EurUsd Daily Quadrato di Gann dal 28-09-2022Ciao, quello che mi aspetto da questo studio è il top per domani 06-12-2022 che corrisponde a metà SQ mentre la quotazione potrebbe arrivare indicata con la freccia rossa al valore 1.0625 dato dal quadrato del nove con riferimento il numero dispari 31 fine giro, queste sono le condizioni per un ingresso short da parte mia.
Ai posteri l'ardua sentenza
EURUSD-2
LA FED COLPISCE DUROIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 15.12.2022
-CONTESTO
Ancora una FED aggressiva quella di ieri sera, con un Powell che ha smentito tutte le possibilità di aver raggiunto un Pivot point nelle politiche monetarie.
Sebbene l’inflazione sembri aver intrapreso un cammino di rientro dai picchi massimi, la FED ritiene che la strada da percorrere sia ancora molto lunga e che non è giunto ancora il momento di guardare ai tagli tassi, ma che la strada per ulteriori inasprimenti di politiche monetarie è ancora aperta.
La FED decide quindi per un rialzo di ulteriori 50Bp, e cosa ancora più interessante, si proietta al prossimo 2023 con un tasso definitivo oltre il 5% , ponendo le basi per un ulteriore rialzo dei tassi di 50Bp a febbraio e di ulteriori 25Bp a marzo 2023.
Le proiezioni sulla crescita futura sono state tutte riviste a ribasso, e in linea con la prospettiva di un’economia USA in difficoltà, anche la disoccupazione è stata rivista a rialzo fino anche un 4.6% , ma Powell ha dichiarato di non credere in una vera recessione, ma in un rallentamento economico che consentirà una rapida ripartenza, mantenendo accesa la fiamma della speranza.
Le price action sono state poco convincenti ieri sera, con un dollaro che nonè vissuto la fase di forza che ne sarebbe dovuta seguire e anche l’equity non ha lasciato sul terreno punti percentuali tali da credere in una fase di risk off, ma solo in mattinata, con la partenza della sessione europea i mercati sembrano aver metabolizzato la notizia e aver intrapreso la strada dei ribassi in linea con le parole della FED di ieri sera.
Oggi occhi puntati su BOE e BCE, entrambe attese a rialzi tassi e inasprimenti di politiche monetarie, special modo la BCE si guarda con interesse alle dichiarazioni relative al QT, per i programmi PEpp e APP, per i quali si attende l’apertura di un piano di smaltimento che potrebbe vedere la pubblicazione dei dettagli alla prossima riunione di febbraio, ma che darebbe un tono di aggressività alla BCE indiscusso.
-FOREX
Il mercao forex trova oggi il dollaro in spolvero rialzista, con un +5.63% di profitto sul basket, il che spinge a performance positive su tutte le altre majors.
Usdjpy guadagna un 0.87% usdchf un 0.50% usdcad un +0.22%, eurusd perde un -0.61% e gbpusd un -0.78%, ma a farne le spese maggiori sono le oceaniche legate ad un mood di risk off generale, che le porta a perdere il -1.27% per nzdusd e un -1.34% per audusd, si apre quindi di nuovo la porta dei rialsi del dollaro Usa, che tuttavia riteniamo momentane, per via del forte rallentamento che attende l’economia Usa nel imminente 2023.
-EQUITY
Anche l’equity perde terreno stamattina, con tutti gli indici mondiali in territorio negativo, l’america porta l’SP a -1.27% nasdaq a -1.43%, anche in europa il dax perde il -0.78% allineandosi al mood di risk off presente sui mercati in chiusura di anno.
-COMMODITIES
Anche il mondo delle commodities soffre la forza del dollaro USA, portandosi in territorio negativo a partire dal Brent e WTI che perdono il -0.77% e il -0.93%, anche i metalli perodno la loro forza, in prospettiva di rendimenti obbligazionari ancora forti, con un gold al -1.61%.
Attendiamo oggi la BOE e la BCE, per scoprire se i toni di risk off saranno il mood che accompagneranno i mercati fino alla fine di questo 2022
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
💰 PETROLIO, SIAMO IN ZONA VENDITE!Dopo la conferma del downtrend avuta i primi di dicembre (purtroppo ho perso il segnale per mia assenza!!) abbiamo assistito ad una fase di correzione che sta riportando il prezzo in una zona super interessante. Non perderti il video di oggi e la possibile operatività di trading di brevissimo periodo sul Petrolio WTI!
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Maurizio
EUR/USD: il verdone perde i colpiIn leggero anticipo sugli indici azionari a Settembre si è molto probabilmente chiuso un lungo ciclo di 5 anni abbondanti (di soli 2 per gli azionari). Il ciclo a 2 tempi è evidenziato dalle curve nere e diviso da una lingua di Bayer da manuale (in ellisse blu).
La buona regolarità dei sottocicli, i tempi, i supporti e le resistenze grafiche e volumetriche toccate con maniaca precisione mi fanno appunto giungere a questa conclusione.
Vi è però da porre la massima attenzione proprio a quella lingua di Bayer caso mai volessero ripeterla. Qualora fosse stato un evento raro, la correzione di questa settimana potrebbe essere terminata o al limite spingersi ai 2 livelli segnalati dalle frecce verdi e che dovrebbero dare una nuova spinta. L'obiettivo è quello di rientrare nell'Area Valore dei volumi compresa tra le rette nere e spingere almeno fino al POC nei tempi della chiusura del ciclo annuale inverso che se regolare farà il suo picco oltre la metà di Febbraio. Obiettivi intermedi se non si dimostrasse particolarmente aggressivo sono i vari livelli del canale di Fibonacci e in particolare 1.0636 e 1.0788.
La presente è la mia visione e non costituisce sollecito all'investimento e ad operare.
FED TRA SPERANZE E PAUREIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 14.12.2022
-CONTESTO
Siamo giunti finalmente ad primo dei tre appuntamenti cruciali di questo Dicembre con le banche centrali, partiamo stasera con la FED attesa ad un rialzo tassi oramai scontato di 50Bp.
Gli ottimi dati di ieri sull’inflazione americana, in calo ancora una volta sia nel dato generale che nel dato CORE, maggiormente seguito dalla FED, hanno aperto le speranze per un 2023 incentrato al rientro dell’Inflazione verso il range obiettivo del 2% e questa speranza ha riacceso gli animi dei operatori che guardano ora al 2023 con l’anno del taglio tassi per la FED.
Siamo a nostro giudizio in una fase prematura per parlare o credere in tagli tassi, la FED procederà come da programma ancora per questa riunione all’inasprimento monetario previsto, ma fatto è che già un aumento di soli 50Bp, è un chiaro segnale che siamo non lontano dai top.
Le prospettive per il 2023 si dividono pertanto tra la speranza e la paura, perché da un lato gli operatori sperano in un primo trimestre 2023 ancora dettato da rialzi tassi , ma che non vadano oltre i 25 BP nella riunione di febbraio e marzo 2023 per giungere ad un tasso definitivo del 5% per poi nel secondo semestre avere evidenze di un’inflazione in calo, e un’economia che necessiterà si nuova linfa, giustificando a quel punto i tagli di interesse da parte della FED.
È altrettanto vero il contrario, cioè la paura che domina le aspettative per il 2023 non sono da meno, se si considera che la disoccupazione è in aumento e il perdurare di condizioni economiche monetarie aggressive, non farà altro che peggiorare la congiuntura macro economica, allora la voglia di entrare in modalità risk on sembra più remota.
L’ago della bilancia stasera al FED, che ci mostrerà le sue proiezioni per il 2023, lasciando cosi capire quali sono le sue aspettative per l’economia USA e quali le eventali contromosse. Aspettarsi un’economia in rapido declino , potrebbe voler dire un rapido sostegno da aprte della FED e quindi rapidi ritorni alla normalizzazione, cosi come aspettative di un’economia molto forte e inflazione resiliente, potrebbe portare al perdurare di tassi di interesse sostenuti.
-FOREX
Il mercati hanno vissuto una sessione europea abbastanza asfittica, in attesa degli eventi di questa sera, al momento il dollaro americano si posiziona poco sotto la parità con un -0.49% , mentre trova motivo di forza lo yen giapponese con un +2.92% totale come basket contro le majors, seguito dal franco svizzero con un +0.89% e dall’euro con un +0.60%, segno che il mercato si posiziona momentaneamente in modalità risk off.
Storna il dollaro neozelandse che perde oggi il 2.29% come basket, portando ad interessanti performance eurnzd con un +0.37% su base giornaliera, mentre lascia sul terreno nzdjpy un -0.65%.
La partira si giocherà ovviamente stasera.
-EQUITY
Il mondo equity dopo i rialzi di ieri sui dati sull’inflazione, riassorbiti durante la sera, sono tornati al più al punto di partenza della settimana, pronti a scattare stasera sulle dichiarazioni di Powell. Al momento tutti gli indici occidentali sono in territorio negativo, con l’sp500 a 4012pnt a -0.16%
-COMMODITIES
Il mondo commodities resta misto, con il wti che sale di un +1% a 76$ mentre i metalli gold e silver perdono lo 0.10% e lo 0.13%.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Il mercato resta pertanto chiaramente attendista per i market movers di questa sera, che saranno driver per i prossimi giorni fino alle chiusure di questo 2022
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
I METALLI PREZIOSI TORNANO A SPLENDEREANALISI COT REPORT DEL 11.12.2022
-CONTESTO
Ci apprestiamo a vivere una delle ultime settimane di questo 2022, un anno tra i più aggressivi per le banche centrali mondiali che hanno pagato a caro prezzo le loro aspettative di un’inflazione transitoria, che si è invece radicata nel sistema sociale e che ha costretto i banchieri centrali a correre ai ripari.
Le politiche monetarie si sono irrigidite e le economie mondiali ora sono messe alla prova in un finale di anno non facile che sembra essere preludio ad un 2023 di recessione anche per i paesi più robusti.
Uno dei maggior timori degli investitori per il prossimo anno sembra infatti essere la possibilità di una stagflazione mondiale, ovvero poter assistere a politiche monetarie oramai aggressive che rallentino le economie fino alla stagnazione, insieme ad un’inflazione che non rallenta quanto sperato.
Le possibilità sono concrete, almeno fino a quando il mercato del lavoro resta cosi robusto in diverse aree geografiche mondiali, a partire dagli Usa fino ai paesi oceanici, dove le banche centrali continuano i rialzi tassi per tentare di raffreddare un mercato del lavoro teso come non mai, con una disoccupazione ai minimi e salari in aumento.
Non facile il contesto che si prepara al prossimo anno, ma procedendo con ordine temporale, dovremo affrontare in primis la prossima settimana che vede come market mover sia l’indice dei prezzi al consumo USA , che gli appuntamenti con FED, BCE e BOE, una settimana non certo prima di emozioni quella che ci attende.
Ma per la consueta rubrica settimana, chiamata all’analisi del posizionamento dei big plaiers sui futures al CME di Chicago, non possiamo non focalizzarci sul nuovo interesse che sembra nascere sui metalli, come risposta ad un dollaro non più cosi interessante e alle prospettive di tassi obbligazionari in netto calo, ma procediamo con il consueto ordine.
-FOREX:
il mondo valutario sarà alle prese con una delle settimane più difficili, le banche centrali chiamate ai rialzi tassi, oramai scontati, dovranno anche dare maggior dettagli sui prossimi interventi previsti per il 2023, quali per loro gli outlook e le prospettive, che potrebbero dare ritmo alle prime battute del nuovo anno di contrattazione.
USDINDEX
Il dollar index vede fermo l’interesse dei grandi operatori che aspettano evidentemente le parole di Powell previsto per mercoledi sera. Le posizioni che rimangono ferme a 24800contratti netti long, hanno visto buone prese di profitto nelle ultime setimane, tuttavia una prospetiva di ulteriore aggressività da parte della banca centrale potrebbe dare nuova linfa al biglietto verde.
Potenziali allunghi ribassisti sotto gli attuali supporti di 103.70 potrebbero manifestarsi solo nel caso in cui Powell dovesse dimostrare preoccupazione per l’economia americana, ponendo le basi per una potenziale recessione nel 2023 che potrrebbe ben spaventare gli investitori.
EURUSD
Sale ancora il posizionamento netto long dei large speculators per l’euro, con ben 124883 contratti netti lunghi, sembra essere chiara l’intenzione di puntare ad una BCE aggressiva che spinga sui tassi di interesse e riequilibrare cosi la bilancia con la divisa d’oltre oceano.
Il quadro tecnico rimane rialzista, sebbene gli ultimi massimi di 1.0612 sembrano essere al momento una resistenza non facile da rompere, ma che aprirebbe la strada ad allunghi fino 1.0775-1.0825. restano interessanti i supporti a 1.02 e 1.01 per tentare ingressi in trend con migliore R:R.
GBPUSD
Si riducono le posizioni nette corte per la sterlina, dove i non commercial stanno ricoprendo , seppur lentamente, le forti posizioni corte prese durante il breve governo Truss. Gli attuali 28193 contratti netti corti sono pertanto da osservare su una tendenza di ricoperture rialziste, e non in termini assoluti,il che porterebbe ad un’errata interpretazione del dato.
Il quadro tecnico di gbpusd resta in tendenza rialzista, e i livelli di 1.23 figura sono al momento le resistenze principali che potrebbero aprire la strada a 1.26, ma per cogliere migliori opportunità sarebbe corretto attendere i livelli di 1.1875.
YEN
Ancora posizioni nette corte per lo yen, che vede le mani forti ferme a 65996 contratti netti corti, in attesa che qualcosa cambi nell’economia nipponica e nelle decisioni della BOJ, che rimane al momento iper accomodante, la debolezza dello yen compensa al momento quella del dollaro americano mantenendo usdjpy fermo a 136.50 incapace al momento di proseguire nel movimento ribassista intraprese da ottobre 2022 ad oggi.
CANADA
Ci risulta difficile interpretare il posizionamento delle mani forti sul dollaro canadese, che rimane profondamente colpito da posizionameni netti corti ,attualemnte ben 22090, sebbene la BOC abbia ancora una volta alzato i tassi di interesse portandoli ad un allettante +4.25%.
Sebbene il tasso di interesse ponga il dollaro canadese tra le valute indubbiamente identificabili come curry trade, questo asset sembra al momento legato alle sorti di un wti in caduta libera, piuttosto che alle sorti di un0economia che viaggia in parallelo con il resto del mondo occidentale.
Il quadro tecnico pone dunque molti eccessi ribassisti sui cross canada, molti dei quali creano interessanti condizioni di swap positivo, come cadjpy o cadchf, tutti asset che pagano interessi positivi con posizioni long, e che tuttavia restano legati a trend ribassisti ancora forti. Li collochiamo pertanto tra gli asset da monitorare peer coglierne prossimamente interessanti inversioni di tendenza.
-EQUITY:
Il mondo azionario profondamente colpito dagli ultimi dati sui prezzi alla produzione Usa , pubblicati venerdi, che ancora una volta hanno raffreddato gli animi di coloro i quali pensano ad una rapida risoluzione del problema inflattivo mondiale. I prezzi restano sostenuti, special modo nei servizi, e questo porta ancora a pesanti vendite del comparto equity USA.
S&p
Sebbene questa settimana abbia visto uno scarso interesse da aprte del mondo delle mani forti,che hanno ricorperto solo 457 contrtti netti long, ci pare evidente che i 203719 contratti netti corti presenti al momento sul mercato la stiano facendo da padrone.
Il quadro tecnico rimane senza dubbio ribassita nel medio periodo, sebbene il mini rally vissuto nei giorni scorsi abbia portato i prezzi al ritest della trand line resistiva che congiunge i massimi da inizio anno e che antiene quindi il mercato con un tono bearish.
Da monitorare i supporti a 3932 pnt , livello oltre il quale si aprono strade ribassite fino a 3700 pnt e poi ai minimi di questo 2022.
COMMODITIES
GOLD
Brillano di nuovo i metalli, come gold e silver, che trovano nuova fiducia da parte delle mani forti, che si portano a 115125 contratti netti long sul gold, sostenendo cosi le quotazioni di un ‘asset prediletto sia per una stagionalità molto forte in questa parte dell’anno, sia da un dollaro debole che si accompagna a rendimenti obbligazionari in calo. Un Mix che aiuta il metallo giallo ad aggredire le resistenze poste ora 1087$.
buon trading
Salvatore Bilotta
EURUSD - ATTENZIONE AI TASSI DI INTERESSEBuonasera a tutti traders,
come al solito, vi aggiorno sulla mia idea perennemente BEARISH su EURUSD.
Il 14 Dicembre si avvicina e il discorso di J. Powell in merito i tassi di interesse è l'evento principale di questo Dicembre 2022.
Continuo a credere fermamente ad un rialzo dei tassi di almeno 0.75 punti base contro ciò che sconta il mercato, ovvero una riduzione di almeno 0.25 punti base.
L'EURO ha guadagnato moltissimo terreno negli ultimi 3 mesi, andando a rendere molto inefficiente il chart con il DOLLARO. Credo quindi in questo evento ''INASPETTATO'' del 14/15 Dicembre che porterà ad un rafforzamento del DOLLARO e una conseguente svalutazione momentanea dell'EURO.
Pair EURUSD che potrebbe arrivare fino in area 1.0660 per poi invertire il trend ed arrivare in zona 1.0160.
++
non è un consiglio finanziario ma analisi personale
Azioni in calo in attesa della Bank of Canada IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 07.12.2022
-CONTESTO
Giornata di ribassi quella di ieri per il mercato equity, che ha trovato il break out ribassista di diversi asset, mettendo ancora una volta l’accento sulla fragilità rialzista dei mercati e di quanto possa trovare vero fondamento il rally di Natale in un contesto di recessione globale.
Non sembrano essere state sufficienti le buone notizie che vengono dalla Cina a sostenere i mercati europei ed americani, mentre il mondo asiatico ha festeggiato l’implementazione di politiche meno restrittive per la gestione ed il contenimento dei casi Covid.
Sebbene la prospettiva di una ripartenza produttiva del mondo asiatico possa essere un ottimo propellente rialzista per i mercati, questa volta non sembra essere stato sufficiente, come non è risultato sufficiente puntare su una rotazione settoriale che fino ad oggi aveva premiato gli investitori che avevano scelto asset industriali piuttosto che il comparto tech, maggiormente penalizzato in questo 2022.
Questa volta i ribassi sembrano generalizzati, e ad acuirne i movimenti non poteva mancare la forza del dollaro, che sembra prezzare un colpo di coda rialzista in vista dell’intervento della FED della prossima settimana.
Ancora le banche centrali a dettare i ritmi dei mercati, e se ieri è stato il turno della RBA, oggi sarà il turno della BOC, chiamata ad un rialzo tassi di ulteriori 50 BP, almeno queste le attese degli analisti, il che porterebbe il tasso definitivo oltre il 4% al 4.25%, superando seppur temporaneamente il dollaro americano.
Al momento non sembra essere sufficiente l’aspettativa di una BOC aggressiva per generare impulsi rialzisti su un dollaro canadese alla deriva, colpito duramente dalla caduta dei prezzi del wti, da sempre asset strettamente correlati tra loro.
-FOREX
Il mondo valutario non trova dunque direzionalità spinte sul dollaro americano, che resta in un respiro di breve termine rialzista , in attesa che la FED esponga i suoi piani per il prossimo 2023. Il sentiment che accompagna il dollar è al momento al 52% short, segno di profonda indecisione.
Una fase di congestione che colpisce anche l’euro e la sterlina, reciprocamente con un sentiment del 57% short e del 60% short, percentuali che lasciano aperte tutte le possibilità.
Restano piu spinte le percentuali sui basket Australia e nuova Zelanda, che insieme al dollaro canadese, portano il comparto delle commodities currencies ad un maggiore interesse.
Il basket australia vede un 73% di retail long, mentre il cambio principe audusd vede un 63% di retail long, segno di una certa debolezza che avvolge questo asset, che non ha trovato nelle decisioni della RBA un supporto necessario a vederne ripartenza rialzista. Ancora pesanti le prospettive inflazionistiche a fronte di politiche troppo poco aggressive.
Migliore la situazione per il dollaro neozelandese che vede i retail al 93% short, in pieno mean reverti su un asset che al momento gode del miglior tasso di interesse e che genera quindi i migliori curry trades del momento.
Anche il cambio principe nzdusd vede un 71% di retail short, ma i veri eccessi si denotano su nzdcad con un 97% short e nzdjpy con un 79% short. Tuttavia, nzdjpy paga un premio di swap interessantissimo collocandolo come naturale curry trades, contro il quale meglio non opporsi.
Anche il dollaro canadese in vista della BOC presenta diverse occasioni, generate da un profondo ribasso che sembra essere in contro tendenza con l’aspettativa di tassi di interesse oltre il 4%.
La debolezza del dollaro canadese ha portato i retail ad un 86% long sul basket mentre sul cambio principe usdcad assistiamo ad un 85% short, segno di potenziali nuovi allunghi rialzisti, tuttavia molto pericoli.
Interessanti eccessi per il dollaro canadese anche sui cross come cadchf con un 97% di retail long o aud cad con un 80% short di retail, tutti asset degni di essere monitorati per coglierne occasioni di mean reverting.
-EQUITY
Il comparto equity come accennato vede ribassi diffuci, con il dax che rompe a ribasso il supporto chiave a 14330 pnt e apre di fatto la strada ai 14150 pnt prima e 14000 pnt poi.
Anche il nasdaq vive una giornata di profondi ribassi, con l’approdo a 11530 pnt, oltre i quali si aprono strade ribassiste fino ai 10800 pnt e poi ai minimi di periodo.
Anche l’sp non è da meno e si guarda al break out della trend line che congiunge gli ultimi minimi trimestrali che passa ora a 3950 pnt, livelli oltre i quali potremmo assistere ad affondi fino 3800 pnt.
-COMMODITIES
Per il mondo commodities si aprono le strade ribassiste del WTI che oltre i livelli di 74$ al barile potrebbe estendere i ribassi fino 66$ sempre che l’opec+ non intervenga in qualche modo.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attendiamo per oggi l’intervento della BOC alle ore 16.00 che sarà market mover per la giornata odierna
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
ECONOMIE MONDIALI TROPPO ROBUSTE?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 06.12.2022
-CONTESTO
La prima banca centrale a dare il via a questi 10 giorni non stop è stata la RBA, la banca centrale australiana, che stanotte ha alzato ancora il tasso di interesse , portandolo ad un definitivo +3.10%.
Molto morbida la linea della banca centrale australiana che nel percorso di rialzo tassi non ha mai effettuato rialzi “jumbo” da 75Bp, ma ha preferito seguire un cammino fatto da 25-50 bp per riunione, rimanendo attentamente dietro la curva.
Al netto della notizia ben scontata oramai dai mercati e che ha suscitato poco scalpore nelle price action notturne, quello che di interessante se ne ricava viene dalla lettura dello Statement , nel quale la RBA manifesta preoccupazione per un’inflazione ancora troppo sostenuta e per la quale non ci sono proiezioni in calo a causa di un mercato del lavoro troppo forte.
Le aziende australiane fanno fatica a reperire mano d’opera e questo porta a dover alzare i salari per invitare le persone ad entrare nel mondo del lavoro, innescando una spirale viziosa di aumento dei prezzi.
Con tale scenario le azioni della RBA non possono che essere proiettate a futuri ulteriori rialzi del costo del denaro, restringendo cosi le possibilità di un soft landing.
-FOREX
Il mondo valutario dopo la giornata di ieri dettata da un buono storno rialzista del dollaro americano, trova ora già le prime resistenze pronte a frenare la corsa, lasciando di fatto il biglietto verde in un limbo non lontano dai minimi, che potrebbe perdurare fino all’appuntamento con la FED.
Il mondo retail non lascia grande spazio all’individuazione di tendenze chiare per il dollaro americano che resta al 51% long, sbilanciando quindi la nostra operatività su delle posizioni short dollari.
Restano di contro sostenute euro e sterlina, con i basket che mostrano ancora un 60% di posizioni short per l’euro e un 63% short sulla sterlina, palesando una fase di ritracciamento rispetto alle esposizioni che avevamo ieri e che si esprimono in movimenti ribassisti di breve su eurusd e gbpusd a caccia dei supporti di breve
Più interessanti le dinamiche sul dollaro canadese, che attende le decisioni della BOC di domani, chiamata ancora ad un rialzo tassi che potrebbe portare il costo del denaro ad un definitivo 4.25% superando di fatto anche il biglietto verde.
L’attuale dinamica del dollaro canadese che resta legata a doppio filo alle sorti del petrolio, non gode al momento di splendore e la debolezza della divisa canadese porta un 85% dei retail a cacia dei minimi con posizione long.
Restano quindi interessanti le dinamiche sui cross canada come ad esempio cadchf e cad jpy, dove un interessante delta tasso potrebbe spingere gli operatori a prendere posizioni in tendenza rialzista, consentendo il rientro degli eccessi presenti su cadchf ora al 97% di retail long.
-EQUITY
Il comparto equity riname ancora diviso per aree geografiche, con l’europa più tonica, dando forza ai titoli value, mentre la debolezza sembra concentrarsi sulle tecnologiche americane, con il nasdaq a guidare potenziali ribassi, al momento l’indice resta fermo sotto le resistenze di medio periodo a 12000 pnt.
Resta debole anche l’SP500 sotto la trend line che congiunge i massimi dal gennaio 2022 che passa oraa 4100pnt, intrappolato in un canale rialzista di breve che se violato porterebbe al break out dei supporti a 3950 pnt e ad estensioni ribassiste importanti.
-COMMODITIES
Il mondo commodities porta il Ngas a ribassi profondi dopo l’apertura settimanale in gap down sotto le aree di 6.00$ portando le quotazioni a ridosso dei primi supporti a 5.35$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attendiamo la giornata di domani che si focalizzerà sulla BOC , mentre per oggi ben pochi i dati macro da seguire in grado di muovere i mercati e dare loro direzionalità di medio periodo.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
10 GIORNI CON LE BANCHE CENTRALIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 05.12.2022
-CONTESTO
Entriamo di fatto negli ultimi 10 giorni veri di contrattazione sui mercati per questo 2022, si guungerà al 15 dicembre con l’appuntamento con BCE e BOE per poi lasciarci alla pausa natalizia, almeno per il calendario macroeconomico, pertanto i prossimo 10 giorni vedranno delinearsi le linee guida che potrebbero essere carattere dei mercati sul finire di questo 2022.
Avremo in ordine cronologico , questa settimana la RBA ed i tassi australiani, poi mercoledi la BOC, per poi focalizzarci la prossima settimana su FED , BCE e BOE… 10 giorni ad alto ritmo per gli operatori.
In attesa di questi eventi, i mercati continuano il loro mood di debolezza di dollari USA, dopo che anche i dati sul lavoro pubblicati venerdi sono stati messi in forte dubbio, date le discrepanze con le indagini sulle famiglie americane. A quanto pare il mondo del lavoro americano non è poi cosi robusto come vuol sembrare, sebbene ci siano una buona quantità di posti di lavoro, molti americani sono costretti a fare più di un attività lavorativa, non creando pertanto la ricchezza diffusa che invece emerge dal dato sui NFP. Una persona che lavora per tre, sebbene ci siano 3 posti di lavoro, resta pur sempre un solo lavoratore, pertanto la prospettiva pessimistica di un’economia in difficoltà sembra trovare adeguate fondamenta sulle quali basare le prospettive di recessione e quindi di debolezza del dollaro americano.
-FOREX
Il mondo valutario , al netto di fisiologici respiri, continua ad avere debolezza di dollari usa, con un 72% di retail in mean reverting long sul basket dollaro, il che porta splendore alle altre majors, con un 72% short sull’euro eun 68% short sulla sterlina. Prosegue anche la forza sdel franco svizzero che trova nel basket un sentiment del 76% corti, portando cosi usdchf ad un 88% di sentiment long, mantenendo cosi la strada aperta ad ulteriori ribassi.
Debole anche il dollaro canadese, che vede sul basket un 83% di retail long, un sentiment equilibrato nella debolezza con il dollaro americano, portando di fatto usdcad ad un 62% long,ma che vede maggiori squilibri sui cross come cadchf con un 97% long, o nzdcad con un 97% short.
Si conclude il mondo forex con la forza del dollaro neozelandese, che vede sul basket un 95% di retail short, e sul cambio principale nzdusd un 81% short, segnale ancora di forza, ma che non è lontano da interessanti eccessi , maturi per la ricerca di mean reverting.
-EQUITY
Il mondo equity ancora alle prese con il rally di natale, spera in banche centrali più accomodanti che possono in qualche modo aprire la strada ad un 2023 più dovish, ma se la recessione mondiale dovesse colpire più duramente del previusto, il risveglio potrebbe essere doloroso per i tori.
Il mondo equity europeo al momento ancora prediletto con il dax sotto le resistenze di 14600 pnt ma sopra i punti chiave di 14330 pnt
Il mondo america penalizza ancora il comparto tecnologico con il nasdaq sotto le resistenze di 12140 pnt con un -0.40% in premarket, debole anche l’SP in pre market sotto le resistenze di 4100 pnt pronto per potenziali allunghi ribassisti fino a 4050.
Restano tonici gli industriali con il DJ a 34429 pnt non lontano dal voler rompere a rialzo le resistenze.
-COMMODITIES
Attenzione al mondo dei metalli, con il gold e il silver in grande spolvero rialzista, non possiamo non monitorare il gold alle prese con le resistenze di 1807$ e il silver con i 24 $, mentre resta pesantissimo il nGAS con un’apertura in gap down sotto i 6$... il mondo energy ancora altamente volatile richiede la massima prudenza.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
EUR/USD Conferme di cambamento di trendBuongiorno a tutti i traders,l'EUR/USD ovvero il cambio principe del forex continua a darci conferme di un cambio direzionale nel medio termine.
Infatti se osserviamo il cambio nel settimanale e giornaliero vediamo che il prezzo si trova sopra la mm21 periodi dandoci un segnale di continuazione di trend in atto.
Personalmente cerchero' di comprare questa valuta nei prossimi giorni se ci dovesse essere un ritracciamento verso area 1.04500/1.04000 con obbiettivi area 1.06000 e 1.07500 poi.
Un saluto a tutti
SEGNALFOREX
LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTAANALISI COT REPORT del 04.12.2022
-CONTESTO
Regolare questa settimana la pubblicazione dei dati COT, che avevano invece visto ritardo la scorsa settimana con una pubblicazione di lunedì da parte della CFTC; pertanto, non ci ha permesso la consueta analisi settimanale sul posizionamento dei large specualtors sui futures quotati al CME di Chicago.
Questa settimana dando un rapido sguardo ai dati , ci sembra chiara la fase di attesa nella quale si stanno muovendo le mani forti che non mostrano particolari open interest su nessuno specifico asset, lasciando cosi invariate le tendenze delle precedenti settimane.
Il delta che si può comodamente notare in tabella generale rappresenta la variazione netta delle posizioni aperte tra una settimana e quella successiva, e si denota special modo per il mondo valutario uno scarso interesse su quasi tutti gli asset che faticano a vedere incrementi o decrementi oltre i 1000 contratti.
Parimenti il mondo equity sembra non volersi sbilanciare in particolari direzionalità e possiamo ben condividere l’atteggiamento prudenziale in vista degli appuntamenti con le banche centrali che si svilupperanno tra il 14 ed il 15 dicembre, appuntamenti che rappresenteranno probabilmente la fine dell’anno di negoziazioni.
Ricordiamo che il giorno 14 avremo appuntamento con la FED, attesa ad un rialzo tassi di 50Bp, ma le nubi di incertezze non sono poche da diradare, dati contrastanti dal fronte macroeconomico hanno segnato la fine dei rialzi dl dollaro, e dichiarazioni fin troppo ottimiste di Powell hanno rianimato le speranze per toni più morbidi, ma tutto è ancora da vedere, con un 2023 alle porte non certo facile per il mondo occidentale.
Crisi e possibili recessioni, sembrano essere i mood di base del 2023, e su questo sia la BOE che la BCE non potranno astenersi dal dire la loro il giorno 15, prima a parlare la BOE, che deve lottare ancora con un’inflazione sui massimi degli ultimi 40 anni, ed una crisi che potrebbe essere più lunga del previsto, mentre la BCE dovrà esser miglior equilibrista, tra la lotta all’inflazione e le difficoltà di finanziamento di molti paesi del blocco che mirano a combattere il caro energia.
Ma procediamo con ordine:
-FOREX:
il mondo valutario non trova particole interesse da parte dei big plaiers questa settimana, che lasciano di fatto invariate le loro posizioni dollari ed euro, che erano i principali market mover di questo periodo, mentre sembrano intenzionati ancora a mantenere posizioni corte sullo yen giapponese e sul dollaro canadese.
Lo yen, al netto di respiri più profondi dopo i minimi toccati in questo 2022, non trova ancora sostegno in politiche monetarie meno accomodanti e la BOJ ha più volte dichiarato di trovare l’attuale linea più che idonea al contesto economico del paese, pertanto ci sarà da attendere per vere e proprie inversioni di rotta.
Come sempre il focus per il mondo valutario rimarranno le banche centrali a partire dalla FED del 14 , dove molti operatori sperano in toni più accomodanti da parte della FED per un’apertura al 2023 in linea con un soft landing.
EURUSD
Nessuna particolare variazione nel sentiment delle mani forti che restano a 122 247 contratti netti lunghi, in attesa che si esprimano sia la BCE che la FED, per dare le linee di un nuovo equilibrio. Al momento il sentiment sembra spingere verso un riequilibrio tra i due asset, con un dollaro che lascia il suo carattere di asset rifugio per dare spazio ad un ‘euro più appetibile, con la BCE pronta ad alzare i tassi di 75BP.
Dal punto di vista tecnico l’euro è in piena forza, con un chiaro trend rialzista che trova conferma nel break out delle ultime resistenze a 1.05 figura, per proiettarsi ora a 1.0625 prima e 1.08 figura poi
GBPUSD
Attese anche per la BOE che la prossima settimana sarà chiamata ad un’ulteriore rialzo tassi, che insieme alle politiche fiscali del nuovo governo getta le basi per un periodo di difficoltà per il Regno Unito.
Le mani forti restano ancora impostate al ribasso, con 36564 contratti netti corti, e sebbene il quadro tecnico mostri anche qui un ottimo tono rialzista di gbpusd, dobbiamo sottolineare che è una tendenza dettata principalmente dal dollaro americano. Le aree di resistenza da monitorare pertanto restano 1.23 figura e 1.26 che sembrano ora possibili approdi in caso di un dollaro ancora debole.
YEN
Ancora forte scetticismo per lo yen giapponese, che trova le mani forti in posizione ribassista con 67394 contratti, in linea con l’idea di uno yen non acora da considerarsi asset sul quale puntare a rialzo se non per brevi respiri.
Il quadro tecnico di usdjpy , viene profondamente caratterizzato dalla debolezza del dollaro americano, che permette a questo asset di invertire una tendenza fortissima in questo 2022, portandosi ora alle porte dei supporti a 131.50.
Dobbiamo osservare che se gli attuali ribassi sono per lo più dettati dalla debolezza del biglietto verde, allora il potenziale ribasso in caso di forza di yen potrebbe essere ancora maggiore, rendendo questo scenario senza dubbio uno dei più interessanti per il 2023.
AUDUSD
Per quanto il mondo oceanico sembri godere ora di un certo interesse da aprte del mondo dei non commercials, dobbiamo notare la forte decorrelazione tra il dollaro australaino e il dollaro neo zelandese, che senza dobbio viene caratterizaato dalle scelte delle banche centrrali.
Infatti mentre la RBNZ ha portato i tassi oltre il 4% la RBA sembra rimanere un passo indietro, con una certa incertezza sulle mosse future, il che penalizza non poco la divisa di appartenenza. Le posizioni dei big plaiers restano con 44630 contratti corti e il quadro tecnico per quanto rialzista, rimane ancora stto le resistenze chiave a 0.68 e 0.70 poi.
NZDUSD
Per quanto descritto sopra, la RBNZ ha dato grande spendore a questo asset valutario che rappresenta ora la valuta a miglio tasso, pertanto le mani forti restano long con 24892 contratti long.
Il quadro tecnico prosegue la sua corsa rialzista verso 0.6450 prima e 0.68 poi.
USDINDEX
Stabile ancora la posizione netta lunga sul dollaro americano, sebbene abbia visto profonde prese di profitto su questo asset. Tutto lascia pensare ad un’inversione della tendenza rialzista, ma non dimentichiamo che il dollaro paga ora un ricco 4% e punta ad un tasso ultimo del 5% il che renderà il biglietto verde un osso duro da abbattere nell’immediato futuro, fino a che anche le altre banche non adegueranno i tassi di interesse e renderanno più appetibili le loro divise.
Il quadro tenico mostra un entto trend ribassista, con il break out di tutti i supporti , puntano dritto a 103.75 prima e 101.25 poi, ma tutto sarà anche deciso da Powell il giorno 14 Dicembre.
-EQUITY:
il mondo azionario resta combattuto tra la speranza di un poderoso rally natalizio a rialzo, che viene alimentato dalla possibilità di una FED più dovish già nelle prossime riunioni, e la paura di una recessione che non pare essere scongiurata fino a che i dati macroeconomici continueranno a mostrare un’economia forte che non risponde ai colpi della banca centrale.
S&p
Restano ancora short il posizionamento dei big plaiers sull’SP con 204176 contratti, mostrando tuttavia un bilanciamento con il nasdaq ( long a 9755 cntt) ma in linea con i restanti indici.
Il quadro tecnico è senza dubbio rialzista di breve , dopo la tenuta dei supporti a 3580 pnt e l’assalto a 4100, area di resistenza dinamica, dove passa la trend line resistiva che congiunge i massimi dal dicembre 2021. Una rottura di detti livelli aprirebbe le porte a 4173 pnt prima e 4330 poi, mentre una tenuta delle resistenze potrebbe riportare al test di 3950 pnt … tutto nelle mani di POwell
COMMODITIES
Per il mondo commodities restano interessanti i metalli come il gold e il silver, in grande spolvero rialzista, data la debolezza del biglietto verde e la caduta dei rendimenti obbligazionari di medio lunga scadenza.
Il gold trova le mani forti ancora long di 110 003 contratti, ma si deve considerare un asset da sempre in portafoglio alle mani forti, seguiremo con attenzione l’eventuale incremento delle posizioni attuali. Il quadro tecnico senza dubbio rialzista vede ora il test di 1807 $ resistenza chiave che apre le porte a 1850$
Anche il silver non è da meno , e se si considera un posizionamento netto lungo con 17483 contratti, sembra ancora piu interessante seguirne le dinamiche.
Il quadro tecnico mostra ancora spinte rialziste con approdi potenziali a 24$ prima e 26.50$ poi, ma anche qui il vero ritmo sarà dettato dal dollaro usa.
Rimarremo quindi attenti alle dinamiche che si svilupperanno con le banche centrali e che concluderanno questo 2022
buon trading
Salvatore Bilotta
I NFP CONFERMERANNO IL RALLY DELLE BORSE?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.12.2022
-CONTESTO
Primo venerdi del mese ed immancabile l’appuntamento con il mercato del lavoro USA, attesa come sempre in questo 2022 a dati peggiorativi, nella speranza che gli entusiasmi che Powell ha dato ai mercati non vengano brutalmente spenti.
Nelle ultime dichiarazioni Powell ha chiaramente mostrato stupore nel rapido calo dell’inflazione USA, il che ha aperto le porte ad un rallentamento da parte della FED già nella riunione prossima di Dicembre, ma la sentenza ultima potrebbe essere data dai dati di oggi sul mondo del lavoro americano, che se dovessero mostrare incremento della disoccupazione potrebbero portare a nuovi entusiasmi per una FED accomodante, mentre la fredda delusione di una disoccupazione ancora ai minimi avrebbe l’effetto di acqua sul fuoco, mettendo in dubbio le parole di Powell su quanto sia possibile un soft landing per l’economia americana.
In tutto questo si continua a discutere in Europa sul tetto al prezzo del petrolio russo, che sembra ora aver trovato un punto di approdo sui 60$ al barile, che rimarrebbe comunque un prezzo superiore a quello attuale, il che pone ancora una volta divergenze nelle opinioni dei paesi del blocco europeo.
-FOREX
Il mondo valutario continua a trovare ribassi del dollaro Usa che perde sempre più la fiducia degli investitori che trovano ora piùconveniente credere in un riequilibrio delle divise mondiali, anche guardando alla proiezione dei tassi di interesse, che vedono ora il dollaro non lontano dal culmine, mentre altre banche centrali hanno molto spazio di azione ancora, e se si considerano valute come il dollaro neozelandese che ha i tassi al 4.25% il delta tasso con il biglietto verde inizia a on essere cosi vantaggioso.
Alla luce di questo il sentiment sul dollaro americano da parte dei retail come sempre cercatori di mean reverting si porta al 70% long, dando cosi spazio a tutte le altre majors di mettere a segno importanti guadagni.
L’euro con un 64% di retail short prosegue al sua corsa rialzista, portando eurusd che vive un 72% di posizionamento short a 1.0525pronto per allunghi fino 1.0625
Ottima anche la forza della sterlina che porta il cable a 1.2325 con un 77% di iretail short pronti a balzare a 1.2660 area di successiva resistenza.
Respira anche lo yen giapponese che trova inversione nel sentiment del basket con un 57% short dopo un intero 2022 all’insegna dei ribassi e della caccia ai minimi da parte del mondo retail
Oggi usdjpy trova un 57% long di retail e la possibilità di nuovi allunghi ribassisti resta fino agli approdi ai primi supporti a 131.25
Indiscussa la forza delle oceaniche, special modo del dollaro neozelandese che resta la divisa a miglior tasso overnight tra le majors, e subito la sua forza trova vendite da parte del mondo retail che oggi si portano al 95% short sul basket e al 83% su nzdusd. Interessante l’eccesso su audnzd che vede un 99% di retail in posizione long a caccia dello storno del trend ribassista in atto, che trova ora i primi supporti a 1.0625-1.06 figura.
-EQUITY
Il mondo equity attualmente sui massini di periodo, dopo le parole di Powell , trova toniche le borse europee con il daxz a 14520 pnt, alle porte delle resistenze di 14720 pnt
Meno brillante invece il nasdaq in pre market alle porte di 12050 pnt , pronto a rialzi in caso di dati peggiorativi sul mondo del lavoro USA cosi come potrebbe tornare a testare i supporti a 11537 pnt in caso di una disoccupazione ferma ai minimi.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Occhi puntati sui NFP: attesi solo 200K nuovi posti di lavoro e una disoccupazione ferma al 3.7% con salari medi in calo, dato che risulterebbe comunque ottimo per un rientro dell’inflazione.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Possibile movimento EURUSDBuongiorno Traders,
Ho analizzato il grafico EUR/USD sul time frame h 4,come si può notare dall’immagine c’è una possibilità di un movimento ribassista ; attendo che il prezzo tocchi l’area di resistenza da me segnata ed osservare come si comporta per valutarne una possibile entrata a mercato , ricordo sempre che sono solo valutazioni personali e non segnali operativi.
MIND • STRATEGY • TRADE • JOY
Buon Trading
Possibile conferma della liquidità entro oggi (TFB)Su EurUsd abbiamo assistito in queste settimane all'inversione della tendenza primaria, che è avvenuta gradualmente dal pivot in area 0.9660, fino alla possibile conferma della liquidità a supporto di oggi. Durante le live registrate quì su TradingView ho spiegato step by step ogni momento dell'inversione, incluse le 3 fasi che studiamo abitualmente per anticipare un inversione , partendo da un massimo o un minimo storico.
Adesso per agganciare la prossima tendenza primaria rialzista su EurUsd, abbiamo bisogno di confermare la presenza di liquidità a supporto. In pratica stiamo osservando il comportamento della barra di trend giornaliera. Se la giornata chiuderà in trend, oltre il confine della congestione, pari a 1.041, sarà possibile agganciare il trend domani mattina, in presenza di prese di profitto ridotte. Domani alle 20:00 faremo una live per approfondire questo tema, in modo che possa spiegare tutti i dettagli in modo chiaro.
📈 PETROLIO, PER ORA CERCHIAMO UN SEGNALE SHORT!Dopo la fase di lateralità che ha contraddistinto il WTI tra ottobre e novembre, abbiamo assistito a metà mese al breakout del livello di supporto $82 e una continuazione discendente fino al successivo livello chiave in area $74. La tendenza, sia nel giornaliero che nel settimanale, è ribassista e mostra il prezzo muoversi all'interno di un grande canale discendente; in linea con questo scenario, l'ideale sarebbe cercare una correzione della quotazione fino al livello di resistenza sopra menzionato per valutare un nuovo setup di Price Action short, approfittando anche dell'arrivo della Ema21 dall'alto, ed entrare in una continuazione di questo trend con target anche in zona $65. Questo quadro deve essere ovviamente confermato dalla presenza di un chiaro segnale di trading perché laddove la quotazione, dopo aver raggiunto il livello $82, dovesse violare verso l'alto la zona chiave, e magari anche la parte superiore del canale discendente, in tal caso l'ottica operativa cambierebbe e passerei a cercare opportunità di trading in acquisto. Attendiamo che il prezzo ci mostri conferme in tal senso...
Buon trading
Maurizio
EURO DOLLARO E INDICE DEL DOLLARO, CAPIAMOEra da più di un mese che l'indice del dollaro non tornava sull'ultimo minimo (105.340) che vale a dire quindi che l'euro non torna da un mese sull'ultimo massimo (livello 1.04800 circa). Ci sarà una rottura al rialzo di questo massimo e quindi un proseguimento da parte dei buyers o sarà solo una resistenza dove il prezzo rimbalzerà e inizierà la sua discesa? Vedremo
EUR/USD possibile inversione? (parte 2)Buongiorno cari traders,come avevo annunciato nell'idea del 13 novembre il risveglio dell'euro nei confronti del dollaro si sta concretizzando sempre di piu.
Dopo aver toccato i minimi in area 0,9600 sembra che finalmente siano tornati i compratori sulla valuta in questione e dopo aver incominciato a fare dei massimi e minimi crescenti adesso sta consolidando in area 1,03500
Tecnicamente è bene impostato per una continuazione long e personalmente aspettero' un possibile ritracciamento in area 1,02500 oppure se dovesse continuare la salita aspettero' un ritracciamento in area 1,03800 per aprire una operazione long con obbiettivo area 1,06000
Un saluto a tutti
SEGNALFOREX