Eurusd-3
EURUSD : scalping intradayL'MCS M1 e M5 (non presenti su grafico)sono in eccesso di debolezza, hanno già inserito qualche segnale Long, ma il prezzo non è ancora ripartito, cerchiamo un nuovo minimo dove entrare.
A 1.074 troviamo il primo supporto giornaliero, possiamo tentare un Long fino al Pivot a 1.084.
Abbiamo tempo per entrare Long fino alle 16:00 ora italiana.
EURUSDDopo il minimo del 25 Settembre c'è stata una risalita Dell'Euro e come possiamo notare in questi 3 cicli 1 Semestrale e 2 Trimestrali (INDICE - INVERSO) tutti hanno rispettato i loro massimi portando su il prezzo. A questo punto manca il massimo del ciclo trimestrale che verrà toccato dal 20 di Febbraio fino ai primi di Marzo. Poi però ci sarà nuovamente una flessione dell'Euro con la partenza del ciclo INVERSO a 3 mesi e la chiusura degli altri 2 cicli
EURUSD, scalping intradayAbbiamo un’ora di tempo da adesso per far entrare un bel Long in pullback.
Abbiamo la MML M5 a 1.0758 e l’MCS M1 e M5 in eccesso di debolezza (MCS non visibile su tradingview), il segnale Long è molto vicino; possiamo tentare di anticipare il Long aprendo una piccola posizione sul secondo supporto giornaliero a 1.0810.
Il target è sul Pivot a 1.0939, ovviamente dovremo impostare uno Stop Profit una volta andati in profitto, così da salvare il trade ed uscire in sicurezza.
Se entro un’ora non raggiunge il prezzo indicato, il trade Long è da annullare.
IL FASCINO DEL MEAN REVERTINGIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.02.2023
-CONTESTO
Tutto come da copione per l’appuntamento di ieri con la FED ed il tentativo di Powell di mostrarsi aggressivo è fallito.
Le dichiarazioni atte a controllare l’entusiasmo degli operatori, non sono stati oltremodo convincenti, la consapevolezza che l’inflazione è ancora oltre i livelli target del 2% è ben nota a tutti, e il bisogno di mantenere ancora tassi elevati non è certo novità, ma il chiaro rientro dei prezzi al consumo e l’inizio di una fase di Deflazione è ben chiara agli operatori, cosi come lo è a Powell che lo ha apertamente dichiarato ieri sera, pertanto non sembra lontana l’uscita dalla fase di politiche monetarie aggressive.
Si credo ad un 2023 di svolta, anche nelle scommesse degli operatori, che aspettano ora un taglio tassi già in questo fine anno, dando via agli acquisti di asset risk on, l’equity americana vola a rialzo mostrando il timore degli operatori di perdere la fase di ripartenza del mercato. Si compra senza timori, portando ora le strutture tecniche a potenziali inversioni di medio lungo periodo.
A farne le spese il dollaro americano, che rompe di forza i supporti, e prosegue la sua strada ribassista verso quei valori che hanno caratterizzato l’asset dal 2013 in avanti, appesantito dalla prospettiva di esser giunti a paracolpi per il costo del denaro da un lato e dall’altro dalla mancanza di risk off sui mercati.
Si premiano ora altri asset valutari portando nuovo equilibrio nel mondo finanziario cosi sbilanciato nel 2022.
-FOREX
Inesorabile il posizionamento dei retail che continuano a comprare dollari sua, portando il sentiment al 77% long, a caccia di un mena reverting che difficilmente vedrà rapida soluzione, aprendo invece la strada ad ulteriori ribassi del biglietto verde.
Tutti gli asset majors quindi si sbilanciano contro dollaro usa, a partire dall’eurusd che si porta all’84% short con il sentiment dopo il break out die massimi di periodo, ancora debolezza del dollaro con usdchf, che rompendo i minimi porta con se un 91% dei retail a comprare.
Non da meno le oceaniche che godono ora della fase di risk on, e che trascinano con se il 79% di retail short per Australia e il 75% short per nzd, aprendo a scenari tecnici di ulteriori rialzi.
Per la giornata odierna che attende la BCE e la BOE, non possiamo non notare come il sentiment sulla sterlina sia rimasto quasi invariato, palesando i timori di una BOE aggressiva in sovrapposizione ad una congiuntura macroeconomica debole, che potrebbe portare anche a dei ribassi di un asset non certo da prediligere per questo 2023.
-EQUITY
Il mondo equity festeggia con tutti i principali indici mondiali a rialzo, l’Europa sempre prediletta, con il Dax che spicca il volo oltre i 15400 pnt . Anche l’America festeggia con il Nasdaq a 12500 pnt e sembra per ora non accennare a storni di alcun tipo, cosi come l’SP500 che accelera a rialzo portandosi al test dei 4150 pnt.
Permane dunque il sentiment di risk on, portando questo inizio 2023 ad essere una delle migliori ripartenze del settore azionario di sempre.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attendiamo oggi la BCE e la BOE, attese entrambe a rialzi tassi da 50Bp, ma a far differenza sara l’outlook che daranno i rispettivi presidenti delle banche centrali in virtù delle diverse congiunture macroeconomiche che vedono ora UK penalizzata nella scelta degli operatori.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
EURUSD, scalping intradayAndiamo ad aspettare il prezzo sulla MML H4 a 1.0889 in correlazione con la D1 giornaliera, anche se avremo tempo fino in B2 alle 10:30 italiane.
Il primo target che incontriamo è il Pivot a 1.085, il secondo è il primo supporto giornaliero a 1.082.
L’MCS M1 è in eccesso di forza, sembra pronto ad un ritracciamento in mattinata (indicatore non presente nel grafico).
📈 Eur-Usd: idee di trading!La coppia principale del Forex ci mostra un evidente movimento rialzista ormai da circa 4 mesi che, approfittando della fase di correzione settimanale del Dollar Index, ha consentito un recupero del prezzo dopo la rottura short della parità. La quotazione si è riportata nei giorni scorsi sopra il livello 1,09 ed è attualmente in fase di correzione tecnica nel grafico Daily. In questo senso sarebbe particolarmente interessante attendere un segnale di trading sul supporto 1,0770 approfittando anche dell'arrivo della media mobile dal basso, in qualità di supporto dinamico, e cercare non solo un ritorno verso la prima resistenza ma anche fino ad area 1,11 avvicinandosi alla parte superiore del canale rialzista. Per il momento non prenderei in considerazione segnali di vendita a meno che la quotazione non rompesse al ribasso la zona di supporto sopra menzionata con nuovi set up short che farebbero pensare ad una correzione di tipo "weekly" fino ad area 1,05.
Attendiamo come al solito che sia il prezzo stesso a chiarire la situazione, pronti ovviamente ad agire con le strategie pianificate.
Buon trading
Maurizio
Prospettiva rialzista per i prossimi mesi, per EurUsd (TFB)EurUsd ha una prospettiva rialzista, sul lungo termine. Il massimo storico è pari a 1.22. Ho spiegato in più occasioni il funzionamento del mercato dei cambi e di come sia possibile anticipare la direzione della tendenza primaria, studiando la storicità della fascia di equilibrio più recente. Sia nella analisi, sia nella live passate è possibile trovare diverso materiale per approfondire questo tema.
Da martedì 10 gennaio, siamo in posizione su EurUsd, dalla conferma della liquidità a supporto, in attesa di una reazione che al momento stenta a partire. Oggi i large trader hanno tentato di ricercare liquidità oltre 1.0870, senza riuscirci. Pertanto il mercato con ogni probabilità resterà ancora qualche giorno in congestione, prima di un nuovo tentativo.
EUR/USD possibile SHORT, ritracciamento in arrivoEUR/USD vicino a un livello settimanale importante che in precedenza ha fatto rimbalzare il prezzo verso il basso; potrebbe essere una zona dove ci sono molti ordini di vendita e prese di profitto, inoltre l'euro ha bisogno di ritracciare e questo potrebbe essere il momento per tradare un piccolo rimbalzo, monitorare :)
EURO, IL COT DEGLI ISTITUZIONALI E’ BULLISH ?
Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali ancora aperte a mercato. Rilievo i dati che poi studio direttamente dal Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
Tutte le tabelle a cui faccio riferimento di seguito le potete ritrovarle e leggere direttamente all' interno del grafico di Eur/Usd che pubblico alla fine)
(per chi volesse capire dove e come si possano leggere direttamente i
dati del Cot dal sito Governativo americano, ho spiegato tutto nel file Power Point di presentazione del mio lavoro. E’ molto facile e semplice da leggere. Per chi non lo avesse è sufficiente mandarmi un messaggio).
Siamo arrivati sull’ area di resistenza che avevamo indicato nei report precedenti e questa settimana Eur/Usd disegna sul grafico una Doji perfetta completamente senza corpo. Per semplice curiosidtà personale ho verificato che l’ apertura e la chiusura sono talmente vicine nel grafico futures Weekly che si discostano l’ una dall’ all’ altra di soli 5 pips. Difficilmente si trovano candele con corpo così piccolo su un grafico settimanale. Ovviamente non significa nulla se non che il suo break confermato con chiusura settimanale sopra o sotto ci potrà dare una prima vera indicazione sul vero proseguo del prezzo oltre l’ area rossa degli Orsetti disegnato a grafico o meno.
Come vediamo dai dati pubblicati dal Commodity Futures Trading Commission le posizioni di Euro sono aumentate di 7.365 posizioni mentre quelle del Cot del Dollaro di 1.805 (per chi volesse capire dove e come si possano leggere direttamente i dati del Cot dal sito Governativo, ho spiegato tutto nel file Power Point di presentazione del mio lavoro. E’ molto facile e semplice da leggere. Per chi non lo avesse è sufficiente mandarmi un messaggio).
Come ho spiegato piu’ volte per operare un confronto tra il saldo dei contratti rimasti aperti su Euro e quelli rimasti aperti sul Dollar Index dobbiamo “normalizzarli” rispetto ai volumi storici di ciascun strumento.
Dal confronto degli incrementi normalizzati infatti ci accorgiamo che la forza dell’ incremento del Cot di Euro sul Cot del Dollar Index non è del 308% in più ((7.365-1.805)/1.805) ma è stata del 59% più forte ((0,035-0,022)/0,022))…. che è ben diverso. Date un occhio alla tabella del cot normalizzato.
Ci troviamo di nuovo, quindi, in una condizione molto particolare dove gli istituzionali continuano ad andare long su Euro ma bilanciano il 40% dei loro portafogli comprando il Dollar Index !!
Fico vero? Questo concetto di bilanciare il proprio portafoglio con altri sturmenti di mercato nel caso in cui le cose non andassero proprio come vogliamo è un concetto di investimento molto avanzato che non è generalmente usato da noi piccole pulci che entriamo ed usciamo da mercato rubando le mollicchine che cascano dalla mensa del Re 😊. Il paragone mi è venuto così, ma credo che renda bene il senso ahahhahah 😊
Riformulando questo concetto in termini ancora più semplici che io possa infilarmi in capoccia bene e rispondendo alla domanda del titolo di questo Report,
gli Istituzionali sono Bullish?
SI e un 40% di loro potrebbe cominciare a pensare che agli attuali livelli di prezzo esiste la possibilità di un ritracciamento !!!
Il tutto ci viene confermato anche dal grafico delle Forze Relative del Cot dove si vede che l’ Indicatore del Dollaro (linea rossa) questa settimana non precipita in giu e mette la testolina fuori dal “Canale Valutario”, come se avesse ritrovato un pochino di forza per resistere un po di più alle pressioni di tutto il mercato considerato nel suo complesso unitario (che comunque prima o poi lo schiaccerà definitivamente (ovviamente a mio personalissimo avviso).
Dando un ultimo sguardo ai “Volumi Assoluti” del Cot di Eur/Usd questa settimana notiamo che gli le posizioni short sono aumentato del 18% mentre quelle long del 82%. Attenzione qui a non confondere questi volumi con le posizioni di Euro e Dollaro analizzate sopra. Queste sono un'altra cosa. Questi sono la composizione interna degli Open Interest del solo grafico Eur/Usd ossia le spinte date dagli Isituzionali al barcone di Euro per cercare di direzionarlo.
Anche qui cosa ne ricaviamo?
Una ipotesi tra le tante è gli Istituzionali stanno cercando di gettare ami short mentre continuano a comprare. In altre parole stanno provando a formare un piccola buca in cui far cadere i retail per avere altre occasioni di acquisto.
Altra cosa molto particolare, è che questa settimana i “Volumi Assoluti” sono stati specularmente reincrementati, praticamente delle stesse quantità, che avevano decrementato settimana scorsa perché sono riusciti probabilmente a ripiazzare gli stessi ordine su livelli migliori (è una probabilità non da scartare anche questa).
Concludendo, al momento, correggo un po' a ribasso il piano che avevo formulato la settimana scorsa. Dai nuovi dati che abbiamo analizzato insieme il ritracciamento potrebbe essere molto più ridotto ma non improbabile.
A grafico vi lascio segnalate in verde le aree del ritracciamento individuate le scorse settimane e vi segnalo una area di supporto mensile in zona 1,0780 che potrebbe fare da supporto. I livelli finali long che al momento potrebbero essere raggiunti da Euro al termine di questa fase, gli ho indicati tutti a grafico sopra la testa dell’ orsetto (ricordate sempre che parlo di grafici Settimanali per cui i tempi devono essere proporzionalmente adeguati, settimane/mesi).
Per la Settimana prossima ricordiamoci che abbiamo dati importantissimi con i Tassi di Interesse prima Usa e poi Europei. Ci saranno fortissime oscillazione e grande volatilità ma non credo affatto che cambi il quadro macro che ho evidenziato e credo che se dovessimo toccare in vola alta livelli importanti in area 1,078 1,080 saranno ottime occasioni di acquisto che potremmo provare a sfruttare anche noi piccole pulci.
Rimane sempre poi l’incognita sul quadro internazionale con nuove non belle notizie sul lato guerra dove le cose non sembrano proprio si stiano calmando, con l’ America, da un lato, che invia nuovi carrarmati all’ Ucraina e la Russia, dall’altro, che sposta la sua nave armata con testata nucleare supersonica verso il contenente americano.
p.s.
ultima nota sugli Indici.
Rimane indiscussa la forza che gli Indici americani hanno dimostrato questa settimana.
Rimango fermo nella mia analisi che ho fatto sul Dax settimana scorsa. Lo continuo a vedere scarico e privo di forza e pronto a venire giù. Non lo ha ancora fatto perché è stato trattenuta e retto per i capelli dalla forza di S&p e Nasdaq ma non è riuscito minimamente a schiodare dal livello in cui era e dal quale cadrà presto se le cose non cambiano. Ovviamente è sempre una mia opinione personale 😉
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
ECONOMIA AMERICANA TROPPO ROBUSTA PER CEDEREIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 27.01.2023
-CONTESTO
Inutile negare che l’economia USA rimanga forte, sebbene ci siamo indicatori macroeconomici in calo, come i PMI e lo stesso Pil , del quale ieri abbiamo avuto la prima pubblicazione relativa al Q4 2022, sebbene siano chiaramente in rallentamento, possiamo ben dire che stanno reggendo l’urto con tassi di interesse prossimi al 5%.
I mercati proseguono la loro scia di sentiment di risk on, pur consapevoli del rallentamento che l’economia americana e mondiale ha subito nello scorso 2022, ma anche consapevoli che i tassi di interesse delle principali economie mondiali sono oramai verso i massimi, e ad alimentare le speranze, special modo per l’America, sono i dati sull’inflazione, che mostrano un chiaro rallentamento dando vita ad un sentiment di fiducia nella congiuntura macroeconomica americana.
Ricordiamo che la FED, cosi come le altre banche centrali hanno l’obiettivo di massima occupazione e controllo dell’inflazione, ora premesso che un’inflazione al 6% rimane un valore da non sottovalutare, è altrettanto vero che la rapidità con cui i valori sono rientrati, lascia stupiti, e pone le basi per un rallentamento non lontano delle politiche monetarie della FED, e se a questo aggiungiamo il piano di QT, ovvero il drenaggio di liquidità già in atto in America, non prossimo dire che l’economia abbia avuto terreno fertile ed i dati che ci ritornano sono ottimi in proporzione al contesto nel quale ci stiamo muovendo.
Si dovranno attendere gli effetti cumulativi dei rialzi tassi, questo è una certezza, ancora almeno 6 mesi per sapere se davvero l’economia Usa punta all’atterraggio morbido, ma i dati di ieri del PIL americano, mostrano ancora robustezza. Un Pil per il Q4 che si attesta al 2.9%, di certo in calo rispetto al precedente +3.2% ma le stime davano un +2.6% segno che gli analisti erano molto pessimisti, e come ben sappiamo il mercato lavora sulle aspettative e piacevoli sorprese generano entusiasmo.
-FOREX
Il mercato valutario vede ancora un dollaro Usa asfittico, nella proiezione di una FED meno aggressiva e con la minor necessità di rifugiarsi nel biglietto verde, mentre si prediligono asset da investimento, come le valute oceaniche, che godono di una prospettiva forte di rialzi tassi, special modo dopo i dati sull’inflazione australiana.
Il quadro retail vede ancora un 71% di retail long sul dollaro usa, segno che non è terminata al pressione ribassista sul biglietto verde da aprte dellle mani forti, mentre calano le posizioni short sulla moneta unica, passando da 74% di ieri all’attuale 68% , segno che le resistenze iniziano a pesare sull’Euro aprendo scenari per possibili storni ribassisti, che non invalidano tuttavia il trend principale.
Equilibrio per la sterlina, che trova il mondo retail al 52% short senza dare spunti di direzionalità.
lo yen respira nei prezzi e nel posizionamento retail, dopo i dati di questa notte sull’inflazione giapponese ancora in rialzo. Il sentiment retail si porta al 53% long dal precedente 61%.
Ancora spinte le posizioni contrarian short sul dollaro australiano con un 78% di retail in posizione corta sul basket, in leggero respiro rispetto al 87% di ieri.
Anche il cambio originale audusd vede il sentiment calare dal 84% al 78% con i prezzi che si portano al test delle resistenze a 0.7125-30.
Respirano anche le posizioni sul dollaro canadese, con un 71% di retail long rispetto al 85% di ieri, il che lascia respirare usdcad che storna dai minimi si 1.3315.
-EQUITY
Mercato equity mondiale che non abbandona i massimi di periodo, a partire dal tech, con il nasdaq a 12000 pnt, che mostra acquisti su tutti gli storni ribassisti e sembra ora puntare al break out dei massimi a 12200.
Anche in Europa il dax rimane ancorato in un trading range sui massimi di periodo tra 15200 e 15000 pnt, con le resistenze chiave poste a 15300 pnt
Seguiamo le chiusure settimanali, che saranno di preparazione agli appuntamenti con le banche centrali della prossima settimana.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
I MERCATI DOPO LA BANK OF CANADA E TESLAIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 26.01.2023
-CONTESTO
La tempesta che tutti temevano e che tutti annunciavano sembra risolversi in una pioggerella delicata, che potremmo definire forse anche benefica, come per una pioggià estiva che rinfresca e riequilibra l’ambiente, cosi le decisioni di ripristinare la liquidità presente nei sistemi monetari mondiali, anche a costo di un rallentamento economico sembra ora poter rivelare i suoi aspetti meno oscuri.
Ieri giornata simbolo con la BOC, la prima delle banche occidentali a rallentare il ritmo di rialzi tassi, con un incremento di soli 25Bp, mostrando un quadro della congiuntura macro in rallentamento, con prospettive di crescita per questo 2023 in calo rispetto alle stime del 2022 , ma senza tuttavia cadere nello scenraio di profonda recessione.
I timori di una delle recessioni più dure degli ultimi 40 anni, sembra svanire di fronte alle economie mondiali che si dimostrano resilienti , capaci di difendere la loro capacità produttiva. La domanda cala, con la spesa delle famiglie che sembra guidare il rallentamento della domanda canadese, riportando la crescita a valori nella norma non più drogati dalla iper liquidità immessa negli anni scorsi.
Che la transizione non fosse priva di dolori lo si sapeva fin dall’inizio, ma il conto sembra meno salato del previsto.
Per il momento la BOC dichiara di mantenere a questi livelli il costo del denaro, pur rimanendo aperta ed elastica alle esigenze dell’economia, senza temere di dover nel caso ripartire con gli incrementi del costo del denaro.
Mentre la BOC apre la strada a potenziali pivot delle altre banche che potrebbero seguire l’esempio e iniziare a rallentare i loro ritmi di rialzo tassi, ieri sono stati pubblicati i dati relativi alle trimestrali Tesla, che mostrano un’azienda in buona salute, con utili e ricavi in crescita. Buone le vendite di automobili elettriche per il leader del settore, che viene penalizzata solo nei ricavi netti a causa di una riduzione dei prezzi decisa per andare in contro alle esigenze dei consumatori. Al momento il problema di Tesla sembra essere solo l’adeguamento produttivo per abbattere al massimo i costi di produzione e alzare i ricavi netti, ma la prospettiva per l’azienda e l’intero settore sembra essere buona, negando ancora una volta lo scenario tanto temuto di rallentamento economico globale.
-FOREX
Il mondo valutario trova quindi debolezza per il dollaro canadese, che paga la prospettiva di tassi fermi all’attuale 4.50% perdendo da inizio settimana il -0.58% medio contro le altre majors concorrenti, e spingendo ancor di piu il mondo retail a posizioni lunghe che si portano al 85%.
Dall’altro lato ancora la forza del dollaro australiano che ora, dopo i dati sull’inflazione pubblicati ieri, vede interesse da parte degli operatori portando il basket a guadagni del +1.97% settimanale medio , e trascina il sentiment retail al 86% short a caccia dei massimi , che potrebbero ora essere lontani per questo asset.
Continua la debolezza del dollaro usa, che rimane fermo sulle quotazioni minime di periodo , e mantiene dunque il mondo retail al 72% long in attesa di respiri che potrebbero dover attendere la FED del giorno 1 per manifestarsi, cosi come potrebbe essere occasione di ulteriori allunghi ribassisti in caso di una FED iper accomodante.
Ancora tonico l’euro, che vede un sentiment del 75% short da parte dei retail a fronte di una performance del +0.19% del basket in questa settimana.
-EQUITY
Cambio di tono per il mondo azionario, che ora crede nella scampata tempesta, e guarda con fiducia all’appuntamento con la FED e ad un possibile rialzo di soli 25 BP.
I listini mondiali tutti in territorio positivo per questa settimana, vedono il NASDAQ al test delle resistenze a 11950 punti pronto per allunghi fino a 12095
Ovviamente tonica ancora l’Europa con il dax ancorato ai massimi di 15116 pnt, ma sotto le resistenze di 15287 pnt con i supporti chiave a 14941 pnt baluardo per il trend rialzista.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
La giornata di oggi attende il pomeriggio con i dati USA sul PIL del Q4 2022 per valutare il rallentamento economico americano e le prospettive degli interventi necessari da parte della FED.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
EURUSD, scalping intradayOttima opportunità questa mattina sull’EURUSD, si è svegliato rialzista e mi auguro che continui così fino a 1.094 dove troviamo la prima resistenza giornaliera.
Abbiamo tempo fino alle 10:30 italiane per entrare short su tale livello, il target è il Pivot a 1.09 in correlazione con la MML H4 .
Ricordatevi lo Stop Profit, ratio profitto/perdita consigliata 2:1 , se il prezzo rompe la resistenza prima delle 10:30 lasciatelo andare, non anticipate niente!
FREE : EURUSD, scalping intradayPer lo scalping di questa mattina partiamo dall' EURUSD, il prezzo deve raggiungere almeno la seconda resistenza giornaliera a 1.094 entro le 10:30 italiane ; da qui potremo tentare uno short con target sulla MML H4 a 1.09 o meglio ancora sul Pivot a 1.087.
Gli MCS M1 e M5 sono carichi, devono scaricare! Questo conferma l'ipotesi Short a 1.0935 ( indicatore non presente sul grafico).
Ricordatevi di impostare sempre lo Stop Profit.
EURUSD, scalping intradayMentre USDJPY, Crude e Nasdaq giacciono sul Pivot, l’EURUSD sembra l’unico che possa darci una chance questa mattina.
Andiamo ad attenderlo entro le 10:30 italiane a 1.092 sulla prima resistenza intraday, stavolta la MML H4 non deve interessarci, dobbiamo cercare un livello di eccesso di forza più alto.
Come target possiamo cercare l’ 1.088, ovviamente usate saggiamente lo Stop Profit per salvare la posizione: meglio chiudere con 3 pips di guadagno che andare sotto e non sapere come recuperare.
DOLLARO USA VERSO IL TRAMONTOANALISI COT REPORT del 22.01.2023
-CONTESTO
Torniamo alla consueta rubrica settimanale di analisi dei dati forniti dal cot report sul posizionamento dei big players sui futures quotati al CME di Chicago, approcciandoci questa settimana con uno sguardo nuovo, con l’idea che il 2023 sembra avere tutte le carte in regola per essere l’anno dell’inversione.
Abbiamo vissuto il 2022 all’insegna dell’iper inflazione, con una crescita dei prezzi rapida e decisamente sottovalutata dai capi delle banche centrali occidentali, che sono corsi ai ripari con una sequenza di rialzi tassi come pochissime volte abbiamo visto nella storia.
I rialzi tassi jumbo da 75 Bp , sembravano oramai all’ordine del giorno e la lotta alla corsa dei prezzi, ha gettato panico e paura sui listini azionari mondiali, ponendo basi di incertezza sulle future condizioni delle aziende mondiali guardando come inevitabili i allentamenti della domanda globale.
Lo scenario di recessione globale è stato dato per scontato dalle banche centrali come dal FMI, e tutti aspettavano il crollo dei listini azionari, che a guardare le performance di fine anno, non possiamo certo dire che non si sia presentata.
Come sempre il mercato si adegua rapidamente e guarda subito al futuro, metabolizzando l’idea di recessione che dava gran valore al dollaro Usa come asset rifugio , siamo passati ora ad uno scenario di transizione, dove la speranza da forti segnali di ripresa ed i timori di una super recessione sembrano abbandonare i mercati che rigettano anche il dollaro Usa non più unico asset rifugio di questo nuovo anno.
Se da un lato il mondo equity , manifesta sprazzi di speranze rialziste, sulla scia dei rallentaamenti dei prezzi in America e sulla possibilità che la FED sia prossima ad un rallentamento nelle politiche monetarie dettate dai rialzi tassi fino a questo momento, dall’altro a non trovar più sostegno è il dollaro americano, che perde il suo fascino di bene rifugio, quel fascino che ha portato molti paesi esteri a far gran scorte di dollari Usa per compensare la corsa dei prezzi di materie prime e alimentari.
Ora che i prezzi dell’energia stanno rientrando, molti paesi ritengono inutile mantenere scorte alte di dollari, liberando cosi una buona quantità di dollari, per dirigersi verso altri asset , come ad esempio il gold.
-FOREX:
il mondo valutario vede oramai l’inversione netta della tendenza pro dollaro , che ha dominato tutto il 2022, per far spazio a nuovi asset nei portafogli degli investitori, come ad esempio l’Euro, o anche le valute oceaniche, che godono di prospettive sui tassi di interesse ancora molto elevati, dati gli alti livelli di inflazione presenti sia in Australia che in Nuova zelanda. Non da meno la moneta unica, dove gli operatori riservano buone speranze di vedere in azione una BCE rimasta molto indietro rispetto alla FED nella corsa ai rilazi tassi.
Insomma questo 2023 si apre sotto il segno delle inversioni delle tendenze viste nel 2022, con forti cambi di rotta e inversioni repentine, che non devono trovarci impreparati
Ma procediamo con il consueto ordine:
EURUSD
Leggero respiro nelle posizioni nete lunghe dei big players per l’euro, che vede le mani forti arrestarsi a 126 984 contratti netti lunghi, rispetto ai 134982 della precedente settimana.
Non possiamo tuttavia non notare come la corsa a rialzo delle posizioni nette long rispetto al loro valore medio sia ancora poderosa e parlare di possibili inversioni nel sentiment sembra del tutto fuori portata.
Il quadro tecnico, che premia l’assetto rialzista di eurusd, gode da un lato della spinta pro euro e dall’altro della debolezza del dollaro americano, portando eurusd ad un trend rialzista molto tecnico, che trova ora supporto a 1.0725-1.08 figura, sopra la mm21 daily con proiezioni long fino a 1.0930-50 prima e 1.1150 poi.
GBPUSD
Non brilla la condizione macroeconomica del regno Unito, che vive forse la recessione peggiore del blocco occidentale al momento, ma la sterlina, che pur vivendo ancora forti posizioni nette corte da parte dei big players, trova una modesta tendenza rialzista.
Le mani forti si portano a -24697 contratti netti corti, in linea con le ultime 3 rilevazioni, senza dunque esprimere nessuna netta tendenza, ma manifestando la voglie di ridurre lentamente la loro esposizione netta short.
Il rapporto con i valori medi delle posizioni big players, evidenzia la tendenza in atto, che ha abbandonato oramai le vendite aggressive viste con il Governo Truss, ma che ancora non gode del favore delle mani forti.
Il quadro tecnico al momento premia tutti gli asset contro dollaro, pertanto gbpusd continua la sua corsa rialzista portandosi sopra 1.23 e andando al test delle resistenze di 1.2450 prima , lanciandosi a possibili allunghi rialzisti fino 1.26-1.27 figura.
YEN
Anche per lo yen è anno di cambiamenti, sebbene gli operatori stiano ancora scommettendo su un futuro cambio di rotta della BOJ, che riamane per ora ferma nelle sue dichiarazioni di politica economica accomodante, sembra essere un lontano ricordo il posizionamento netto corto dei big players a oltre 100 000 contratti, se paragonati agli attuali 22961.
La tendenza a ricoprire le posizioni corte sullo yen sembra abbastanza evidente, e la riduzione di 12416 contratti di questa settimana, lascia pochi spazi a dubbi.
Il quadro tecnico di usdjpy, manifesta in pieno il cambio di rotta che oggi vogliamo mettere sotto la lenta, con un dollaro usa oramai alla deriva, e uno yen giapponese che trova le scommesse rialziste degli investitori.
La grande corse long di usdjpy è terminata, per lasciare spazio al trend ribassista chiaramente visibile sul daily, e che ora mantiene i prezzi sotto pressione a 129.50, con la prima area di approdo a 125.75, per poi guardare a potenziali allunghi ribassisti oltre i supporti, che confermerebbero il cambio di paradigma.
AUDUSD
Anche per le oceaniche inizia a palesarsi un cambio di rotta, con la tendenza del sentiment delle mani forti in netto recupero , sopra la media a 21 periodi, con 33620 contratti corti, stabili su un breve orizzonte temporale, ma in netto recupero sui periodi piu lunghi.
Il quadro tecnico in linea con la tendenza di recupero, al momento trova i prezzi sopra 0.6880 primo supporto tecnico , proiettandosi verso i break out rialzisti oltre le resistenze di 0.7050 a 0.7250
USACAD
Ancora pesante il dollaro canadese, che segue le orme del dollaro Americano, appesantito anche da una correlazione diretta con il WTI; in fase di storno dai massimi che non aiuta la ripartenza del dollaro canadese. Al momento le mani forti si trovano con -27259 contratti netti short, in linea con le ultime rilevazioni, e ancora sotto i valori medi delle ultime 21 rilevazioni.
Il quadro tecnico al momento ben evidenzia la fase di incertezza dei prezzi, che si bilanciano nella debolezza delle due valute, con i prezzi a 1.3375 in netta compressione di volatilità già da settembre 2022
NZDUSD
Anche il dollaro neo zelandese segue la scia del dollaro australiano con posizionamenti netti lunghi da aprte dei big players che si portano a 6058 contratti, mantenendo saldo il sentiment rialzista sopra la mm21 periodi.
Anche il quadro tecnico al momento conferma la tendenza rialzista, che vede i prezzi al test delle resistenze poste a 0.65-0.6575 livelli oltre i quali non si escludono approdi a 0.67 figura.
USDINDEX
Netta inversione per il dollaro americano, che vede con simpatia ora anche potenziali posizionamenti netti corti da parte dei big players, che ora si portano a soli 13358 contratti netti long, abbandonando i picchi massimi visti nel 2022 e portando ancora in scia negativa la tendenza del sentiment oramai stabilmente sotto la mm 21 periodi.
La rapidità con la quale le mani forti stanno liquidando le posizioni dollari ci fanno credere in possibili posizionamenti netti corti nel prossimo futuro.
Anche il quadro tecnico conferma questa tendenza, con le quotazioni che si portano al test di 101.25 livelli oltre i quali troviamo 99.50 come primo supporto.
L’inversione nella curva economica americana porta ad un chiaro ribilanciamento del dollaro rispetto alle altre majors concorrenti, che ora potrebbero addirittura essere viste come favorite.
-EQUITY:
il comparto azionario vive ancora fasi alternate di speranza e para, da un lato la speranza di vivere il pivot point delle politiche economiche mondiali, e dall’altro le dichiarazioni aggressive dei banchieri centrali e dai vari membri del consiglio che raffreddano rapidamente gli animi.
S&p
Il posizionamento delle mani forti rimane tuttavia ancora profondamente ribassista sull’sp500 con -226818 contratti, cosi come sul NASDAQ con -20633 contratti, senza per ora dare troppo spazio alla speranza.
La divergenza tra prezzi e sentiment è palese nelle ultime settimane, e la necessità di scoprire chi sta mentendo si fa pressante. A fare luce su questo dubbio sarà la FED che il giorno 1° febbraio ci farà capire chi prenderà il sopravvento sul mercato se la speranza o la paura.
COMMODITIES
Il mondo delle commodities ancora a doppia velocità, da un lato i metalli che trovano rinforzi nelle posizioni nette long, e dall’altro gli energy, che continuano la loro corsa ribassista.
gold
le posizioni dei big players sul gol passano a 153240 contratti long, mantenendo ora il nuovo mood rialzista, cosi come per il silver, dove troviamo 29599 contratti netti lunghi.
Entrambi gli asset sono meritevoli di storni tecnici, che tuttavia rimangono a nostro parere solo occasioni per rientrare in un buon trend rialzista in atto.
Ngas
Diverso il cammino degli energy, che vedono la caduta libera del NGAS con le mani forti nette corte di ben 177219 contratti, mantenendo la tendenza ribassista e sebbene tecnicamente sembri necessario uno storno, la pressione a ribasso rimane davvero importante.
Rimaniamo dunque in guardia in questo 2023 ricco di cambiamenti e pronti a tutte le novità che possono subentrare in un anno decisamente non privo di novità
buon trading
Salvatore Bilotta
Eur/Usd cosa dicono i Volumi del Cot? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali ancora aperte a mercato. Rilievo i dati che poi studio direttamente dal Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
La settimana scorsa, mi avete chiesto:
- di spiegare cosa indichino i valori del Cot che riporto settimanalmente nelle tabelle e che rilevo direttamente dal Chicago Mercantil Exchange.
- di aggiungere in questo report, alla consueta analisi Euro/Usd, l’ analisi del Dax.
Necessariamente per completezza e chiarezza, per rispondere alla prima domanda, devo anche spiegare cosa siano i “Volumi Assoluti” del Cot che ho individuato io e che sono frutto esclusivo del mio studio e della mia personale lettura dei dati del Cot. Opere di ingegno, insomma, ahahhahahah scherzo ma in fondo è proprio così.
Se avete domande proverò per quanto mi sia possibile a rispondere settimana per settimana uno alla volta ad ognuno di voi. Basterà che inviate un messaggio 😊
Cercherò di fare tutto nel modo più semplice possibile.
Cosa indicano i valori del Cot che leggiamo abitualmente nelle tabelle?
Quando iniziai a studiare il Cot, come avete letto nel file Power Point di presentazione della mia ricerca, facevo riferimento esclusivamente al saldo netto Open Interest dei contratti riferito a ciascun strumento.
Mi spiego meglio.
A tutti noi ogni tanto è venuto in mente: ma gli Istituzionali questa settimana, ad esempio su Euro, sono Long o sono Short?
Poi ci viene detto o leggiamo che sono long piuttosto che short o che sono ancora long ma hanno, sempre ad esempio, diminuito le posizioni rispetto alla settimana precedente.
Ovviamente non è esattamente così.
Il valore del Cot è il risultato netto della somma di tutti i contratti futures (c’ è anche un Cot aggregato riferito alla somma dei futures e delle opzioni ma nella generalità dei casi ci si riferisce sempre e solo ai futures) long ancora aperti a mercato – meno - tutti i contratti short ancora aperti a mercato su quel particolare tipo di strumento.
Si parla di Open Interest perché sono i contratti ancora aperti a mercato mentre si parla di somma perché gli Istituzionali non sono una sola persona o una sola azienda ma sono tanti e numerosi soggetti economico/giuridici diversi e di grandissimi dimensioni. Essi, non sono solo indipendenti l’ uno dall’ altro ma hanno anche una propria particolare visione sull’ andamento futuro del mercato.
Questo comporta necessariamente, dipendendo dalla propria visione, che alcuni apriranno contratti short ed altri contratti long.
A questo si aggiunge, come abbiamo visto la settimana scorsa, che ciascuno di loro a differenza di noi piccoli retail, apre contemporaneamente sia posizioni short che posizioni long come risultato operativo della enorme quantità di contratti e soldi che spostano e che devono trovare contropartita nel mercato.
Praticamente è come se ciascuno di essi fosse un enorme peschereccio transoceanico che oltre a fare rotte diverse liberano anche ami lungo il tragitto in direzione opposta (mentre vanno a ritirare le reti precedentemente gettate – target-) che recupereranno in un secondo momento quando torneranno indietro.
Ho chiamato quindi “Volumi Assoluti” la somma in valore assoluto delle posizioni short e long, ancora aperte a mercato, di tutti gli istituzionali per ciascun strumento considerato.
Ho aggiunto l’aggettivo Assoluti per distinguere questi particolari volumi dai volumi classici di scambio che siamo abituati a vedere sul mercato. Questi ultimi infatti non si riferiscono agli Open Interest (ossia alle posizioni aperte a mercato) ma al totale del numero di transazioni avvenuto, in un particolare periodo di tempo preso a riferimento, non distinguendo tra chiusure di posizioni o apertura di nuovi contratti. Ogni transazione è indifferentemente considerata una unità di volume.
Detto questo, da un paio di settimane mi sto concentrando, come avete visto, su questi “Volumi Assoluti” soffermandomi sulla composizione interna tra long e short, su euro e su dollaro, che ha dato origine a quel saldo di Open Interest.
Per questo nella tabella n.1 riportato nel grafico Eur/Usd sono riportati i saldi netti dei Cot del Forex di questa settimana più la composizione aperta dei “Volumi Assoluti” di Euro e Dollaro che hanno dato vita ai rispettivi saldi😉.
tabella n. 1
Riassumendo la tabella n.1, se ci soffermassimo solo alla prima parte, dove sono espressi i saldi netti del Cot sembrerebbero semplicemente diminuite sia le posizioni su Euro che quelle sul Dollaro che sono passate rispettivamente da
134.982 a 126.984 e da 16.540 a 13.358 e che quindi la situazione rimane apparentemente invariata, ma se analizziamo i “Volumi Assoluti” Splittati tra Short e Long riportati nella seconda parte della tabella n. 1 ci accorgiamo che:
- posizioni Long Euro diminuite del 82% sul totale dei “Volumi Assoluti” (10.344 / (10344+2346))
- posizioni Short Euro diminuite del 18% sul totale dei “Volumi Assoluti” (2.346 / (10344+2346))
Ossia su euro sono state chiuse nella quasi totalità posizioni long senza alcun incremento di posizioni short, quindi tradotto ci sono state prese di profitto (diminuzione dei long del 82%) e ripensamenti e o dubbi (diminuzione degli short del 18%) sulla propria visione di alcuni istituzionali che hanno cominciato ad incassare perdite (questa è un'altra cosa di cui nel tempo parleremo per sfatare un luogo comune ossia che gli Istituzionali non perdono mai). Costoro, in altre parole non hanno fatto un Stop & Reverse ma solo uno Stop. Probabilmente questa piccola % di Istituzionali short temono una rottura in breakout degli 1,08 mentre al contrario la maggior parte degli Istituzionali shortisti potrebbe continuare a rimanere ancora a mercato con i loro contratti in perdita in attesa di un ritracciamento che minimizzi le perdite e dia anche la possibilità di nuove entrate a prezzi migliori (e qui ci riallacciamo alla mia idea di un probabile pull back che ho esposto settimana scorsa).
Fondamentalmente la stessa idea di essere arrivati su una forte area di resistenza è stata condivisa anche gli istituzionali che hanno chiuso le loro posizioni long su euro e che hanno preferito incassare profitti per aspettare magari un livello migliore di rientrata a mercato.
Se facciamo lo stesso calcolo sul Dollaro otteniamo:
$ posizioni long del Dollaro diminuite del 70% sul totale dei “Volumi Assoluti” (2.234 / (2234+948))
$ posizioni short del Dollaro diminuite del 18% sul totale dei “Volumi Assoluti” (2.234 / (2234+948))
Per analogia al ragionamento fatto su Euro possiamo dire che :
la maggioranza degli Istituzionali che era long sul Dollar Index ha ritenuto opportuno chiudere in perdita le proprie posizione ed a questo si somma un altro 18% di Istituzionali che invece hanno preso profitto sulle loro posizioni short.
Ora visto che mi sono dilungato molto nella spiegazione dei dati delle tabelle e dei “Volumi Assoluti” commenterò velocemente i grafici dei miei indicatori del Cot che anche questa settimana confermano ed aggiungo informazioni importanti ai dati esposti sopra.
Questa settimana ho scelto il grafico del Canale Valutario o Forze Relative e l’ Indicatore del Cot normalizzato pesato su tutte le valute da noi prese in considerazione ossia Euro, Sterlina, Aud, Nzd,Cad, Chf, Jpy.
Dal grafico delle Forze Relative, nonostante la diminuzione del saldo netto del Cot di Euro, l’ Indicatore della Forza di Euro non schioda di una punto mentre quello del dollaro perde forza pressato anche dal recupero di forza di tutte le altre valute che vediamo sotto al dollaro che si accorpano e che accorciano la distanza sul dollaro.
Sul grafico dettagliato dell’ Indicatore del Cot del Dollaro invece, questa settimana, mi è venuta l’idea di tirarci sopra, alla buona, una regressione lineare che evidenzia senza tanti indugi quale sia la direzione (SHORT!) intrapresa dal dollaro a partire dalla settimana del 26 settembre. Proprio in questa data, infatti, nei report 30 e 31 di fine settembre ed inizio ottobre, iniziai a scrivere per le prime volte circa la concretezza della possibilità che fossimo al principio di una inversione di forze relative tra Euro e Dollaro.
Concludendo l’ analisi sul Cot di questa settimana ne deduco che potremmo trovarci nel breve termine all’inizio di una fase distributiva del prezzo, non aggressiva, con parziali prese di profitto e chiusure di posizioni in perdita.
Contemporaneamente a medio lungo termine rimane del tutto inalterata la forza di Euro su un dollaro sempre più debole.
Parlo ovviamente di periodi di tempo brevi e a medio lungo termine riferiti a time frame Weekly.
2^ FASE – ANALISI GRAFICA DO EUR/USD DI QUANTO DETTO SOPRA
Per semplicità ho cercato di inserire tutto nel grafico.
Ho evidenziato le aree di scontro tra le forze long e short degli istituzionali. Queste aree di solito sono caratterizzati da break decisi che si consolidano successivamente con rimbalzi e ritest. Le aree che gli Istituzionali tendono a difendere sono quelle dietro alle quali hanno piazzato i loro contratti che oggi abbiamo ampiamente analizzato. Coincidono generalmente con i minimi ed i massimi delle candele che hanno operato il break o che sono state respinte.
Sempre nel grafico vi ho indicato il livello a 1,07737. Quella è stata la prima area dove ragionando in daily mercoledì scorso ho chiuso il 50 % delle mie posizioni short e mi sono protetto con stop a zero sulle restanti.
Si sarebbe anche potuto provare ad entrare Long, sempre su t.f. daily, con rischio ridotto proprio li sotto ma non l’ ho fatto anche se poi ho usufruito della scoppio di volatilità long con qualche operazione in scalping.
Per la prossima settimana l’ esercizio potrebbe essere quello di individuare altre aree simili a queste dove pianificare la nostra operatività. Si perché l’ operatività va pianificata in anticipo seguendo un piano operativo.
Altrimenti si rischia di viaggiare alla ceca inseguendo gli impulsi del mercato che ci porteranno regolarmente ad operare in ritardo 😊.
ANALISI DEL DAX
Come per Euro/Usd, dallo studio grafico del Dax c’ è puzza, a mio avviso, di ritracciamento.
Graficamente il Dax ha invertito con la rottura dell’area a 14.682 avvenuta settimana scorsa. Ora prima di sconfiggere gli Istituzionali che indossano la maschera da Orsetto, ancora presenti nell’ area dei 15 mila, il Dax dovrà cercare di verificare se le posizioni dei torrelli in area 14.680 siano davvero così forti e resistenti. Solo dopo questo consolidamento delle nuove fondamenta si potrà pensare ad un recupero definitivo dei massimi di gennaio 2022.
Così come quando si costruiscono nuovi edifici e si gettano prima i plinti, poi gli ingegneri comprovano con studi e prove di staticità che le basi siano solide e che si può procedere.
Bhe nel trading funziona praticamente uguale. Abbiamo gettato le basi a 14680 circa ma non le abbiamo ancora compravate per cui credo che attualmente ci troviamo su una buona area dove eventualmente considerare di prendere profitto nel caso in cui fossimo stati long da sotto e cercare nuova operatività di breve termine.
Ho cercato di indicare nel grafico le aree sensibili in modo che ognuno di noi possa sviluppare i suoi piani operativi 😉.
Da un punto di vista macro invece sinceramente non capisco cosa abbia da festeggiare l’ Europa che sin ora ha espresso una forza relativa esagerata (soprattutto il Dax) rispetto alle condizioni macro in cui tutti noi vertiamo. È vero che i mercati scontano in anticipo futuri miglioramenti ma io nel futuro a medio e medio/lungo termine per quanto riguarda l’ Europa non ne vedo a all’orizzonte.
Come ormai ripeto da un po’ di tempo l’inflazione Usa è del tutto diversa da quella Europea e quindi anche la cura dei Tassi di Interesse sarà a mio avviso più inefficace in Europa e necessiterà più tempo rispetto a quella Americana.
La stretta monetaria in Europa porterà, sempre a mio avviso, a peggiorare l’ economia reale e la depressione, al contrario degli Stati Uniti dove i dati che continuano ad arrivare rispecchiano una economia forte che regge botta congiuntamente ad un mercato del lavoro strutturato sopra ogni aspettativa.
Infine ma non per ultimo i dati che arrivano dall’Eia confermano la possibilità reale per gli Usa di abbassare nel 2023 i costi energetici grazie a nuovi fonti di approvvigionamento. Condizione questa diametralmente opposta per l’ Europa dove ad aggravare le nostre già precarie condizioni dal 5 febbraio prossimo ci si mettono anche nuovi embarghi alla Russia sui prodotti raffinati come il gasolio e si presume che la situazione europea potrebbe ulteriormente peggiorare con riflessi anche e soprattutto in Italia.
Ci si dovrebbe chiedere ma perché l’ Europa continua a fare harakiri da sola?
Non sarà mica che sotto sotto è spinta dall’ America che così rimane senza concorrenti ed ha strada libera per rivolgersi ai nuovi mercati emergenti come l’ India?
Ma questo qui lo dico e qui lo nego perché sono solo idee personali senza fondamento 😊 (almeno spero) ahahhahahah.
Se avete idee domande dubbi o chiarimenti basta che mandiate un messaggio.
Come sempre vi saluto e vi aspetto alla prossima settimana.
Ciao Emi
Disclaimer:
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
EURUSD, scalping intradayQuesta mattina andiamo ad attendere il prezzo sempre sulla MML H4 a 1.0901 , non siamo ormai molto lontani ed abbiamo tempo fino alle 10:30 ora italiana.
Come target intraday potremmo impostare la MML M1 a 1.0808 , ma sarebbe già sufficiente se arrivasse sul POC di questa mattina a 1.08347, dove attualmente risiede il prezzo.
L’MCS M1 è in eccesso di forza, è pronto a scaricare contratti da un momento all’ altro.
EURUSD - FOMC 1 FEBBRAIO 2023Buonasera a tutti traders !
Volevo aggiornarvi in merito la mia visione BEARISH su EURUSD qualora in data 1 FEBBRAIO 2023 la FED manterrà i tassi invariati nonostante un trend discendente dell'inflazione (da 7.7% a 6.5% negli ultimi 2 mesi).
Per quanto riguarda l'analisi tecnica, siamo su una resistenza importante dove il prezzo ha fatto un lieve breakout che, personalmente, si tramuterà in una falsa rottura qualora l'euro non darà ulteriori segni di forza almeno fino a 1.0900.
++
non è un consiglio finanziario ma analisi personale
EURUSD, aggiornamento scalpingLa MML M1 è stata bucata e il prezzo è schizzato in alto quasi sui massimi di ieri, dobbiamo mediare e impostare lo Stop Loss, perciò entriamo con una nuovo short a circa 1.0840 e impostiamo lo Stop Loss a 1.0880 .
Spostiamo il Take Profit in pari con la prima posizione sulla MML M1 a 1.0793 .