📊WTI 28/11/2023Netta compressione per i prezzi del WTI che dal 14 Novembre , dopo aver abbandonato le aree di 80$ e testato i minimi di 72.34$ non ha trovato più direzionalità , ma ha generato sequenza di massimi e minimi in compressione, che ora trova il suo punto medio a 76$ circa.
Il trend di fondo rimane ribassista , con il fascio di medie che in h4 ben delinea ancora un mood di vendite in linea con l’aspettativa di un 2024 in rallentamento per il ciclo economico mondiale, che dovrebbe portare ad un calo nella domanda di energia.
Pur rimanendo fedeli quindi ad un trend ribassista, non possiamo non valutare ingressi in direzionalità short, ma a quotazioni migliori delle attuali, che siano frutto di movimenti in espansione di volatilità e che testino nuovamente le aree di resistenza chiae a 78.77$ prima o meglio 80$ , per tronare nuovamente sui minimi di periodo, dando miglior R:R alla nostra idea di trading.
Scenario meno favorevole ,ma da considerare ugualmente possibile, una rottura immediata dei minimi a 74$ che porterebbe al test di 72.50$, sarebe ugualmente in linea con la nostra analisi ribassista, ma non offrirebbei medesimi R:R, pertanto la scelta si basa sulla propria propensione al rischio dati i punti di stop sopra 77$.
In ogni scenario ribassista che si valuta, dobbiamo tener presente che il raggiungimento dei target a 72.34 impone la protezione della posizione , per valutare con maggior cautela la possibilità di ulteriori affondi ribassisti.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Materie Prime Energetiche
📊WTISettimana di decisa difficoltà per il comparto energy, con la chiusura in territorio negativo per il WTI, come per il Ngas e per la benzina, che segnano rispettivamente il -0.94% il -2.91% ed il -0.85%.
La fase ribassista del wti non è da attribuire alla sola settimana appena trascorsa, ma ad un ampio trend discendente che sta dominando le quotazioni sotto la pressione di un possibile calo della domanda mondiale di energia. I tagli promessi dall’Opec+ a poco sono serviti considerando le possibilità di riduzione della domanda ed il rallentamento dell’economia globale.
Il netto trend ribassista in h1 viene guidato in maniera brillante dal fascio di medie impostato a ribasso in h1 , con ampie spaziature tra le mm 21 -100-200 esponenziali , proprio a dettare il carattere fortemente ribassista del trend in atto.
Sebbene i minimi di 72.34$ abbiano mostrato la nascita di un interesse long che ha riportato le quotazioni ai test delle resistenze a 78.77$, non possiamo non notare la mancanza di massimi superiori ai precedenti 80.12$, il che sembra guidare le quotazioni più ad una compressione a massimi decrescenti e minimi crescenti, che potrebbe sfociare in una nuova spinta direzionale nelle prossime sedute.
I minimi crescenti ora trovano i supporti tecnici a 72.34 prima 73.77 poi livelli che se bucati potrebbero generare una nuova fase di forti ribassi fino ai 70$.
Non possiamo non notare che l’espansione di volatilità vista in chiusura di ottava ,venerdì ha potato le quotazioni al 505 della volatilità media, ma i livelli di massima espansione sembrano collocati molto più in bassi ul che apre a scenari di ulteriori affondi ribassisti.
Rimaniamo pertanto improntati a posizioni corte per il wti ,posizioni che saremmo più felici di intraprendere a prezzi migliori come i test di 78$, ma in caso di break out si 75$ non possiamo fare a meno di valutare ingressi in corsa.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
USOIL: Pullback al rialzo prima della discesa!West Texas Intermediate (WTI), il punto di riferimento per il petrolio grezzo degli Stati Uniti, si è ripreso da un minimo di tre mesi di $72,22, registrando un aumento superiore al 4% durante la sessione di mezza giornata nordamericana. Questo rialzo è stato attribuito alle sanzioni degli Stati Uniti nei confronti dei trasportatori russi di petrolio e alla presa di profitto da parte degli operatori. Attualmente, il WTI è scambiato a $75,97 al barile, con un guadagno del 4,27%. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni a aziende e navi coinvolte nel trasporto di petrolio oltre il limite di $60 del G7, con l'obiettivo di ridurre i profitti russi legati alle azioni in Ucraina. Nonostante un aumento delle scorte di petrolio grezzo negli Stati Uniti e un incremento nel conteggio delle piattaforme di trivellazione di Baker Hughes, che indica una crescente produzione di petrolio, i prezzi del WTI non sono stati significativamente influenzati. Inoltre il prezzo si trova in un canale ribassista con possibilita' di un pullback al rialzo per poi proseguire al ribasso verso 68 punti. Fammi sapere cosa ne pensi, commenta e lascia un like. Un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
ENI - Un cavallo a sei zampeMi sono permesso di cambiare logo al titolo ENI e vi spiego il perché di questa affermazione.
Sono cinque settimane consecutive che ENI, facendo un rapporto di forza con l'indice FTSEMIB è superiore a quest'ultimo, come notiamo dal grafico il prezzo è in procinto di fare un breakout dei massimi di periodo a 15,62€, possiamo apprezzare come i volumi nella seduta di venerdì siano stati in aumento.
Eni è attiva nei settori del petolio, gas naturale, nella chimica, nella produzione e nella commercializzazione di energia elettrica da fonti combustibili e da fonti rinnovabili, e per questo ha una correlazione stretta con il prezzo del future sul petrolio CL1!.
Purtroppo dal 6 Ottobre, come tutti sappiamo un nuovo conflitto è esploso tra Israeliani e Palestinesi e sappiamo come tensioni geopolitiche incidano sui mercati, sia sui futures degli indici ma anche sui futures delle materie prime, petrolio in primis.
Voglio portare all'attenzione il grafico mensile di ENI, che risulta più pulito e di conseguenza di chiara lettura.
Direi che è molto nitido, intanto vediamo come su scala mensile il prezzo sta cercando di sfondare al rialzo la MM a 200 periodi e se riuscirà a farlo con il breakout dei 15,62€ sul daily il prezzo è proiettato a testare l'area del primo obiettivo a 18,75€, vediamo come più volte il prezzo ha trovato molta resistenza in quell'area, che se venisse superata potrebbe proiettare il prezzo in area 21,49€.
In ultimo, voglio farvi notare il grafico del futures sul petrolio e focalizzarci sulla data del 24 Febbraio del 2022 altra data che purtroppo sta segnando i nostri tempi, cioè l'inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina, il petrolio ha segnato un poderoso rialzo del +40% in 7 sedute giornaliere.
Spostiamo adesso l'attenzione sul 6 Ottobre, data di inizio conflitto tra Isreliani e Palestinesi...
Per il momento siamo "solo" ad un 5,83% circa, sarà l'inizio di una nuova fiammata ad un 40%?
Nessuno lo può sapere, intanto il trade è doveroso farlo, perché ENI con il logo del cane a sei zampe, potrebbe trasformarsi in un cavallo furioso...a sei zampe!
RIEPILOGO SRATEGIA
PREZZO INGRESSO: 15,64€
PREZZO STOP LOSS: 14,90€
I° POTENZIALE OBIETTIVO: 18,75€
II° POTENZIALE OBIETTIVO : 21,49€
Buona operazione e buon we!
Future sul petrolio in rialzo, cosa aspettarsi?Dopo la frenata dei giorni scorsi, il prezzo del petrolio è tornato a salire in questo venerdì.
Al momento della scrittura il greggio WTI con consegna a novembre viene prezzato sopra area 85 dollari al barile, in rialzo di oltre il 2.3% rispetto la chiusura di giovedì, che si era attestata a 83.47 dollari al barile.
L’aumento delle scorte al di sopra delle attese del petrolio Usa, comunicato ieri dall’EIA, ha tolto un po' di pressione rialzista; L'EIA, la divisione del Dipartimento dell'Energia americano, ha comunicato ieri che le scorte di greggio, nella settimana terminata il 6 ottobre, sono salite di circa 10,2 milioni di barili, contro le attese per un incremento di 0,5 milioni.
Le tensioni geopolitiche in medio oriente continuano comunque a tenere banco e al momento rappresentano il principale market mover; permangono infatti rischi circa una potenziale interruzione delle esportazioni del Medio Oriente se il conflitto a Gaza si espandesse e a causa dei continui vincoli di fornitura da parte della Russia.
Analisi tecnica future petrolio WTI
Il quadro tecnico sul future WTI è al momento positivo, anche se lunedì la pressione rialzista si è scontrata con la resistenza a 87 dollari, generando poi delle vendite che hanno portato al retest del supporto a 82.5 dollari al barile.
Per capire cosa aspettarsi nella prossima ottava sarà fondamentale monitorare la chiusura odierna.
Al momento il mercato sta scambiando sulla resistenza a 85 dollari e proprio su quest’area va focalizzata l'attenzione, in quanto qui troviamo i massimi di ieri (già oggetto di vendite) e ci troviamo poco sopra il livello mediano della candela ribassista ad ampio range di mercoledì scorso.
Vista la forza mostrata stamane in apertura la mia idea è che il mercato sia destinato a chiudere la settimana sopra gli 85 dollari, poiché il breakout del massimo di ieri ha già di fatto annullato il segnale ribassista dettato dalla candela di ieri chiusa lontano dai massimi.
Se oggi il mercato dovesse chiudere sopra gli 85 dollari aspettiamoci un’estensione dei rialzi anche nelle prime sedute della prossima ottava, con primo target a 87 dollari.
In caso di invece di falso breakout degli 85 dollari sarà lecito poi aspettarsi una correzione ed un retest degli 83 dollari.
La situazione tecnica migliorerebbe ulteriormente con il recupero degli 87 dollari, confermato in chiusura di sessione, poiché il mercato completerebbe un modello rialzista a doppio minimo decrescente ben visibile su grafico daily, anche se ritengo la cosa tutt’altro che scontata.
A quel punto sarebbe probabile una ulteriore accelerazione che dovrebbe portare fino ai 90 dollari, con target intermedio a 88.5 dollari.
Petrolio WTI: Segnali long dopo il breakoutBuongiorno a tutti,
eccomi qui come sempre per l'analisi di un mercato interessante per la prossima settimana.
Oggi vado dritto sul petrolio WTI che durante la settimana appena trascorsa ha formato una price action interessante.
Eravamo infatti all'interno di un range laterale da quasi un anno che prendeva area 82 e area 67 come principali bande di oscillazione.
Nei giorni scorsi però la costruzione di minimi con Pin Bar su time frame 4H/6h dopo la falsa rottura di area 78,90 fatta con una mini Pin Bar su time frame daily mi ha fatto entrare in posizione comprando Oil lo scorso martedì così da prendere tutto il movimento della settimana.
Ora abbiamo una conferma operativa su weekly chart visto che si è creata una FTW Power con close in volatilità alta al di sopra della banda alta del range ovvero 82,00 che potrebbe dare ancora più boost ai prezzi di questo mercato.
Per i prossimi giorni cercherò una entry su time frame daily/6H/4H per confermare la mia entry.
Primo obiettivo area 93,00 mentre la mia view fallirebbe su ritorni chiari sotto area 77,50.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
Gli assets che stanno rendendo di più da inizio 2023A livello meramente statistico, nel panorama finanziario globale, Bitcoin nel corso del 2023 è quello che sta avendo la performance migliore. Nel grafico allegato abbiamo inserito l’andamento di SP500, Nasdaq100, EuroStoxx, Petrolio, CRB Index, Petrolio, Oro, MSCI World e poi gli unici tre in rosso, che sono il Dow Jones Real Estate, il Bund ed il T-Note.
Il medesimo grafico, con gli stessi assets l'avevo pubblicato anche a fine 2021 e si può visionare cliccando su questo link: Gli asset che hanno reso di più nel 2021
Petrolio: 80 dollari recuperati, ed ora?Nella scorsa analisi sul petrolio avevo scritto che da un punto di vista grafico c’erano segnali positivi per vedere un test degli 80 dollari, anche se prima il mercato avrebbe dovuto superare la resistenza a 78 dollari.
A tal proposito avevo suggerito di intraprendere strategie long in caso di close giornaliera sopra i 78 dollari con target a 80 dollari.
La view è stata pienamente rispettata e graficamente si può facilmente osservare come con la prova di forza sopra i 78 dollari del 24 luglio scorso il mercato abbia trovato nuovo slancio.
La seduta di venerdì si è chiusa a 80.44 dollari al barile e in questo lunedì stiamo assistendo al momento della scrittura ad un lieve calo.
Le difficoltà a spingersi oltre sono in questo momento dettate dalla presenza di una importante resistenza volumetrica a quota 80,60 dollari e per tale ragione andrà monitorata la dinamica di prezzo su questi livelli; in caso di ennesima prova di forza e breakout di quota 80,60 dollari sarà possibile assistere ad una continuazione del rally e ad un retest di quota 82 dollari, dove poi mi aspetto delle prese di beneficio.
In caso invece di conferma di stop con formazione di candele resistive sarà possibile importare strategie short in reversal con target si creerebbero invece opportunità short con primi target per ora a 80,20 e 79.70 dollari.
Ricordo comunque che la dinamica tecnica di lungo periodo su questo asset è ancora debole e in caso di close giornaliera sotto i 78 dollari assisteremo probabilmente ad una nuova accelerazione al ribasso; di contro solo una close settimanale sopra gli 87 dollari aprirebbe le porte ad un nuovo mercato toro.
NATGAS LONGPEPPERSTONE:NATGAS
Visto il Gap ancora da coprire e visto le due ultime candele d'indecisione seguite da una bella candelona verde, direi che il sentimento è in rialzo verso il gap ancora aperto.
Un tentativo lo farei
LONG a mercato e applicate il vostro risk management.
Seguitemi per non perdervi nessuna idea.
Il vostro supporto è essenziale per me, Grazie!!!
VAMOSSSSS
LA FED E IL SOFT LANDINGIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 14.06.2023
LA FED E IL SOFT LANDING
-CONTESTO
Notizie posizitive dal fronte inflazione per gli Stati Unitici, ieri il quadro inflattivo riportato dal U.S. BUREAU OF LABOR STATISTICS ha mostrato un CPI in netto calo dal 4.9% al 4% , grazie special modo al comparto energy che si registra in rapida frenata in tutti i suoi componenti, dal -11.7% totale della componente energy, al dettagliato -20.4% della benzina e il -37% degli oli combustibili.
Sebbene dunque il dato Core , ovvero epurato de queste componenti, non abbia dato la medesima fiducia attestandosi ad un più modesto 5.3% dal precedente 5.5%, possiamo dire che le possibilità di giungere ad un soft landing non sono poi cosi remote.
Gli ultimi dati sulla disoccupazione mostrano un mercato del lavoro ancora tonico , con un modesto 3.7% per la disoccupazione, rispetto al precedente 3.5% , ben lontano dai livelli del 4.5% che potrebbero impensierire la FED e costringerla a rivedere le sue politiche, cosi anche il PiL che sembra aver mantenuto una buona tonicità evitando per ora quella che doveva essere una recessione conclamata.
Siamo cosi giunti all’appuntamento di giungo con la FED, riunione nella quale i Futures sui FED fUNDS danno per un certo un nulla di fatto, attestando le probabilità ad un 90.7% per questo evento , mentre rimane un misero 9.3% di possibilità di sorprese , con rialzi tassi che sembrano oramai rimandati alla prossima riunione di luglio. Si perché lo spauracchio dei rialzi tassi non è svanito, e sebbene i dai macroeconomici siano incoraggianti, le possibilità che la Fed vada ancora all’assalto nella riunione di luglio si attestano da un buon 61.8%.
-FOREX
Risposta immediata dei mercati valutari con un dollaro USA in caduta dai supporti di 103.25 a 103.075 per poi consolidare a 103.35. la debolezza del dollaro Usa potrebbe vedere la sua conclusione stasera con la conferma di un nulla di fatto da aperte della FED, ma attenzione, perché la vera notizia è nelle aspettative di luglio, sulle quali se dovessero aprirsi scenari ancora di aggressività potrebbe allora riaccendersi la fiamma della speranza per il biglietto verde e ripartire nuovamente a rialzo verso 104.40, rimaniamo pertanto vigili su un appuntamento che può generare ancora tante aspettative.
Risposta unisona per le majors, con eurusd che approda prima alle resistenze di 1.0725 per poi storanere verso i supporti a 1.0775 lasciando tutto nelle mani della FED e della BCE, mentre resta piu tonica la sterlina, con un allunghi verso 1.26figura prima resistenza ora diventato supporto che potrebbe dare sprint rialzista ancora oggi fino ai livelli target di 1.2675
Piu incerte le oceaniche, con il dollaro neozelandese che non va oltre 0.6175 ripiegando poi sulla mm21 oraria a 0.6150 chiudendosi in un nulla di fatto , mentre Australia giunge ai massimi di 0.68 figura per poi consolidare e trovare supporti di breve a 0.6760
-EQUITY
Le uone notizie che vengono dall’infalzione Usa portano ad un ottimo mood di risk on, che viene amplificato dal mondo tech che esplode a rialzo. Il Nasdaq vola verso 15000 pnt, senza di fatto mai ritracciare sui supporti di 14724 pnt, ora la palla passa alla FED e per quanto sia gradevole iltrend rialzista del modno tech non possiamo non notare le 8 settimane di rialzo consecutivo su questo asset, che a questo punto diventa meritevole di storni, per dare vita ad una dinamica di buy on rumors and sell on news.
Spinta rialzosta anche per l’SP500 che tiene i livelli supportivi di 4300 pnt e con un break out di 4326 pnt si porta a 4380 pnt, anche in questo caso la tendenza rialzista ha la meglio, ma prese di profitto al termine della riunione della FED potrebbero essere la normalità dopo giorni e giorni di rialzi.
Per l’europa ancora il Dax ha reagito ai supporti di 16123 pnt per riportarsi verso i massimi di periodo, a 16240 pnt, anche in questo caso la parola passa alla BC di giovedi, e prese di profitto potrebbero essere un movimento tecnico più che naturale per questo asset. Tuttavia impossibile parlare di inversioni di tendenza prima dei 16040-16000 pnt.
-COMMODITIES
Per i metalli il gold resta fermo nel range con supporti chiari a 1940 e resistenze a 1984 pnt , meglio il rame che rompe timidamente i 3.825$ e sembra voler puntare ai massimi di 3.950$. Per la componente enrgy, segnaliamo il wti che si riport a quota 69.90$ livelli primo di resistenza che se violato potrebbe dare vita ad allunghi rialzisti interessanti fino ai 73$, ma l’eventuale pressione del dollaro Usa potrebbe giocare un ruolo fondamentale e riportare i prezzi verso le aree di minimo a 67.50$, si rimane tuttavia in un ampio range compreso tra 66.70$ e 72.00$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
La giornata odierna si focalizzerà ovviamente tutta sulla riunione FED delle 20.30 , per poi proiettarci alla BCE di giovedi e alla BOJ di venerdì… le banche centrali ora dominano la scena.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Borse senza paura prima dell’Inflazione USAIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 13.06.2023
-CONTESTO
I mercati sembrano prezzare una FED particolarmente dovish con un chiaro assetto di risk-on dilagante nel settore equity, con spinte rialziste su tutti i listini mondiali che lasciano pochi spazi a dubbi.
I mercati seguono un mood poco sincrono, divergenze nette si evidenziano tra il comparto equity e quello obbligazionario, con le borse mondiali che vanno ai break out dei massimi precedenti in un rally rialzista tipico di un bull-market, mentre l’obbligazionario sovrano fatica a mantenere i minimi dei prezzi, con i rendimenti in piena crescita special modo nelle scadenze più brevi, portando la curva dei rendimaneti verso nuovi minimi di periodo, questo ad indicare la paura per una fase di recessione imminente… chi sta mentendo ?
Beh non facile districare la matassa, fatto certo è che vendere listini azionari significa mettersi contro un torrente in piena in questo momento con il settore tech a farla da padrona, e se mai si dovesse ricorrere a strategie di coperture di portafoglio, non possiamo dire che gli altri comparti offrano adeguate correlazioni inter market atte a queste strategie. Non solo l’obbligazionario sovrano è in netta controtendenza, ma anche le commodities con il gold in trading range, e gli energetici al collasso sembrano prezzare un futuro calo della domanda sostenendo l’idea espressa del comparto obbligazionario , più di quello azionario.
Nella notte i soft data provenienti dall’Australia ( westpac Consumer Confidence Index e NBA Business Confidence) hanno riportato letture deludenti che non mostrano la fiducia nel futuro dell’economia australiana tanto temuta dalla RBA, acnhe il Regno Unito ha dato pubblicazione del suo livello di disoccupazione che ancora una volta ha mostrato un mercato del lavoro forte , con una disoccupazione in calo dal 3.9% al 3.8% deludendo le attese di un +4.0%.
-FOREX
Il mercato valutario trova ancora una volta un dollaro americano debole che sembra scontare ora un nulla di fatto alla prossima riunione della FED, portandosi sui supporti a 103.30 pronto per ulteriori affondi ribassisti a 103 figura ultimo baluardo prima di ulteriori affondi.
Risposta positiva quindi per le majors con eurusd che si porta a 1.08 dando interessanti segnali rialzisti sopra le resistenze prime con possibilità di allunghi verso 1.0830.
Favorite le oceaniche, con il dollaro australiano in pieno rally rialzista alle porte dei massimi di 0.68 partito dai minimi di 0.6475 solo 13 giorni fa….
-EQUITY
Listini mondiali tutti in territorio positivo, ancora l’Europa guidata dal DAV che si porta a 16215 pnt puntando oramai ai massimi di 16300 pnt.
Anche in asia il contesto è di risk on , con il Nikkei che in piena forza riconquista i 33111 pnt gardando ora con fiducia a possibili ulteriori alunghi rialzisti.
Non da meno i listini americani, con il Nasdaq che vola a 14729 pnt , oltre i massimi precedenti a 14700 pnt con potenziali target a 15290 pnt
-COMMODITIES
Il comparto commodities vede un gold ancora intrappolato nel trading range compreso tra 1984 e 1936 $, mentre evidenziano interessanti recuperi dai minimi il palladio che dai 1300$ si riporta a 1363$ e con lui il rame che mantiene i minimi di 3.735 e mira a 3.820$
Difficile il contesto per gli energetici con il wti che si porta al break out dei supporti a 69$ e affonda fino 67.16$ primo target per il mood ribassista, livello dal quale non escludiamo storni e ritest del precedente supporto.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Nel pomeriggio l’attenzione sarà tutta rivolta all’inflazione USA con il CPI YoY che dal 4.9% è atteso ad un 4.1% mentre il mensile da un +0.4% aatteso ad un +0.2%, con il dato core atteso ugualemnte a ribasso dal 5.5% al 5.3%, attese che speriamo non vengano deluse , caso in cui la corsa dei listini potrebbe vedere pesanti battute di arresto.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Il petrolio, conoscere il sottostante per operare correttamente. «I mercati sono mossi da impulsi causali non casuali».
William D. Gann
Annoto in queste pagine un documento che riassume uno dei tanti webinar che ho seguito, generalmente non tengo traccia di tutti i corsi, webinar o letture. Devo essere colpito positivamente, attratto dall'argomento, quindi quanto annoto è ovviamente soggettivo. Debbo anche affermare che non tutto rientra nelle mie convinzioni teoriche e operative sul trading, ma è anche vero che paragono un trader che ambisce a ritenersi tale alla stregua di un hacker. Mi spiego per non essere frainteso, voglio semplicemente dire che come l'hacker ha una visione del mondo a 360° e raccoglie quante più informazioni possibili, altrettanto dovrebbe essere patrimonio di un trader per avere, in seguito, gli strumenti necessari all'operatività.
Il Petrolio come in generale le materie prime, hanno sempre avuto un andamento molto ciclico, questo ha permesso nel tempo di offrire un elevato grado di prevedibilità dello strumento, ma da diversi mesi è divenuto difficile fare trading su quest'asset, vuoi dovuto prima alla situazione pandemica, poi alla guerra fra Russia e Ucraina, l'attuale situazione inflattiva, l'avvento dell'economia sostenibile e non per ultimo la riunione dell'Opec con la decisione del taglio alla produzione di barili.
Fra i tanti argomenti non si può non citare il compimento nel 2023 del quarantesimo compleanno di contrattazione del WTI (West Texas Intermediate), il black gold delle commodities, (l'oro nero). Ricordo che il WTI non è altro che il petrolio americano, conosciuto anche come light crude oil. Il contratto nacque nel 1983 lanciato dall'allora NIMEX.
Oggi a distanza di 40 anni, quando, per chi ricorda, la maggior parte di petrolio veniva importata dal medio oriente, (ricordo che nei miei anni d'istruzione scolastica studiai un intero libro sull'OPEC, copertina a sfondo grigio e caratteri neri maiuscoli con la scritta OPEC al centro), dicevo oggi il maggior produttore a livello mondiale sono proprio divenuti gli Stati Uniti. Diverse le dinamiche che hanno innescato questo processo. Anni '70 chi non ricorda l'austerity, (in Italia si viaggiava con targhe alterne), poi la scoperta tecnologica dello "shale oil" e l'esportazione di petrolio degli Stati Uniti negli anni recenti ci portano fino ai giorni d'oggi con una produzione statunitense che supera i 12 milioni di barili giornalieri.
La particolarità che ha rivoluzionato il modello di trading sul petrolio è stato il permesso all'esportazione del WTI che oggi vanta circa 4 milioni di barili giornalieri. Questo ha permesso di calmierare i mercati. Oggi, ovviamente, gli Stati Uniti vorrebbero un quotazione del petrolio bassa, per ovvi motivi inflattivi, (ricordo che un prezzo degli energetici in salita crea inflazione), non a caso hanno venduto parte delle loro scorte strategiche per calmierare il prezzo proprio riallacciandomi anche al concetto espresso sopra.
I due asset che si trovano su la quasi totalità delle piattaforme e sono il Brent scambiato a Londra, viene estratto dal sottosuolo del mare del nord al largo della Scozia per la sua natura dolce adatto alla raffinazione di benzina; più facile da trasportare in luoghi distanti quindi con minori costi. Poi il WTI scambiato a New York ed estratto nei giacimenti degli Stati Uniti ancora più dolce e leggero del Brent ma a differenza del Brent più difficile nel trasporto elevandone i costi. Questi sono i più graditi alle raffinerie per la lavorazione essendo scarsamente densi e con bassi contenuti di solfuro. Poi vi è l'Urals, il petrolio russo, molto pesante che vorrebbe far concorrenza all'americano, ma proprio per le sue caratteristiche non gradito dalle raffinerie in un ottica di costi per la raffinazione. Più complesso il processo, costi di manutenzione degli impianti elevati etc.
Non solo, la Russia si è trovata nella situazione di dover sopportare le sanzioni europee, territorio nel quale esportava. Non essendo comunque un, "piccolo stato sprovveduto", ha rafforzato la vendita in Cina e India, stati vicini; senza entrare nella politica ma semplicemente costruendo un analisi che è il mio compito, annoto un paradosso. L'India lo raffina dopodiché lo invia in forma di derivati in Europa, quindi la Russia in un certo modo ha aggirato le sanzioni, la stessa India che non acquistava dalla Russia ma dall'Iraq e dall'Arabia Saudita in seguito a fronte dei forti sconti del petrolio Russo da parte di Vladimir Putin, (ai minimi storici), a dirottato i suoi acquisti. Concludendo l'analisi, con l'ultimo taglio di produzione dei barili giornalieri da parte dell'OPEC, potrebbe avvenire che l'India incrementi ulteriormente la domanda di Urals russo, arricchendo ulteriormente la Russia con buona pace di tutti.
Per contro, Stati Uniti, Europa, che stanno inasprendo i tassi di interesse, rispettivamente con FED e BCE, per combattere l'inflazione persistente, si potrebbero trovare in un cosiddetto, "cul de sac", in quanto il taglio alla produzione dell'OPEC potrebbe portare ad un notevole aumento sui costi energetici alimentando l'inflazione stessa per altro abbastanza resiliente ai tassi in atto.
Chiunque opera in questo asset non può eludere questa serie di informazioni di cui sopra. Non bisogna improvvisarsi, le informazioni in campo energetico, ma direi, in generale, delle commodities, sono veramente tante. Basti pensare i soldi ed il tempo che investì Gann nella ricerca e studio di informazioni. Altresì, per una serie di caratteristiche, che magari in un articolo futuro posterò, riteneva le commodities l'asset più "giusto" nel quale operare.
Poi vi sono dati macro altrettanto importanti:
Le rilevanti relazioni sul greggio si leggono nel rapporto settimanale sulle scorte API il martedì attorno alle 22.30 e le scorte energetiche dell'EIA il mercoledì attorno alle 16.30. Tendenzialmente all'uscita dei dati si osserva un'accelerazione della volatilità, tanto come accade, per fare un esempio sulle valute all'uscita dei NFP.
Crude Oil - Studio della ciclicità e del prezzoDopo la crisi degli energetici scatenata dall'esplosione inflazionistica e dal conflitto Russia Ucraina, abbiamo visto il crude oil raggiungere un massimo costo di 130 dollari al barile.
Oggi siamo sui 71 dollari circa, con una riduzione del costo della materia prima superiore al 44%.
La domanda che mi sono posto è: quanto deve scendere ancora il crude oil per valutare un ingresso deciso e quale dovrebbe essere il timing giusto (ammesso di essere in grado di individuarlo)? In quest'analisi ci vengono in aiuto alcuni studi effettuabili su dati storici e sulla ciclicità dello strumento.
Innanzitutto guardando il grafico si nota a primo impatto una cosa importante: dal 2008 in poi e ancora in misura maggiore dal 2016 i volumi sono letteralmente esplosi, creando sicuramente una variazione strutturale del mercato. Abbiamo assistito nel corso degli anni, ad una trasformazione simile su diversi mercati (S&P500, Gold), dove l'aumento dell'efficienza e della liquidità ha creato dinamiche nuove a discapito del classico trendfollowing.
Oggi assistiamo ad un mercato con quotazioni in riduzione (ma non ancora eccezionalmente basse) e per quanto mi riguarda, potrebbe essere interessante per ingressi decisi l'area attorno ai 50/55 dollari.
Andiamo a vedere con un buy and hold dal 2001, quali sarebbero stati i mesi più favorevoli per valutare un ingresso a mercato analizzando le performances mensili:
Notiamo una ciclicità molto interessante ed una vera e propria spaccatura:
- I mesi da dicembre a giugno hanno una tendenza rialzista;
- I mesi da luglio a novembre un andamento ribassista.
Questo avviene perchè il crude oil, oltre che dalla gestione per il tramite di "cartelli" e fattori politici, è fortemente influenzato dalla fisiologica domanda globale.
Se dal 2001 ad oggi avessimo semplicemente ipotizzato di acquistare a dicembre e vendere allo scoperto a luglio, avremmo ottenuto questi risultati:
Dall'osservazione del grafico e dall'inclinazione dell'equity dei profitti degli ultimi anni, si nota come questo bias che dura da oltre 20 anni, sia quanto mai attuale.
Alla luce di questa semplice, ma a mio avviso efficace analisi, per costruire il mio ingresso valuterò, oltre al prezzo, anche il periodo dell'anno, magari andando ad incrementare la size tra settembre ed ottobre/novembre.
Si tratta della mia impostazione, basata ovviamente sulla mia esposizione e sul mio portafoglio, pertanto invito chi legge l'idea a prendere spunto o ad analizzare ed implementare i dati, ma a maturare le decisioni di investimento in virtù della propria situazione patrimoniale.
DOLLARO STORNA IN ATTESA DEI NFPIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 30.05.2023
-CONTESTO
Si entra sempre più nel vivo della settimana di contrattazione ed in attesa che oggi sia pubblicato il report sul consumer confidence USA , il dollaro americano prende una pausa dalla sua lunga corsa rialzista. Gli operatori orami concentrati sulle possibilità che la FED possa alzare ancora il costo del denaro alla prossima riunione di giugno, hanno comprato dollari dall’inizio di questo mese di Maggio portando le quotazioni verso i massimi del 2023, e sebbene le prospettive di un rallentamento economico Usa salgano in ovvia conseguenza, la forte congiuntura macroeconomica porta grande fiducia al settore technologico. Venerdi sarà pubblicato il report sul mercato del lavoro USA che rimane al momento con una disoccupazione ai minimi del 3.4% il che unito ad una mega bolla relativa all’AI porta il comparto tech verso nuovi massimi e a sovraperfromare sutti gli altri comparti dell’SP500.
Il solo comparto tech del SP%== si porta al +21% rispetto alle quotazioni di un anno fa , mentre settori come i materials,perdono il 13% e ancora le utilities si attestano al -10.68%, segno che la bolla tech è in atto e se mai dovesse esplodere trasinerebbe facilemnte a ribasso il settore equity.
-FOREX
Il comparto valutario che ha vissuto la forza del dollaro usa schiacciante in queste settimane, ha visto quotazioni del dollarindex approdare a 104.45-60 per poi respirare in uqesta prima sessione europea e testare i supporti a 103.90. eventuale ulteriore debolezza del dollaro usa potrebbe portare ad allunghi fino 103.60 e 103 fugura.
In ovvia correlazione respirano le altre majors, con eurusd che risorge dai minimi di 1.07 e punta a 1.0750 prima resistenza tecnica che se superata potrebbe attestarsi a 1.0830-1.0850
Fa meglio la sterlina che in un buon sprint rialzista passa dai minimi di 1.23 figura agli attuali 1.2440 , ma le prime vere resistenze si attestano a 1.2475-1.2490
Restano indietro le oceaniche , con il dollaro neozelandese che paga a duro prezo una RBNZ troppo dovish rispetto ai livelli inflattivi presenti nel paese e cosi nzdusd approda a 0.6040 con i minimi che vanno a 0.6024. la debolezza del dollaro usa fa bene anche alle oceancihe, che tentano timidi allunghi verso le resistenze di 0.6070 generando interessanti divergenze rialziste rispetto allo stocastico 12.3.6.
-EQUITY
Il mondo azionario è di fatto monopolizzato dal nasdaq, che prosegue la sua corsa rialzista approdando verso 14600pnt non trovando spunti utili nemmeno a dei respiri , lasciando la mm21 periodi su h4 a 14200pnt. La bolla sembra partita e tentare di ostacolarla è quasi impossibile,tanto che anche sp500 nei suoi titoli tech trova spunti rialzisti che lo portano a 4232pnt con supporti a 4220pnt.
-COMMODITIES
La debolezza del dollaro premia anche il comparto commodities sia per i metalli che per l’energy, attualmente il gold recupera dai minimi di 1930$ e attacca la aprte alta del canale ribassista che guida i prezzi dai massimi di maggio 2023 e che passa ora per 1959$. Eventuali rotture rialziste potrebbero portare ad allunghi fino 1984-1985$
Piu lateralità per il wti, che rimane compreso tra 70.99-71$ e 73.50$ senza per ora prendere nessuna vera direzionalità.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
CL pronto per rompere al rialzo la struttura ?Confermando analisi fatte in precedenza, il Cl si dimostra volenteroso per rompere livello difeso piu' volte (linea gialla). Mi piacerebbe vedere una rottura con volumi per poi ritestare zona e dare, a tf inferiori, segnali di ingresso per un long fino area del creek (linea rossa).
La salita dovrebbe farla dimostrando forza per confermare che siamo nella fase D secondo Wyckoff.
Ricordo che le fasi sono strutturali e non temporali e che le analisi sono solo a scopo didattico.
Natural Gas attenzione area segnalataL' NG, come da analisi del 15/05 e' sull' area di probabile inversione.
Vediamo se ci sara' un rifiuto su livello di supply a farci vedere la volonta' dei sellers a tf inferiori per, magari prendere uno short al ritest del livello.
Sono fasi schematiche e non temporali di sola analisi teorica.
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 16.05.2023
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONO
-CONTESTO
Una fase di incertezza come poche stiamo vivendo sui mercati finanziari, e in giornate dove anche i market movers offerti dal calendario macroeconomico sono pochi, non ci vuole poi molto a scuotere i prezzi dal loro letargo.
A dare attimi di vita ai prezzi, stanotte i dati provenienti dalla Cina, con i report sulla produzione industriale annuale, che a dispetto delle forti attese di ripartenza post covid, hanno deluso pesantemente attestandosi al +5.6% rispetto a delle aspettative del 10.9%.
La prospettiva di un rallentamento economico in America per il secondo semestre 2023, unito ad una Cina che non riparte, potrebbe essere la formazione della tempesta perfetta per l’economia mondiale che si vede privata dei due principali produttori di ricchezza mondiale.
In risposta a questa prospettiva, gli asset commodities sono stati i primi a rispondere con pesanti perdite, a dimostrazione della paura di un calo drastico della domanda mondiale di commodities.
Non unica news di questa mattina la Cina, ,a anche il Regno Unito vvede i dati sul mercato del lavoro in pubblicazione questa mattina, con la variazione delle richieste di disoccupazione che salgono a 46.7K unita dalle precedenti 26.5K. Ancora a conferma di un mercato del alvoro in raffreddamento , il tasso di disoccupazione che è salito al 3.9% dal precedente 3.8%.
-FOREX
Il comparto valutario in un quadro misto oggi trova di nuovo un dollaro debole con un -0.12% medio , ma forza nelle valute rifugio come lo yen giapponese che guadagna un +0.13% medio e franco svizzero con un +0.27% medio. Male il dollaro australiano che continua la sua caduta con un -0.34% medio.
Il sentiment retail resta ancora in vendita di dollari USA con un 60% di posizioni short sul basket , che porta a 69% long su eurusd, 72% long su audusd e ancora 58% long su nzdusd. Il quadro del sentiment retail resta tuttavia complesso, con posizioni contrastanti, con un 57% di posizioni short sulle sterline a segnalare la potenzialità di ripartenze long e una maggiore fiducia nella sterlina di quanto non ve ne sia nella moneta unica, portando cosi i cross come eurgbp ad interessanti affondi ribassisti.
Resta tuttavia interessante a nostro parere la possibilità di recuperi rialzisti delle majors contro il dollaro Usa che resta a nostro avviso un asset perdente nel medio lungo periodo.
-EQUITY
Il comparto azionario misto , ancora incertezza a livello globale, che porta a posizioni short sugli indici asiatici, che vedono HK50 al -1.30% in netto storno dalla forte salita di ieri, mentre Nikkei e HS restano vicini alla parità dopo forti affondi ribassisti nella sessione asiatica.
L’europeo resta sostanzialmente tonico, con il dax che trova costanti acquisti su tutti i livelli di supporto di breve periodo, ultimi supporti a 15860pnt e 15830 pnt poi, per avere ultimo baluardo a 15777 pnt.
A far nota stamattina il Nasdaq che in premarket attacca i massimi di periodo e prova gia a sfondare le resistenze in chiaro segnale di forza, mettendo in evidenza la scelta degli operatori su asset ciclici piuttosto che titoli ed indici forse più stabili , ma meno direzionali che portano l’SP500 a ristagnare n un chiaro trading range compreso tra 4150 pnt e 4100 pnt
-COMMODITIES
Debolezza per il comparto commodities,con gli energy tutti in territorio negativo, che segnano dal -0.40 del gasoline al -0.20 del wti.
Non meglio i metalli, che trovano il gold al test dei supporti dei 2000$ attualemnte al -0.20% con le prime resistenze a 2022$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Per il resto della giornata attendiamo ora i dati dello zew tedesco e poi le vendite al dettaglio USA che daranno una più chiara view della domanda aggregata USA.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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Cl1! ritraccio probabile con tgt long intradayIeri il Cl ha fatto quanto previsto nell'analisi giornaliera, il trend rimane long, ha lasciato vuoti dopo il rimbalzo di ieri esattamente sul vwap mensile, probabilmente andra' a recuperare questi vuoti volumetrici per poi riprendere il trend.
ATTENZIONE SCORTE PETROLIO h16.30
Le mie sono solo analisi teoriche che non vogliono incentivare all'investimento.
Petrolio livello superinteressante per fase longCL sembra abbia fatto un bel pieno di liquidita' per poter dar via ad una fase rialzista.
Secondo la schematica Wyckoff ci troviamo in un possibile SPRING che, se con l'aiuto di volumi si riesce a rompere con forza la resistenza, una volta ritestata la stessa che diventerebbe supporto, si puo' cercare un long in tf inferiori.
IL RIALZO TASSI NON SPAVENTA I MERCATIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 05.05.2023
-CONTESTO
Ancora banche centrali all’attacco, ieri è stato il turno della BCE e ancora una volta il nemico numero uno si riconferma essere l’inflazione. In uno scenario di salari alti unici ad un mercato del lavoro ancora tonico, la BCE ha dichiarato ancora una volta il suo intento di far rientrare l’inflazione verso il target del 2%. Non aiutano al momento le politiche fiscali dei governi locali che cercano in tutti i modi di dare sostegni al reddito, sostenendo di fatto la domanda e rallentando il processo di normalizzazione dei prezzi, pertanto la BCE chiede alle banche nazionali di restituire la liquidità emessa nel periodo pandemico partendo con il programma di drenaggio del TLTRO. Il problema sembra ora essere concreto, dato che le banche sono prive di questa liquidità e la soluzione proposta sembra ancora più assurda del problema: emettere prestiti alle banche per pagare i precedenti prestiti!
Tutto è ancora sul tavolo , e l’unica certezza al momento è la volontà di proseguire con i rialzi tassi da parte della BCE , all’interno della quale diversi membri sembravano disposti ad un rialzo anche di 50Bp, dando ancora maggiori toni hawkish alla BCE, che si proietta a questo punto ala prossima riunione con già chiare le idee per ulteriori rialzi del costo del denaro.
Si evidenziano le prime divergenze nelle scelte politco monetarie tra l’Europa e gli USA, con gli ameircani che sembrano pronti ad una pausa e a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo, mentre l’Europa ha ancora tanto da fare per raffreddare la domanda.
I mercati al netto di una blanda volatilità in occasione delle due riunioni, sembrano non credere troppo all’aggressività delle banche centrali ed il mood di risk off che sembrava volersi palesare , data l’imminente recessione negli Usa, ora sembra svanire e anche in Europa gli opeartori sembrano voler sfidare le banche centrali portando gli indici non lontano dai massimi di periodo.
Unici a rimaner fedeli all’idea di recessione, sembrano essere i rendimenti obbligazionari, che mantengono toni sostenuti nelle scadenze brevi , mentre respirano sulle scadenze oltre i 5 anni, lasciando invariata la curva ribassista dei tassi del debito sovrano Usa a dimostrazione ancora di un credo nella fase di recessione oramai alle porte.
-FOREX
Il mercato valutario respira da alcuni eccessi come quelli del franco svizzero che ha goduto di un certo timore del crollo dei mercati e ha svolto ottima funzione di rifugio portandosi sui massimi di periodo , pertanto uno storno come quello odierno ci pare quasi fisiologico.
Possono dunque respirare i sentiment retail a caccia dei massimi sul franco svizzero, con ridimensionamenti delle posizioni short al 83% dal precedente 92%.
Stabile il dollaro USA che rimane non lontano dai supporti, evidenziando ancora una strutturale debolezza che tuttavia non trova slanci ribassisti e lascia il mondo retail al 73% long.
Ancora lateralità anche per la moneta unica che non trova nella parole della Lagarde validi motivi per superare le aree di resistenza lasciando cosi il sentiment retail in un limbo del 58% short.
Respira finalmente anche il dollaro canadese, che dopo aver sofferto i ribassi del WTI, gode della correlazione diretta con buoni respiri rialzisti, portando cosi il sentiment retail dal 85% long all’attuale 75% .
-EQUITY
Il modno equity vede ancora l’Europa prediletta con il DAX che non buca i supporti a 15656 punti e riparte verso le resistenze a 15950 pnt dando cosi speranze per nuovi massimi storici.
Maggiore incertezza per i listini di oltre oceano con il Nasdaq che si attesta a 13050 pnt in un pieno trading range le cui resistenze si pongono a 13290 pnt e i supporti a 12720-12700 pnt.
Maggiore debolezza per l’SP500 su cui gravano le sorti del settore bancario, oramai in piena deriva dopo gli ultimi avvenimenti del settore finanziario , con la caduta di PACWEST BANCORP che perde oltre il 50% al momento e che sembra quindi aprire le porte ad un’effetto domino decisamente preoccupante.
I supporti di 4071 pnt ora messi alla prova , potrebbero aprire scenari ribassisti importanti se violati, portando le quotazioni verso i successivi minimi di 3950 pnt
-COMMODITIES
Il comparto commodities vede il gold come primo attore, dopo il raggiungimento dei massimi storici a 2080$ e sebbene oggi sia giornata di storni, riteniamo nn conclusa la fase rialzista del metallo giallo, che potrebbe avere ancora dalla sua un dollaro debole e rendimenti obbligazionari in calo e quindi strada aperta per ulteriori rialzi oltre i massimi storici. Restano supporti da monitorare i 2012 $ e 1970$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Il calendario macro economico non si ferma e si guarda ora ai NFP USA, che tornano protagonisti del pomeriggio con l’attesa per un tasso di disoccupazione al 3.6% dal 3.5% e un calo delle nuove buste baga a 180K unita dalle 236K precedenti.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Candela hammer sul petrolio da manualeBellissima hammer sul petrolio. Purtroppo il minimo in spike l'ha fatto in notturna due notti fa per arrivare in poche ore in rimbalzo del 5%. Nel riquadro ho inserito il movimento con time frame 15 min. Alla fine nella giornata di ieri si è mosso in un range da minimo a massimo del 9,55%.
La hammer si è formata esterna alle Bande di Bollinger, il che rafforza le probabilità di inversione, cosa che deve confermare in questi giorni. Una prima area di arrivo è verso i 71$ mentre il livello successivo passa a 73,50$.