Wall Street & Piazza Affari in ribasso minimi prima dei Tassi Wall Street & Piazza Affari in rosso alla vigilia della Fed per la decisione Tassi settembre 2022.
Giornata negativa per Wall Street alle prese con l'allarme lanciato dalla casa automobilistica Ford che risente delle pressioni economiche negative in corso ed in arrivo a causa del crescere dell'inflazione.
Per Ford il settore auto oltre allo stop Covid teme una costo d'inflazione per circa $ 4 miliardi.
I costi per Ford e altri titoli USA dipenderà molto dall'ulteriore stretta di politica monetaria della Federal Reserve prevista già domani mercoledì 21 settembre 2022 che riporterà i tassi di interesse americani a livelli pre-crisi finanziaria del 2008.
Mercoledì la Federal Reserve effettuerà un aumento di 0.75 punti base dei Fed Funds terzo aumento consecutivo di tre quarti di punto che porterà gli oneri finanziari tra il 3% ed il 3,25% sino ad ora il più veloce aumento dei tassi dal 2008 ad oggi.
In realtà il dot plot della FED mostra proiezioni dei tassi di interesse che probabilmente raggiungerenno il 4% già entro dicembre 2022.
Il FTSE MIB a Piazza Affari chiude in rosso a -1,65%, deciso ribasso accompagnato dai "sell off" dell’obbligazionario con i rendimenti dei titoli di Stato italiano sopra il 4.20%.
Risparmio gestito in rosso a Milano!
Banca Generali subisce una pesante chiusura a -5,88% a seguito dell’accordo tombale siglato con l’Agenzia delle Entrate che incasserà circa 46 milioni di euro per chiudere la vertenza sul transfer pricing.
Giù anche i bancari tra cui Finecobank -4,01%, Unicredit -2,50% e Banca Intesa che chiude a -3.88%.
Wall Street Supporti & Resistenze
Nasdaq Supporti 11750 / 11450 - Resistenze 12350 / 12500
S&P500 Supporti 3870 / 3850 - Resistenze 3950 / 4000
Dow Jones Supporti 30800 / 30000 - Resistenze 31250 / 31500
Il Nasdaq rimane negativo sotto la barriera di resistenza dei 12250 punti indice ma è vero anche che il supporto di 11750 tendenzialmente servirà a trattenere la discesa forse...anche domani post FED.
Mario Draghi premiato "Statista dell'Anno" a New York
Queste la parole dell'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, oggi 99enne :
«Ho sempre avuto fiducia in Mario Draghi e nella sua straordinaria capacità di analisi intellettuale». Così l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, oggi 99enne, ha voluto complimentarsi con il premier italiano uscente «ha sempre dimostrato capacità, coraggio e visione, analizzando le questioni che gli si ponevano con il giusto approccio».
«Sono davvero commosso per tutto quello che è stato detto questa sera – ha detto Draghi dal palco – In particolare, le parole del dottor Kissinger. Mi commuove il fatto che abbia voluto essere qui. La sua presenza è un immenso regalo per me».
Draghi
Analisi BTP dopo BCE e dimissioni DraghiIl Btp, considerata la giornata odierna con le dimmissioni di Draghi, aumento dei tassi dello 0,5% e conferenza della Lagarde (che è la parte sempre più rischiosa, si è comportato fin bene.
Grafico di Sinistra - possiamo vedere un grafico weekly con tutto il movimento discendente partito a Marzo, che ha fatto segnare fino ad -27%.
Grafico di Destra – su daily vediamo l’ultimo periodo, dai minimi del 14 Giugno da dove è partito un movimento rialzista di oltre 12 figure. Con la correzione degli ultimi giorni il prezzo è arrivato a 120.09 che corrisponde al 50 di Fibonacci del vettore evidenziato. Questa è un’area importante, la sua perdita potrebbe riportare il prezzo sui minimi, cosa che al momento dubito. Interessante anche la sorta di Doji che si sta formando fuori dalle Bande di Bollinger.
Sinceramente consideravo che i minimi degli obbligazionari li avessimo già visti, ora a seguito della caduta di Draghi qualche dubbio sul BTP mi ritorna.
IMPATTO DELLE DIMISSIONI DI DRAGHI SULLO SPREAD E SUL FTSEMIBBuongiorno.
Poco tempo fa avevo scritto un’analisi incentrata sul famoso spread BTP-BUND, tema molto chiacchierato negli ultimi tempi, rimarcando la sua correlazione indiretta con l’indice azionario FTSEMib. Potete trovare l’analisi al link:
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Avevo rimarcato come esso fosse considerato dal mercato e dagli economisti come “termometro di fiducia del nostro governo”.
Il mio studio sulla finanza si è sempre basato su un concetto semplice ma estremamente fondamentale: quando accadeva qualche particolare evento economico finanziario o politico, visualizzavo sui grafici l’impatto dello stesso; da questo processo, nel corso di diversi anni, ho beneficiato tanto.
Quello che è accaduto qualche giorno fa, ossia la dimissione del premier Mario Draghi, credo sia un esempio didattico perfetto che vorrei analizzare a livello grafico, riferendomi in maniera particolare allo spread e, successivamente, al FTSEMib.
Buona lettura.
PERCHE’ DRAGHI SI È DIMESSO?
Vi riporto le dichiarazioni del premier estrapolate da un articolo della Rai:
"Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c'è più". Queste le comunicazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Consiglio dei ministri. Draghi prosegue: "È venuto meno il patto di fiducia alla base dell'azione di governo. In questi giorni da parte mia c'è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell'interesse di tutti gli Italiani. Grazie".
L’IMPATTO SULLO SPREAD
Nell’analisi scritta qualche tempo fa sullo spread BTP-BUND, di cui vi ho rilasciato il link nelle prime righe dell’analisi, mi sforzavo di spiegare nel migliore dei modi il suo “meccanismo di funzionamento”.
Faccio tuttavia un rapido ripasso.
La Germania è considerata il polmone economico europeo. La stessa considerazione trova fondamento se si considera il rendimento dei suoi titoli di stato a 10 anni, confrontati con gli altri dell’Area: esso è il più basso (e di conseguenza è quello che presenta meno rischi, visto che il rendimento di un titolo di stato è associato in maniera diretta al rischio che esso presenta).
Qual è il modo per capire quale sia l’effettiva credibilità di un Paese, ad esempio l’Italia? Andando a confrontare lo stesso con il Paese che presenta all’interno della stessa cerchia (Unione Europa, ad esempio) l’economia più “forte e credibile”.
Questo confronto viene messo alla luce prendendo in esame il rendimento del decennale del paese di cui si vuole capire l’effettiva credibilità e “rapportandolo” al rendimento del decennale più sicuro ed affidabile, ossia quello della Germania. Confrontando attraverso una differenza il rendimento del BTP italiano e il rendimento del BUND tedesco si ottiene lo spread BTP-BUND.
Lo spread si allarga durante fasi economiche finanziarie del Paese particolarmente turbolente o incerte (si allarga dal momento che i rendimenti del BTP italiano sovraperformano quelli del BUND tedesco) ; i fattori condizionanti possono essere guerre, recessioni, transizioni o crisi di governo; quando successivamente gli stessi fattori vanno ad attenuarsi, ecco che lo stesso va a restringersi (ossia quando i rendimenti del BUND iniziano a sovraperformare al ribasso quelli del BTP).
Dal momento in cui una crisi di governo rientra tra le fasi “incerte” di un Paese, che impatto c’è stato nel BTP italiano e successivamente sullo spread?
Il 14 luglio, all’annuncio di una possibile crisi di governo, il rendimento del BTP sale di oltre 5 punti percentuali:
Il motivo del rialzo è semplice:
• Si acquistano titoli di stato di un determinato Paese, in questo caso dell’Italia, quando si pensa che lo stesso sia poi capace di adempiere al proprio compito di debitore (è capace cioè di ripagarci l’obbligazione con le relative cedole). Una possibile crisi di governo va’ ad impattare sulla stabilità dello stesso; per questo motivo, il rischio associato al BTP e di conseguenza la possibilità che il governo italiano non riesca a ripagare il debito con i creditori aumenta, e il rischio associato allo stesso titolo di stato incrementa di pari passo: per questo motivo, si è assistito al +5.68%. Ricordate: il rischio di investire in titoli di stato di un Paese è prezzato dal rendimento degli stessi, in questo caso dal BTP!
Vediamo ora lo spread:
La possibilità di questa crisi allarga lo spread di oltre 7 punti percentuali.
A pagarne le spese è anche il FTSEMib italiano. Per quale motivo?
Se è vero che lo spread si allarga durante fasi incerte, è altrettanto probabile che pochi investirebbero nel nostro Paese, dal momento che l’aumento dello spread è legato in maniera diretta alla probabilità che l’Italia non riesca a pagare i propri debiti. Da qui deriva la correlazione inversa tra lo stesso e il FTSEMib, raffigurata nella grafica seguente:
La risposta dell’indice italiano non si è fatta attendere:
CONCLUSIONI
L’analisi è stata estremamente didattica, reputo fondamentale visualizzare a livello grafico tutto quello che può impattare sul mondo economico-finanziario. Più si studia, più si impara, no?
Buona giornata, Matteo Farci
Settimana di Borsa del 18 luglio 2022 ecco cosa aspettarsi?Si prospetta ricca di avvenimenti la settimana di Borsa che si è appena avviata compresa tra i giorni 18 e 22 luglio 2022.
Mercoledì 20 luglio per Borsa Italiana sarà il giorno della verità, Draghi si o Draghi no!
Tutte le coalizioni di governo sono al lavoro per far fuori quelli che sembrano gli "scappati di casa" del M5s senza alterare il ruolo di Draghi che "deve" rimanere presidente del consiglio.
In Parlamento sia destra che sinistra creano e cercano accordi e compromessi affinchè ci sia un ritorno di Draghi o di un Draghi Bis in discontinuità ma . . . "meglio" senza i cinque stelle!
L'alternativa al M5s? Unanime la scelta di tutti i partiti: il ritorno al voto anticipato!
Borsa Italiana sarà sicuramente attenta e vigile durante il discorso alle camere che Draghi terrà mercoledì 20 luglio, la scelta è di vitale importanza per il Ftse Mib.
L'indice di Piazza Affari è alla ricerca di un appiglio stabile e forte per recuperare le resistenze di area 21400/21500 punti indice futures e tentare eventuali allunghi verso i 23000 punti indice.
Il raggiungimento dell'aerea dei 23000 punti dipenderà assolutamente dalla decisione di Draghi e già mai dalla decisione politica dei partiti, Draghi è "il commissario" scelto da Mattarella per certificare i lavori pro PNRR e non l'uomo politico! Piazza Affari lo sà bene!
Per il Ftse Mib sarà importante nei prossimi giorni galleggiare al di sopra dei supporti di area 21000 punti indice, la prova di forza già mostrata durante le dimissioni di Draghi è stata già di per sè un buon test, ma non basta.
Enel nella giornata di oggi 18 luglio ha distribuito il saldo del dividendo pari a 0.19 eurocent, atteso il pagamento per il 20 luglio e sopratutto attesi per il 28 luglio gli "earnings" sul fatturato la cui stima utili si aggira attorno ai 12.80 euro bilions circa.
Il grafico di Enel mostra segnali incoraggianti, ed il supporto di area 4.85/4.87 eur cent per azione dovrebbe garantire (almeno nel breve) una buona base di ripartenza per testare le deviazioni di resistenze poste in area 5.40 euro cent per azioni.
L'abbandono eventuale di area dei supporti di area prezzo 4.85 euro cent per azione protrebbero far capitolare il titolo Enel sino ad area 4.50 euro cent per azione.
Sempre per questa settimana, giovedì 21 luglio, è atteso l'incontro con la Banca Centrale Europea, la presidentessa Lagarde avrà a disposizione nuovi strumenti per salvare "l'Euro/Zona"?
Ci sono forti pressioni sulla presidentessa Lagarde che sembra assopita nei suopi pensieri mentre invece con la crisi di guerra alle porte dell'euroipa e con l'inflazione galoppante dovrebbe accellerare sulle scelte dei tassi e perchè nò con manovre mirate al sostegno delle economie periferiche!
Attesa nello stesso giorno del 21 luglio a Wall Street il dato sulla dissocupazione.
Piazza Affari e Draghi, rimpasto d'estate? Giovedì il voto.Piazza Affari alle prese con la tenuta del governo Draghi, fissato per questo giovedì il voto di maggioranza.
Non c'è estate Italiana che non si rispetti se non c'è un rimpasto di governo!
Piazza Affari conosce molto bene queste dinamiche ed a causa delle "scaramucce" di inizio estate tra Conte e DiMaio.
L'indice Ftse Mib ha virato verso i minimi di breve periodo per tutto il mese di giugno 2022, testando quale supporto di inizio luglio l'area di prezzo dei 20700 punti.
Ora il Ftse Mib deve mostrare tutta la sua forza e tenere alto l'onore di Piazza Affari!
Il governo Draghi c'è ed è pronto a fornire qualsiasi strumento per tenere viva l'economia.
In soldoni quindi sia il supporto dei 21000 punti indice prima che successivamente il supporto del minimo relativo di breve periodo a 20700 punti indici devono essere difesi con tutte le forze.
Il Governo Draghi c'è, alla conferenza stampa di oggi lo stesso premier conferma tutta la volontà di far fronte alle sfide economiche future con azioni mirate e che rinforzino l'economia, così da combattere lo spettro dell'inflazione.
Per Draghi si deve lavorare al nuovo patto sociale anti-inflazione, con l'intervento al cuneo fiscale.
Queste le parole del premier alla conferenza stampa post vertice a Palazzo Chigi con i sindacati:
"Verso il salario minimo ma i contratti collettivi sono il pilastro - ed ancora - aiuti corposi nel nuovo provvedimento".
A queste parole reagisce bene l'indice di Piazza Affari che torna a rimbalzare, i tassi ed il rendimento decennale Italiano sono in discesa al 3% e i BTP quotati allungano al rialzo.
Piazza Affari invia la sua positività anche oltreoceano e le apertura sono sopra la parità per gli indici di Wall Street.
In USA l'attenzione degli investitori è concentrata all'appuntamento dei dati dell'inflazione di giugno prevista per domani 13 luglio.
Dow Jones in rialzo a + 0,45%, S&P 500 a + 0,2% e Nasdaq a + 0,25%.
Finalmente il rendimento del Treasury decennale USA si mantiene sotto il 3% dando spazio di manovra alla forza del dollaro che vira verso la parità con l'euro.
Draghi in Senato, compattezza governo aiuta Piazza Affari ?Il Presidente Mario Draghi oggi in Senato per comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.
Previsto giovedì 23 giugno c.a. l'incontro del Consiglio Europeo per approfondire le tematiche inerenti gli sviluppi del conflitto in Ucraina.
Draghi punta tutto su una risoluzione pacifica del conflitto, non nasconde timori e resistenze, ma come lui stesso sottolinea, «Ricercare la pace, superare la crisi: questo è il mandato ricevuto dal Parlamento, da voi. Questa è la guida della nostra azione»
Ancora sanzioni alla Russia, sarà questo l'argomento di giovedì 23 giugno 2022 al Consiglio UE, ma non solo l'Europa è compatta nell'aiutare totalmente e con tutte le forze la ricostruzione dell'Ucraina.
La crisi interna al movimento 5 stelle? Per Draghi non conta ed intanto Di Maio crea un suo gruppo mentre è Grillo a lanciare l'allarme sull'auto disintegrazione del movimento stesso.
Apre positiva Piazza Affari con la Borsa di Milano all'insegna del toro, ma a metà mattinata è costretta a virare verso il basso.
Migliora lo Spread che tocca 186 punti base ma torna a salire a metà seduta ed il rendimento del BTP decennale pari si ferma attorno al 3,80%.
Per il Ftse Mib rimante importante il mantenimento del supporto di 21750 / 21500 punti indice future, un eventuale abbandono aprirebbe la strada ad un violento recupero dei gap di area 19500 che fanno riferimento all'anno 2020.
ECCO I LIVELLI TECNICI DI SUPPORTO E RESISTENZA DELLE PRINCIPALI BORSE MONDIALI
Nasdaq supporto 11350 punti indice – resistenza 12250 punti indice
Dow Jones supporto 29800 punti indice – resistenza 31400 punti indice
S&P500 supporto 3700 punti indice – resistenza 3880 punti indice
FTSE MIB supporto 21500 punti indice – resistenza 22950 punti indice
DAX supporto 13125 punti indice – resistenza 13475 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3410 punti indice – resistenza 3575 punti indice
Italia in ascesaCon l'arrivo di Draghi alla conduzione del nostro governo .. mandato emesso da Mattarella
dopo una insensata ed ennesima caduta del governo sotto pandemia.. possiamo notare che anche
oggi il nostro indice apre con un GAP UP notevole dirigendosi verso un trend molto importante mai violata
dal crollo covid .. staremo a vedere se questo spinta con DRAGHI permetterà al nostro indice
di andare a conquistare i massimi pre crisi
EURUSD: segnali pessimi, i target del ribassoL'EURUSD ha iniziato l'ottava ampliando la dinamica negativa, dopo una settimana orribile caratterizzata dall'annullamento di tutti i progressi registrati a partire dalla metà di ottobre.
Vengono infatti colpiti due supporti vitali, a quota 1.1070 e 1.1020 $, che avrebbero dovuto arginare almeno temporaneamente le vendite originatesi dal cedimento di quota 1.1140$.
Invece la sequenza di candele negative a partire dallo scorso 5 novembre palesa la strategia di corto respiro sposata dagli investitori, intenzionati a scaricare a breve le posizioni sull'Euro e quindi approfittando dei livelli di resistenza raggiunti a ridosso di 1.1180$.
Come evidenziato nell'analisi: " L'EUR/USD non cede i supporti e punta al target di breve... l'uscita dall'ipercomprato stia sviluppando una divergenza ribassista preoccupante.
Tale circostanza palesa il rischio che entro la seduta di oggi o di domani non verrà raggiunta una chiusura oltre 1.1147$, con le prospettive rialziste di breve che potrebbero venire compromesse respingendo i corsi nuovamente a ridosso di 1.1070 prima e 1.1020 a seguire. "
I livelli raggiunti per quanto configurassero l'interruzione della tendenza negativa di breve termine, non potevano considerarsi come sufficienti a decretare l'inversione di tendenza in senso rialzista nel medio termine.
Infatti sono da considerarsi troppo distanti le resistenze a quota 1.1280 e 1.1330$ per la "velocità di crociera" assunta dai prezzi, con il range medio fisso a non oltre i 50 pips al giorno in media.
La prospettiva attuale è bene indicata dall'indicatore di trend cci che dopo il segnale del cambio di tendenza a ridosso del cedimento dei 1.1110 il 5 novembre scorso mostra la debolezza delle pressione in acquisto.
Probabilmente il ribasso si estenderà per il resto della settimana testando quota 1.0990, mentre è meno probabile il test di 1.0940$ visto il contestuale rallentamento anche della spinta discendente.
Infine lo scenario rialzista alternativo si concretizzerà soltanto una volta ripristinata la resistenza oltre 11070 che andrà comunque consolidata, al fine di confermare un recupero più esteso e difficile oltre 1.1147 prima e 1.1185 a seguire.
Queste resistenze che rimangono ancora eccellenti livelli, come più volte rimarcato, per aprire posizione al ribasso con probabilità di rendimento elevate, in quanto anche per la prossima settimana appre improbabile il raggiungimento dei valori d'inversione del trend oltre 1.1280$.
Indicazioni operative e strategie multiday su EUR/USD
Per le posizioni long: sfruttando time freme intraday, orario o 15 minuti, coniugare a ridosso dei supporti dinamici a 1.0980 e 1.0950 ordini pendenti con target 11 050 e stop loss di Massimo 50 pips.
Con un profilo di rischio maggiore iniziare ad accumulare posizioni impiegando una piccola porzione del capitale disponibile, incrementando qualora dovesse verificarsi il test di quota 1 0960$, con un rischio sulla media delle posizioni acquisite pari a 60 pips ed un target tre 1.1040$.
Per le posizioni short: sfruttando il trend ribassista ormai dominante da mesi e che caratterizza anche le folate rialziste entro una forte fascia di resistenza 11340 è possibile posizione a ribasso o mantenere quelle assunte in precedenza valorizzando al target di 1.0940$.
Con un profilo di rischio maggiore aprire posizioni ai prezzi di quotazione attuale distribuendo vendite nell'eventualità di un test di quota 1.1070, con un rischio di massimo 60 pips rispetto alla media delle posizioni in portafoglio ed un target sotto 1.0980$.
L'EUR/USD difenderà le prospettive rialziste di breve termine?L'Euro/Dollaro finalmente consolida il movimento rialzista di breve termine che ha visto conquistare una dopo l'altra le resistenze comprese tra 1.1050 e 1.1140$.
Adesso dopo il massimo relativo a 1.1179, si avvia a stabilizzare la fascia di supporto compresa tra 1.1110 e 1.1090$.
Viene dunque spezzato definitivamente il pesante canale ribassista che dominava le quotazioni da inizio luglio e che vede la trendline negativa attraversare i massimi decrescenti rispettivamente a 1.1412 e 1.1249 e 1.1109$.
Questi livelli rappresentano tutte resistenze da superare e stabilizzare per confermare un cambio di tendenza tutt'ora ribassista nel medio termine.
Infatti la reazione misurata anche dal indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, in corrispondenza del superamento in chiusura di 1.1020$, può essere classificata soltanto come un breakout rialzista di breve termine.
Questo recupero non ha le caratteristiche per parlare di inversione strutturale dei prezzi verso nuovi obiettivi come ad esempio 1.1260$.
Tanto è vero che se si confrontasse l'andamento del indicatore di trend sul grafico settimanale, i valori rimangono al di sotto dello zero in contrasto con ciò che accade sul grafico giornaliero, che raggiunta quota d'ipervenduto a 200 ora stenta a difendere i 100 punti.
La prospettiva in chiusura di questa settimana e in preparazione della prossima, è quella di consolidare livelli di prezzo prima citati e valutare se ci saranno gli acquisti necessari a rompere definitivamente il blocco più importante, ovvero la fascia di resistenza compresa fra 1.1184 e 1.1265$.
Questi livelli di prezzo rappresentano dunque ottime opportunità per vendere ancora la moneta unica ad esempio con l'obiettivo di concretizzare discreti rendimenti al ridosso di 1.1070.
Quota che rischia di essere raggiunta in chiusura di questa settimana se la tendenza di brevissimo non dovesse cambiare.
In alternativa è possibile sfruttare questa iniziale fase di ritracciamento verso il supporto prima citato, acquistando con prospettive di costo relativamente ridotte a 1.1030 e di ricavo oltre 1 1160$.
Infine occorre non perdere di vista lo scenario ribassista latente, che ora riveste il ruolo di prospettiva alternativa rispetto alla tendenza dominante, che si concretizzerà con la rottura della trendline che unisce i minimi crescenti a 1.0880, 1.0945 e 1.0995$.
Strategie operative su Euro/Dollaro
Per le posizioni long: collocare ordini pendenti più in basso a 1.1090 e 1.1070, con stop di massimo 60 pips e target oltre 1.1150$.
Con un profilo di rischio maggiore acquistare ai prezzi correnti, sfruttando la presenza di una tendenza ancora rialzista nel breve, con uno stop a 1.1080 ed target a 1.1140$.
Per le posizioni short : poiché la strategia ribassista gode ancora del favore delle probabilità, iniziare o continuare ad accumulare piccole posizione al ribasso ai prezzi correnti e nell'eventualità di una ripresa della salita oltre 1.1170€, con stop unico a 1.1240 e target 1.1030$.
Con un profilo di rischio maggiore attendere chiusure al di sotto di quota 1.1090, rischiando al massimo uno stop di 60 pips ed un target sotto 1.1020 prima e 1.0970 a seguire, con un rapporto rischio/rendimento non esaltante.
Nuovi livelli per sfruttare il rimbalzo di EUR/USDDopo circa due settimane di ribassi vissute pericolosamente fino a testare il nuovo minimo a 1.0880$, l'Euro/Dollaro rimbalza efficacemente nell'ultima ottava, raggiungendo la parte superiore del canale discendente che domina le quotazioni da luglio scorso.
Più precisamente la trendline ribassista che sovrasta le quotazioni passando lungo le resistenze rispettivamente a 1.1210, 1.1140 e attualmente giacente a 1.1020$ circa, sintetizza in maniera inequivocabile il dominio ribassista.
A sostegno delle difficoltà di attrarre compratori i prezzi hanno disegnato una serie di doji line denominate tweezer, ovvero caratterizzate da massimi concentrati nell'intorno di prezzo tra 1.0990 e 1.1007$.
Questi livelli insieme ai pivot più alti oltre 1.1040, rappresentano delle buone opportunità per aprire posizione al ribasso dopo la buona valorizzazione di quelle precedenti, scaturite dal massimo relativo il 13 settembre scorso a 1.11$.
Conferme in tal senso arrivano anche dall'indicatore di trend cci che sul grafico giornaliero misura una pressione in acquisto già declinante e valori assoluti a -79 punti, con un picco più basso della linea rispetto ai top dello scorso settembre.
La prospettiva più concreta anche supponendo rialzi oltre i livelli indicati dalle resistenza più immediate a 1.1120, ad esempio è data dal fatto che il trend ribassista è troppo forte, alimentato dalle politiche ultra espansive della BCE e dalle prospettive sul ciclo economico europeo stagnanti se non addirittura recessive.
L'unico modo per potere parlare di inversione del trend di breve e medio termine è raggiungere e consolidare quota 1.1220$ , vero spartiacque tra le due tendenze contrapposte.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: attendere la conferma di tutta la struttura reattiva di brevissimo termine estesa adesso ai supporti crescenti da 1.0880 a 1.1020 passando per i livelli chiave di 1.0940 e 1.0980$, configurazione che verrà confermata soltanto con il superamento di quota 1.1080$.
Mentre per gli amanti del rischio (contrarian) acquistare direttamente al test di quota 1.0940/920 con target oltre 1.1040 e stop a 1.0870$.
Per le posizioni short: continuare a privilegiare la strategia di vendere gli spunti fugaci ed instabili al rialzo dell'Euro le cui probabilità di discesa sono ancora elevate.
Più un dettaglio distribuire lungo quota 1.1020, 1.1060 e 1.1120$, ordini pendenti con stop loss unico a 1.1170 e target a 1.0940 prima e 1.0890 a seguire.
EUR/USD: opportunità short dal rimbalzo attualeL'EUR/USD chiude un'altra settimana difficile caratterizzata dal grave aggiornamento dei minimi relativi a 1.0925$ e da cui il momentaneo rimbalzo, verso la resistenza a 1.1080, non ha ridotto d'importanza.
Infatti a causa del prossimo energico intervento monetario della BCE, chiamata ad evitare la spirale recessiva proveniente dalla Germania, le vendite sul cambio non sono praticamente mai terminate ad eccezione delle recenti prese di profitto.
Sarà senza dubbio interessante valutare le probabilità che le resistenze a 1.1085 e 1.1120$ tengano all'onda d'urto delle ricoperture.
Nell'eventualità di un fallimento del test oltre 1.1130$, verrà confermata la trendline ribassista che tiene in scacco le quotazioni dal top relativo del 25 giugno scorso a 1.1412$.
I livelli citati consolidano un canale ribassista di medio termine che vede nei livelli di 1.1030 e 1.1240$, i punti d'appoggio terminali delle rispettive linee di tendenza.
Struttura discendente che trova perfetta conferma dall'andamento dell'indicatore di trend cci, che da fine giugno non ha mai abbandonato i valori negativi, invitando gli operatori a vendere i massimi relativi confermato sui grafici più dinamici.
La prospettiva per la settimana si mantiene dunque ribassista e soltanto il superamento di quota 1.1140 prima e 1.1190$ potrà spezzare il dominio ribassista di breve termine.
Al riguardo l'unico l'elemento a dare manforte alla componente acquirente, è il completamento del potente pattern candlestick denominato three morning star, dalla valenza positiva.
Se fosse consolidato confermando definitivamente quota 1.1080$, garantirebbe una adeguata spinta, oltre la resistenza cruciale del momento ovvero a 1.1210$.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: come si evince facilmente dal grafico gli acquisti contro il trend di fondo vanno tendenzialmente evitati.
Mentre per gli amanti del rischio (contrarian) acquistare lungo il supporto, non del tutto consolidato, di 1.1015 rischiando 60 pips di stop ed un target oltre 1.1080$.
Con un profilo di rischio minore collocare lungo quota 1.0970$ ordini pendenti, con stop di massimo 60 pips e target oltre 1.1040 usd.
Per le posizioni short: continuare sempre nella strategia regina e decisamente più remunerativa ovvero di vendere le folate al rialzo dell'Euro.
Più un dettaglio distribuire lungo quota 1.1040, 1.1080 e 1.1130$, ordini pendenti con stop loss unico a 1.1180 e target parziale sotto 1.0960 e finale a 1.0930$.
BPER - Un potenziale upside pazzesco.Ciao cari amici.
Qualche giorno fa ho aperto una posizione LONG su BPER.
Ci tenevo a rendervi partecipi.
E' vicina ai minimi nonché ad un supporto molto importante.
Potenziale Upside Pazzesco!
Come sempre, scrivetemi nei commenti oppure in privato per la vostra opinione.
TradingCoach
EURGBP: hai rotto!!!E' il caso di dirlo: EURGBP, HAI ROTTO!!!
Finalmente ci siamo, il ribasso che in molti si attendevano ormai da tempo, ha finalmente preso il via.
Una situazione che andava avanti ormai da diversi giorni, che ha visto i prezzi portarsi oltre il limite estremo della zona di resistenza statica e dopo aver creato ben 11 candele rialziste sul grafico settimanale, di cui l'ultima, con chiara conformazione Shooting Star.
A questo punto, ci spostiamo su timeframe H4 e lo analizziamo:
dopo un piccolo ritracciamento, ho individuato sul grafico una formazione Testa-Spalle, con neckline situata attorno al livello 0.8960, il quale è stato violato a partire dalle prime candele del 24/7.
La rottura ha confermato il pattern, generando un movimento che ha portato inizialmente i prezzi fin zona 23,6 di Fibonacci (in data odierna).
Le successive notizie BCE ed il discorso di Mario Draghi, hanno generato molta volatilità nel pomeriggio, riportando i prezzi fin zona 0,8950.
A questo punto, mi aspetto una continua del movimento ribassista iniziato nelle scorse ore, facendo forza sul fatto che, chi aveva posizioni long nelle scorse settimane, abbia iniziato a liquidarle lasciando spazio a chi vuole piazzare i suoi ordini di vendita.
L'idea è, come da illustrazione grafica, di vedere un movimento ribassista alternato ad una serie di ritracciamenti che potrebbero portare i prezzi sul livello 50,0 prima, e 61,8 poi, di Fibonacci.
FTSEMIB - la volatilità è ormai sovranaBuongiorno a tutti cari traders
Cosa succede adesso al nostro indice?
Se sul fronte rialzista, si punta ai 21.300/21.400 prima e 21.600 poi, mentre sul fronte ribassista, nuove vendite potrebbero arrivare soltanto con lo scivolamento al di sotto dei 21.100, c'è una sola certezza.
Viviamo periodi di elevata volatilità. Personalmente spero questa si riduca, con un assestamento delle quotazioni su questi livelli, prima di riprendere la corsa verso i 22.000
Voi cosa ne pensate? scrivetelo nei commenti o contattatemi in privato
TradingCoach
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaPesante settimana ribassista per l'Euro/Dollaro che rompe lo schema laterale 1.15/1.12, superando finalmente il fortissimo livello di sbarramento a ridosso di 1.1180 dollari.
La pressione venditrice comunque non è riuscita a spingere i prezzi lontano, quanto meno oltre 1.1080, espandendo l'escursione settimanale a 150 pips circa.
Naturalmente la lentissima struttura ribassista consolidatasi, in oltre quattro mesi, lungo il supporto 1.12 ha finalmente ceduto e questa è una buona notizia, perché chiarisce il quadro tecnico di medio termine.
Ma occorre prestare molta attenzione alla bassa volatilità che caratterizza ancora questa fase, con i prezzi che già la prossima settimana potrebbero reagire, tentando un disperato recupero 1.1240 ovviamente tutto da sfruttare in chiave ribassista.
In tal senso l'atipico harami bottom rilevabile sul grafico giornaliero, costituito dalle ultime notizie due candele, fornisce qualche probabilità di reazione verso l'alto.
La prospettiva e' di consolidare prima le resistenze più ravvicinate, come 1.1260 e 1 1180 dollari e solo successivamente attaccare i supporti sotto 1.1120, come 1.1080 e 1.0980 usd.
L'analisi dell'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero fornisce una chiara fotografia della situazione, con la la linea rivolta pesantemente verso il basso e la perdita dei valori positivi avvenuta con la chiusura del 18 aprile a 1.1228 dollari.
La formazione del potente livello di resistenza posto a 1.1320 ha creato i presupposti per la rottura di quota 1.119 e la prospettiva è quella di una continuazione negativa fino a 1.1040 anche intervallata da rapide folate verso l'alto non oltre 1.1260.
Lo scenario alternativo, in assenza di notizie tali da capovolgere il quadro tecnico attuale, è quello di un rapido recupero almeno oltre quota 1.1240, da cui creare i presupposti per l'inversione rialzista oltre 1.1320, ora assai improbabile.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: attendere la formazione di un valido supporto, con l'ausilio di grafici intraday come il 4 ore, ad esempio lungo la fascia di prezzo compresa tra 1 1120 e 1.1080 prima di considerare ingressi long e comunque non rischiando più di 60 pips.
Per le posizioni short : si rivela come più produttiva la strategia ribassista nel pieno rispetto del trend di fondo: collocare infatti lungo le resistenze di 1.1210 , 1.1248 e 1.1280 ordini pendenti, con stop loss unico a 1.1310 e target sotto 1 1120 dollari.
EurNzd, Engulfing Bullish DailyAmplificato dalle notizie della RBNZ non può passare però inosservato questo pattern visto il livello su cui va a formarsi. Cambio molto volatile questo ma anche il livello 1,65 psicologicamente ha la sua importanza. A mio avviso un bel ingresso sul ritracciamento del candelone di ieri può essere molto interessante
Fed Fund la decisione del FOMCLa FEDERAL RESERVE BANK si è accorta che il dollaro in salita ed i tassi al rialzo stanno causando qualche rallentamento economico in USA.
Il FEDERAL OPEN MARKET COMMITTEE, potrebbe quindi lasciare il tasso ufficiale invariato oggi.La FEDERAL RESERVE BANK si era impegnata a non aumentare i tassi sopratutto a fronte dell'ultimo sgambetto teso a TRUMP.
Intanto il dollaro forte non ha prodotto i risultati attesi, forse causa è il rallentamento economico globale e la volatilità dei mercati finanziari.Intanto le pressioni inflazionistiche si sono attenuate, a dimostrazione non ultimo la previsione ribassista di Mario DRAGHI presidente di BCE.
Buon Trading
SantePTrader
Panic Sell Draghi SellUn segno del destino o un pattern oramai consolidato quello dello speech di Mario DRAGHI?
Ieri il presidente della BCE ha dato il via al rifinanziamento della zona euro per il tramite del TLTRO ovvero prestiti quadriennali alle banche dell'eurozona.
Sempre Mario DRAGHI ha però puntualizzato che i tassi rimarranno invariati sino al tutto il 2019, ed ha rivisto al ribasso il tasso di inflazione.
Il tasso di inflazione è stato rivisitato allo 1,2% rispetto al precedente 1,6% e questo non fa altro che alimentare i dubbi sulla ripresa economica della zona euro.
I dubbi della euro stabilità economica si sono immediatamente fatti avvertire sul cambio EUR USD che è sceso sotto la soglia psicologica e supporto statico di 1.12 per poi rimbalzare nella giornata di oggi.
Al seguito dell'Euro i mercati azionari continuano a risentire pesantemente della carenza di fiducia nel sistema finanziario/economico.
A partire da ieri infatti massimi registrati nelle scorse sedute dagli indici azionari sono diventati resistenze di mercato.
Le resistenze sono e saranno :
DAX 11600/11700
FTSEMIB 20800/21000
SP500 2800/2775.
L'indice americano sp500 a differenza del DAX e FTSEMIB ultimamente dimostra una più accentuata volatilità e le estensioni di salita e discesa sono da record.
Questa estensione dei prezzi è senza ombra di dubbio accomunabile all'elevata volatilità, e l'indice VIX che fino al 2018 ha navigato e cavalcato i minimi storici.
Oggi il VIX è ritornato sopra quota 17...numero della paura?
Analizzando l'SP500 i livelli chiave sono le resistenze in zona 2800 e 2775 punti indice che devono essere riagganciati entro la prossima settimana, pegno sarà kla discesa e la forrte volatilità.
I supporti sono 2725 e 2660 punti indice, supporti primari e di vitale importanza il cui abbandono porteranno ad allunghi inferiori sino a 2600 punti indice.
Buon Trading
SantePTrader
Stavolta ci siamo, Draghi spiana la strada al Super DollaroFinalmente o sfortunatamente a seconda dei punti di vista "operativi", è arrivata la scossa che rompe gli equilibri durati cinque mesi tra Euro e Dollaro.
Stasi che ha di fatto congelato le oscillazioni in un range compreso tra 1.1570 e 1.1270, senza che gli investitori fossero in grado di spezzarne il dominio.
Adesso il cedimento del fortissimo livello di sbarramento posto a 1.1220 determina un peggioramento del quadro tecnico aprendo scenari ribassisti importanti.
Infatti dall'analisi delle configurazioni candlestick emergono netti segnali di prolungamento della fase ribassista, a causa non solo della long black forma ieri, ma anche il pessimo pattern completato il 4 marzo e denominato three evening star.
Per la prossima settimana dunque i corsi si dirigono verso il supporto più ravvicinato di 1.1130 da cui sarà difficile immaginare reazione tali da sortire rimbalzi degni di nota e che comunque non dovrebbero estendersi oltre 1.1260 o 1.1320, quest'ultima resistenza cruciale per ristabilire speranze d'inversione rialzista.
L'analisi dell'indicatore di trend cci sempre sul grafico giornaliero mostra proprio in coincidenza con la chiusura del 4 marzo valori oltre che decrescenti anche negativi, palesando il cambio di passo ribassista dell'Euro, in quanto da giorni si ventilava l'ipotesi di una nuova iniezione di Euro nell'eurosistema.
Lo scenario alternativo ancora aperto è rappresentato dal veloce recuperare per oggi o al massimo per lunedì di quota 1.1270, che una volta consolidatosi deve assolutamente favorire il superamento di 1.1330 prima e 1.1370 in seguito, prospettiva adesso difficile a concretizzarsi.
Strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long: attendere la stabilizzazione quanto meno di quota 1.1240 prima di rischiare nuovi acquisti.
Con un profilo di rischio maggiore collare un ordine pendente a ridosso di 1.1160, con stop loss di massimo 80 pips e target oltre 1.1250 dollari.
Per le posizioni short : collocare più ordini lungo la trendline line discendente passante rispettivamente per i massimi decrescenti di 1.1510 e 1.1420, attualmente in stazionamento a ridosso di 1.1340, con stop loss complessivo di massimo 80 piso a 1.1590 e target sotto 1.1290 euro.
Con un profilo di rischio maggiore collocare un ordine pendente a ridosso di 1.1240 con target 1.1130 e stop loss di massimo 60 pips.
Analisi dei movimenti dell'oro Dopo aver aperto una posizione long, il prezzo è partito subito al rialzo andando a testare la resistenza posta in area 1350$ l'oncia circa. Da qui è iniziata una serie di vendite che l'han riportato nuovamente al punto d'ingresso a mercato, con un retest del supporto statico situato a 1280$. Sia tecnicamente che fondamentalmente lo scenario è rimasto invariato: nel medio periodo il trend rimane rialzista e verrebbe invalidato solo nel caso in cui il supporto statico posto a 1265$ venisse violato al ribasso e ci fosse una chiusura daily al di sotto. Da un punto di vista tecnico, le EMA principali sono aperte verso l'alto (uptrend) e la nuvola di ichimoku sta facendo da supporto alla quotazione, ovviamente prendendo in considerazione tf dal daily in su. Da un punto di vista fondamentale, l'incertezza che veleggia ancora intorno alla FED e alla sua politica monetaria che adotterà nel 2019, politica che gli analisti prevedono più morbida rispetto alle attese facendo svalutare il dollaro americano nelle prossime settimane/mesi, sarà il fattore cruciale che porterà questa commodity a testare l'area dei 1400 dollari circa entro la fine del primo semestre del 2019. Noi rimaniamo posizionati al rialzo sull'oro.
Italia BCE & FED le incognite della settimanaSettimana decisiva per le scelte di politica monetaria delle banche Centrali, a discuterne giovedì Mario DRAGHI presidente della BCE e venerdì Jerome POWELL.
Notizia di oggi, è la diffusa sfiducia nei confronti della politica, a livello globale e questo basta per stimolare la volatilità di tutte le borse mondiali che approfittano per ricalcare i trend ribassisti.
In Italia ci sono particolari tensioni sul fronte politico con la maggioranza però si compatta su Salvini ed il caso "Diciotti".
L'indice FTSEMIB risente però del dato negativo del lavoro e trova la scusa per ripiegare dai livelli di resistenza posti a quota 20330 punti indice.
Per l'indice azionario siamo ad un cambio ciclico ed i minimi previsti dello stesso cambio ciclico termineranno nella prima settimana di marzo.
A sostenere l'ultimo mensile rialzista, ovvero marzo, dovranno necessariamente essere i volumi sui supporti che si andranno ad accumulare e verificare ai livelli dei prossimi supporti e quindi da 20000 punti indice sino a 19500 punti indice, una mancata accumulazione di volumi offrirà una scusa per un eventuale allungo ribassista a 18500 / 17900 punti indice.
Nel paniere delle blue chip a soffrire sono ancora i titoli bancari che zavorrano l'indice FTSEMIB e rallentano la sua ascesa.
Si vocifera di aiuti da parte di nuovi fondi di garanzia e sopratutto Banca D'Italia anche se all'orizzonte si prepara un nuovo triste capitolo delle sofferenze bancarie.
Teniamo d'occhio quindi i supporti come anticipato, ma rispettiamo la eventuale decisione della "price action" di rimanere ancora intonato verso l'alto e con gli indicatori di momentum in ipercomprato.
Quindi se le resistenza dei prezzi dovessero dar ragione al ciclo mensile pronti a cavalcare eventuali allunghi alle "RESISTENZE" di 20500 / 20750 / 21100 / 21400 punti indice.
Buon Trading
SantePTrader
EurUsd, vediamo se Draghi da la spintaBuona fase stagionale per l'euro dollaro in arrivo, con un dollaro che non ha molti più margini di miglioramento e un'euro tutto sommato stabile. Ci sono più guai per Trump e Powell che per Draghi. Testa e spalle che già era stato rotto che resta un punto di riferimento. Indicatori posizionati in maniera positiva