DAX idea settimanaleA causa dell'espansione del coronavirus proveniente dalla Cina e dell'aumento dei dazi da parte del presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, sarò SHORT su DAX. Ho come obiettivo 13000 punti, ossia un ribasso di circa il 4%. La mia idea, si basa solo su questa settimana, pertanto si concluderà venerdì, oppure al raggiungimento dell'obiettivo.
Dazi
S&P 500 future: livelli chiave per la settimanaIl future sul S&P 500 chiude la settimana con un'importante balzo in avanti verso il superamento della forte resistenza a 2990 punti, ma poi conclude la seduta di venerdì troppo distante dai massimi.
Oggi il future prosegue con una flessione verso il supporto a quota 2940 punti, palesando una crescente incertezza sulle reali possibilità di consolidare e superare le resistenze più alte, quali 2980 e 3005 pt.
Infatti sebbene il mercato mostri un certo entusiasmo per gli sviluppi positivi in merito ad un possibile accordo sui dazi tra Usa e Cina e sia rimasto favorevolmente colpito dall'improvvisa decisione della Fed di sostenere il mercato monetario, vi sono segnali di incertezza nell'aggiornare i massimi storici, rappresentati da una scarsa pressione in acquisto che sostenga l'allungo recente.
Infatti in gergo candlestick l'ampia shadow sviluppata venerdì, ovvero un eccessiva distanza tra i massimi e la chiusura e l'incerta apertura di oggi dei mercati europei, non convincono tutti gli operatori ad unirsi al rialzo.
Evidentemente gli operatori pretendono maggiori certezze circa le buone notizie arrivate a fine settimana.
In tal senso è chiaro l'andamento del indicatore di trend cci che mostra un andamento ancora decrescente, sebbene nell'ultimo tratto rialzista con valori prossimi allo zero ma ugualmente negativi, dunque senza confermare il cambio di trend di brevissimo termine.
Dunque le prospettive rialziste sono tutte legate alla capacità del future di difendere rispettivamente i supporti sotto 2940 e 2905 punti, livelli ancora una volta fondamentali per evitare che la struttura ribassista di breve termine che si è consolidata il primo ottobre torni a minacciare il forte supporto a 2860 pt.
Quest'ultimo livello insieme ai minimi registrati ad agosto intorno quota 2820/2780 punti, rappresentano gli ultimi baluardi per conservare una struttura di medio termine rialzista.
Inoltre il doppio massimo decrescente formato dal top di fine agosto e di metà settembre rischia di prendere in contropiede la maggioranza degli operatori, che con il balzo di venerdì si aspettano un prolungamento in settimana dei rialzi aggiornando ancora una volta i massimi storici.
Aggiornamento assolutamente non scontato come dimostra l'apertura incerta, per cui gli scenari contrapposti hanno medesimi probabilità di verifica una volta che verrà violato uno degli estremi del cuscinetto, compreso tra 2990 e 2940 punti.
Strategie operative sul S&P 500
Per le posizioni long: diffidare da ingressi troppo ravvicinati ai prezzi di quotazione del momento, ma attendere la conferma dei livelli di sostegno compresi tra 2960 e 2947, sfruttando eventualmente un rischio limitato a 13 punti ed una prospettiva di target superiore ai 2985 pt.
Con un profilo di rischio più basso attendere la stabilizzazione di livelli di supporto ancora malfermi, come 2932 e 2922, da cui poter meglio sfruttare eventuali rimbalzi oltre 2960, con un profilo di rischio limitato a 10 punti di stop.
Per le posizioni short: attendere un nuova verifica della fascia di supporto di estremi 2980/2994 da cui valutare ingressi al ribasso, con un rischio massimo di 12 punti e prospettive di target sotto quota 2960 punti.
Con un profilo di rischio minore attendere la verifica della resistenza oltre 3005, rischiando 12 punti di stop e prospettive di target sotto 2977 punti.
Fca a un bivio: se scende ancora sono guaiFase in netto peggioramento per le quotazioni di Fca colpita da vendite sostenute e che hanno spinto i prezzi al di sotto di importanti supporti, fino al test dell'ormai "classico" sostegno di 11.20€ e mai messo in discussione da fine maggio.
La struttura tecnica di medio termine rimane per una manciata di punti laterale, con il rigido schema della resistenza a 12.25 e 11.10 ancora in piedi.
Ma è evidente l'accelerazione al ribasso accusata dai prezzi nel periodo compreso tra metà settembre e l'inizio di ottobre, lascia intuire delle criticità non indifferenti inducendo gli investitori a vendere il titolo.
Probabilmente la crisi annunciata da Ford in termini di vendite e le implicazioni negative dei dazi Usa su tutto il ciclo economico mondiale, non fanno che colpire uno dei settori più rappresentativi in fatto di consumi.
Il cedimento del supporto a 12.25 e 11.75 in rapida successione e la caduta a ridosso dello sbarramento a 11.25€, chiudono definitivamente il cerchio sulle prospettive future del titolo.
Le dinamica delle vendite di nuovi veicoli negli Usa sono rimaste stabili nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2018, grazie al contributo del marchio Ram che ha compensato i cali di tutti gli altri marchi del gruppo automobilistico.
Sfortunatamente però durante i primi nove mesi dell'anno le vendite di Fiat Chrysler sono diminuite dell'1%.
Ciò impatterà sullo scenario tecnico che si fa negativo in tutte le prospettive temporali considerate anche in presenza di rimbalzi verso quota 11.80/12.20, con la proiezione ribassista verso il target sotto i 10.50 che gode delle maggiori probabilità.
Strategie operative su FCA
Per le posizioni long : nel caso si voglia sceglier un profilo d'investimento di medio termine occorrerà attendere nuovi sviluppi societari per approfittare, con eventuali sconti sulle quotazioni ora in evidente affanno.
Per operazioni di breve termine collocare un alert di prezzo lungo quota 10.90 e 10.60 verificando un loro possibile consolidamento, da cui lanciare un ordine con stop di 1€ e target oltre 12.40€, con un profilo di rischio non esaltante.
Per le posizioni short: poiché appare tardivo e comunque assai rischioso lo short selling diretti sul titolo, nell'eventualità di un rimbalzo oltre 11.40€ meglio approfittare delle opzioni Put.
Più precisamente acquistare opzioni Put, strike 10.50€, scadenza dicembre 2019, entro la fine ottobre.
S&P 500 future: livelli chiave per la settimanaChiusura di settimana in recupero per il future sul S&P 500 che non modifica l'assetto orizzontale acquisito dalla struttura recente dei prezzi, ma a dispetto della delusione per chi si aspettava qualcosa di più, la conferma della resistenza a 2945 tutto sommato è una buona notizia.
Date le aspettative ribassiste accumulate con la pessima chiusura di venerdì scorso, il netto recupero avvenuto a cavallo tra i 2860 e i 2920 punti di fatto annulla il tentativo dei venditori di estendere il ribasso almeno sotto quota 2790 punti.
Questa circostanza dimostra l'incertezza che regna tra i piani d'investimento degli operatori che si aspettano risposte positive sul sempre più dannoso scontro su dazi tra Cina ed Usa.
La contrapposizione tra le due maggiori economie mondiali rischia di costare molto caro non solo ciclo economico degli stati direttamente interessati ma, come dimostra la contrazione del settore manifatturiero tedesco, rischia di estendersi al resto del mondo.
Dunque se lo scenario delineato dovesse aumentare di concretezza, sarà gioco forza per i fondi azionari più capitalizzati scaricare ulteriori posizioni in portafoglio ed i valori del future di conseguenza rischiano di tornare a ridosso di quota 2840 punti.
Infatti come dimostra l'andamento dell'indicatore di trend cci i valori si fermano appena sopra la linea dello zero, non confermando in maniera netta la svolta rialzista di breve termine oltre 2930 punti.
Nella prossima ottava sarà dunque necessario strappare chiusure oltre 2970 punti per ristabilire definitivamente il tratto rialzista, ora compromesso dal forte sbarramento prima citato.
Lo scenario ribassista alternativo ma ancora latente potrebbe tornare a fare paura soltanto con il cedimento di quota 2855 prima e soprattutto 2818 punti a seguire.
Ciò a sua volta aumenterà le probabilità che la struttura neutrale assunta dalla tendenza di breve periodo evolva definitivamente in senso negativo, paventando il raggiungimento di quello che rappresenta tutt'oggi il perno centrale del trend rialzista di medio termine ovvero quota 2750 punti, scenario al momento improbabile.
Strategie operative sul future S&P 500
Per le posizioni long: attendere il consolidamento ancora da completare del supporto intraday a 2915, collocando un ordine con stop di massimo 12 punti ed un target oltre 2935 pt.
Con un profilo di rischio maggiore agire con strumenti complementari al future distribuendo più ingressi al rialzo, il primo in corrispondenza dei prezzi del momento e in seguito lungo 2910 e 2878, con stop complessivo a 2863 e target oltre 2927 punti.
Per le posizioni short : attendere la conferma della resistenza posta a 2947, collocando un ordine con stop di 13 punti ed un target sotto quota 2908 pt.
Con un profilo di rischio minore attendere il test di quota 2968, rischiando al massimo 13 punti ed un target sotto 2933 pt.