzista la resistenza area 15.100 - 15.200 pti. In quest area dovrebbe esserci forte offerta che porterebbe ad un rallentamento e successivamente ad un ritracciamento.
IL MERCATO DEL LAVORO USA NEL MIRINOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 05.01.2023
-CONTESTO
Ripartono i market mover chiave per questo 2023, attesi oggi gli ADP e venerdi focus sui NFP americani, che daranno un quadro più chiaro di come si è concluso il 2022 e che prospettive possiamo avere per il nuovo anno appena iniziato.
I dati sui PMI pubblicati ieri sia in Europa che in America evidenziano ancora un’economia globale in contrazione, special modo per il comparto manifatturiero che pesa grandemente sulla produzione di ricchezza mondiale. Buona parte delle aziende intervistate ha manifestato preoccupazioni per le incertezze future sia per i costi energetici, punto chiave per le aziende europee, ma anche per il calo della domanda estera, nota dolente per le aziende americane.
Il rallentamento globale si riversa sulle aziende che vivono un calo nei nuovi ordini, per un mercato interno fiacco e un rallentamento anche nelle esportazioni, il che porta ad un rallentamento nella produzione e di ovvia conseguenza ad un calo nel fabbisogno di mano d’opera.
Come già più volte detto, la volontà delle banche centrali per questo 2023 rimane per ora quella di frenare la crescita mondiale, e per farlo bisogna colpire la domanda, inevitabile quindi avere una maggiore disoccupazione, meno redditi, più incertezza e salari ridotti.
In questo contesto le aspettative per gli ADP di oggi non possono che essere pessimiste, con l’attesa di meno posti di lavoro creati, sia nel comparto servizi che in quello manifatturiero, dato che stavolta non possono essere motivo di giubilo per gli operatori oramai consapevoli che la FED e le altre banche centrali rimarranno hawkish ancora per il primo trimestre 2023, se non oltre.
-FOREX
Il mondo valutario non trova particolare direzionalità nel dollaro americano, che in attesa dei dati e dei prossimi appuntamenti di Febbraio con la Fed rimane in un trading range compreso tra 104.75 e 103.50-60, senza dare direzionalità alle majors che rimangono tutte ancorate ai prezzi medi di periodo.
Eurusd rimane ancora in un chiaro trading range compreso tra 1.0775 e 1.06 figura , senza trovare veri spunti direzionali in grado di aprire varchi rialzisti degno di nota
Ieri giornata degna di nota per il dollaro australiano che ha sovraperformato le altre majors, portando audusd al test delle resistenze a 0.69 figura , creando le basi per ulteriori allunghi che fondano la lora partenza sulla mm21 periodi daily che incrocia a rialzo la mm100 e fa da perfetto supporto dinamico.
Il mondo retail rimane ancora ribassista al 59% sul dollaro australiano, e ancora piu spinto il sentiment sul dollaro neozelandese che arriva al 60% short.
Il dollaro neozelandese trova una buona configurazione tecnica in una flag lateral ribassista, a coronamento di un rally rialzista che parte dai minimi di periodo a 0.55 . solo il break out della flag a 0.6375-0.64 potrebbe decretare la partenza della nuova spinta rialzista di un asset che rimane primo concorrente per il dollaro americano.
-EQUITY
Ancora il mondo azionario in equilibrio sui minimi di periodo, il nasdaq alle prese con un trading range compreso tra 10966 pnt e 10770 pnt di supporto, chiaramente in attesa di scoprire i prossimi dati sul mercato del lavoro che possono essere ago della bilancia per le decisioni della FED.
Molto piu robusto il mondo europeo con il dax che trova continui acquisti sui minimi di period, ora alle prese con i supporti di brevissimo a 14400 pnt area di ripartenza per nuovi ulteriori allunghi rialzisti fino a 14700 pnt.
Non escludiamo tuttavia potenziali storni tecnici, che darebbero struttura al mercato, con approdi fino ai supporti di 14300pnt e 14200 pnt
-COMMODITIES
Il mondo delle commodities resta ancora fulcro delle attenzioni degli operatori, con il Ngas sui minimi di 4.11$ in una fase discreta di accumulazione che potrebbe generare interessanti storni fino alle aree di 4.40$ prima e 4.76$ poi.
Ancora di nostro interesse il gold, che dopo un breve storno ribassista a 1844 $ potrebbe dare ulteriori spinte rialziste fino alle resistenze di 1878$ prima vera area di approdo di un asset che esprime tutta la sua stagionalità rialzista.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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FMI : ATTENZIONE ALLE SPERANZE NEL 2023! IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.01.2023
-CONTESTO
Parte cosi un nuovo anno solare e come tutti gli inizi di un nuovo anno, la speranza domina gli animi degli operatori, che sebbene consapevoli di un inizio anno in sordina, sperano tuttavia in una svolta, si spera nel raggiungimento di un Pivot point che possa essere la base per un secondo semestre di rinascita.
Tuttavia oggi il Fondo Monetario Internazionale, mette subito in guardia gli operatori , dal farsi trasportare da facili entusiasmi, dobbiamo renderci presto conto che le maggiori economie mondiali, Europa America e Cina sono ferme o stanno per fermarsi. La prospettiva per questi tre pilastri mondiali resta quella di recessione, il che porta le previsioni di crescita mondiale sotto il 2% per il nuovo anno, decretando le aspettative di recessione globale!
Rimaniamo pertanto ben ancorati con i piedi per terra e prepariamoci ad un nuovo anno tutt’altro che facile sui mercati finanziari.
-FOREX
Si riparte con un dollar idex sui minimi di periodo a 103.50 , il che apre ancora la strada alle altre majors, che in questo nuovo 2023 potrebbero avere ampia rivalsa contro un dollaro americano che ha dominato il 2022.
L’euro si muove ancora in ambito di forza, con eurusd alle porte delle resistenze e il mondo retail che va a caccia dei massimi con un 65% di retail short sul basket e un 66% short sul cambio principe eurusd.
Meno brillante la sterlina, che soffre di una sua debolezza intrinseca, già evidente nel 2022 a causa di una fase recessiva già dichiarata, e con il mondo retail che si trova al 67% long rispetto al 64% del 30/12/2022. Anche sul cambio principe gbpusd il mondo retail si trova al 61% long segnale di debolezza che pone in netta decorrelazione euro e sterlina , il che pone eurgbp in condizioni di iper comprato che potrebbe ancora durare.
Sul cross eurgbp, la decorrelazione sta portando interessanti eccessi rialzisti nelle quotazioni che si portano a 0.8875-0.89 con il mondo retail pronto a caccia dei massimi con un 86% di retail short, il che apre le porte a potenziali allunghi rialzisti fino 0.9175
Interessante il posizionamento retail sullo yen giapponese, che passa netto corto con un 60% di retail short sul basket, il che porta a ribilanciamenti su usdjpy, dove il mondo retail si porta al 55% long dal 51% short del 30/12. Il quadro tecnico mostra usdjpy al test dei supporti a 130.35 pronto a potenziali allunghi ribassisti fino 126.28
-EQUITY
Il mondo equity ancora in pausa per le festività di inizio anno, aspetta con interesse i nuovi market movers che si prospettano in questa settimana, special mopdo per i NFP, che potrebbero dare interessante volatilità data anche la scarsa liquidità ancora presente sui mercati.
Il dax riparte con il test delle resistenze di breve a 14062 pnt per poi avere 14203-14330, mentre i suporti sono posizionati a 13830-13700 pnt.
Attendiamo la partenza dei market mover principali in questa prima settimana del 2023, per ritrovare la liquidità necessaria, attenzione alla pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro Usa in questi prossimi giorni
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
NATALE SENZA RALLYIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 29.12.2022
-CONTESTO
Il famoso rally di Natale quest’anno sembra proprio non essersi presentato all’appuntamento, come sempre dobbiamo ricordare che una stagionalità resta una probabilità, che sebbene alta, non vuol dire che quell’evento si verificherà il 100% delle volte.
Questo 2022 senza dubbio dal carattere orso per le borse mondiali, non ha risparmiato nemmeno le ultime battute di contrattazione, che si stanno sviluppando nel comparto equity, non lontano dai minimi annuali.
A pesare maggiormente il comparto tech, con il Nasdaq sotto gli 11000pnt, che sembra guardare con simpatia a livelli sotto i 10 000pnt , livelli di prezzo visti nel febbraio 2020 prima dell’esplosione della pandemia e dell’intervento delle banche centrali. Si potrebbe dire che stiamo tornando alla normalità, sebbene il processo di normalizzazione costerà sangue e sudore a famiglie ed imprese.
Il 2022 si conclude all’insegna del risk off e la domanda da porsi ora per il prossimo 2023 sarà : quale asset prediligere per proteggere i capitali, in assenza del super dollaro?
Ora che anche l’econmia Usa rallenta e la prospettiva di recessione nel 2023 sembra prendere sempre più corpo , dove andare ad allocare i capitali diventa il vero problema da risolvere.
Prendono quindi appeal asset come il gold, prima del comparto obbligazionario che tarda a creare il bottom di ripartenza, almeno fino a quando l’inflazione rimarrà sostenuta, ma anche nel mondo valutario qualcosa cambia ora che il dollaro USA lascia lo scettro mantenuto per tutto il 2022 lasciando spazio ad asset come l’Euro che sembra ora prediletto dagli operatori anche a guardare i dati del cot report.
-FOREX
Il focus di breve periodo per il mondo fx, vede attenzione sul franco svizzero, asset in grande spolvero ora che la banca centrale ha portato i tassi all’1% dopo 20 anni di tassi negativi.
La forza del franco svizzero è stata subito presa di mira dal mondo retail che si pone in mean reverting short all’87% sul basket, portando cosi ad interessanti tendenze su asset come usdchf, che trova un 89% di retail long, segno di potenziali ulteriori allunghi ribassisti, ma anche i cross come audchf con un 87% long e gbp chf con un 64% long di retail sembrano ottimi candicati a prosecuzioni di trend ribassisti.
Oltre al franco svizzero anche il dollaro canadese è ora focus degli operatori, che mantengono viva la correlazione diretta con il WTI, portando a ribasso entrambi gli asset. Il dollaro canadese ora debolizzimo vede il mondo retail andare a caccia dei minimi , con posizioni long al 75% sul basket, ovvio quindi il posizionamento su usdcad con un 64% dei retail corti ( vendono dollai USA e comprano Canadian), eccessi su diversi corss come nzdcad con un 94% di retail short, e ancora cadchf con un 97% long lasciano spazio a potenziali inversioni ,che tuttavia possono richiedere ancora tempo prima di svilupparsi.
-EQUITY
Il comparto equity che ancora predilige l’europa con il DAX fermo a 14000 pnt sembra mantenere una tonicità oramai persa per il mondo USA, che lavora i minimi di questo 2022.
Il nasdaq non trova al forza necessaria a riprendere quota sopra gli 11000 pnt, il che apre la strada ad ulteriori affondi, agevolati dalla scarsa liquidità di questi giorni festivi.
Negativo anche l’SP che si colloca a 3800 pnt e sebbene lontano dai minimi dell’anno, grazie alla composizione mista dell’indice, non trova nessun vero spunto rialzista, e sembra ora guardare a potenziali attacchi ai minimi di 3770 pnt per estensioni fino 3700 pnt.
-COMMODITIES
Tonico ancora il Gold, che trova compratori ad ogni tentativo di ribasso, sulle aree di 1780$, proiettandosi all’attacco delle resistenze poste a 1825$, livello oltre il quale si potrebbe assistere ad importanti estensioni rialziste.
Pesante il WTI dopo le vicente del price cup europeo e le risposte della Russia, si torna a testare 77$ proiettandosi ora verso i 75$ prima e 73.50$ poi.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Calendario scarno in questi giorni di festa, si attende oramai il nuovo anno per valutare i nuovi dati macroencomici in arrivo che chiuderanno il quadro dell’ormai vecchio 2022
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Cosa aspettarsi per l'ultima settimana dell'anno e le successiveAnalizzo graficamente l'indice tedesco che riassume bene la situazione del mercato azionario europeo. Nel grafico W risultano evidenti alcune cose, la prima è che a Settembre si è chiuso un ciclo semestrale e ne è partito un altro, la seconda è che con i nuovi recenti massimi l'indice si è riportato in territotio rialzista avendo abbandonato con decisione le due TL ribassiste nera e verde, la terza: sul recente max ha probabilmente chiuso un ciclo annuale inverso (probabile perché ancora in attesa dei tempi di conferma). L'ultima è l'incrocio delle TL Blu e nera che danno un possibile target in area 11200 per la chiusura del ciclo annuale qualora il lungo ciclo partito nel 2020 non fosse già chiuso sul minimo di Settembre.
Provo quindi a schiarirmi le ideee passando al grafico 4h analizzando il ciclo trimestrale in corso e partito appunto a Settembre. Da quel minimo la struttura ha completato 7 settimanali e se non ci saranno scossoni sul fronte delle news (che influenzano comunque il mercato per brevi periodi se endogene) il destino di questo ciclo è quello di compierne almene 8 (possono anche essere 10) quindi vi è la possibiltà nel breve, di vedere violati i 14160 se il settimanale inverso non fosse già chiuso (il tempo minimo sindacale per averlo già chiuso lo ha) e a seguire una discesa forse anche importante per chiudere appunto l'ottavo settimanale, sicuramente sotto 13791 (ma suppongo anche più sotto) e probabilmente anche il trimestrale. Il tutto sarebbe così in tempi consoni ai tempi medi di durata. La chiusura del settimanale inverso, qualora avvenisse nei prossimi 2 giorni disponibili non dovrebbe però salire oltre i 14675 per avere appunto la conferma citata sopra della chiusura del trimestrale inverso. Chiuso quindi w8 aggiornerò la situazione per provare a capire se il trimestrale potremo considerarlo chiuso o se vi saranno possibilità di un allungamento dei tempi medi con altri 1-2 cicli settimanali ribassisti.
Attenzione!! Se il ciclo partito il 2020 si fosse chiuso a Marzo nei tempi perfetti di 103 settimane, come detto sopra area 11200 sarà il target dell' annuale in corso già ribassista. Se invece si fosse chiuso sul minimo di Settembre (cosa possibilissima sia come tempi che come struttura) chiuso W8 nei primi giorni di Gennaio (o w9-w10 eventualmente) avremo una nuova spinta verso l'alto per la chiusura del ciclo annuale inverso che sarebbe così ancora in corsa e non terminato.
La situazione è molto simile anche sul mercato americano, con qualche eccezione per il Nasdaq che pattina sul filo del rasoio tra una continuazione del trend ribassista e una possibile corposa ripartenza.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
I BILANCI DI FINE ANNO🌞IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 27.12.2022
✍🏻-CONTESTO
Diretti oramai alla chiusura di questo 2022 che lascia spazio a poche sedute di contrattazione ancora e , come da prassi , i volumi restano bassi, in un classico mercato natalizio dal quale meglio non attendersi grandissime novità.
Iniziamo dunque a tirare i primi bilanci di fine anno, partendo dai mercati equity mondiali che si portano a chiusure annuali in territorio negativo a conferma del bear market che ha caratterizzato il 2022 e che sembra porre le basi per un 2023 non certo con migliori prospettive.
I timori di un 2023 caratterizzato da una più o meno profonda recessione mondiale sembrano prendere sempre più corpo nelle menti degli operatori che hanno risnunciato anche al classico rally di natale, per dare invece spazio ad ulteriori vendite dopo le pesanti parole delle banche centrali occidentali.
La strada è segnata per il primo trimestre 2023, con banche centrali ancora molto aggressive, alle prese con l’inflazione che resta mood chiave anche per il prossimo 2023 e che porta a condizioni economiche e monetarie aspre, che metteranno in difficoltà aziende e famiglie che non potranno contare questa volta su nessun aiuto.
I tempi in cui le crisi venivano sorrette dalle banche centrali con forti immissioni di liquidità sembrano finite e le sole speranze di un cambio di rotta nelle decisioni di rialzi tassi non sono sufficienti a dare slancio costruttivo alle borse mondiali.
Il 2022 è stato sicuramente l’anno del dollaro americano, che ha dominato i mercati fino al q4 dove i primi segni di un’economia in difficoltà hanno dato il via a prese di profitto, dopo un mega rally rialzista che ha condizionato l’intero mercato, dal comparto equity, ai metalli e ovviamente al forex.
Solo nell’ultima parte4 dell’anno stiamo vivendo una fase di inversione, che potrebbe a questo punto proseguire nel 2023, dando vita ad un nuvo anno di inversioni, con un dollaro che vive un riequilibrio con le altre divise mondiali e che da fiato al comparto commodities.
Sebbene la correlazione dollaro giù e borse su , è stata per anni un mantra, riteniamo che potrebbe essere non tanto vero per il 2023, anno nel quale il concretizzarsi di una crisi mondiale porterebbe le borse ancora a forti ribassi, accompagnati questa volta anche da un dollaro USA in difficoltà, non supportato da un’economia tanto robusta come quella che abbiamo vissuto nel 2022.
La domanda da porsi a questo punto sarà: in mancanza din un dollaro USA rifugio, dove verranno allocati i capitali per un valido riparo dalla crisi?
Si aprono a questo punto le porte per lo yen giapponese, per il gold e anche per la moneta unica, che potrebbero riscoprire il loro valore di asset rifugio.
-FOREX
Torniamo per ora ad oggi, una giornata non particolarmente ricca di market mover, nella quale il dollaro usa sembra rimanere fermo sulle aree di minimo a 104.00.
Il mondo retail chiude l’anno in posizione lunga dollari usa, con un 60% long chiaramente a caccia dei minimi , per poter cogliere rimbalzi importanti, che tuttavia potrebbero faticare ad arrivare.
Cosi come le ultime settimane hanno visto debolezza di dollari Usa, cosi hanno vissuto il ritorno della forza sulla moneta unica, che con un ottimo rally rialzista dai minimi di questo 2022 ritorna alle aree di 1.0675-1.07 figura.
Il mondo retail non tarda a cercare posizioni corte, con un 69% short sul basket e un 68% short su eurusd, ancora a caccia dei massimi di periodo, il che ci fa propendere per ulteriori posizionamenti long euro, sperando tuttavia in storni che diano opportunità di ingresso a prezzi migliori.
Resta interessante il posizionamento sul franco svizzero, che trova il mondo retail con un 77% short, dopo che la banca centrale svizzera ha portato i tassi di interesse al +1% dopo circa 20 anni di tassi negativi. La ricerca di un rientro dagli eccessi rialzisti del franco svizzero, sembra tuttavia sensata su alcuni cross come cadchf che pagano interessanti swap ai posizionamenti long.
-EQUITY
Il mondo azionario come detto va verso chusure annuali pessime.
America con nasdaq a -32.5% , sp500 a -19.0% , dj a -8.35% attualemente, l’Europa con il Dax a -11.46% italy a -12.16% ed eurostoxx a -10.40%... il quadro mondilae non migliora altrove.
Per tornare alla giornata attuale , tuttavia qualche leggero recupero si intravede, con i listini mondiali in positivo, ma che a questo punto possiamo ritenere solo come valide offerte di prezzi migliori da vendere.
Seguiamo i mercati, sebbene ancora in un clima di festività, in attesa di una ripartenza dei volumi non prima della prossima settimana
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Dax: correzione o rally di Natale?Negli ultimi due mesi l’indice tedesco ha messo a segno una performance decisamente degna di nota, con le sue 9 settimane positive consecutive ed un rialzo che supera il 20%, non sembra nemmeno di essere alle porte di una, ormai conclamata, recessione.
Tra l’altro il mese di Dicembre è appena iniziato e molti analisti iniziano già a parlare di rally natalizio; ora, noi non sappiamo se questo possa o meno verificarsi, in particolar modo in un anno in cui le variabili sono più che mai numerose e possono stravolgere qualsiasi ipotesi previsionale; il pensiero però è che questo indice, e non solo, abbia veramente corso tanto e che necessiti di una correzione fisiologica che ne permetta poi un’eventuale risalita decisamente più “sana” e duratura.
Dal punto di vista tecnico ci sono molti indicatori, su vari time frame, che necessitano di scaricare l’ipercomprato ma questo, lo ricordiamo, non è detto che avvenga necessariamente con una correzione perché anche un periodo di lateralità, il così detto “consolidamento”, sarebbe efficace per raggiungere questo obiettivo.
In ogni caso riteniamo che, tra i tre scenari possibili, rialzo, laterale o ribasso, l’ipotesi meno probabile è che il mercato possa continuare a salire con questo momentum; va da se che ci siano alte probabilità di uno scenario laterale o ribassista; tra questi due noi ipotizziamo come più probabile quello ribassista in ragione anche dell’area grafica raggiunta dalle quotazioni.
Venendo all’operatività, il nostro posizionamento è già short da 14.532 con un ulteriore rinforzo del ribasso sotto 14.250, lo stop lo abbiamo posizionato in area 14.670 mentre il 1° target è a 14.340, il 2°a 13.976 ed il 3°obiettivo a 13.584.
Come sempre sarà poi fondamentale una gestione attiva del trade ma il rapporto rischio rendimento ci sembra fin da subito ottimale per la costruzione di questa operazione.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
Euro Stoxx 50: uno per tuttiL'indice europeo cugino del DJI, sul medio termine è affidabile per tutti quanti gli indici europei, ovviamente con qualche piccola differenza tra ogni mercato locale. Oggi si è vista la violazione prepotente dello swing di chiusura del secondo mensile, quindi il terzo mensile proseguirà la sua discesa fino alla sua chiusura che molto probabilmente chiuderà anche il trimestrale iniziato tra fine settembre e primi di Ottobre (partenze diverse su vari indici). La chiusura con relativo minimo dovrebbe arrivare a circa metà Gennaio.
I livelli più importanti sono dati dai volumi e dagli swing precedenti.
La presente è la mia visione che aggiorna le precedenti sugli altri indici e non rappresenta un incentivo ad operare.